Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: fenris    07/01/2024    2 recensioni
Nella cupa oscurità del lontano futuro... c'è solo l'avventura! Centinaia di clan di esploratori e guerrieri si contendono la galassia tra tornei, missioni e guerre in miniatura. Sei ragazzi delle Isole del destino sognano di unirsi a loro, ma i loro sogni vengono infranti in una notte. Un di loro, Sora, si ritrova caricato con un'antica eredità che lo obbligherà ad addentrarsi negli angoli più oscuri della galassia e a scoprire il suo stesso limite.
*Crossover con Star Wars, Spectrobes e altre serie Disney con altri elementi da diversi giochi Square Enix*
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Kairi, Riku, Sora
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


2B camminava lentamente verso la riva di un ampio lago, sventolando una bandiera bianca affinchè gli occupanti della nave, impegnati nelle riparazioni, potessero vederla. Giunta a pochi metri dall’ acqua, piantò l’asta a terra e chinò con umiltà il capo verso la direzione dell’ Olandese volante, disteso sulla superficie del lago come un relitto fin troppo integro e ancora terrorizzante. L'androide agitò energicamente il vessillo, attirando una manciata di pirati ad ascoltare la sua richiesta, espressa con chiarezza e determinazione.

 

“  Sono 2B dell’ alto consiglio dell’ Alba Rossa. Poche settimane fa sono precipitata su questo pianeta assieme a un mio compagno. Chiediamo cortesemente il parlè per proporre una breve alleanza.”.
 

Uncino si era affacciato sulla poppa, osservando sospettoso la letale androide, della cui abilità aveva già sentito numerosi racconti Quando smise di parlare, l’uomo si girò verso il capitano Jones, per poi rivolgersi nuovamente a 2B.

“ Concesso.”, disse secco e, premendo un pulsante sul Prizmod, fece scendere la scaletta per permettere all’ospite di salire. L’ androide non si fece pregare ulteriormente e una volta a bordo camminò sulla poppa, ai lati tutti i membri della ciurma finchè non fu davanti al cospetto di Davy Jones, seduto su un trono improvvisato fatto di casse.

“ Lord Jones....”, disse riverente, ricevendo però un cenno di scherno dall’ uomo con la sua chela.

 

“ Il prossimo che mi chiama Lord gli sparo. Capitano Davy Jones.”, intimò l’ alieno con voce roca. Fece quindi cenno alla droide di sedersi, e Spugna le offrì un bicchiere di vino che rifiutò.

 

“ Capisco, capitano. Ascolti, in cambio di protezione e un passaggio fino a una zona di estrazione fuori da questo pianeta, siamo disposte a dare le informazioni che abbiamo ottenuto nel corso dell’ultima settimana da numerosi Yatjua.”, disse lei concisa, e Jones si grattò leggermente la barba di tentacoli prima di rispondere.

 

“ Va bene, vi ascolto, ma non provate a ingannarmi.”.

 

“ Non sappiamo ancora dove trovare il sistema EMP che ci impedisce di lasciare il pianeta, ma siamo praticamente certi di come abbiano fatto a crearlo. Stanno sfruttando il potere di un’ intelligenza artificiale di altissimo livello per disattivare le difese di qualsiasi nave passi nelle vicinanze del pianeta.”

 

“ Un’ intelligenza artificiale? L’unica che mi verrebbe in mente capace di farlo- un’ espressione di puro orrore si dipinse sul volto tentacolato del pirata, nei suoi occhi una luce rossa che aveva sperato di dimenticare- No, non può essere, la distrussi di persona.”

 

Intuendo a cosa il suo nuovo superiore si riferisse, Uncino impallidì a sua volta, ricordando una storia sentita per bocca di Malefica anni prima.

 

“ Capitano, non vi riferirete mica a …. Due?”

 

“ Già, l’unica volta che noi Diafani e l’ alleanza dei mondi centrali collaborammo.”, commentò aspro il pirata alieno.

