Un canguro di peluche di nome Dudu si sedette accanto a una pattumiera e pianse.
- Salve! Perché piangi? - disse una vocina.
Dudu alzò gli occhi e vide una bella bambolina di pezza che lo guardava attraverso una cascata di riccioli rossi.
- Dovevo essere il miglior regalo di Natale di un bambino, ma non gli sono piaciuto! Così mi hanno gettato qui perché lo spazzino mi porti via! Oh, come vorrei avere una casa!
- Non prendertela. Anch'io dovevo essere il più bel regalo di Natale di una bambina, ma non le sono piaciuta perché non sono bruna e non dico "mamma". Nemmeno io ho una casa.
- Come ti chiami? - chiese Dudu.
- Rara - rispose la bambola. - Perché non scappiamo insieme?
- Sì, potremo fare lunghi viaggi e vivere un sacco di avventure! I canguri sono dei grandi saltatori!
Rara salì in groppa a Dudu e insieme avanzarono a balzi lungo la strada.
Era tardi, le case erano tutte sprangate e i bambini dormivano profondamente nei loro lettini.
- Fa freddo, vero? - disse Dudu.
- E che silenzio! - aggiunse Rara.
Tutti e due avrebbero voluto essere al calduccio sotto le coperte come i bambini.
- Cerchiamo un posto per dormire - propose Rara.
- Va bene - rispose Dudu e si diresse saltellando verso uno stretto vicolo.
All'improvviso una figura nera apparve davanti a loro.
Era un gatto.
- Salve, non capita spesso gente a quest'ora nel mio vicolo. Io mi chiamo Fritz, e voi chi siete?
- Io sono Rara e lui è il mio amico Dudu. Siamo dei regali di Natale indesiderati.
- Proprio così! - fece eco tristemente Dudu.
- Allora abbiamo pensato di andare in cerca di avventure, anche se avremmo preferito essere dei regali di Natale graditi. Possiamo rimanere qui per stanotte? - chiese Rara.
- Certamente, io starò fuori tutta la notte, così ci vedremo domani mattina. Buonanotte - disse Fritz andando via.
Dudu e Rara si rannicchiarono in una scatola piena di vecchi giornali e si addormentarono.
Al mattino presto vennero svegliati da Fritz.
- Seguitemi, ho trovato il posto adatto per voi due! - disse il gatto compiaciuto.
Rara montò sulla schiena di Dudu e seguirono Fritz per le strade fino ad arrivare ad un grande edificio in una piazza.
- Che casa grande! - disse Dudu.
- Non è una casa, è un ospedale. Aspettate qui un momento - disse Fritz andando via.
Dopo un po' i due giocattoli udirono dei passi e videro una donna con un'uniforme azzurra e un lungo grembiule bianco.
- Guarda, qualcuno ha lasciato qui questi bellissimi giocattoli! Che gentilezza! Come saranno felici i bambini!
Si chinò, prese in braccio Dudu e Rara ed entrò nell'ospedale.
- Guardate, un canguro di peluche! - gridarono i bambini. - E una bambola di pezza! Come sono belli!
Dudu e Rara si guardarono felici.
- Finalmente a casa! - disse il canguro.