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Autore: fenris    18/02/2024    1 recensioni
Nella cupa oscurità del lontano futuro... c'è solo l'avventura! Centinaia di clan di esploratori e guerrieri si contendono la galassia tra tornei, missioni e guerre in miniatura. Sei ragazzi delle Isole del destino sognano di unirsi a loro, ma i loro sogni vengono infranti in una notte. Un di loro, Sora, si ritrova caricato con un'antica eredità che lo obbligherà ad addentrarsi negli angoli più oscuri della galassia e a scoprire il suo stesso limite.
*Crossover con Star Wars, Spectrobes e altre serie Disney con altri elementi da diversi giochi Square Enix*
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Kairi, Riku, Sora
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Era passato un mese dalla disavventura sul pianeta degli Yatjua, e l’ allenamento di Sora e compagni era stato ulteriormente incrementato, obbligandoli inoltre a non prendere missioni per un pò. Era sia una punizione, per aver messo a repentaglio la vita dell’ intero gruppo, che una misura di sicurezza nel caso qualcuno se ne approfittasse. Tanto più che Riku, pur avendo lasciato gli Stecker in via ufficiale, poteva essere ancora nel loro mirino. L' albino per canto suo si era messo anima e corpo nell' allenamento, sia in solitaria che come sparring partner per Sora, non intendendo minimamente restargli indietro in attesa del giorno in cui avrebbero trovato la posizione di Kairi.

 

Un giorno, mentre il castano stava eseguendo una serie di flessioni con diversi massi sulla schiena sotto l’ occhio vigile di Ventus, ricevette la visita di Paperone.

 

“ Sora, scusa il disturbo, posso?”, domandò l’ anziano affarista, osservando soddisfatto la diligenza del Custode. La fama che si stava gradualmente costruendo come emblema della nuova generazione di avventurieri era decisamente meritata.

 

“ Dica pure, signor de Paperoni.”, rispose il ragazzo, continuando a muoversi sotto il peso delle pietre, il corpo madido di sudore e i Midi- Chlorian che gli ribollivano per tutto il corpo.

 

“ Ho appena ricevuto l’invito per una festa di matrimonio, a cui dovrei partecipare a nome dell’ intero clan. Ma in quel periodo sarò impegnato in un incontro con Diz. Potresti partecipare a mio nome? Considerala allo stesso tempo una ricompensa per l’ impegno di questo mese e una preparazione a futuri eventi come questo…. se mai dovessi fondare un clan tutto tuo, è probabile che dovrai fare molte trattative in prima persona.”.

 

Sora deglutì all’ idea. Essere un membro dei Disney, certo, era un sogno diventato realtà( nonostante tutti i vari inconvenienti affrontati nell’ ultimo anno e mezzo), ma….. fondare un suo clan e forgiare la propria eredità, senza rendere conto a nessuno? Quello era ciò a cui ogni avventuriero aspirava davvero, quindi anche colui che rappresentava il concetto stesso di libero arbitrio.

 

“ Certamente, dove si terrà la festa?”, domandò interessato mentre svolgeva l' ultima serie di flessioni, dopo le quali Ventus lo liberò dal carico sulla sua schiena.

 

“ Agrabah, su Tatooine.”, rispose rapido Paperone, preoccupando non poco i due Custodi.

 

“ Non è quella città stato considerata uno dei pochi luoghi sicuri dagli Hutt?”, chiese Sora un pò incerto. Tatooine era anche all’ epoca uno dei pianeti più divisi della galassia tra tribù, feudi e vari altri territori. Gli Hutt avevano le loro grinfie su quasi tutti, eccetto la città stato di Agrabah, che sotto la guida del sultano e sua figlia si ergeva a barlume di legalità sul pianeta desertico.

 

I più pessimisti sostenevano però che non sarebbe durato molto, se prima o poi Jabba si fosse stancato di loro.

 

“ Sì, ma non si azzarderanno a fare niente, o persino molti dei loro alleati li abbandoneranno, e la posizione di Jabba è già alquanto traballante da un pò.”, rassicurò comunque Paperone. 

 

Da un certo punto di vista rispettava Jabba per essere rimasto al comando tanto a lungo, e tra vecchie reliquie troppo attaccate alla loro poltrona ci si intendeva, ma sapeva che i giorni degli Hutt erano contati dopo aver allentato un pò troppo la mano sui propri domini per troppo tempo. Già Topolino aveva cominciato a discutere con altri clan per vedere come limitare i danni nell' Orlo esterno quando finalmente il cartello si fosse diviso, ma era probabile che Maul o chi per lui avrebbe assorbito il più dei rimasugli dell' organizzazione quando sarebbe successo.