 

Sentendo la discussione tra capitano e vice, 2B accesse ad alcuni file nella sua memoria, trovati da Doofensmithz in alcuni archivi segreti. A quanto pare si stavano riferendo a un’ IA che era stata sviluppata dai Diafani, utilizzando come base i dati di un’altra IA, Uno,  creata dall’ alleanza per meglio coordinare i loro sforzi bellici( a quanto pare Malefica stessa era stata responsabile del furto di quei dati). Purtroppo Due, non appena attivato, si dimostrò praticamente incontrollabile e prese il controllo di gran parte dei mezzi dei propri creatori e dei loro nemici, creando addirittura una propria stazione spaziale come base con cui intendeva sopprimere entrambe le fazioni.

 

Alla fine era stata creata una squadra elitè congiunta tra le due parti, capitanata dallo stesso Jones. Era sicuro di aver completamente distrutto ogni componente fisica del ‘ corpo’ di Due mentre Uno pensava a finire i rimasugli digitali del fratello, ma…. possibile che un frammento fisico del suo hardware fosse finito nelle mani di quegli Yatjua?

 

“ Grr, beh, questa volta sarò certo di finire il lavoro- esclamò  alzandosi in piedi- 2B, ti ringraziamo per le informazioni e accettiamo la tua proposta di alleanza. E dì al tuo amico simbionte di uscire pure allo scoperto, non ho intenzione di bruciarlo…. per ora.”

 

L’asta con bandiera tenuta da 2B si trasformò quindi nel simbionte viola che accompagnava la droide. Alcuni membri della ciurma, nel vederlo, fecero un passo indietro e misero mani in alcuni casi ad armi soniche, avendolo già incontrato o aver sentito parlare del mutaforma in passato.

 

“ Complimenti per avermi riconosciuto, capitano.”, disse secco Globby, guadagnandosi una risata da parte del pirata.

 

“ Non sarei sopravvissuto fino ad ora se non avessi imparato ad annusare la puzza di Krawl lontano un miglio. Preparatevi alla lotta, se alla fine saremo ancora vivi reclameremo questo pianeta per nome di Malefica!”.


                                                        ******


Mando era intento a cuocere sul fuoco un enorme serpente, catturato dai ragazzi per la cena. Erano ormai residenti di quel pericoloso pianeta da due giorni e avevano già affrontato Spectrobes ben più pericolosi di quello che era intento a cucinare, oltre che ovviamente gli occasionali attacchi degli Yatjua.

 

Non era la prima volta che l’ avventuriero si trovava ad affrontare Predator così infidi, e sapeva già che la loro tattica consisteva nell’ indebolirli gradualmente e farli innervosire, finché non sarebbero più stati nelle condizioni fisiche e mentali per fronteggiare un’ imboscata. Purtroppo, per il momento le uniche cose da fare erano esplorare in piccoli gruppi il territorio e sperare di far ripartire il motore della Razor Crest.

 

<< Trovato altro?>>, chiese quando anche Sora e Judy tornarono dalla loro piccola spedizione.

 

<< Niente, nessuna traccia di civiltà a parte i corpi di chi ha avuto la nostra stessa sfortuna, anche i loro Prizmod erano stati completamente svuotati.>>, rispose il moro con una scrollata di spalle, chiaramente ancora deluso da sè stesso per aver fatto finire il gruppo in quella situazione.

 

<< Ma c’è da dire che non ci siamo allontanati molto, non vogliamo rischiare di farci scoprire dai Predator. O dagli Spectrobe più grossi, questo biscione è un cucciolo a confronto con alcuni che abbiamo visto da lontano.>>, continuò la coniglietta, al chè Mando annuì.

 

<< Avete fatto bene, meglio non correre rischi finchè non avremo una buona conoscenza del territorio o un nascondiglio più sicuro.>>

 

<< O un’ idea su come abbiano bloccato i motori sia della Razor Crest che dell’ Olandese volante, kupò.>>, rispose invece Montablanc, uscendo dalla nave togliendosi una maschera da saldatore, le mani sporche d’olio e una piccola fiammella che ancora bruciava sul pon pon della sua coda.

 

<< Per adesso andiamo a dormire. Domani daremo un’ esplorazione più accurata tutti assieme.>>

                                                          

Il mattino successivo, l’intero gruppo cominciò a muoversi con cautela nella giungla, difendendosi dagli occasionali Yatjua o sabotando alcune trappole. Dopo quasi tre ore di cauto cammino, giunsero a quelle che sembravano le rovine di un villaggio, al cui centro si trovava un crocifisso. Vedendo chi vi era stato legato, e chiaramente torturato, i ragazzi impallidirono.

