Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: syila    05/01/2024    1 recensioni
Il Palazzo d'Estate non aveva un centro.
Come il delta di un fiume, una volta oltrepassato il grande portone laccato, si disperdeva in mille rivoli tra padiglioni, terrazze, ponti e giardini che s'inerpicavano sulle pendici della Montagna di Giada fino a perdersi oltre il velo leggero delle nebbie.
La luce crepuscolare in cui era sempre avvolto quel lembo del Reame degli Spiriti lo rendeva ancor più irreale; i suoi edifici galleggiavano nel vuoto, circondati dall'aureola delle lanterne, mentre i drappi delle casate che li avevano abitati nei secoli sventolavano al capriccio della brezza, come grandi vele di seta sfilacciata.
A Leng Ye Xue quel luogo aveva sempre ispirato un senso di decadenza e malinconia, era un'eredità del passato di cui non aveva mai avuto troppa cura; a differenza dei suoi predecessori, non aveva mai fatto nulla per ingrandirlo o abbellirlo.
Era anche abbastanza certo che ci fossero alcune stanze in cui non aveva mai messo piede.
Dei vivaci schiamazzi lo distolsero dalla contemplazione della luce lunare che inargentava i tetti d'ardesia; probabilmente il suo ospite aveva scoperto lo stagno delle anatre.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Bagliori d'Oriente'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
banner


Capitolo XXXIII
È meglio fare una buona azione vicino a casa che andare lontano a bruciare incenso.

Quello che accadde subito dopo nessuno avrebbe potuto prevederlo, a parte forse Ye Feng.
L'Immortale vide il Maestro Sheng procedere spedito nella loro direzione e d'istinto cercò il suo mentore, ma lui era scomparso.
Il pensiero successivo corse veloce alla piccola Sophia e alle signore presenti, però non riuscì ad anticipare la reazione di Ye Xue, che si materializzò dietro lo specchio e lo colpì con violenza.
La figura del mago, appena entrata nello stretto spazio verticale della lastra, si scheggiò seguendo la direzione in cui il fragilissimo materiale si stava frantumando.
Nonostante l'estrema delicatezza, l'artefatto magico resistette al primo assalto e il Signore degli Shen, senza esitazione o ripensamenti, lo colpì di nuovo insistendo nello stesso punto.
L'immagine di Yun Bai si scompose in una miriade di schegge, mischiandosi in modo caotico e causale con le altre fino a diventare irriconoscibile.

La sequenza degli avvenimenti fu rapidissima, eppure a Ye Feng parve che il tempo si fosse dilatato a dismisura.
Udì la voce della Prima Signora, sorprendentemente calma, chiedere ai presenti di uscire; affidò la figlia alla Tata e infine si rivolse a lui, invitandolo a prendere il suo mentore e ad allontanarsi in fretta.
Ye Feng era abbastanza certo che avesse ammiccato, strizzandogli l'occhio.
Nell'istante successivo il grido sconvolto del mentalista e la rabbiosa esclamazione della Maestra Nemesi lo raggiunsero come una violenta frustata.
L'Immortale dedusse che la padrona di casa aveva davvero alterato il tempo, permettendo agli ospiti di uscire in sicurezza e a lui di allontanare Xue Ge e il maestro Sheng.
Non si fece ripetere l'invito due volte; prelevò entrambi prima che potessero sottrarsi o protestare e da ultimò tornò a recuperare Alaric, che comunque era già uscito in corridoio di sua sponte, presentendo l'immane casino che avrebbe scatenato la piccola Nem, a cui avevano appena distrutto un prezioso tesoro di famiglia.



