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Autore: ValeAlcazar    10/02/2024    0 recensioni
Io e la mia socia Manu Roja abbiamo voluto scrivere una storia particolare...cosa sarebbe accaduto se Ana non avesse accettato di tornare con Christian? Abbiamo preso come punto di riferimento la fine di GREY ( 50 sfumature di grigio raccontate da Christian) e DARKER ( 50 sfumature di nero raccontate da Christian)
Buona lettura
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Bondage, Tematiche delicate
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Capitolo 3 Le foto di Anastasia, che ho comprato alla mostra di Josè le ho appese in varie stanze del mio appartamento, le guardo incantato...è veramente splendida in questi scatti, una bellezza eterea. La mia meravigliosa Ana, l'unica che ha scardinato le mie convinzioni, la sola che avrei voluto accanto a me per la vita. Grey rassegnati, vai avanti mettiti in testa che è finita. Squilla il telefono, lo afferro all'istante come faccio negli ultimi giorni con la speranza che sia una chiamata di Anastasia, rimango deluso è Elena...che diavolo vuole. "Ciao Elena, come stai?" "Christian sei sparito, che succede? Ti sento strano dalla voce. Perché non passi da me stasera prima della chiusura, così poi andiamo a bere qualcosa e parliamo...o se preferisci vengo io da te." "No Elena, non ho voglia di parlarne, non ancora almeno." "Riguarda quella ragazza che frequenti? Non fa parte del tuo mondo, ti lascerà prima o poi, vedo che tieni a lei, ti ferirà e ti farà soffrire. Chiudi con lei prima che sia troppo tardi, io so chi va bene per te, ho giusto una ragazza che potrebbe fare al caso tuo, è tranquilla e farà tutto ciò di cui tu hai bisogno...fidati di me. Ti ho mai deluso?" "Lo ha già fatto" "Cosa?" "Mi ha lasciato un paio di settimane fa e non vuole più saperne di me." "Mi dispiace Christian, davvero, anche se immaginavo che prima o poi sarebbe successo. Non era adatta alle tue esigenze, credimi Christian è stato meglio così." "Smettila Elena, tu non sai niente di lei. Non sai quanto mi faceva stare bene, non mi ero mai sentito così prima con nessuna, lei è speciale, lei..." "Christian ma ti stai ascoltando? Non ti sarai per caso innamorato di lei?" "E anche se fosse, a te cosa importa, eh!" "Dammi retta Christian, dimenticala. Starai molto meglio dopo. Riprendi in mano la tua vita, torna ad essere il Signore del Tuo Universo. Fai un tentativo con questa ragazza, te la porto il prossimo fine settimana, vedrai è perfetta per te." "No! Non voglio più nessuna donna qui nel mio appartamento. Devo pensarci. Mi farò vivo io. Ciao Elena" "Chri..." Ma chi diavolo crede di essere per dirmi chi va bene per me e chi no. Sono giorni che rifletto sulla proposta di Elena, devo riprendere in mano la mia vita, anche se sarà difficile seguirò il suo consiglio devo avere una nuova Sottomessa. Non ho intenzione di portare le possibili candidate nella Sala dei Giochi qui da me. Nel mio attico non voglio che nessun'altra occupi gli spazi dove ha vissuto Anastasia, ogni cosa in queste stanze è ancora intrisa dal ricordo e del profumo di lei, di noi. Eléna mi ha proposto di incontrare la mia nuova Sottomessa, in un pied-à-terre di sua proprietà nella prima periferia di Seattle, una zona di lusso. "Ciao Christian" "Ciao Elena" "Lei è Abby Preston, ha 23 anni, vive qui da poco più di 2 anni. Lavora presso un'azienda logistica che si occupa di spedizioni per l'Alaska." Ci accomodiamo nel salone e sul tavolo vedo già il contratto e l'accordo di riservatezza che Elena ha preventivamente fatto preparare dal nostro avvocato. È una bella ragazza, anche se ha esagerato un po' con il trucco, niente di paragonabile alla mia Anastasia. Gliel'ho fatto notare e la cosa l'ha messa in imbarazzo...non m'importa, non mi piace tutto quel trucco e le ragazze appariscenti non fanno per me, questo Elena lo sa. Ci passerò sopra per questa volta, magari lo ha fatto per fare colpo o quelli che ha avuto prima gli piaceva il trucco esagerato, non credo che lo farà la prossima volta. Ci accordiamo sugli incontri, sembra timida e taciturna, a parte il saluto e qualche convenevole scambio di parole non ho quasi sentito la sua voce, l'avrò