Echi
Il ragazzo che geme sotto di lui ha
riccioli dorati sparsi sul cuscino, occhi azzurri infiammati di
voluttà. Albus ansima, le mani serrate intorno a quei polsi
delicati, i fianchi che, spinta dopo spinta, lo conducono sempre
più
vicino all'apice.
L'impeto dell'orgasmo lo spezza – il suo corpo ricade come uno stelo morto su quella carne estranea mentre gli echi del piacere risuonano nella stanza e, pian piano, iniziano a sfumare intorno a lui.
L'impeto dell'orgasmo lo spezza – il suo corpo ricade come uno stelo morto su quella carne estranea mentre gli echi del piacere risuonano nella stanza e, pian piano, iniziano a sfumare intorno a lui.
C'è qualcosa di angelico in
Gellert, nel petto glabro che Albus consuma a forza di morsi, nelle
gambe morbide che gli si serrano con sempre più forza
intorno alla
vita.
“Sì, amore mio.” La voce di Gellert si colora di ansiti che gli trafiggono il cuore. “Ti prego... ti prego.”
L'orgasmo li spezza entrambi – quando gli echi del piacere sfumano, i loro corpi costantemente inappagati del paradiso in terra sono ancora intrecciati l'uno all'altro.
“Tornerai domani?”
“Sì, amore mio.” La voce di Gellert si colora di ansiti che gli trafiggono il cuore. “Ti prego... ti prego.”
L'orgasmo li spezza entrambi – quando gli echi del piacere sfumano, i loro corpi costantemente inappagati del paradiso in terra sono ancora intrecciati l'uno all'altro.
“Tornerai domani?”
“Non so ancora dirtelo, caro.”
Albus si abbottona il panciotto, si sistema la cravatta – una mano gli sfiora il braccio in una carezza incerta e lui rimane paralizzato con lo sguardo fisso sul pavimento.
L'ennesimo corpo che si è sforzato di amare. Come sempre, dopo il piacere non è rimasto niente; solo freddo nelle ossa, nostalgia insopprimibile nel cuore, pelle che brucia di dolore a ogni tocco.
Albus si abbottona il panciotto, si sistema la cravatta – una mano gli sfiora il braccio in una carezza incerta e lui rimane paralizzato con lo sguardo fisso sul pavimento.
L'ennesimo corpo che si è sforzato di amare. Come sempre, dopo il piacere non è rimasto niente; solo freddo nelle ossa, nostalgia insopprimibile nel cuore, pelle che brucia di dolore a ogni tocco.
“Devo tornare a Hogwarts. Ti farò
sapere quando potremo rivederci.”
Concede al ragazzo un ultimo bacio sulla fronte – le sue labbra si contraggono involontariamente al contatto con quella pelle ruvida – prima di abbandonare la stanza, affrettando il passo per allontanarsi dal fantasma che si ostina a inseguire e da cui al contempo continua a rifuggire da anni.
Alle sue spalle, l'ennesimo tentativo fallito di ricordare cosa sia l'amore.
Concede al ragazzo un ultimo bacio sulla fronte – le sue labbra si contraggono involontariamente al contatto con quella pelle ruvida – prima di abbandonare la stanza, affrettando il passo per allontanarsi dal fantasma che si ostina a inseguire e da cui al contempo continua a rifuggire da anni.
Alle sue spalle, l'ennesimo tentativo fallito di ricordare cosa sia l'amore.