Videogiochi > Mystic Messenger
Segui la storia  |       
Autore: stardust94    16/02/2024    1 recensioni
Nella città di Seul, oscure ombre si addensano.
sette anime ne incontreranno altre sette, coincidenze o destino?
nessuno può saperlo ma riusciranno queste persona a riunire i frammenti che porteranno alla verità?
una storia densa di avventura, romanticismo e mistero. benvenuti in Fragments of memories!
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Non-con, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prologue of the Fragments (1)

Erano passati due mesi da quando era arrivata a Seul. La Corea era decisamente diversa dall'Giappone. Si guardava attorno percorrendo la strada principale che portava al suo nuovo posto di lavoro. Per sua grande sorpresa e gioia, ironicamente parlando, era stata assunta come segretaria di un noto CEO di un azienda molto famosa e con le mani in pasta in diversi campi tra i quali quello di suo padre. La C&R International svettava nel panorama di Seul tra i palazzi era quello più lussuoso e tecnologico, avrebbe tranquillamente potuto rivaleggiare con quello del primo ministro del Giappone. Il che la diceva lunga su quanto quello fosse un ambiente decisamente di tutt'altro livello. Si passò nervosa la mano tra i capelli neri aggiustandoli e si lisciò gli abiti. Aveva ricevuto ordini precisi: indossare abiti adatti, mostrare eleganze e professionalità, due delle qualità richieste in quel ambiente.

Gwendolyn Shepard era una persona solitamente tranquilla e pacata. ma c'erano volte nelle quali avrebbe voluto rispondere a tono, soprattutto a sua madre e le sue idee. Infatti era stata una sua idea quel improvviso viaggio. Un modo, aveva detto, per farle fare esperienza e farle fare soprattutto giudizio in vista di prendere il suo posto in azienda. Non che la cosa la entusiasmaste proprio così tanto. L'idea di diventare una “business woman” come sua madre Clorinde, noiosa e interessata solo a fare soldi non le dava di certo i brividi di felicità che avrebbe dovuto provare secondo sua madre. Ma quando arrivò davanti al ufficio dove ad aspettarla cera il suo nuovo datore di lavoro, un brivido decisamente diverso le percosse la spina dorsale.

Il brivido di non sapere cosa stesse per affrontare chi ci fosse dal altro lato di quella porta e a cosa avrebbe portato davvero quel viaggio e quel lavoro. Portò una mano al petto, la chiuse istintivamente a pugno e fece un profondo respiro prima di bussare alla porta così da calmarsi completamente, o almeno provarci. Sentendo una voce maschile e leggermente fredda invitarla a entrare, la ragazza varcò l'uscio e richiudendosi la porta alle sue spalle osservò una scena che aveva del incredibile.

Dentro l'ufficio era chiaramente ancora più lussuoso di quello che la giovane si aspettava. Era abituata a quel ostentare pomposamente lusso e ricchezza, ciò al quale non era assolutamente preparata però, era il bellissimo gatto dal candido manto bianco neve che salì con una certa aria nobiliare e un balzo elegante proprio sopra al tavolo mentre un uomo dal altro lato le faceva delle foto con il cellulare.

Quando suddetto uomo, notò la ragazza ripose il cellulare nella tasca del completo scuro ed elegante, elegante come lo era stato l'inchino che aveva fatto a Gwen prendendo tra le braccia la felina che guardando la ragazza con i suoi dolci occhi azzurri aveva miagolato.

Gwen esitò qualche secondo, era confusa dalla situazione dal gatto e soprattutto dal espressione algida e stoica del uomo davanti a lei.

Jumin Han, il direttore e figlio del CEO non che il suo nuovo datore di lavoro. La ragazza ricambiò il saluto e al “si sieda pure” del uomo prese posto.

Avrebbe tranquillamente potuto chiedere a quest'ultimo perché uno splendido gatto si trovasse nel suo ufficio, ma si limitò ad annuire e rispondere come una macchinetta alle domande del giovane uomo dai capelli neri.