“Di tutte le cose da vandalizzare qui dentro dovevi scegliere proprio quella? Non potevi pisciare nella fontana o vomitare sul tappeto di seta come chiunque?”
L'apprendista strillava a pieni polmoni nel piccolo giardino dove si era tenuta la grigliata in onore di a-Ling, infischiandosene che qualcuno lo sentisse.
“Alaric basta!” lo riprese Ye Feng.
“Basta un corno! Adesso la Maestra vorrà la sua testa su una picca e verrà a staccargliela di persona!”
I due cominciarono a discutere e nel frattempo il mentalista prese da parte l'amante, trascinandolo in un angolo del giardino.
Xue Ge lo seguì docilmente, senza tuttavia mostrarsi pentito o dispiaciuto della malefatta.
“Un oggetto del genere è insostituibile, Gege perché lo hai fatto? Come lo spiegheremo alla Prima Signora?”
“Dimmi: hai visto qualcosa nello specchio? Qualcuno forse?” chiese in un sussurro, eludendo le richieste di spiegazioni.
“Impossibile, lo hai distrutto!”
L'Interlocutore stirò le labbra in un sorriso e crollò il capo, lasciando che i capelli scendessero a nascondergli il viso.
“Allora va bene così.” concluse e con un gesto incerto protese la destra per accarezzare la guancia del mago, che si scostò.
“A te non importa delle conseguenze, vero? Voi Immortali siete maestri nell'evitare di assumervi le vostre responsabilità!”
“Fiocco di neve è incazzato nero... Timeout!” esclamò Alaric, usando la gestualità sportiva per chiedere una pausa.
Sentire il mentalista che alzava la voce era un brutto segnale e una volta tanto anche Ye Feng concordava con lui.
Era l'unico tra loro ad avere chiara la motivazione che aveva spinto il mentore a distruggere lo specchio; deplorava il suo gesto, ma conoscendo le premesse aveva capito che Xue Ge aveva scelto il male minore.
“Maestro Sheng non devi preoccuparti, offriremo alla Prima Signora e alla Maestra un risarcimento adeguato, abbiamo entrambi svariati artefatti potenti e di grande valore.”
Yun Bai reagì all'intromissione dell'Immortale con uno sbuffo spazientito e lo apostrofò in malo modo: “Lo stai difendendo? E il torto che ha fatto a me non conta?”
“Ecco io...”
Baobei non coinvolgere a-Feng, è una cosa che riguarda me, anzi noi, però lui ha ragione, al Palazzo d'Estate ho una grande collezione di armi e oggetti magici, andrò a scegliere i più preziosi e ne farò dono alla famiglia della Prima Signora...”
La proposta dell'amante prese il mago alla sprovvista e prima che riuscisse a controbattere lui ne approfittò per scomparire.
Yun Bai, incredulo, rimase a fissare il vuoto per un lungo istante.
“Gege è appena scappato!” esclamò infine al colmo dell'indignazione, puntando il dito accusatore verso l'allievo “Vuoi giustificarlo ancora? La maestra Huang Yu ha ragione: ho scelto l'unico Signore degli Shen codardo del Mondo degli Spiriti!”
“N-non è scappato, è andato a Palazzo d'Estate, lo hai sentito anche tu...” rispose l'interpellato, messo in difficoltà dall'ennesima bravata del mentore “Diamogli qualche minuto e tornerà coi doni per la Prima Signora, intanto tu... potresti rasserenare il tuo animo meditando.”



