Questa storia partecipa al promt indetto da “L’Angolo di Madam Rosmerta per Yule”

Promp di scrittura: Domani è lontano se mi ami ora – Baustelle

Coppia: Lucius Malfoy/Narcissa Black

Lucius Malfoy si materializzò nel giardino del suo maniero.

Finalmente a casa.

Erano passati dodici lunghissimi mesi.

Dodici lunghissimi mesi trascorsi ad Azkaban.

Entrò in casa, lentamente, guardandosi intorno come a cercare un qualsiasi cambiamento in sua assenza.

Respirava a fatica, ogni respiro era una pugnalata nel petto.

Ogni passo gli ricordava i momenti trascorsi in casa con sua moglie Narcissa e suo figlio Draco.

Non doveva crollare, non ora si ripete nella testa.

Pensò ai suoi antenati.

A suo padre: Abraxas Malfoy. 

Se solo avesse saputo in che disgrazia aveva portato il nome della sua famiglia sicuramente lo avrebbe diseredato.

Stanco e trasandato non si accorse di sua moglie che si avvicina a lui.

“Lucius” sussurrò con voce flebile guardandolo.

L’uomo che amava più di ogni altra cosa era davanti a lei. La sua metà, il suo tutto era tornato.

“Narcissa” solo il suo nome uscì dalle labbra dell’uomo, che poi crollò in ginocchio sul tappeto del suo maniero.

La donna lo strinse tra le sue braccia. 

Lo strinse per non volerlo lasciare più andar via.

Lo strinse per sentire il suo corpo contro il suo.

Lo strinse per riparare il suo cuore e la sua anima spezzata.

Lo strinse per placare il suo dolore: il dolore e la paura di averlo perso per sempre.

Le loro lacrime si mescolarono mente poggiava le labbra su quelle del marito. 

“Io non ti lascerò mai più andare via. Non lo permetterò mai più.” gli sussurrò baciandolo ancora.

“Cissy. Non..mi guardare..io non voglio che tu mi veda così”

“Non mi importa Lucius. Non mi importa.” Ripeté più volte la frase come a volerlo rassicurare.

Lei lo guardò negli occhi. Nei suoi occhi grigi. 

Vide l’uomo che aveva sempre amato. Poteva essere trasandato ora, stanco, ma era sempre l’uomo che amava. L’uomo che le aveva confessato il suo amore davanti al lago nero. L’uomo che l’aveva resa madre. Che l’aveva rassicurata ogni volta, ogni volta che sembrava non arrivare un figlio, ogni volta che avevano subito una perdita, che l’aveva aiutata a rialzarsi e non cadere nel buio del suo dolore.

Ora era lei che doveva essere forte, doveva sorreggerlo. Giurò a sé stessa che avrebbe fatto di tutto per aiutarlo.

“Andiamo in camera Lucius. Poggiati a me. Ci sono io. Ora ci sono io”

~ FINE ~

Ringraziamenti:

Ringrazio Flofly che mi su(o)pporta nei miei scleri quotidiani sulla la famiglia Malfoy. È merito suo se ho ripreso a scrivere ed ho partecipato a questo prompt. 💚💚💚