-mi dica, perché ha scelto questo lavoro?- domandò lui
-perché penso di essere la persona giusta per l'incarico, signore- rispose lei
-e cosa le fa pensare di essere adatta? Questa azienda gestisce diversi progetti. Praticità, ordine, disciplina, professionalità. Crede di avere queste qualità signorina...Sato?-
-Shepard. Gwendolyn Shepard- replicò quasi immediatamente lei.

Non le piaceva usare il cognome del padre, preferiva quello della madre per motivi che non voleva di certo spiegare a quell'uomo. Cercò di rilassarsi di fare pensieri felici, pensieri che le calmassero i nervi.

-e cosa mi dice dei gatti? Cosa ne pensa lei?-

Gatti? Prima di giungere al colloquio, la ragazza si era ripassata mentalmente alcune cose da dire, ma mai si sarebbe aspettata che la conversazione sarebbe virata verso i felini. Non che li odiasse, le erano indifferenti. In un certo senso, era stata sempre definita lei come una gatta. Solitaria, indipendente, molto calma e con una mente analitica, priva di emozioni...già priva di emozioni. Quel pensiero le dava fastidio, quasi quanto lo sguardo di algida superiorità e fredda calma di Jumin che la stava osservando con sguardo critico, come se la stesse analizzando.

-sono belli. Non ho mai avuto animali. Mio nonno ha un cane- disse la ragazza
-un cane? ...capisco. Non ne ho mai avuti, ma penso possano essere animali altrettanto piacevoli- disse – ma vede signorina Shepard, quello che voglio sapere è come si troverebbe se dovesse creare qualcosa per loro? - le chiese subito dopo
-sarebbe un compito? E per loro intende i gatti?-
-affermativo signorina Shepard.- sentenziò Jumin in silenzio osservandola

Gwen era senza parole, la sua mente stava cominciando a macinare informazioni e cercare di comprendere come il lavoro di assistente potesse in qualche modo essere collegato a gatti e progetti. Normalmente avrebbe evitato ma decise di approfondire la cosa.

-vorrei, se fosse possibile avere maggiori informazioni. Che genere di prodotto cercate da me?- domandò educata

Jumin restò qualche secondo in silenzio, prima di spostarsi verso un mobile a schedario. Prese una cartellina azzurra che le poggiò davanti. Gwen afferrò la cartellina e iniziò a sfogliarla. Dentro vi erano differenti schede di progetti per merchandising basato su abitudini e gusti dei gatti. La scrittura era fitta ma decisamente molto ordinata e facilmente comprensibile.

-sono progetti che creo e commissiono solitamente per mio gusto personale. Vorrei che voi realizzasse uno di questi progetti, ha il permesso di apportare qualsiasi modifica del caso.- disse- si ricordi che ha una settimana- aggiunse poi

La ragazza annuì osservando la cartellina qualche secondo in più prima di chiuderla. Il resto delle domande del colloquio, erano molto più semplici e non traspariva alcun tipo di sfumatura dalle parole di lui, sembrava quasi che stesse compilando un questionario da quanto era distante e asettico.

-molto bene. Se non c'è altro che volete chiedermi, credo sia il caso di terminare il nostro incontro. Ho ancora molto lavoro da sbrigare e lei signorina Shepard, ha un progetto da creare-

“il ghiaccio del Circolo Polare è lava fusa in confronto a te” pensò la ragazza senza ovviamente dirlo. Si limitò ad annuire. Si alzò e porgendo verso Jumin la mano lo ringraziò per il colloquio nel modo più formale possibile. Si strinsero la mano e Gwen lasciò l'appartamento dirigendosi fuori dall'edificio.

Con la coda del occhio, vide una ragazza o forse un ragazzo giovane, non le era chiaro visto che era un po distante da lei. Stava parlando con Jumin e sembrava lo stesse rimproverando indicando la gatta bianca che dormiva placidamente tra le braccia del corvino. Gwen li osservò ancora qualche secondo prima di uscire e avviarsi verso casa. L'incontro le aveva dato modo di conoscere meglio l'uomo e di una cosa era certa, la sua avventura sarebbe stata molto più complicata d'ora in avanti.