Alaric alzò lo sguardo al cielo, Bao Feng non valeva una cicca come consulente matrimoniale; aveva detto alla “moglie” che era una nevrotica paranoica e doveva calmarsi, mentre suo “marito” era appena fuggito dalla finestra.
“Portami subito da lui! Mediterò dopo averlo bastonato!”
Come volevasi dimostrare...
L'apprendista sospirò e passò una mano tra i capelli, non aveva alcuna voglia di partecipare allo psicodramma, anche perché l'urgenza di rintracciare il millenario fancazzista stava per passare in secondo piano con l'arrivo della Prima Signora.
La sua elegante silhouette si profilò nel portico colonnato, seguita da Maya e da un paio di ancelle meccaniche.
Dal modo in cui stava sorridendo dedusse che non era venuta a chiedere la testa del colpevole al posto della sorella, ma questo era un pensiero opinabile, le donne erano una faccenda complicata e lei probabilmente era la più complicata di tutte.
“Per fortuna siete ancora qui...”
Al suo ingresso in giardino i due orientali cessarono le ostilità inchinandosi rispettosamente, mentre il francese scelse una colonna e si appoggiò con indolenza; una volta tanto non era lui ad essere sotto accusa e voleva godersi lo spettacolo, inoltre rappresentava un buon riparo e poteva sempre usarla come scudo nel caso dalle parole fossero passati ai fatti.
“Non oseremmo lasciare il palazzo senza presentare almeno delle scuse ufficiali, anzi io e il maestro Leng...” iniziò il mago, guardando di sottecchi Ye Feng “... stavamo decidendo come riportare qui Gege, lui era così sconvolto che d'impulso si è precipitato a Palazzo d'Estate per cercare un oggetto di pari valore, da offrire come risarcimento alla tua famiglia.”
“Oh, io apprezzo molto le vostre intenzioni, però al momento ho altre priorità.”
La risposta fece inarcare un sopracciglio al francese.
“Maestro Sheng nella sala dello specchio hanno bisogno di un esperto della Mente per stabilizzare l'artefatto, posso contare sul tuo aiuto?”
Yun Bai le rivolse un saluto marziale e rispose sicuro: “Questo mago è pronto.”
“A meraviglia! Segui le ancelle, ti scorteranno sul posto e Lachesi ti darà le informazioni necessarie.”
Prima di dar tempo a chi era rimasto di formulare delle ipotesi Ekto si girò verso Alaric, impegnato a fare pendant con la colonna.
“Nella confusione abbiamo perso di vista a-Ling, potrebbe essersi nascosto da qualche parte e nel palazzo ci sono delle stanze pericolose per un fantasma, te la senti di cercarlo?”
“Vado io, se la Prima Signora permette!” esclamò Ye Feng.
“No maestro Leng, a te avrei riservato un altro compito.” rispose la donna, addolcendo con un sorriso soave la risposta secca e concisa “Questa missione di ricerca invece è perfetta per Alaric, dico bene?”
“Beh... si, credo di si.” rispose il giovane francese, che abbandonò il suo supporto verticale avvicinandosi a lei “Però il palazzo è enorme, cosa faccio se mi perdo?”
“Puoi convocare Maya naturellement, o chiedere ad una delle ancelle meccaniche.”
“E se apro una porta che non dovrei aprire?”
Mon cher in quel caso temo che non basterà convocare Maya...”
La padrona di casa socchiuse le palpebre e il suo sorriso assunse una sfumatura vagamente inquietante.
L'apprendista deglutì nervoso.
“O-ok ho capito l'antifona! Vado subito! Con permesso!”
Mentre imboccava il corridoio lo sentirono scomodare qualche santo, poi chiedere aiuto a Maya, a cui intimò di restargli appiccicato come il chewing gum alla suola delle scarpe.



