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Autore: Marlena_Libby    28/01/2024    2 recensioni
Un malvagio stregone trasforma gli animali in oggetti
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In una grotta in mezzo alla foresta viveva lo stregone Ju-Ju.
Era molto temuto dagli abitanti del luogo, che gli facevano spesso dei regali per ingraziarselo: grappoli di banane mature, ciotole di prugne o qualche pesce di fiume.
Ma i regali non lo ingentilivano affatto: si limitava a mangiarseli e ad aspettare che la gente gliene portasse degli altri.
Nella foresta viveva anche una bambina che si chiamava Lily.
Ogni settimana Lily si nascondeva fra i cespugli a spiare Ju-Ju che faceva le pulizie: si divertiva molto quando lo stregone spazzava la grotta con una scopa di foglie rigide e le piaceva osservare gli oggetti che Ju-Ju metteva fuori dalla grotta per pulire meglio.
Lo stregone aveva un sacco di cose e Lily pensava che fosse molto ricco.
C'erano più cose in quella caverna che in tutta la foresta!
Una sera, mentre Lily stava nascosta fra i cespugli, passò di lì una bella tigre.
Ju-Ju uscì e disse gentilmente: - Buonasera tigre, vuoi cenare con me? Ho abbastanza cibo per tutti e due.
- Grazie - rispose la tigre ed entrò nella caverna.
Lily aspettò a lungo, ma la tigre non tornava e allora se ne andò.
La settimana seguente Lily vide una cosa nuova fra quelle che Ju-Ju aveva messo fuori dalla grotta: un bel tappeto di pelliccia tigrata.
Si chiese dove lo avesse preso.
Una sera una scimmia grigia con una lunga coda venne a saltellare davanti alla caverna.
Ju-Ju uscì e disse gentilmente: - Buonasera scimmia, vuoi cenare con me? Ho abbastanza cibo per tutti e due.
- Grazie - rispose la scimmia ed entrò nella caverna.
Lily aspettò a lungo, ma la scimmia non tornava e allora se ne andò.
La settimana seguente Lily vide che lo stregone aveva un'altra cosa nuova: un berretto di pelliccia grigia con una lunga coda.
Lo portava in testa e mentre spazzava la coda ondeggiava di qua e di là.
Poi una sera un pappagallo rosa volò vicino alla caverna.
Ju-Ju uscì e disse gentilmente: - Buonasera pappagallo, vuoi cenare con me? Ho abbastanza cibo per tutti e due.
- Grazie - rispose il pappagallo ed entrò nella caverna.
Lily aspettò a lungo, ma il pappagallo non tornava e allora se ne andò.
La settimana seguente, quando Ju-Ju spazzò di nuovo la caverna, Lily vide un'altra cosa nuova: un ventaglio di piume rosa.
Finalmente Lily capì che cosa era successo: lo stregone aveva trasformato il pappagallo in un ventaglio, la tigre in un tappeto e la scimmia in un berretto.
Lily si ripromise di stare bene attenta a non cadere nelle grinfie del malvagio Ju-Ju, ma un giorno, quando era nascosta come sempre fra i cespugli vicino alla caverna, vide Ju-Ju che dormiva e non resistette alla tentazione di entrare in punta di piedi nella caverna per vedere cosa usava per fare i suoi incantesimi.
In un angolo c'era un osso, forse era magico.
Stava per toccarlo, quando lo stregone si alzò e l'afferrò strettamente per le braccia.
- Bambina, vuoi cenare con me? - disse gentilmente. - Ho abbastanza cibo per tutti e due.
- Oh, molto gentile, grazie - rispose Lily. - Ma veramente io ho già cenato.
- Non importa! Puoi restare lo stesso con me e mangiare un po' della mia cena!
- Va bene - disse rassegnata Lily, che sapeva bene quanto fosse forte e furbo Ju-Ju.
L'uomo cominciò a mescolare la brodaglia che bolliva sul fuoco.
- Che belle cose ci sono nella tua caverna! Hai proprio tutto quello che ti serve, vero?
- C'è una cosa che mi manca però: uno sgabello.
Lily capì che doveva stare molto attenta perché lo stregone non la trasformasse in uno sgabello.
Quando la brodaglia fu pronta Ju-Ju ne versò un po' in due ciotole, credendo che Lily non lo guardasse, versò un pizzico di polvere in una ciotola pronunciando delle parole magiche.
Gliela offrì e tenne l'altra per sé.
Ma quando si voltò per prendere due cucchiai, Lily scambiò rapidamente le due ciotole e a lui toccò quella con la polvere.
- Bevi il brodo, su, fai la brava bambina.
- È troppo caldo.
- Allora soffiaci sopra.
Lily ubbidì.
- E ora bevilo, su bevilo!
- Ma io non so usare il cucchiaio. Per piacere, fammi vedere come si fa, noi non abbiamo cucchiai nella nostra capanna.
- Guarda me, tieni il manico così, tuffalo nella ciotola così, riempilo, poi portalo alla bocca e bevi.
E lo stregone Ju-Ju ingoiò una cucchiaiata mentre Lily cercava di imitarlo.
- Svelta! Svelta! Facciamo a chi finisce prima!
Lily fece del suo meglio, ma lo stregone era più veloce di lei.
Quando ebbe bevuto tutto il brodo, Ju-Ju cominciò a diventare più piccolo, la testa gli si fece sempre più schiacciata e le gambe più corte.
In men che non si dica era diventato uno sgabello.
Lily si guardò intorno e trovò il barattolo di polvere magica che lo stregone aveva messo nel brodo.
Ne mise un pizzico sul berretto, sul tappeto e sul ventaglio, che tornarono a essere una scimmia, una tigre e un pappagallo.
Ballarono tutti insieme felici e tornarono a casa dalle loro mamme.
E anche se Ju-Ju non poteva più fare male a nessuno, visto che era diventato uno sgabello, non tornarono mai più vicino alla caverna.
   
 
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