Gwen passò il resto della giornata a pensare a che progetto mostrare a Jumin. Lesse diversi progetti alcuni non solo inusuali quasi assurdi, ma visto la passione del uomo per i felini, la cosa le sembrò quasi normale. Normale per gli standard del uomo. In quel momento, seduta sulla sedia nel appartamento che divideva con la sua coinquilina, la ragazza si era stiracchiata allungando le braccia verso l'alto. Quando improvvisamente, sentì i passi famigliari della sua coinquilina e dalla porta, sbucò la chioma argentea di una giovane.

-mi scusi se la disturbo al suo primo giorno come segretaria miss Shepard- ridacchiò la ragazza -ma stai lavorando da circa tre ore, dovresti proprio fare una pausa. Ho ordinato la pizza- aggiunse poi
-ti ringrazio. Finisco di scrivere la bozza e poi ti raggiungo. E comunque non sono ancora una segretaria

Kath era una ragazza sveglia, abbastanza da capire quando non era il caso di insistere sulle cose. Nonostante questo e nonostante non aggiunse altre parole, era comunque un po preoccupata per l'amica. Non che diventare segretaria di quel azienda fosse il suo sogno ovviamente, ma nel poco tempo che avevano trascorso insieme, Katherine aveva appreso quanto Gwen fosse una persona seria, metodica e decisamente concentrata sul proprio lavoro. Insomma erano l'una il giorno l'altra la notte. Kath era confusionaria, diceva spesso che fosse una cosa degli artisti ma in realtà, stava solo giustificando il non riuscire a fare ordine nella propria vita.

-ehi se ti può consolare, nemmeno il mio colloquio è andato bene- disse

Stavolta fu Gwendolyn a preoccuparsi. Ancora seduta alla scrivania sporgendo la testa osservò l'altra ragazza in piedi su l'uscio della porta. Kath era di due anni più giovane di Gwen, aveva una zazzera di capelli argento scuri, in quel momento erano trattenuti alla bene meglio con una coda sbarazzina dalla quale, immancabilmente sfuggiva qualche ciocca.

-non capisco assolutamente...tu sei la miglior artista che conosca! Chi è lo stupido che ti ha rifiutata?- domandò un po alterata Gwen
-nah...nel senso l'ho fatto io il danno. Ho rovesciato del caffè su degli importanti rullini delle ultime opere di un famoso fotografo- spiegò la ragazza -il mio capo si è infuriato da morire e mi ha licenziata- aggiunse poi

Gwen rimase in silenzio qualche secondo. Si alzò e la raggiunse facendole una buffa e quasi impacciata carezza sulla testa che fece ridere l'altra ragazza.

-questo cosa dovrebbe essere? - domandò Kath divertita
-rinforzo positivo. Come quando per aumentare l'autostima ti ripeti che sei brava. E Katherine credimi, tu lo sei. Devi solo trovare la persona che possa vederlo che veda il tuo talento- le disse l'amica
-wow allora spero di trovare presto quella persona. Dico davvero Gwenny grazie- le rispose lei sorridendo decisamente più positiva

Gwen incrociò le braccia al petto con aria severa, cosa che fece ridacchiare Kath. L'argentea ragazza sapeva benissimo che l'altra detestava quel soprannome. Ma lo usava proprio per questo per stuzzicare l'amica.

Alla fine le due si diressero in soggiorno, Kath andò a prendere la pizza e le due la mangiarono chiacchierando. Gwen raccontò lo strano colloquio e la sfida o meglio la prova che Jumin le aveva chiesto per poter essere la sua assistente. Kath che la stava ascoltando nel col tempo sfogliava il fascicolo dove erano descritti con una calligrafia ordinata e precisa, diversi strani prodotti per gatti.