A quel punto l'Immortale aveva già intuito che le richieste della Prima Signora avevano lo scopo di allontanare i maghi per rimanere sola con lui; si trattava solo di capire perché.
Sondare il suo Qi non gli fu d'aiuto; il bozzolo di energia spirituale si era dipanato in decine di fili orientati in direzioni diverse, anche se la maggior parte seguiva il tragitto verso la sala dello specchio.
Il sorriso della donna si allargò.
“Sei piuttosto indiscreto per essere uno anziano Yin, non ti hanno insegnato che spiare il Qi dei maghi è come guardare sotto la gonna di una signorina? O... nei calzoni di un bel ragazzo, dipende dai gusti.”
Ye Feng, trovando inutile negare l'evidenza, abbozzò.
“La Prima Signora ha la vista molto acuta.” rispose e s'inchinò.
“Parlerei più di lunga pratica; certe creature usano i sensi sottili per diffidenza, altre per pura curiosità, direi che nel tuo caso... è più una forma di prudenza: vuoi evitare di indisporre il tuo interlocutore e allo stesso tempo conservare un vantaggio su di lui.”
La maga accorciò le distanze e usando la disinvolta confidenza con cui lo aveva abbracciato la sera della cena gli sistemò la scollatura della sopravveste, sgualcita dagli ultimi accadimenti.
“Molto meglio.” annuì soddisfatta, poi il suo tono virò verso un'autorevolezza che Ye Feng non pensava potesse appartenerle “Non troverai le risposte nel mio Qi, non sono arrabbiata perché il tuo maestro ha rotto lo specchio.”
“Se pensi che sia scappato per non affrontare le conseguenze del suo gesto...”
Le giustificazioni dell'Immortale furono interrotte sul nascere da un vago cenno di diniego dell'interessata.
“Ho già un'idea precisa sul perché è andato via, Maya per favore illustra al Maestro Leng gli esiti delle tue ricerche sull'artefatto.”
L'assistente virtuale, chiamata in causa, fece apparire un'immagine olografica delle specchio frantumato.
L'altissima definizione dei dettagli includeva anche le briciole di cristallo più piccole, ciascuna debitamente numerata e schedata.
“Ho mappato 130.000 frammenti e dalla ricostruzione il numero 273 risulta mancante; non è stato rilevato nella sala, né sugli altri ospiti presenti.”
“Xue Ge si è allontanato prima...”
Maya annuì.
“Dall'angolatura e dalla forza con cui ha colpito lo specchio ipotizzo che il frammento possa essere penetrato all'interno del suo organismo almeno in tre modi diversi. Ritengo necessaria un'estrazione chirurgica d'urgenza per recuperarlo.”
“Quindi vi serve quella tessera per completare il puzzle.” concluse Ye Feng “Non preoccupatevi, provvederò io stesso, Gege ha paura del vostro Laboratorio.”
“Maestro Leng tu hai davvero una pessima opinione di noi!” esclamò Ekto scandalizzata, tanto che la sua veemenza lo fece sussultare “Ricostruire lo specchio è una questione secondaria adesso!”
“A giudicare dalle urla, tua sorella non la pensa così.”
Di nuovo la padrona di casa liquidò le sue obiezioni agitando la mancina in un civettuolo gesto di noncuranza.
“È troppo occupata a stabilizzare l'artefatto e quando avrà finito sarà troppo stanca e affamata per arrabbiarsi...”
“Quindi perché hai tanta fretta di recuperare il pezzo mancante?”
Mon dieu pensavo ci fossi già arrivato: perché il tuo mentore è in pericolo!”



“Nello specchio d'argento sono stati infusi decine di incantesimi diversi, quando si è frantumato si sono divisi tra i vari frammenti e hanno continuato ad esercitare il loro potere; il risultato sono una miriade di piccole pallottole magiche vaganti, ciascuna dotata di effetti unici e potenzialmente dannosi. La mia rete di magia Primeva li sta trattenendo, Nem li mantiene stabili usando la gravità e Callisto evita che l'energia spirituale che alimentava lo specchio si disperda, nel frattempo il Laboratorio sta organizzando una squadra di recupero e contenimento. Il Maestro Sheng userà la magia della mente per aiutarli a rimanere concentrati; non sarebbe indispensabile, tuttavia tenerlo impegnato gli eviterà di rimuginare troppo su quello che Ye Xue voleva impedirgli di vedere nello specchio.”

Quelle parole continuavano a tormentare il Signore degli Shen, generando domande alle quali la maga probabilmente non avrebbe risposto.
Forse Alaric aveva ragione a temerla tanto; il modo sicuro in cui aveva gestito la situazione e aveva disposto di loro, assegnando a ciascuno un ruolo in base alle necessità contingenti, l'abilità con la quale era riuscito a persuaderlo ad accompagnarla a Palazzo d'Estate e il corretto collegamento tra il gesto insensato di Xue Ge e la necessità di proteggere Yun Bai, lo avevano portato a vedere la petulante dama sotto una luce diversa.
Ancora gli sfuggiva il modo in cui operava la sua magia; quanto fosse dovuto all'Ars e quanto al suo intuito femminile, in ogni caso non era una persona da sottovalutare.

