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Autore: A_Frensis    20/01/2024    0 recensioni
Cassandra e Beatrice non sono due entità totalmente opposte che si sono ritrovate a convivere insieme per una pura casualità.
A distanza di un anno la loro relazione va ben oltre l'essere coinquiline, ma nessuno n'è a conoscenza perché Beatrice non si sente pronta a rivelarlo ai suoi conoscenti per paura di una loro reazione. Cassandra la comprende ma inizia a non tollerare più il distacco di Beatrice in presenza di altre perone.
Estratto dal testo:
Un vuoto che non aveva mai avuto prima d’incontrarla, con lei avevano creato uno spazio colmo fino a sentirsi quasi soffocare e ora non c’era più. Forse era stato proprio questo il problema: non riusciva più a respirare da sola. Si era totalmente lasciata andare a quel mare d’emozioni e ora ne pagava le conseguenze
-Mi manca il respiro-
-Lo so-
-Non riesco a stare lontano da te-
-Non si può resistere a un istinto primordiale-
-No, non si può-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Capitolo 7

 
-Non mi hai mai detto cosa ti ha colpito di me.-
-Forse il tuo modo di guardami.-
-Come se ti immaginassi nuda in ogni momento?-
-Come se esistessi solo io per te.-

 

Cassandra quella mattina si svegliò con una sensazione di intorpidimento in tutto il corpo, sbadigliando aprì gli occhi. Volgendo lo sguardo a destra vide la sua personale sirena ancora beatamente addormentata. Un evento al quanto raro dato che Beatrice si svegliava sempre prima di lei. 
Ci siamo stancate troppo stanotte. Sorrise al pensiero. 
Beatrice era sdraiata supina, il lenzuolo a coprire la pelle nuda, in volto un’espressione serena. Ebbe la tentazione di allungare una mano per sfiorarla e darle il buongiorno come ogni mattina era solita fare in mille modi diversi ma alla fine desistette e si alzò dal letto in silenzio. 
Non credeva di aver sbagliato a lasciarsi andare quella notte ma comunque il problema di fondo non era stato risolto. Non aveva mai messo in discussione l’attrazione tra loro, anzi era stata proprio quella scintilla a spingerla a provarci con Beatrice. 
In quel momento sentiva un peso alla bocca dello stomaco, era pervasa da un senso d’impotenza. Non poteva dettar legge sulle decisioni di Beatrice né ai suoi sentimenti ma non le bastava più quello che le offriva: non le bastava più solo il suo corpo ed i momenti di serenità che avevano quando erano solo loro due. Voleva tutto o… 
Non voleva arrivare ad essere così drastica ma non poteva più continuare a vivere quel rapporto a metà che, a lungo andare, l’avrebbe logorata sempre di più. 
Stava fissando la caffettiera sul fuoco, quando sentì due esili braccia avvolgerle la vita e un leggero bacio posarsi sulla schiena, tra le scapole. 
«Ehi… Perché non mi hai svegliata?»  
Cassandra sorrise, afferrò le sue mani e le portò alle labbra. «Dopo stanotte, volevo lasciarti riposare un altro po’ e non svegliarti come mio solito.»
«Mmm… Che brutta decisione che hai preso.» Sussurrò Beatrice schiacciandosi contro la sua schiena e depositando un altro bacio sul retro del suo collo.«Beatrice...» Cassandra si allontanò dal suo abbraccio con due passi per poi voltarsi a guardarla. «Dobbiamo parlare.»
Con un forte sospiro Beatrice appoggiò la schiena al tavolo della cucina. «Parliamo…»
«Magari dopo che entrambe ci siamo vestite.» Cassandra era già vestita ma Beatrice… 
«Ti distraggo?» Beatrice uscita dal letto aveva deciso di mettere solo una camicia, per altro sua, allacciando solo due bottoni.
«Sai che effetto mi fai.»
«Allora penso che il tuo discorso non abbia molto senso.» La notte appena trascorsa le aveva dato una maggiore sicurezza la quale le diede il coraggio di cambiare tattica con lei.
«Assume un senso quando ci sono altre persone intorno a noi.» Cassandra rispose con durezza, ferita nell’orgoglio. Si girò dandole le spalle, spense il fuoco e si versò il caffè in una tazzina. 
