Gioco proibito
Lily sa di passato; capelli che gli
bruciano tra le dita, labbra smaniose di quella passione che Dean
aveva dimenticato di poter concedere a una donna. La morale cede alla
malizia nella voce di lei, alla morbidezza di quel corpo privo
d'imperfezioni che si apre e s'inumidisce per lui nella penombra di
una stanza d'albergo.
Lily, armata di risate contagiose e
dell'irruenza dei suoi diciannove anni, lo riporta di notte in notte
ai fremiti dei primi amori, ai lontani giorni prima del suo divorzio
e della compagnia della bottiglia, nella frenesia di un gioco
proibito che lo rende sempre più assuefatto – Dean
ama
illudersi che un giorno sarà lui a spezzarle il cuore.
Il giorno in cui
Lily si presenta al Ministero stringendo la mano di Lorcan Scamandro,
la corazza costruita nei decenni crolla sotto il peso di un dolore
devastante quanto inaspettato.
Eppure il
corpo di lei continua ad aprirsi e inumidirsi per lui, in una sequela
di orgasmi sempre più squallidi che assassinano di notte in
notte
l'unica speranza che lo anima – Lily
non è sua madre e
non avrà mai il coraggio di scegliere ciò che
è giusto rispetto a
ciò che è facile.