“L'aura decadente e romantica di questo palazzo è così affascinante! I profili degli edifici, la luce crepuscolare, la nebbia leggera, lo scrosciare della cascata in lontananza... è tutto molto suggestivo! So che sono categorie estetiche occidentali maestro Leng, eppure non trovo termini più adatti per descrivere la sognante malinconia del panorama!”
“Gege sarà felice di sapere che una signora così colta e raffinata apprezza la sua dimora, magari potresti... dirglielo di persona?”
Ye Feng aveva dato per scontato che le servisse tempo per riprendersi dal viaggio sulle Linee del Drago, invece appena avevano posato i piedi nel cortile d'onore era partita subito ad esplorare i dintorni, lasciando dietro di sé una traccia di esclamazioni entusiaste.
Il Signore degli Shen si era limitato a seguirle, come Pollicino aveva fatto con le briciole di pane e trovando disdicevole richiamarla al suo dovere optò per un discreto suggerimento verbale, che lei fortunatamente lei colse al volo.
“È da questa parte, giusto?” chiese l'ospite, avviandosi verso l'appartamento che il Maestro Leng aveva occupato nei primi anni della sua vita da Immortale.
“Si, sento la sua presenza nell'ala più antica del palazzo; ho provato ad avvisarlo del nostro arrivo, però non ha risposto.”
“Se è già sotto l'influsso dell'incantesimo non ne è in grado, sono abbastanza certa che questa magia abbia a che fare con la mente o il tempo.”
“È il motivo per cui si allontanato da Serannian?”
“È una possibilità.” convenne Ekto “Oppure voleva evitare che il maestro Sheng lo vedesse in quelle condizioni.”
Il suo accompagnatore aggrottò la fronte e mormorò perplesso: “La Prima Signora si è accorta di qualcosa prima che Xue Ge rompesse lo specchio?”
Bien sûr...” confermò la maga “Il riflesso del mio ambasciatore non gli somigliava affatto, a meno che non si diletti ad indossare abiti femminili in privato; un'abitudine rispettabilissima, siamo persone di mondo dopotutto... No, a preoccuparmi è stato vedere quel vestito completamente imbrattato di sangue.”
Ye Feng si fermò, sbalordito dalla rivelazione; erano arrivati in cima alla scalinata che portava al nucleo originario del palazzo e davanti a loro c'erano le grandi porte dell'appartamento privato.
Nello spingere il massiccio battente bronzeo lei si girò e aggiunse: “Riguarda una delle vite precedenti di Yun Bai e il tuo mentore è coinvolto.”
Il Signore degli Shen la fissò sgomento; il mentalista era troppo discreto per sbandierare i retroscena della reincarnazione di Jīn Yè e Xue Ge teneva a quel segreto più della sua stessa vita.
“Come... come lo hai...” ansimò affannato.
Ekto gli sorrise e picchiettando l'indice sulla tempia disse: “È semplice: se vuoi capire un Immortale devi ragionare come lui.”