 

“ Comunque sarà meglio che questa volta accompagni anch’io il gruppo, visto cos’è successo poche settimane fa.”, affermò Ventus, certo che stavolta sarebbero stati necessari sia lui che mando. Il suo amato Padawan aveva la pessima abitudine di togliersi da situazioni pericolose solo per ficcarsi in guai ancora peggiori d' altronde.

 

                                              *****

Agrabah era semplicemente bellissima,  al tempo stesso mimetizzata e ben distinta dal deserto in cui si trovava. Le strade erano sempre vive, giorno e notte, e l' architettura era stata pensata tanto per essere facilmente difendibile in caso d' invasione che per colpire l' occhio dei turisti. Sora e i suoi compagni persero non poco tempo ammirando le varie costruzioni e i vari stand in giro, anche se su istruzioni di Mando non comprarono niente.

 

All’ entrata del palazzo, a dare il benvenuto agli ospiti, c’era la stessa principessa Jasmine nel suo abito azzurro. Atletica quanto bella, tra i folti capelli corvini svettavano due orecchie da fennec accompagnate da una coda, ed emanava una calma aura di serenità che sembrava trasmettersi con una semplice parola.

 

“ E’ un grande onore avere qui gli inviati del Clan Disney. In particolare te, Sora, c’era qualcuno qui che sperava di conoscerti da un pò.”, affermò la principessa del deserto, stringendo affabilmente la mano del castano prima di far avvicinare una conoscenza più o meno diretta di entrambi.

 

Una figura in sedia a rotelle si fece strada verso il party di avventurieri, rivelandosi una bellissima ragazza dai lunghi capelli rossi e il viso amorevole, una coperta rinfrescante a proteggere dal caldo una coda da sirena.

 

Sora e compagni si inchinarono subito, riconoscendo la futura sovrana del loro pianeta natale.

 

“ Principessa Ariel, che onore vedervi qui.”, disse Alami a nome dei compagni, guadagnandosi un amorevole sorriso dalla sirena.

 

“ Anche per me. E’ sempre bello sapere che i nativi di Atlantica riescono a farsi ancora un nome nonostante le ultime difficoltà.”, affermò quest’ ultima, facendo chiaro riferimento  all’ attacco sulle Isole del Destino. E altrettanto chiaramente le bruciava molto non poter far molto per prendere la testa di Uncino o chi per lui.

 

“ Per favore, non pensiamo ai giorni tristi, questo è un lieto evento.”, la calmò però Jasmine, mettendo una mano sulla spalla dell’ amica, che si illuminò di nuovo e si rivolse alle ragazze del gruppo.

 

“ Verissimo. Io sarò una delle damigelle, vi andrebbe di vedere il mio vestito?”, chiese la rossa, e le ragazze non persero tempo ad accettare mentre gli uomini si diressero verso gli alloggi delle guardie, desiderosi di sgranchire un pò i muscoli dopo il viaggio iperluce.

 

Una volta accolti gli ultimi ospiti, Jasmine si diresse verso la sua stanza, dove la aspettava il suo Spectrobe, Raja. La colossale tigre  spinse il muso verso l’amata padrona, ricevendo un dolce abbraccio e poco dopo  lei stessa venne abbracciata da forti braccia coperte da un robusto esoscheletro, a sua volta nascosto da un pesante mantello da tuareg color notte.

 

“ Sei felice, amore mio?”, chiese la voce del suo fidanzato, Aladinn, carezzando il viso di lei col proprio.

 

“ Tantissimo. Se tutto va bene, potremmo fare finalmente una dannata differenza in questo mare di sabbia. Hai detto che tuo padre ci sarà?”, chiese di rimando la principessa mentre si sedeva assieme all' amato. Anni fa nessuno avrebbe scommesso due soldi sulla durata della sua storia: nel migliore dei casi, la sbandata passeggera di una nobile per un avventuriero da due soldi, nel peggiore il figlio di uno degli uomini più pericolosi dell' Orlo esterno che cercava di circuire l' ingenua principessa.

 

Eppure la loro storia aveva perseverato attraverso ogni sfida e ogni imprevisto mentre i due ragazzi si davano man forte a vicenda, evolvendo assieme e riuscendo persino a sconfiggere uno dei Diafani sopravvissuti alla guerra quando questi cercò di prendere il controllo di Agrabah. Quella vicenda purtroppo aveva confermato quello che Jasmine temeva sin da bambina, che alla morte di suo padre e alla sua la città non sarebbe diventato che l' ennesimo nido di furfanti e assassini di Tatooine, non importava chi comandasse il cartello Hutt. Quindi aveva deciso proprio di affidarsi ad altri furfanti e assassini per avere una chance di ritrasformarla nel santuario sicuro che sarebbe dovuta essere e..... forse, un giorno, trasformare tutto il pianeta in un luogo sicuro.