«Ho bisogno di altro tempo Cass.» 
Cassandra era di stanca di sentire sempre e solo la solita frase. «Io ho finito il tempo!» 
«In che senso?» Beatrice spalancò gli occhi allarmata.
«Non ce la faccio a continuare qualcosa di precario. Voglio certezze Bea! Chi mi assicura che tua madre, un domani, non ti presenterà qualcuno con cui uscire e tu sarai costretta ad accettare?»
«Scherzi vero? Hai davvero così poca fiducia in me?» Domandò ironica ridendo.
Cassandra si innervosì per quel suo atteggiamento. «Io ho fiducia in te e dell’ascendente che tua madre ha su di te che non mi convince!»
«Questo è ridicolo.» Beatrice distolse lo sguardo. 
Con un respiro profondo, Cassandra cercò di calmarsi. Si avvicinò distanziandosi solo di due passi da lei. «No Bea. Io penso che in realtà tu non sarai mai pronta ad uscire allo scoperto e non te ne sto facendo una colpa ma io non posso vivere una vita a nascondermi.»
«Io voglio solo te.» La guardò con quei suoi occhi limpidi azzurri, sembravano sinceri.
«Non è questo il punto.»
«Non mi credi.»
 Cassandra scosse la testa cercando di non cedere sotto il suo sguardo. «Ti credo ma penso che il fatto di vivermi ogni giorno non ti dia quella lucidità di vedere realmente cosa provi.» 
Beatrice la guardò incredula.«Pensi stia solo giocando con te?» 
«Assolutamente. Penso solo che la tua paura di uscire allo scoperto è più grande della voglia di stare insieme a me.»
«No, non è così. È complicato.»
«In realtà è molto più semplice di quanto possa sembrare.»
«Non mi sembra così semplice.»
«Di cosa hai paura?»
«Io non-»
«Non credo che tua madre possa ripudiarti come figlia.» 
Beatrice sospirò pesantemente allungò le mani per afferrare le sue ed avvicinarla a lei.«Perché lo desideri così tanto?» 
Cassandra si avvicinò intrecciando le loro mani. Decise di far esplodere la bomba. «Perché non mi basta più. Io voglio vivere ogni momento della mia vita con te, vorrei renderti oggetto dei miei discorsi ma non posso. Non mi basta più perché voglio il pacchetto completo, non mi basta perché ho capito che ti amo e non posso neanche concepire l’idea che qualcuno possa allontanarti da me con così tanta facilità.» 
Beatrice boccheggiò rimanendo senza parole, probabilmente si aspettava di tutto ma non che le dichiarasse il suo amore, non così, non in quel momento. «Cass io-» 
Cassandra vedendola in difficoltà decise di bloccarla. «Non devi dirmi nulla. Devi capire quello che provi e penso che la mia vicinanza non ti aiuta e-»
Beatrice capì che voleva sciogliere la presa delle loro mani e la bloccò. «Voglio altro tempo. Ti prego.»
«Io non credo che sia la cosa giusta da fare.»
«Cass. Concedimi altro tempo.»
«Perché devi farmi stare così in bilico?» 
«Non voglio perderti.» Era diventato come un mantra ormai.
Cassandra sospirò arrendendosi ancora una volta alla sua decisione. Stava completamente perdendo la sua spina dorsale, insieme al suo amor proprio. Era più che sicura che tutta quella situazione l’avrebbe distrutta.
Beatrice l’abbracciò di slancio, stringendola il più possibile. «Grazie.» Ricambiò l’abbraccio accarezzandole i capelli. «Dai prepariamoci, facciamo colazione fuori e poi vado direttamente all’università. Ti va?» 
Annuì, le afferrò la mano e la condusse verso il bagno con uno sguardo che le fece intuire chiaramente le sue intenzioni.

 

Frensis

 
 |Angolo di Frensis|
Ciao a tutti! Chiedo perdono per avervi fatto aspettare tanto.
Questo inizio dell'anno sembra che voglia dirmi che qualcosa accadrà presto ma non sa ancora dirmi cosa!
Tornando a noi! Questo è un altro breve capitolo ma molto intenso dal mio punto di vista. La semina è stata completata non ci resta che vedere come si evolveranno tutti gli eventi. 
Fatemi sapere cosa ne pensate! 

P.s. Non ho avuto il tempo di corregere i capitoli precedenti (Che siano benedetti gli editor!)

A prestissimo!

 
 
 
 
 
   
 
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