L'interno del padiglione era immerso nella penombra crepuscolare che filtrava dalle finestre, i contorni dei mobili emergevano come profili appena più chiari o più scuri nell'uniformità purpurea.
L'aria fredda sapeva di chiuso, umidità e di un vago sentore d'incenso.
L'appartamento, da anni in totale abbandono, aveva finito col somigliare ad un cenotafio; un monumento funebre alla sua vita terrena, che custodiva tesori, documenti e soprattutto orribili segreti.
Nonostante l'oscurità si facesse via-via più spessa la maga affrontò spedita il labirinto di stanze, evitando di soffermarsi sulle pregevoli suppellettili esposte lungo il percorso.
Ye Feng aveva rinunciato a chiederle dove stava andando, ma appena il pannello laccato della camera da letto si palesò davanti a loro allungò il passo e la precedette, risoluto ad entrare per primo e proteggerla, nel caso il suo mentore fosse stato preda di una violenta follia.
“Uh-hu! Maestro Leng! Siamo noi!” cinguettò Ekto alle sue spalle ed incurante delle intenzioni cavalleresche del suo accompagnatore s'infilò nella stanza.
Le rispose un mugolio intellegibile oltre la sponda del letto, da dove la coperta era stata presa e tirata a terra.
I sontuosi ricami dorati avvolgevano una forma tremante, rannicchiata sul pavimento, che alla luce delle lanterne si rivelò essere quella di Ye Xue.
“È peggio di quanto temessi...” disse Ekto, accoccolandosi accanto a lui.
“Xue Ge! Gege!” esclamò Ye Feng, che la raggiunse e provò a sollevarlo, cercando di sollecitare una reazione.
“Meglio non muoverlo.” suggerì la maga, che avviluppò la coperta e ne fece un cuscino di fortuna “Guarda le sue pupille.”
“Sono completamente dilatate, come se avesse fumato oppio per una settimana e l'energia dei suoi meridiani scorre... al contrario?” constatò inorridito Ye Feng “Quale magia può fare una cosa simile?”
“Uhm... un incantesimo del Tempo direi e questo è il punto d'ingresso della scheggia di vetro.” rispose Ekto, indicando una ferita sulla mascella, un piccolissimo graffio che non sanguinava neppure.
“Come la estraiamo? Ho i miei strumenti chirurgici.”
“Troppo rischioso, il frammento è allo stesso tempo fragile e caparbio, si sposta risalendo i canali di energia e ha già preso il controllo dei nervi oculari; credo che punti ad insediarsi nel cervello, probabilmente nell'Ippocampo.” riferì la maga.
“Ne parli come se avesse una sua volontà, come se fosse... vivo.” bisbigliò l'Immortale, spaventato dalle possibili conseguenze.
“In un certo senso è come un animale o un virus, cerca istintivamente l'ambiente più favorevole alla sua sopravvivenza.”
“Nell'Ippocampo si crea la memoria...”
“Esatto, per un incantesimo del Tempo è un invito a nozze.”
“Quindi vuoi contattare il Laboratorio e chiedere l'intervento del Dottor Tersilius?”
“Non ne vedo la necessità!”
“Eppure la Prima Signora ha appena detto che è rischioso spostarlo e impossibile trattarlo con strumenti chirurgici ordinari; quali opzioni rimangono?”
“Noi siamo l'opzione migliore a cui ho pensato, perché abbiamo tutte le risorse che ci servono!”
“P-per fare cosa esattamente?”
“Per andare a pesca!”



Quando la maga gli aveva chiesto di accompagnarla a Palazzo d'Estate aveva già elaborato un piano, magari prevedendo delle alternative in base al tipo d'incantesimo che aveva colpito Gege.
Le sue decisioni non erano casuali o dettate da un ghiribizzo estemporaneo.
Quello era ciò che voleva credessero gli altri.
All'Immortale venne spontaneo domandarsi se addirittura il famoso invito a cena fosse stato accuratamente programmato con settimane o magari mesi di anticipo.
“Dovrai interrompere lo scorrimento dell'energia nel meridiano a monte e a valle del frammento in modo che non possa più spostarsi, io proverò a catturarlo usando un'esca di magia Primeva, pensi di riuscirci?”
Forse li aveva tenuti d'occhio fin dal loro arrivo a Serannian, usando i sottilissimi filamenti di energia magica del suo Qi come cavi per ricevere informazioni.
“Maestro Leng?”
Anche la sua apparizione nella Cupola del Laboratorio gli era sembrata sospetta; troppo puntuale nell'intervenire in aiuto di Alaric, mentre la squadra del Dottore si occupava di lui.
“Maestro Leng ruminare sugli eventi trascorsi non aiuterà Ye Xue!” dichiarò Ekto, spazientita.
“La Prima Signora mi legge nella mente?”
“So come si comportano gli anziani Yin; a volte si assumono troppe responsabilità e fanno di tutto per essere all'altezza delle aspettative...”
Quindi anche questa ipotesi era corretta: la famiglia Leukotes frequentava altri Signori degli Shen e, dato che la loro stirpe contava poche centinaia di soggetti, si chiese chi fossero e se li conoscesse almeno di fama.
“Comunque ci sarà occasione di presentarti il maestro Himura e la sua deliziosa consorte, avete moltissime cose in comune!”