-attenta Gwenny il tuo principe azzurro è un gattaro della peggior specie! Scommetto che ha perfino un cuscino a grandezza naturale del suo gatto!- scherzò Kath
-prima di tutto non è il mio principe azzurro è il mio capo. E poi cosa ci sarebbe di male? Io mi porto sempre nel portafoglio la foto di Ryotaro quando era cucciolo- giustificò la corvina mentre raccoglieva le lattine di Coca-Cola e i cartoni delle pizze per andarli poi a buttare nel cestino in cucina.
-ma è diverso. Tu hai un sano rapporto sociale. Questo qui invece sembra una vecchia zitella. Forse dovresti proprio risvegliare i suoi bassi istinti maschili. Gli faresti un favore!- scherzò nuovamente Kath
-non essere ridicola. E adesso smettila di scherzare e vedi di pulire piuttosto. Sono stanca di tutto questo disordine!- la rimproverò Gwen
Kath fece spallucce, afferrò un cuscino lanciandolo contro Gwen che a sua volta, afferrò il cuscino rilanciandolo al mittente. Una risata lasciò le labbra di Katherine mentre una seccata e infastidita Gwendolyn la riprendeva con lo sguardo come una mammina.
---

 
Unknown
sei arrivata? Dovrebbe esserci un pannello.
le istruzioni sono semplici:
inserisci la password, entra e lascia il bigliettino. Poi potrai tornare a casa tua.
Ashley
onestamente non capisco perché non lo fai da solo.
E comunque se lo faccio cancellerai quel video?
Come faccio a fidarmi?
Unknown
non hai molte altre scelte o possibilità.
Cerca di fare in fretta e non osare fare nulla di cui sicuramente ti pentiresti
Ashley
sei uno stronzo.
Comunque mandami la password deficiente o non riesco a entrare
.

Qualche secondo che le sembrò interminabile, il ticchettio del orologio nel corridoio del quattordicesimo piano di quel edificio, era tutto quello che occupava la sua testa. Quel giorno quando tutto aveva preso a precipitare, quando quel video maledetto che pensava di aver seppellito nei recessi della memoria, era comparso sul suo cellulare insieme a quelle parole, parole che le avevano rivoltato lo stomaco.

Unknown
salve signorina Ashley Blaze.
Se vuoi che questo video non venga pubblicato ovunque tra 24 ore, allora dovrai aiutarmi.
Non ti è consentito avvisare nessuno. Ne la polizia, ne la tua rispettabile famiglia.
Anche se personalmente, dubito vorrai farlo.
Ashley
chi sei? Come hai avuto il mio numero?
Come fai a essere in possesso di quel video?
….
Cosa devo fare?
Unknown
vai al Quattordicesimo piano di questo indirizzo.
Devi lasciare semplicemente i miei dati
Ashley
solo? Cioè fare irruzione in una proprietà potenzialmente privata
lasciare dei dati sensibili di uno sconosciuto...insomma vuoi anche una fetta di culo?
Unknown

….
Ashley
qualcuno qui non ha il senso del umorismo
Unknown
qualcuno invece ne ha fin troppo

Sbrigati!
“Unknown è uscito dalla conversazione”
Ashley
va bene simpaticone/ona.
Ma sei maschio o femmina? Ehiiii oh vaffanculo!

 

E ora dopo tutto quello che era successo, era lì. Davanti a quella porta a digitare la password mentre il solo ripensare a quei messaggi e a quel misterioso hacker le faceva venire il nervoso e un principio di mal di testa. Quando finì di digitare, la porta si aprì con uno scatto. Prese la maniglia ed entrò nel piccolo appartamento, dentro era tutto molto in disordine, cassetti aperti che contenevano faldoni con documenti che Ashley non aveva alcuna intenzione di leggere, almeno non ora. L'arredamento che aveva colpito parecchio la rossa, era in stile moderno. C'era una piccola cucina ideale per preparare pasti molto essenziali, un bagno anch'esso molto semplice e un letto stranamente a due piazze. O la persona che abitava l'appartamento aveva un compagno o compagna o era una donna di facili costumi o meglio dire, una ragazza. e visti i vestiti che trovò nel armadio, capì subito che si trattava davvero di una ragazza. Erano tutto tranne che abiti che lei avrebbe potuto indossare. Ne osservò alcuni con pizzi, fiocchi e merletti, generalmente colori chiari, tinte pastello.

