Non ho avuto tue notizie per anni, credevo che mi avessi dimenticata, e ti ritrovo con questa maschera sul volto.
Riesco a stento a riconoscerti, non posso credere che tu sia lo stesso ragazzo di allora.
Ho sfiorato la tua guancia ed era fredda, come il tuo sguardo, e allora ho capito che genere di dolore ti porti dentro.
Qualunque sia la ragione che ti ha spinto a diventare Batman, il ricordo molto doloroso di cui parli o la promessa che hai fatto, è terribile che tu debba portarne il peso da solo.
Perché non vuoi parlarmene?
Forse temi che ti tradisca?
Eppure sai che la prima regola di un mago è di mantenere il segreto su tutto.
Immagino tu abbia le tue ragioni, questo posso capirlo, ma noi abbiamo condiviso un legame, anche se per breve tempo!
- John, sei davvero tu?
- Vorrei poterti rispondere di sì. Mi dispiace Zanna, ma non sono più quello che conoscevi!
- Capisco... E immagino anche che John Smith non sia il tuo vero nome, giusto?
Scuoti la testa in silenzio, nemmeno mi guardi in faccia, forse temi che io possa giudicarti.
Pensi che ce l'abbia con te?
Oh, ti prego, ti ho già perdonato molto tempo fa!
Allora ero più ingenua e romantica, ma con il tempo ho capito perché te ne sei andato, e anche mio padre.
Eri il suo allievo migliore ma sentivi di dover fare qualcosa della tua vita, il tuo mondo era troppo diverso dal nostro, non avresti mai potuto seguire le orme di un illusionista per trovare ciò di cui avevi bisogno.
- Non sei obbligato a rispondere se non vuoi.
- Zanna, credimi, non è semplice da spiegare... 
- E dove sarebbe la novità? Se la magia fosse semplice da spiegare, io starei fresca!
- Non basterebbe tutta la magia del mondo per rimettere le cose a posto!
- No, ma magari potresti confidarti con un'amica.
- Temo che non riusciresti a capire!
- Ah, grazie della considerazione!
- No, intendevo dire che...
So cosa intendevi.
Anche per me non è stato facile, con la morte di mio padre e il resto.
So cosa significa andare avanti con tutto quel dolore, è una sensazione che ti dilania il petto.
Pensi che nessuno possa capirti, tieni tutto dentro e alla fine smetti di ascoltare anche le persone più care che ti rimangono.
Non vuoi più provare dolore, e pensi di allontanarlo assieme agli affetti, ma non è così che funziona.
Io l'ho imparato a mie spese, credimi, è molto più difficile di qualsiasi incantesimo.
- Non è stando da soli che si può curare il proprio dolore! - dico prendendoti la mano. - Forse hai ragione, non posso capirti, ma puoi fidarti di me! Nepo ruoy traeh!
- Che significa?
- Era la formula magica preferita di mio padre, me la ripeteva sempre quando ero piccola!
Ti abbraccio e tu ricambi.
- È il principio fondamentale della scuola del grande Zatara. Significa "apri il tuo cuore".
- Sì, adesso ricordo, tuo padre lo ripeteva spesso!
- Non hai bisogno di nasconderti da me Batman, o John, o qualunque sia il tuo vero nome!
- Davvero?
- Sì. È la tua scelta e non posso che ammirarla!
Ci scambiamo un altro bacio.
Le tue labbra sono calde e morbide, in contrasto con il tuo sguardo così gelido.
Sento che il giovane talentuoso ed affascinante che conoscevo è ancora qui, davanti a me, e non basta certo una maschera a cambiare le cose. 
- Sono una signora dei segreti. Mi hai detto di fidarmi di te, ma anche tu puoi, ora e per sempre!
Arrossisco.
Detto così suona un po' compromettente.
- Forse non come una coppia, ma sarò sempre un'amica per te!
- Grazie, Zanna!