L'Immortale le riservò un'occhiata di sussiego, poteva tollerare che lo leggesse come un libro aperto, ma era seccante che glielo facesse notare in maniera tanto sfacciata.
A farne le spese fu il povero Ye Xue, a cui bloccò la circolazione del Qi con la delicatezza di un martello pneumatico.
Il malcapitato emise un debole lamento, poi ricadde in uno stato di semi incoscienza dal quale era a malapena consapevole di ciò che stava avvenendo attorno a lui.
La situazione in cui l'aveva intrappolato l'incantesimo del tempo era assai più spaventosa e non aveva modo di sfuggirle.
Davanti ai suoi occhi scorrevano i fatti seguiti alla scoperta del cadavere di Jīn-Jīn: la caccia al colpevole scatenata all'interno del palazzo, i corpi dei servitori, che cadevano uno dopo l'altro trafitti dalla sua spada, mentre si faceva strada verso l'appartamento della moglie, in un crescendo furioso di rabbia e sangue.
Chiudere gli occhi sull'orrore era inutile, la sequenza continuava a ripartire dall'inizio, come una vecchia videocassetta inceppata.
Alla fine qualcuno esaudì le sue preghiere; una mano gentile fermò la riproduzione e lo schermo divenne nero, lasciandolo dentro un rumore di fondo dove emersero gradualmente delle voci familiari.
“...a-Feng.” mormorò.
Era appoggiato ad una superficie morbida, che emanava un piacevole tepore e un profumo di cose buone; quelle sensazioni lo riportarono alle spensierate giornate estive trascorse in riva al lago con Jīn-Jīn, allontanando definitivamente le orribili visioni di morte.
Strofinò il viso sulla stoffa che odorava di sole e prati fioriti, poi aprì gli occhi incontrando l'espressione contrariata del suo allievo.
“Dovresti vergognarti.” sentenziò lapidario Ye Feng e lui sorrise, contento di avere un'ulteriore conferma che quella era la realtà.
“Va bene, più tardi lo farò senz'altro, adesso questo povero Signore degli Shen vorrebbe dormire un paio di Kè* prima di tornare da Yubi...”
“E conti di farlo usando la Prima Signora come cuscino?”
“Oh, non mi da fastidio!”
“Sentito? Non le do fastidio...” le fece eco Ye Xue, sistemandosi meglio sulle ginocchia della maga.
“Non dovresti assecondare i suoi capricci!” la esortò l'altro, scandalizzato.
“Il tuo maestro è anziano e molto provato, sii più indulgente con lui, lascialo riposare un po'.”
“Ahi... queste parole fanno male!” borbottò il padrone di casa “Davvero mi usi tanta cortesia perché sono anziano e non perché sono un'affascinante gentiluomo ferito da un terribile incantesimo?”
“Sei un affascinante gentiluomo anziano...” concesse Ekto, accarezzandogli il capo con fare materno.
Davanti all'espressione costernata del mentore neppure Ye Feng riuscì a trattenere un sorriso.
“Con permesso, vado a preparare un infuso per la Prima Signora, ha speso molte energie per recuperare il frammento ed annullare gli effetti della sua magia.”
“A me niente?”
“Medita sui tuoi errori e pensa a come scusarti, il maestro Sheng non si accontenterà del tuo sorriso spavaldo stavolta!”