 

“ Lui e tutti i quaranta ladroni.”, disse allegro il ragazzo scambiandosi qualche altra coccola con la fidanzata, certo che con tutti loro in giro per la città niente sarebbe potuto andare storto, anche se Jabba avesse saputo.

 

Ovviamente il destino aveva deciso altrimenti.

                                              *****

Ormai al tramonto Sora stava uscendo dalle cucine dopo essersi scambiato qualche ricetta coi cuochi, ansioso di provarla per i compagni, quando sentì qualcuno tossire dietro l’angolo di un corridoio…. accompagnato da una stranissima aura che gli fece rizzare i peli sulla schiena. Girandosi, vide una ragazza dalla pelle scura sfinita a terra, dove cercava affannosamente di respirare mentre attorno a lei un enorme serpente bianco e viola continuava a lanciare incantesimi curativi su di lei.

Sharing The Owl House fanart — String bean!

 

Sora alzò le mani, facendosi vedere dallo spettro e avvicinandosi lentamente, mettendo bene in chiaro che non aveva cattive intenzione. Il rettile sibilò all’ inizio, ma lo lasciò chinare sulla propria padroncina.

 

“ Ragazzi, mi sentite?- chiese il ragazzo attivando il comunicatore del Prizmod- sono vicino alle cucine, c’è una ragazza che necessita assistenza medica. Mandate subito un dottore.”

 

“ Sora, sono Alami, siamo assieme al sultano e alla principessa. Dimmi i sintomi”, gli rispose la Nu Mou, che era il miglior medico tra i membri del gruppo.

 

“ Fatica a respirare, muscoli praticamente flosci e- cominciò a elencare il ragazzo, trovando poi una macchia nera sul collo della ragazza, e per poco non svenne a sua volta- dei…. è Geostigma.”.

 

“ Cazzo- imprecò lei, cosa mai successa da che ricordasse- Cerca di mantenerla stabile, il sultano sta già mandando i medici di palazzo!”.

 

‘ Seh, più facile a dirsi che a farsi’, pensò seccato Sora, prendendo comunque alcune pozioni dal Prizmod e mettendosi al lavoro, togliendo la giacca della ragazza e facendo alcune prime punture con somma cautela, sapendo che mettere l’ ago nella vena sbagliata le sarebbe costato la vita. 

 

Il Custode continuò per quasi un minuto il proprio lavoro, sentendo però il trascorrere di intere ore, e concluse mettendo le mani sul cuore della sua paziente. Era debole, tanto debole, e non sapeva se lui avesse la capacità o il mero potere per riuscirci….. anche se, assieme alla licenza da avventuriero aveva ottenuto anche quella da infermiere certificato, non era un dottore e c’era un buon motivo se la magia bianca non aveva sostituito la scienza medica, limitandosi invece ad accompagnarla. Specialmente quando si trattava di malattie cancerogene come quella che si trovava di fronte.

 

Trattenendo il fiato, Sora cominciò ad emettere diverse scariche di energia curativa, cercando di avvertire ogni singola cellula della giovane. Entrambi vennero avvolti da una potente luce verde, mentre il ragazzo sentiva i loro stessi cuori connettersi, assieme anche a quelli del serpente e di Dumbo. L' elefante uscì dal Prizmod e posò la proboscide sulla spalla del partner, che riavvertì l' aura sentita poco prima.

 

Era una sorta di fame senziente, che cresceva in continuazione e mirava ai Midi Chlorian della ragazza. Non voleva solo divorarli, ma trasformarli nella stessa cosa che componeva il Geostigma. In genere dubitava delle voci secondo cui quell' epidemia avesse una forma di intelletto, similmente ai Krawl, ma in quel momento cominciò a credere ci fosse un fondo di verità.... e ne ebbe paura, ben più di quanta ne avrebbe avuta anche per il più potente dei Simbionti.

 

Eppure, in qualche modo finalmente sentì quella cosa cominciare a regredire negli antri più reconditi del cuore della giovane, sebbene fosse ancora lì in attesa che mostrasse il minimo cenno di debolezza. Con un intenso sospiro di sollievo, Sora cadde all' indietro, sentendo le dita bruciare per tutta l' energia che aveva incanalato. La sua paziente, però, si rialzò e si grattò la testa, chiaramente ancora stordita dall' esperienza.

 

Timeskip Lumity [The Owl House] : r/wholesomeyuri

“ Urghh, l’ attacco peggiore della mia vita.”, brontolò e appoggiandosi alla testa del suo Spectrobe, mentre Sora prendeva un paio di pozioni per riprendersi dallo sforzo-

 

“ Stai bene?”.