 

<< Sbaglio o…. quello è un altro Yatjua?>>, chiese Angela, notando le vistose ferite sul petto del martoriato alieno, il cui capo penzolava sconfitto e gli arti penzolanti. Sembrava che gli avessero persino rotto alcune zanne.

 

<< Perchè l’ avrebbero legato in quel modo? Punizione per qualcosa che ha fatto o fallito?>>, continuò Alami con un moto di pietà. E di disgusto per il trattamento riservato a un loro simile.

 

<< No. Da un’ altra tribù credo venga- la contraddì Grogu-  i tatuaggi sulle sue scaglie notate. Dev’essere un prigioniero come noi.>>

 

<< Dei, da quanto non mangia, kupò? E’ uno scheletro praticamente, kupò.>>, non potè che notare Montblanc.

 

Sora deglutì, probabilmente stava per fare un’ altra stronzata, ma doveva tentare per il bene di tutti. E in situazioni come quella un’ idea vale l’altra.

 

<< Ragazzi, guardatemi le spalle, vado a liberarlo.>>, disse facendo un passo verso il centro della piazza, mentre gli altri controllavano il perimetro per evitare agguati. Quando arrivò finalmente davanti al prigioniero, questi strabuzzò gli occhi tumefatti e nella sua bocca si accese una piccola luce, segno di un traduttore universale.

 

<< Coooosa vuoi, moccioso?>>, domandò il Predator con voce rauca. Sora prese un profondo respiro e cercò di parlare in maniera diretta, ma gentile.

 

<< Sono prigioniero su questo pianeta…. come te, credo. Adesso ti libero, ti curo e ti dò qualcosa da mangiare. In cambio tu mi darai delle informazioni.>>

 

L’alieno lo guardò circospetto per alcuni secondi, infine la fame e la sete ebbero il sopravvento sui suoi sospetti.

 

<< D’accordo.>>, annuì, e Sora lo fece scendere dal palo con cura, prima di dargli delle razioni dal suo Prizmod e cominciando a lanciare vari incantesimi di guarigione.

 

<< Come sei finito qui?>>, chiese continuando ad avvolgere il nuovo alleato, se tale si poteva già definire, con una fievole luce smeraldina. 

 

<< C’ è stato un conflitto tra la mia tribù e quella di questo pianeta. Abbiamo avuto la peggio, venendo costretti a consegnare molti membri come prigionieri di guerra. Io non sono stato scelto, ma mi ero infiltrato a bordo della loro nave per dirottarla, ma come puoi vedere ho fallito miseramente.>>

 

<< Hai la minima idea di come blocchino qualsiasi astronave passi?>>

 

<< C’è una piramide a circa cinquanta chilometri a Est dalla nostra posizione. Non so esattamente cosa ci sia dentro, ma so per certo che è da lì che proviene il segnale EMP.>>

Il castano tirò un enorme sospiro di sollievo nel sentire la notizia: c'era ancora speranza, per quanto flebile.

<< Ultime due domande: come ti chiami e Puoi darci le coordinate precise?>>

Lo Yatjua scrocchiò il collo e, finalmente in sesto( sebbene la magia di Sora potesse arrivare solo fino a un certo punto, la vera riabilitazione sarebbe stata molto lunga) e rievocò dal proprio Prizmod l'equipaggiamento che da numerose ere caratterizzava il suo popolo.

<< Sono  Amarant. E sì, sono anche disposto a venire con te e i tuoi compagni se aveste bisogno d’ aiuto.>>

Una volta presentato il loro nuovo alleato al resto del gruppo, fecero per tornare alla propria astronave, ma Mando lì fermo all' improvviso, prima di roteare la sua lancia in Beskar per bloccare una lunga scarica di colpi al plasma, cui seguì l' apparizione di un folto gruppo di altri Yatjua dall' aspetto ben più tetro e brutale di quelli che Sora aveva affrontato pochi giorni prima.

<< Ehi, dove pensate di andare con la nostra preda?>>, ruggì uno di loro, alzando un boomerang verso la squadra di avventurieri. Sotto l'elmo era quasi possibile sentire le zanne che schioccavano tra loro. Gli ora otto prigionieri del pianeta sfoderano a loro volta le armi, intenzionati a non farsi intimidire.