“Diamine, che caratteraccio.”
“Era molto in ansia per te, inoltre ha ragione: devi sistemare le cose col mio Ambasciatore delle scuole dell'Est.”
“Tu non vuoi nulla? Ho distrutto un prezioso tesoro di famiglia e l'ho fatto intenzionalmente.” confessò l'Immortale perplesso, rigirandosi sulla schiena in modo da poterla guardare.
“Il Laboratorio può ricostruirlo, forse non funzionerà più come prima, però il valore di alcuni cimeli va oltre la loro integrità; ciascuno di noi ha in fondo al cassetto un vecchio orologio rotto, una chiave arrugginita che non apre più nessuna porta o un orecchino spaiato e c'importa poco di poterli usare, purché siano lì. Alla piccola Nem andrà bene anche con qualche rattoppo.”
Ye Xue sospirò; da quell'angolazione il sorriso della maga era una curva di corallo incastonata nell'ovale opalino del volto, perfetto eppure indecifrabile.
Era impossibile stabilire se all'indulgenza delle sue parole corrispondesse un analogo stato d'animo.
“Tuttavia...”
Il Signore degli Shen aggrottò la fronte e si preparò ad incassare il colpo, quando una donna usava certi termini la conversazione diventava insidiosa come un campo minato.
“Si?”
“Mi riterrei soddisfatta con una spiegazione, perché ho visto il riflesso di una fanciulla e il suo vestito era sporco di sangue; date le peculiarità dell'artefatto ho pensato che fosse una delle reincarnazioni del maestro Sheng, tu sapevi che c'era questo rischio, di qui la riluttanza a lasciarlo avvicinare allo specchio, poi hai realizzato che era impossibile evitarlo senza fare una scenata e hai preferito risolvere il problema all'origine.”
Ye Xue ascoltò attentamente il suo ragionamento e alla fine emise un nuovo pesante sospiro, come se si fosse liberato di un grosso peso.
“È un resoconto molto onesto di quello che è successo stasera e... negli ultimi mille anni di questa disgraziata immortalità, una mia spiegazione aggiungerebbe ben poco alle tue parole.”
“Allora non dire niente, mostramelo!” esclamò la dama, offrendogli la mancina col palmo rivolto verso l'altro “Fammi vedere cosa c'è oltre lo specchio.”

Fine trentatreesima parte


⋆ La voce dell'onniscienza ⋆

Carissimi e carissime benritrovati e Buon 2024 (✿◠‿◠)!
Cinesini nel Nuovo Anno, cinesini tutto l'anno!
Nel 2024 avrete ancora a che fare con la banda del Signori degli Shen, coi maghi di Serannian e qualche new entry che movimenterà il tranquillo (si fa per dire^^) andazzo di questa storia.
In questo capitolo il Gege ne ha combinata una delle sue: per impedire all'amante di specchiarsi nell'artefatto magico lo ha distrutto, innescando quello che sarà il vero nucleo di questo arco temporale, ovvero gli antefatti che hanno portato alla morte la sua amata concubina e che sono stati la ragione della sua dannazione eterna.
I prossimi due capitoli saranno un lungo viaggio nel passato, in una Cina feudale dove vendetta, gelosia, rivalità familiari si susseguiranno fino al tragico epilogo, a cui Ye Xue ci farà assistere in prima persona.
Come sempre ringrazio chi legge, segue e commenta il mappazzino esotico e chi vorrà farlo ancora nel 2024, sprezzante dei pericoli e dei disagi dovuti a qualche ritardo di pubblicazione.
Se avete fede (e un po' di pazienza) entro fine mese dovrebbe arrivare un altro piccolo extra, stavolta dedicato ad uno dei pelosi e candidi animaletti che frequentano le sorgenti termali del palazzo d'Estate!
Dopotutto siamo ancora nell'Anno del Coniglio! :D
Vi aspetto a bordo della cesta di vimini, ma copritevi bene perché fa freddo :D

Termini e spiegazioni:
Kè: Unità di misura del tempo in uso nell'antica Cina che corrisponde a circa un quarto d'ora.





   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: syila