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Autore: Legar    28/01/2024    8 recensioni
A due anni dalla battaglia di Hogwarts è un ufficio del Ministero della Magia a essere ignaro spettatore del dolore di Hermione Granger per la scomparsa di Fred Weasley. L'anno dopo Draco Malfoy assiste alla sua sofferenza, pur non conoscendone le ragioni. L'anno dopo, la affrontano insieme.
[Questa storia partecipa all'iniziativa Questioni di voci e stile – II edizione indetta da RosmaryW sul forum Ferisce la penna.]
[Questa storia partecipa all'iniziativa Le 12 fatiche dello scrittore di fanfiction indetta da LadyPalma e PinguinaMati sul forum Ferisce la penna.]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Fare rumore

 

2 maggio 2000

Lo sai ciò che si dice di te oggi, ogni bisbiglio che scivola tra le scrivanie dell’Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia senza raggiungerti in viso.

“Ma che ha la Granger?”

Ingoi una risposta che non sarebbe professionale, sacrifichi una giustificazione che rivelerebbe un dolore solo tuo. Ognuno ha perduto un frammento della vita precedente, nessuno può dirsi vincitore di una guerra, e imporre una sofferenza personale ti sembra soltanto gratuito egocentrismo.

“Vuole che io ritrovi il fascicolo che lei ha posato chissà dove!”

Neppure uno dei colleghi con cui collabori ha lanciato quell’incantesimo mortale durante la battaglia di Hogwarts, ma il reale responsabile non potrà ascoltare il tuo lutto. E allora gridi e urli e strepiti. Quanta voce ci vuole?

“Mi ha ordinato di stare alla larga se non riesco a scrivere più velocemente!”

Avresti potuto essere a casa ad aspettarlo dopo un turno di lavoro, o lui ad attenderti: baciarsi sulla soglia, abbracciarsi davanti a un mestolo incantato in una pentola, spogliarsi tra lenzuola scelte insieme. Ma due anni fa una magia crudele ha spento la risata dell’uomo che amavi e Fred Weasley è morto lontano da te, tra le stesse mura in un differente incubo di polvere e calcinacci fragorosi.

“Non ci avete pensato?”

A mezzogiorno un minuto di silenzio immobilizzerà il Ministero della Magia per il secondo anniversario della fine della guerra e tutti i suoi occupanti saranno invitati a riflettere sul valore della memoria. Prima di allora, farai tutto il rumore necessario a stordire i ricordi. Chi conosce il suono vuoto di un’assenza non dimentica mai.

“È il due maggio.”

 

 

2 maggio 2001

Essere il nuovo arrivato mi sembrava già motivo sufficiente di isolamento, nascondere sotto gli abiti da ufficio il marchio del mio passato poteva già attirare abbastanza astio, eppure non ero preparato a vederlo rivolto a me e a tutti.

“Ma che ha la Granger?”

Nessuno pare volermi spiegare, mi guardano anzi come se fossi il responsabile di ogni sua sfuriata, come se non avessi iniziato questo lavoro solo oggi. Sguardi timorosi si spostano tra le scrivanie, poi si posano su di me – accusa – e su di lei – compassione?

“Portale questi documenti, vuole averli subito!”

Mi domando se sia questo il clima che si vive tutti i giorni in un ufficio con a capo Hermione Granger. Non me lo sarei aspettato da lei, un curriculum di guerra ineguagliabile e una carriera rapidissima al Ministero – sempre la migliore di tutti, ora lo so, ora che riesco ad ammetterlo.

“Fai in modo che la sua tazza sia sempre piena, e il tè sempre caldo!”

Mi alzo e la raggiungo, mentre tutti girano alla larga. Le rispondo a tono, quando nessuno sembra volerlo fare. Perché tra noi ci sono sempre state parole – insulti di fuoco, allusioni al veleno, battute di disprezzo – e sempre rumore.

Di nuovo alla mia scrivania conservo echi dello stupore di lei, un sorriso troppo debole ma la voce finalmente placata – e occhi profondi, ricci ingarbugliati e labbra vivide.

Poi una collega di cui dovrò imparare il nome pretende consapevolezza.

“Non ci hai pensato?”

Mi passa un foglio di pergamena, un avviso che deve essere giunto prima di me. È quando leggo le disposizioni del Ministro in merito al minuto di silenzio per il terzo anniversario della fine della seconda guerra magica che la verità si dispiega davanti ai miei occhi, come le pagine animate di vecchi giornali: lei fotografata tra le macerie della scuola, al funerale di uno dei Weasley, in lacrime in un cimitero.

“È il due maggio.”

 

 

2 maggio 2002

Si svegliano insieme, come da qualche settimana. Draco sa che Hermione, nella sua posizione al vertice, potrebbe permettersi di arrivare più tardi al lavoro, ma sa anche che non lo farebbe mai. Lo sa perché ora la conosce.

È più distratta del solito quando si lascia baciare sul proprio cuscino, quando gli offre un piatto di uova mentre lui ricambia col caffè, quando si siede sul letto a contemplare l’armadio aperto. Ma lui ora la conosce, e sa cos’ha oggi Hermione Granger.

Si accomoda accanto a lei, già pronto per l’ufficio, e la stringe tra le braccia, adagiandola sul proprio petto. Intreccia l’indice in un riccio e avvicina la bocca al suo orecchio.

“Sei indecisa?”

“Perché, vuoi consigliarmi cosa mettere?”

“Per me potresti restare in pigiama. O anche il delizioso niente che indossavi quando te l’ho tolto ieri sera.”

Hermione ridacchia, ma è un suono più debole di ciò che è la consueta replica alle solite provocazioni tra loro. “Dubito che sarebbe appropriato.”

“Lo so che non sei mai meno che perfetta.” Lo sa. Perfetta, lei che in questo anno l’ha incoraggiato a farsi conoscere a dispetto del passato, lei che gli ha regalato fiducia e un sorriso inedito, lei che è stata un capo attento, scrupoloso e premuroso sempre – tranne in una singola occasione, in una specifica data. “Ma dicevo sul serio, resta in pigiama: resta a casa oggi.”

Hermione si volta a guardarlo. “Draco…”

Lui scuote la testa, come a scacciare l’incertezza nella sua voce. “Non protestare. Ne hai bisogno.”

Hermione congiunge le mani in grembo e si ferma a osservarle. “Sai che non vuol dire…”

Draco le posa due dita sulla bocca – silenzio: non è necessario che lei parli, spieghi. “Lo so. Sei qui, sei con me e sarai ancora con me nel pomeriggio, quando tornerò dal Ministero. Ma ora hai bisogno del tuo spazio. Quell’ufficio può andare avanti senza di te per un giorno.”

“Sei sicuro? Fawcett deve consegnare la relazione su quel caso di magia minorile a Cheltenham.”

“Mi occuperò di ricordargliela da parte tua.”

“E l’Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale aspetta quei documenti che ho firmato ieri.”

“Li consegnerò io per te.”

“Davvero?”

Draco le lascia un bacio tra i capelli, prima di alzarsi e lisciarsi i pantaloni.

“Prenditi cura di te, oggi. È il due maggio.”

 

 

 

 

È solo gennaio e sorprendentemente ho già pubblicato la prima storia dell’anno, spero sia di buon auspicio!

Grazie per il tempo dedicato alla lettura e a chi vorrà lasciare un commento.

Alla prossima!

Legar

   
 
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