 

<< Dove voi non potrete fargli più niente.>>, ringhiò Angela cominciando a pizzicare alcune note per potenziare i compagni. Alla sola vista alcuni Predator già pregustarono l' idea di avere nella loro collezione le ali di una Gargoyle.

 

<< E’ proprio qui che vi sbagliate.>>


                                                 ******

 

Dopo molta fatica, i tecnici degli Stecker( aiutati da 2B, che non a caso era la figlia di uno dei più abili marchingegneri dell’ orlo esterno) erano finalmente riusciti a rimettere in funzione almeno in parte i motori dell’ Olandese, che ora sorvolava la foresta cercando la fonte del segnale EMP, seppur levitasse in maniera ancora un pò barcollante.

 

<< Quanto manca?>>, ruggì Jones rivolto verso la sala motori, da cui provenì la voce spaventata e indaffarata di Spugna.

 

<< Difficile dirlo, signore. L’unica cosa certa è che più ci avviciniamo, peggio funzionano i motori.>>, esclamò l' ora commodoro, prima che uno sbuffo di fumo proveniente dai macchinari finisse su tutto il ponte. Allontanando il gas con un ventaglio, 2B si rivolse verso il capitano dell' Olandese.

 

<< Capitano Jones, se non oso troppo…. posso chiederle come lei e Cornelius avete fondato i Diafani?- chiese con innocente curiosità- Ho sentito una marea di versioni, ma mai capito quale sia quella vera.>>

 

<< Quasi tutte, in un certo senso- rispose lui con non poca fierezza- Cornelius era il figlio illegittimo del sovrano di un pianeta dell’ Orlo esterno, che lo sbattè per strada quando venne a sapere di lui. Io ero un altro di milioni di orfani che cercava di sopravvivere, e mi trovò una sera in cui svenni dalla fame. Mi rimise in sesto e per qualche anno pensammo a costruire la nostra gang, rubando a chiunque volevamo e coltivando ogni giorno di più i nostri Midi- chlorian, certi che la grandezza fosse a portata di mano.>>

 

<< Già, anche Maul racconta storie simili. Anche se le sue riguardano un culto di streghe pazze.>>


<< Oh, quelle le trovammo anche noi. Un giorno il padre di Cornelius decise di richiamarlo a casa, sapendo che gli serviva un erede. Lui ottenne di portarmi con lui come scudiero, ma alla prima occasione mi ficcarono in un laboratorio dove dovetti sopportare non so quanti esperimenti biologici e magici. Riuscì a fuggire mesi dopo attraverso le fogne, portando con me solo una spada e una coperta nera lacerata. La stessa coperta che sventola dall’ albero maestro.>>

 

<< La faccia…..>>

 

<< Quello che dico anch’io. Mi ritrovai su un’ isola deserta e, in preda alla rabbia, giurai che mai più il mio destino sarebbe stato controllato da qualcun altro. Costruì una zattera e disegnai un Jolly roger sulla mia coperta con del guano di gabbiano, dopodichè salpai e nuovamente creai una ciurma con cui terrorizzai i mari di tutto il pianeta. Quando Cornelius seppe che ero vivo, avendo intanto ucciso quel fallito di suo padre, mi richiamò a palazzo e mi espose il suo progetto di assoggettare l’ intera galassia. Era talmente folle che accettai, ed è per questo che ho accettato di servire anche Malefica….. di certo non solo perchè è la mia amata figlioccia.>>, concluse il pirata con tono quasi nostalgico, appoggiandosi al bordo della nave e guardando finalmente qualcosa spuntare dall' infinita serie di alberi che ricopriva il continente. Senza indugiare, diede ordine di prepararsi alla battaglia imminente, ma qualcuno approfittò del caos per attuare i propri piani.


<< E’ la mia occasione.>>

                                                                                                             *****

Salve a tutto il fandom, spero abbiate passato una piacevole prima settimana del 2024, io me la sto cavando abbastanza bene al di là dei tipici casini per trovare lavoro. Nel prossimo capitolo ci sarà la battaglia tra la ciurma dell' Olandese e i Predator, immagino che non molti poi si aspettassero l' apparizione di Due e spero di renderlo al meglio. A presto, buon anno a tutti e un enorme ringraziamento a chiunque recensisca.

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: fenris