[Ittetsu e Keishin]
Ittetsu gli chiede il cellulare con un un unico gesto, imperioso, della piccola mano.
Keishin glielo dà senza fiatare, e improvvisamente, i kanji che formano la parola “先生” assumono per lui un'ulteriore sfumatura di significato, quella di “boss”.
Lo osserva.
Le lenti quadrate emettono bagliori minacciosi, ed è come quando il cielo, ancora azzurro e disseminato di uccelli, annuncia che sta arrivando la prima tempesta d’autunno.
La voce intanto sibila ma resta dolce, mentre Hinata, il fuggitivo, dall’altra parte si accartoccia.
Quel sibilo dolce gli smuove cose che ancora non ha imparato a riconoscere.
Scende come un fulmine lungo la schiena di Keishin. Il primo vero fulmine della sua vita.