-ma chi è questa qui? Si veste come mia nonna!- disse la rossa riponendo con inaspettata cura i vestiti chiudendo l'armadio.

Quando un click improvviso attirò la sua attenzione, si voltò ma non fu abbastanza veloce da correre, nonostante lo scatto quando raggiunse la porta era troppo tardi. Questa si era chiusa con un forte rumore metallico.
-no,no,no,no! Ma stiamo scherzando?! Non è possibile!-

Sbraitò afferrando e tirando la maniglia per aprire la porta, ma questa non si spostò di un millimetro mentre la ragazza, lentamente sentiva le ginocchia venir meno al punto da scivolare a terra con la testa bassa. Prese con le mani tremanti il cellulare e con il dito pigiò su l'icona del app di messaggistica. Inizialmente le sembrò che il cellulare non andasse come doveva, una pagina si aprì, era quella del app ma di colpo un quadrato con colonne di date verdi apparvero davanti a lei che incredula iniziò a digitare su qualsiasi punto dello schermo un po in panico. Tirò un sollievo quando scomparendo la finestra di dati, apparve quella della app ma la felicità scomparve dal suo volto quasi al istante quando lesse il messaggio.

Unknown
grazie signorina Ashley Blaze.
Devo davvero ringraziarti, divertiti...
Questa è una scacchiera e tu...sei la regina. Se perdi sarà...
Scacco matto
Ashley
cosa sta succedendo cosa…bastardo che hai fatto!!!
hshvheskvr!

 

Proprio in quel momento lo schermo sembrò avere un Glitch, un altra finestra con una serie di numeri poi di nuovo la finestra della sua app ma cera qualcuno collegato e il background che di solito presentava uno sfondo di fiamme era cambiato in un cielo terso
Ashley
scusate chi siete?!
“Yoosung✮ entra nella conversazione...”

Yoosung✮
l'università è davvero dura! Ho fallito di nuovo l'esame. Aiutooo!




 
“ZEN entra nella conversazione...”
ZEN
forse dovresti studiare un po.
Almeno quel che serve. Comunque dai che ce la fai!
Yoosung✮
ma io studio! Solo che ieri è partito l'evento del gioco!
non potevo non farlo!

 
“Jumin Han entra nella conversazione”

Jumin Han
Yoosung devi studiare.
Se continui a sottovalutare la situazione finirai per non realizzare i tuoi propositi
ZEN
non ascoltare il figlio di papà!
Tu non hai qualche bestia pelosa a cui dare fastidio?


 
Jumin Han
mi dispiace deluderti Zen.
Elizabeth 3rd sta riposando nella sua stanza in questo momento
sono stanco, voglio riposarmi. non tediarmi Zen
.


 
ZEN
SEI INSOPPORTABILE!
TOGLI QUELLA COSA DALLA CHAT! STO GIà STARNUTENDO!!


Yoosung✮
ragazzi ehm...chi è Ashley?
Mi sono perso qualcosa?


Jumin Han
non ne ho la più pallida idea.
È una tua conoscenza Zen o forse una tua fan?
ZEN
che io sappia no.
Ma è sicuramente una bella ragazza!
Signorina tu chi sei?




 

Ashley stava per rispondere alla chat e tempestare quei tre di domande in merito a quello che stava succedendo. Quando qualcun altro entrò nella chat. Ancora la ragazza non lo sapeva, ma sarebbe stato quel misterioso individuo a cambiare per sempre la sua vita con dei risvolti che nemmeno la stessa ragazza si sarebbe mai immaginata.
 
“707 entra nella conversazione”

707
ALLARME HACKER! ALLARME HACKER!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Mystic Messenger / Vai alla pagina dell'autore: stardust94