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Autore: Fiore di Giada    23/01/2024    0 recensioni
[Partecipante alla challenge "500themes_ita" col prompt 123 "Un cuore, un respiro". Ed è collegato al racconto Un ultimo momento con te.]
− Nereo, l'onore non è nella forma, ma nello spirito. E io amo questo di te. − affermò la ragazza, calma.
La mano di Nereo affondò tra i capelli di Sharin. Quelle parole erano meravigliose.
Come sempre, lei mostrava la sua saggezza.
− Grazie di tutto, mio fiore. −
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce delle candele, appese alle pareti, illuminava l’ampia cripta d’una luce dorata e si proiettava sulle pareti marmoree.
Al centro, era collocato un ampio altare di pietra, su cui giaceva il corpo privo di vita di un giovane d’alta statura, vestito d’una armatura nera.
I capelli rossi raggiungevano le spalle e le sue mani, appoggiate sul petto, stringevano una spada dalla lama diritta, l’elsa crociata incrostata di zaffiri.
L’altare era inghirlandato di amarillide rossa, dai quali si spandeva un inebriante profumo.
Ad un tratto, la porta della cripta si aprì ed entrò una figura maschile di alta statura, avvolta in un ampio mantello.
Con un gesto deciso, questi abbassò il cappuccio, scoprendo una lunga chioma nera.
Sul viso, dai lineamenti regolari, spiccavano gli occhi, dal taglio allungato, d’un intenso colore nero, come lame d’agata.
Il giovane, per alcuni istanti, rimase immobile, poi si inginocchiò, la testa china sul petto.
− Perché? Perché mi hai detto di allontanarmi? Nereo ed Egan erano due stelle nello stesso cielo… Me lo avevi detto tu. – domandò, amaro.
Le lacrime bagnarono il viso di Nereo, perdendosi sulle sue guance. In Accademia, Egan era stato oggetto di beffe per la sua corporatura minuta e la sua indole sensibile.
Ma la sua volontà aveva avuto ragione della stupidità.
− Ma nemmeno la volontà può avere ragione dei capricci della Cercatrice di Anime. − mormorò Nereo, il cuore stretto in una morsa d'amarezza. Sognavano di combattere insieme contro i demoni…
Ma la sorte era stata spietata e glielo aveva sottratto.
 
 
Un debole fruscio attirò la sua attenzione e il giovane si girò.
Sbatté le palpebre e il suo sguardo si posò sulla figura snella di una giovane donna, vestita d’un lungo abito viola.
I lunghi capelli rossi scendevano fin oltre i fianchi in morbide onde e circondavano un viso dai lineamenti delicati, illuminato dagli occhi verdi, simili a smeraldi, dal taglio allungato.
A passo rapido, la giovane si avvicinò e posò le proprie mani su quelle del guerriero.
Un brivido percorse la schiena di Nereo e le sue guance s’imporporarono. Sharin, la perla del suo cuore, lo aveva raggiunto.
E, nel suo tocco gentile, ma deciso, riverberava il suo amore.
Ma lui era ben cosciente di essere indegno della sua dolcezza.
 
D'istinto, reclinò la testa sulla spalla destra e strinse le labbra. Le lacrime minacciavano di sciogliere il suo viso, ma lei non meritava la visione della sua debolezza.
Sharin scosse la testa e sospirò. Il suo amato aveva bisogno di lei, ma il suo pudore di guerriero lo allontanava.
− Nereo, guardami. − gli ingiunse, pacata.
Cauto, il giovane sollevò la testa e i suoi occhi neri si specchiarono nelle iridi verdi di lei.
Come fai a essere preoccupata per me?, si chiese, sempre più perplesso. Anche lei era stata coinvolta in quella caccia disperata.
− Nereo, tu non hai nessuna colpa. Non hai voluto tu la morte del tuo amico. −  cominciò Sharin, il tono gentile, ma fermo.
Un singhiozzo si spezzò nel petto del giovane guerriero. Quelle parole, così dolci, aprivano le crepe nel suo autocontrollo.
− Ti ricordo che anche tua sorella Anthea è stata prigioniera del drago Ladone. − dichiarò lui.
A quelle parole, le sopracciglia di lei si aggrottarono.
− Non l'ho dimenticato. Ma non per questo ti accuso di nulla. E tu non devi biasimare te stesso per l'esito di quello scontro. − affermò ancora lei, calma.
Il corpo di Nereo, d'istinto, si irrigidì, come una sbarra d'acciaio.
− All'Accademia, io ed Egan abbiamo stretto un patto di sangue. Niente ci avrebbe separati… Eppure, io ho lasciato che lottasse da solo contro quella bestia. Ha vinto, ma a quale prezzo… − confessò, sempre più amareggiato.
Sharin scosse la testa, sconsolata. Come aveva fatto a non accorgersi del dolore di Nereo?
Una luce risoluta balenò nel suo sguardo. No, avrebbe rimediato al suo errore.
− Non è stata una convenienza a rompere quel patto, ma un atto di generosità. Avete voluto salvare delle vite. − replicò lei, gentile.
Fece pochi passi e strinse le braccia attorno alle spalle di lui.
Le lacrime bagnarono le guance di Nereo e il giovane, a sua volta, la abbracciò. Quel gesto, con la sua dolcezza, distruggeva il suo autocontrollo.
− Nereo, l'onore non è nella forma, ma nello spirito. E io amo questo di te. − affermò la ragazza, calma.
La mano di Nereo affondò tra i capelli di Sharin. Quelle parole erano meravigliose.
Come sempre, lei mostrava la sua saggezza.
− Grazie di tutto, mio fiore. −

 

 
 
   
 
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