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Autore: Spensieratezza    22/01/2024    1 recensioni
L'incantesimo creato da Ruben, ha riportato Sam e Dean nel passato, in un'altra epoca, a quando erano figli degli Dei, non si conoscevano e non erano fratelli. Di nuovo senza memoria, Dean, Sam e i loro amici, ripercorreranno di nuovo tutto da capo.
-Sequel della fanfiction The love of the Gods
Crossover con Harry Potter e Sailor Moon :)
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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I suoi capelli ricordavano il mulino. Quella sorta di immaginario mulino in cui gli umani si raccoglievano per fare il pane e gustose brioches fragranti e colazioni divine, più divine degli Dei. In quel mulino tutti si svegliavano contenti, felici, erano tutti delle famigliole felici con bambini radiosi e solari. Tutti si amavano e lavoravano con il sorriso. Gabriel aveva sempre sorriso di questa fantasticheria. Non si era mai domandato perché gli umani sentivano il bisogno di immaginare un posto simile che non esisteva, ma in ogni caso non lottava per capirlo. Tutto quello che rendeva docili e sognanti gli umani, alleggeriva il loro compito di governarli e quindi non era da combattere, ma incoraggiare. Soprattutto una fantasia.

L'Olimpo era l'unica cosa, l'unico regno inaccessibile ad altre creature del creato, non esistevano altri luoghi, immaginari o non. Ma vedendo Lui, Gabriel si ritrovò per la prima volta nei loro panni. Non aveva mai provato curiosità eccessiva, tranne quella che era normale, per questo fantomatico mulino, fino ad allora. Forse era per i suoi capelli. Era difficile capire se fossero arancioni, rossi o biondi. Sembravano brillare come la luce, risplendere come le fiamme e bruciare come il fuoco, come se comprendessero tre colori visibili in uno e allo stesso tempo avessero in sé anche altri colori, nascosti.

L'uomo sprigionava un'energia e un'aura che lo mise a disagio ma allo stesso tempo, lo affascinava. Era possente, molto più possente del semidio Hercules e questo lo disorientò. L'uomo si girò e aveva degli occhi viola. Sussultò di fronte a questo, e il bicchiere gli cadde sul pavimento. Il whisky si ruppe e il liquido si rovesciò. Gabriel tornò a guardare l'uomo e i suoi occhi non erano più viola, ma blu.
Un'allucinazione...
"Dell'altro whisky per il mio amico qui al bancone." disse lui mentre il barista ripuliva il danno, borbottando.

Amico? Ehi, un momento, non allarghiamoci...

"Ehi, sei pallidissimo, fai un bel respiro, amico. È solo whisky, insomma...ti racconto una storia...una volta ho visto uno che piangeva per del latte versato. Non vorrai mica fare come lui?" gli si era avvicinato, sussurrandogli all'orecchio. Un po' troppo vicino per i suoi gusti.
"Te la sei appena inventata..." disse Gabriel facendo una smorfia.

"Forse." ammise il bel straniero facendo un sorriso.
Accidenti da vicino è ancora più bello...o almeno lo sembra...

"Ecco il whisky...cerca di non far cadere anche questo." disse il barista .
"Stavolta lo guardo io.." disse lo straniero ammiccante.

Ma che cosa penso? Bello?? Non ho mai trovato un uomo bello, non oltre il dovuto insomma..non sarò mica uno di quelli?

"Mi stai preoccupando, amico. Mi senti? Riesci a capirmi? Se ci metti più di trenta secondi a rispondermi vuol dire che il whisky non basta e ti porto in ospedale.."

"Non sono abituato a considerare amici degli sconosciuti." disse con una smorfia. Non avrebbe mai permesso di farsi trascinare in qualunque luogo senza il suo consenso. Quel tipo chi diavolo si credeva di essere??

"Ahhh allora sai parlare. Vedo che la minaccia di portare via il whisky, funziona per tutti. Comunque hai ragione..tu non mi conosci e io non conosco te. Mi chiamo Mark."
"Gabriel..."
"Bel nome..così raffinato."

"Sono d'accordo. Al contrario del tuo così comune.." "Sai, volo basso per non destare sospetti sulle mie straordinarie capacità."

Quella frase sul volo lo incupì.
"Ho detto qualcosa di sbagliato?" disse l'uomo, facendosi più vicino.
   
 
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