 

“ Molto meglio, ti devo molto- rispose lei con tono sinceramente grato-  Speravo di aver preso abbastanza medicine, ma quest’attacco è stato davvero improvviso.”.

 

“ Lo so, il Geostigma è una puttana insidiosa.”.

 

“ Sì, io la versione cronica per fortuna…. diciamo. Ce l’ho fin da bambina e sta rallentando tantissimo il mio addestramento. A proposito, mi chiamo Luz Noceda.”, rispose lei tendendo la mano verso il Custode.

 

“ Sora, molto piacere. Sei una degli invitati o lavori qui?”, domandò lui ricambiando il gesto.

 

“ Invitati, io e lo sposo siamo praticamente cresciuti assieme. Io sarò una dei testimoni e la mia ragazza farà la damigella per Jasmine…. oh, eccola a proposito.”.

 

Verso di loro stava correndo una ragazza alquanto pallida dai lunghi capelli viola, tenuti in una coda. Aveva piccole orecchie a punta e un formoso fisico, coperto da una tuta da meccanico. Dietro di lei c'erano anche i compagni di Sora e gli sposi, molto preoccupati.

 

“ Luuuuuuuuz, stai bene?”, gridò preoccupata la ragazza, buttandosi al collo della mora, che le carezzò le spalle per confortarla e le diede un piccolo bacio sulle guance, prima di indicare Sora.

 

“ Grazie a lui, sì. Amity, ti presento.... Emh, scusa, non ti ho chiesto il nome.”.

 

" Nessun problema, mi chiamo Sora. Ma onestamente ho avuto solo culo, ho avuto paura per tutto il tempo di peggiorare le cose.".

 

“ Ti avevo detto di non allontanarti troppo da noi, per qualsiasi motivo. Grazie davvero per esserci stato- disse Amity, porgendo un piccolo inchino a Sora- Ehi, non sei quel ragazzo capace di usare un sacco di Keyblade?”-

 

" Oh, la mia fama è arrivata anche qui?- rise lui- sì, sono proprio io, ma c'è molto altro di me che conta ben più di quello.".

Ventus offrì al suo allievo un sorriso fiero, lieto che non si stesse facendo prendere la testa dall' essere una sorta di ' prescelto'. Anche se quello era probabilmente il motivo per cui era riuscito a stabilizzare Luz quando anche alcuni medici molto esperti avrebbero avuto problemi. Il vero potere di Sora era quello di connettere i Cuori e usarne il potere, quindi era riuscito in qualche modo a connettersi con l' animo di Luz e aiutarlo a combattere il Geostigma: una malattia di origine sconosciuta che innanzitutto mangiava e corrompeva i Midi- Chlorian in qualcosa di alieno persino per la strana galassia in cui vivevano.

 

Ma questo significava anche che, nonostante la malattia, Luz doveva aver avuto a sua volta un talento non da poco per dare un simile supporto a Sora, aiutandosi a vicenda per combattere l' infezione. 

 

' Luz Noceda, chi sei davvero?', si chiese il biondo Custode, guardando la ragazza venire condotta via dagli amici per ricevere un' esaminazione più approfondita nell' infermeria del palazzo.

 

                                                                                                                            ******

 

Buonaserata a tutti, spero di non essere troppo in ritardo, questo è uno di quei casi in cui il capitolo era già quasi fatto per metà, ma ero troppo pigro per concludere il tutto. Questa mini saga conterrà solo due capitoli, ma servirà comunque a continuare alcune sottotrame riguardanti i villain( o anti villain. Anche se in questo contesto Aladin, Jasmine, Luz etc. si ritroveranno più volte a combattere Sora e compagni, sono sinceramente convinti di fare quello che ritengono meglio per le persone a loro care, questo non è cambiato dalle loro versioni canoniche). Fatemi sapere cosa pensate, per favore.

 

Luz e Amity ovviamente vengono da Owl House, anche i loro amici dalla serie sono in giro per il palazzo e faranno una o due comparsate nel prossimo capitolo. Il serpente di Luz si chiama Stringbean, qui è ovviamente il suo Spectrobe.

 

Il Geostigma è una malattia scatenata dalle cellule di Jenova in Final Fantasy: Advent Children. L' ho riadattata al contesto anche perchè mi serviva un modo per rendere alcuni deficit di Luz in un mondo dove non ci sono limiti all' imparare la magia o tecniche varie. In questo caso, pur essendo molto talentuosa con incantesimi e skill varie, non può utilizzare troppa energia tutta insieme, limitando la sua efficacia. Quindi, come da canon, utilizza i Glifi per manipolare la Forza attorno a sè e fare molta meno fatica.

 

 
 
  
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