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Autore: Spreeng    16/01/2024    1 recensioni
Ambientazione moderna (AU - era moderna) ed ispirata al film QUASI AMICI.
Sesshomaru viene inserito in un programma di recupero, e viene seguito da una giovane donna dal cuore d'oro...come andrà a finire?
Genere: Generale, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Miroku, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sesshomaru, quindi, sa essere una brava persona? Rin ne sembra convinta, ma lui?


Oggi,

"Quindi hai insistito per seguire il mio caso perché ti senti in debito per quella sera."
Rin annuì con il capo.
"Capisco, e non me ne frega nulla; penso che passerò i prossimi…" cercò un orologio nella stanza, ma fu anticipato dalla sua interlocutrice.
"35 minuti?"
"Esatto…ad ingaggiare con te una bella gara di sguardi: non caverai un ragno dal buco, sappilo."
La ragazza non poteva crederci: come poteva conciliarsi questo lato infantile con quello che aveva visto fino ad allora? Ne era proprio curiosa, motivo per cui decise di mettersi a scavare.
"Lo sai che non siamo due bambini delle elementari in punizione, vero Maru-chan?" lo apostrofò ricordando quel fumetto che aveva finito di leggere da poco, qualcosa tipo…
"ARRIVARE A TE?" Il demone riconobbe il riferimento e ridacchiò "Già, in fondo non è che mi aspettassi qualcosa di diverso, da una simile ingenua."
"Ti pregherei di non mi trattarmi come una bambina, d'accordo?"
"Sono costretto, visto che l'unico modo per farmi comprendere da te sembrerebbe comportarmi come con una bambina di 4 anni." ribatté Sesshomaru.
"Quel ruolo in realtà spetterebbe a me."
Cosa? E questo che cosa voleva dire?
"Temo di non seguirti." ammise il demone cane, alquanto perplesso.
"Hai citato Denzel Washington in PHILADELPHIA, ma in quel film lui vuole aiutare il protagonista, anche se inizialmente è riluttante."
Adesso il suo interlocutore era in silenzio, e Rin aveva capito di avere di nuovo la situazione in pugno.
"A te piacciono i film, quindi che ne pensi se, anziché una domanda al giorno, partissimo da un film, per decidere il tema della giornata?
Per esempio, per quanto riguarda ieri…" fece un cenno del capo per indicare la parete piena di poster in direzione di ENEMY "Quel film lo hai visto, vero?"
Sesshomaru sapeva che la giovane non avrebbe creduto ad un suo diniego…e sbatterla al muro non sarebbe stato benefico per la propria autostima.
Non restava dunque che stare al gioco.
"Apprezzo Denis Villeneuve, e avevo letto l'opera di Saramago, quindi ero curioso." fu la sua risposta.
"Pensi che Adam ed Anthony siano una sola persona oppure due?"
"Due: perché mai una persona dovrebbe cambiare la propria alimentazione per amore di qualcun altro?"
"Tutto qui? Non ti facevo così superficiale, Maru-chan." rise dolcemente Rin. "Cosa c'entrava tuo padre?"
Sesshomaru era sempre stato molto geloso della propria vita privata, ma con la sua dimostrazione del giorno prima quella donna si era guadagnata un po' della sua stima, per quanto mai l'avrebbe ammesso.
"Quando ho visto quel film ero con mia madre, ad aiutarla a riprendersi da una sbornia: durante i titoli di coda, lei mi disse che un uomo" non intendeva ripetere l'errore di chiamarlo 'padre' "era uscito dalla sua vita, ma che un altro aveva preso il suo posto; solo ieri ho capito pienamente cosa intendesse."
Mai come allora Rin si sentì così felice di essersi presa il rischio di continuare con il recupero, ed era ovvio che Kagura non avrebbe mai dovuto sapere che nutriva dei dubbi sul demone cane.
"Quindi stai dicendo di aver ereditato il ruolo di tuo padre nella vita tua madre, è così?"
L'espressione di Sesshomaru si indurì, e la sua voce venne fuori come un sibilo minaccioso:"Non chiamarlo in questo modo, hai capito? Quel miserabile non è mio padre: è solo un verme che non ha mantenuto la promessa fatta alla donna cui aveva giurato fedeltà fino alla fine...l'unica cosa buona che abbia mai fatto è stato mettere al mondo qualcuno con un briciolo di spina dorsale in più, che capisse veramente il valore di quella donna."
"Ma non è quello che ti vuoi, è vero?"
Lo vide in posizione per ribattere con una smorfia indignata a segnargli il volto; tuttavia Rin era nota a tutti per la sua inarrestabile parlantina e la rapidità, sia di comprensione sia a prendere la parola, motivo per cui lo anticipò.
"Non ti sto accusando di essere un figlio degenere, ok Maru-chan?"
In risposta, un ringhio poco convinto.
"Dico solo che non hai ancora parlato di nulla che riguardasse te direttamente" spiegò "o che ti definisse in maniera più approfondita rispetto a 'figlio' e 'studente'...a quell'età i ragazzi pensano a farsi degli amici, non a badare ad un genitore alcolizzato: è naturale, che una parte di te desideri avere quel tempo indietro, per sperimentare i piaceri che le spettano."
Sesshomaru ascoltava le parole della giovane umana, ed era sorpreso di sentire propria madre in esse.
"Vorrei che oggi, una volta usciti da questo studio, tu provassi a mettere te stesso in primo piano: la sola domanda che ti deve passare per la testa dev'essere 'Cosa voglio fare per divertirmi?', e poi falla!..." si spiegò, rendendosi conto di dover sottolineare "...ovviamente nei limiti della legalità, si intende."

"Vorrei andare in una sala giochi: ho sempre voluto provare l'air hockey." ammise a denti stretti il demone cane dopo una pausa di qualche minuto.
"Allora andiamo, Sesshomaru: è giunta per te l'ora di divertirsi un pochino"




   
 
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