Quando torno, trovo Harry seduto sul davanzale e, nonostante quando mi vede, sorride serenamente, un campanello d’allarme suona nella mia testa nel vederlo esattamente nella stessa posizione di ieri. Devo trovare una soluzione. Non posso più restare. Devo tornare da Hugo, e devo gestire il divorzio con Ron ma come posso lasciarlo in queste condizioni?
‘Cos’hai fatto mentre ero via?’ chiedo allegramente sedendomi di fronte a lui.
Scrolla le spalle ‘Niente di ché. Ho riflettuto un po’’.
‘Su cosa?’
Lui è immobile che guarda semplicemente fuori e non mi dà una risposta. Poi dice ‘Quando ti sei trasferita in Romania, nonostante fosse stata una mia idea, l’ho odiato. Non mi piaceva il fatto che fossi così lontana, ma era l’unica soluzione possibile, giusto? Non si poteva fare nient’altro…’
‘Penso di no. Non potevamo più stare qui. E non penso che Ron potrà mai tornare.’
Annuisce ‘Mi domando se potrebbe essere una soluzione anche per me’
Lo guardo inquisitiva ‘Intendi venire in Romania? Guarda, Harry, non so se sia saggio… Ron..’ ma lui mi interruppe ridacchiando.
‘Lo so, lo so. Ron mi strangolerebbe alla prima occasione. Vieni qui’ mi fa segno di raggiungerlo. Mi circonda con le braccia e io appoggio la schiena sul suo petto, la mia testa così vicina alla sua da sentirne la barba che mi punzecchia il viso.
‘Quando vai?’ mi chiede sottovoce.
‘Non lo so, ma presto’
Mi bacia la testa sussurrandomi tristemente nell’orecchio ‘Come farò senza di te?’
Il mio cuore, che già non si stava comportando come avrebbe dovuto, ora si agita da impazzire, e so che questo arrivederci sarà molto difficile da portare a termine.
‘Farai benissimo. Vedrai’ cerco di rassicurarlo ‘Devi solo trovarti qualcosa per tenerti occupato. Esci il più possibile, fai dello sport, vai a far visita alla Tana, a Ted, o George. Non sei solo, sai. Cucinati dei pasti. Sarà una buona opportunità per imparare a cucinare meglio’
Ride sommessamente ‘Sì, potrei farlo. Perché no?’
Ma a quel punto torniamo nella nostra malinconia e riesco quasi a sentire i minuti che ticchettano in un conto alla rovescia sempre più veloce.
Cosa posso fare per aiutarlo? Cosa mi farebbe stare meglio nella sua situazione? Cosa può portare della felicità in questa casa? Della serenità nella sua mente? Un’occupazione nella sua vita?
E come formulo queste domande un colpo di genio mi fa sussultare spaventando Harry. So quello che posso fare!