intimidita, la mia Anastasia non smetteva mai di chiedere, la sua curiosità m'intrigava parecchio, dovevo dirle io di stare zitta. Chiamerò Welch e chiederò di trovarmi tutte le informazioni su di lei. Siamo rimasti soli io ed Eléna, Abby è andata via. "Allora Christian, che ne pensi di Abby? Vedrai che ti troverai bene con lei" "Vedremo Elena, non ha parlato molto e non so quasi nulla di lei per il momento. Vedremo come si comporterà." "Allora, vuoi dirmi cos'è successo con Anastasia?" "Non sono affari tuoi Elena, smettila di chiedermi di lei e di cosa sia successo tra di noi, va bene!" "Va bene, ok calmati per favore...scusami" "Scusami tu. Non volevo essere così brusco ma non voglio ne parlarne ne pensarci, quindi chiuso l'argomento." "Ok come vuoi. Non ti farò più domande su di lei." Saluto Elena e mi dirigo verso il Suv. Taylor mi apre la portiera e silenzioso come sempre si mette alla guida, non è un uomo di molte parole, non fa domande ma ha capito che non sto passando un bel periodo, è abituato ai miei continui cambiamenti di umore..ma non mi ha mai visto in una condizione simile. È cosi evidente? Sì Grey, ti si legge in faccia il tuo stato d'animo "Taylor..." "Sì signore, mi dica" "Da venerdì sera della prossima settimana fino a domenica pomeriggio mi trasferisco qui. Nessuno conosce questo posto a parte la signora Lincoln, quindi ritieniti libero di trascorrere del tempo in più con tua figlia." "La ringrazio signore, ma se avesse bisogno di qualcosa? Non voglio lasciarla senza un minimo di sicurezza." "Non preoccuparti, in caso di bisogno chiamerò Smith. Voglio che trascorri più tempo con Sophie." "Signore, mi perdoni se glielo chiedo. Perché non vuole stare nel suo appartamento?" "Taylor, so che sei una persona leale, affidabile e discreta." "Grazie signore per la stima." "Hai notato che la signorina Steele, Anastasia, non viene più da me. Non ci frequentiamo più, mi ha lasciato e non voglio portare nessun'altra nel mio appartamento...lei era speciale. Non riesco a dimenticarla, non so cosa effettivamente provo per lei so solo che non voglio nessuna donna stia o dorma a casa mia." "La capisco signore e mi perdoni se gliel'ho chiesto. Non volevo farla star male, piaceva anche a me la signorina Steele e anche a Gail...era come una nipote per noi." "Non preoccuparti Taylor. Grazie comunque." "Di nulla signore." Chiamo Welch, il mio consulente della sicurezza e chiedo di procurarmi qualche informazione su Abby Preston, presto saprò tutto di lei...sono poco convinto di tornare a quella vita, ma le mie certezze sono state sgretolate da un angelo dagli occhi blu. Grey, smettila di rinvagare il passato, lei se n'è andata per sempre..non puoi continuamente crogiolarti in questi pensieri su Anastasia, fattene una ragione! Gail ha preparato maccheroni al formaggio, la mia preferita. Ultimamente non fa altro che prepararmi i piatti che preferisco di più. In qualche modo mi sta coccolando, anche lei sicuramente sa o ha capito che tra me e Anastasia è finita. Come Taylor è molto discreta, sono proprio una bella coppia. Si meritano di essere felici almeno loro, io avevo trovato la persona giusta e ho rovinato tutto. "Signor Grey, tutto bene?" "Sì Gail, grazie." "Ha bisogno di qualcosa? La vedo stanco e anche sciupato...è sicuro di star bene? Mi perdoni signor Grey, non la vedo in forma ultimamente, se c'è qualcosa che posso fare per lei non esiti a chiedermelo." "Grazie Gail, ma non credo possa fare niente purtroppo. L'unica persona che può farmi tornare com'ero prima non vuole saperne niente di me." "Mi dispiace, davvero. La lascio cenare, se ha bisogno di qualsiasi cosa sono di là." "Grazie ancora Gail" Dopo cena vado nello studio e Welch mi invia le notizie che ha trovato su Abby Preston, c'è anche una foto di lei senza tutto quel trucco che aveva quando me l'ha presentata Elena. È carina, come vedo ma niente di che...neanche un minimo paragonabile alla mia Anastasia. Vedo ancora lo sguardo affranto della mia dolce Ana, dopo che l'ho colpita e quelle parole "bastardo squilibrato" che mi ridondano nelle orecchie...sì, è questo che sono, un demonio, non la merito. SCORDATELA GREY!!!
   
 
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