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Autore: Finite Incantatem    23/02/2024    0 recensioni
Sappiamo tutti da chi è stata creata Hogwarts e quando, ma ora è il momento di raccontare come quattro persone amiche nella vita sono arrivate a crearla.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I fondatori
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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I granelli di sabbia calda invasero la bocca di Priscilla.

Si voltò sulla schiena e vide il tetto azzurro e terso del cielo. I raggi caldi e gialli del sole colpirono i suoi occhi marroni.

Si alzò a sedere e le mani che puntellavano il terreno non incontrarono le foglie, ma sprofondarono in una duna sabbiosa.

La foresta era scomparsa, e al suo posto sorgeva una collina spoglia, priva di vita.

Priscilla si guardò attorno, ma per quanto i suoi occhi potessero abbracciare il panorama lontano, la sua vista non faceva altro che perdersi sulla linea ondulata dell'orizzonte.

Fu il chiurlo di un uccello a farla voltare di spalle.

Di fronte vide un lembo dell'etere, perfettamente rettangolare, che s'era strappato dal cielo come una carta da parati scollata dalla parete, e dietro appariva un varco, dove chiazze verdi e marroni prendevano forma mostrando una porzione della foresta proibita.

Una massa era adagiata a terra.

- Tosca! -

Priscilla avanzò a lunghe falcate verso il portale, sprofondando, ad ogni passo, nella sabbia granulosa che entrava nei sandali e grattava lo stinco.

- Tosca! - la voce si infranse sulla barriera, mentre la sua amica rimaneva immobile a terra.

Con un paio di spinte risalì l'altura e oltrepassò la soglia, ma, quando appoggiò il piede oltre, affondò di nuovo nella sabbia, tornando di nuovo nel deserto.

Vide la sua impronta destra rivolta verso di lei. Uscì dal varco si voltò e fece sprofondare il piede destro su quell'impronta: combaciavano.

Il varco era di nuovo in faccia a lei, e il lembo rettangolare dell'etere scollato dal cielo e la foresta con Tosca sdraiata a terra oltre la soglia.

Studiò il perimetro della porta e i bordi. Allungò la mano oltre. Poteva quasi toccare le foglie verdi e bagnate degli alberi. Sentiva l'aria umida, si slanciò in avanti, ma affondò come un paletto piantato nella sabbia, all'interno della duna.

Piroettò su sé stessa e ritrovò di nuovo la porta innanzi a sé.

È un'illusione.

- E lo è! -

Una voce di donna giunse alle sue spalle.

Priscilla si voltò e nell'aria tremolante e riscaldata dal sole la vide. Se ne stava stagliata sullo sfondo nelle candide vesti.

- Occhio Salazar, perché potremmo incrociare altre creature pericolose -

- Come un basilisco! -

Godric puntò lo sguardo sul volto del suo amico - Lascia che te lo dica, tu sei troppo fissato con i serpenti- 

- Ridi pure, ma... -

La mano di Godric si poggiò sul petto di Serpeverde. La natura si quietò come se avesse teso l'orecchio per udire una voce recondita proveniente dal cuore della foresta.

- Sembra magia antica -

Salazar si lisciò la barba - Credo sia stato aperto un portale magico -

- E a che pro? Non può essere solo un mezzo per far passare creature esotiche -

- Ho una teoria, seguimi in questo ragionamento: potrebbe essere uno strumento per diffonde il male -

- Come... - Godric guardò un cespuglio con occhi spenti - come malattie sconosciute o altri pericoli -

- O altri pericoli, ma forse c'è di più. Potrebbe essere un subdolo modo per testare i confini della magia -

Gli occhi di Godric si dilatarono come se un getto d'acqua fredda avesse bagnato la sua schiena- Cosa intendi? -

- Pensaci. La magia è potente, ma può anche essere pericolosa. Forse qualcuno cerca di sondare i limiti della nostra conoscenza magica, mettendo alla prova le nostre difese. -

- Un tentativo di destabilizzare le fondamenta stesse della nostra società -

- Esattamente Godric - il volto di Salazar era teso, e un'ombra livida aveva annerito i suo occhi e le sue guance scavate - dobbiamo considerare tutte le possibilità. La magia, se mal utilizzata, può portare al caos -

Il passo di Godric si fece più lesto - vieni, dobbiamo trovare Tosca e Priscilla -

 -Io ti conosco? - nella voce di Priscilla si era insinuato un accento di incertezza misto ad un timore.

La donna, i cui lineamenti diventavano sempre più definiti, non rispose.

- Conosco... - la strega si guardò intorno - conosco questa magia - il volto di Priscilla si illuminò di consapevolezza - Tu - e lo sguardo, indugiando sulla sagoma che aveva di fronte, si fece inflessibile - Tu sei Morgana! La fata delle illusioni! -

Una risata sonora e maligna confermò il dubbio della strega.

Priscilla strinse la bacchetta - Per il male che esiste negli inferi, che intenzioni hai? -

La figura di Morgana si dissolse e apparve alle spalle di Priscilla.

- Finalmente ci incontriamo -

La strega troneggiava sulla duna di sabbia come un'antica cariatide - perché volevi incontrarmi -

- Era scritto nelle trame mutabili del divenire che vi avrei incontrato. Tutto avrebbe avuto inizio con questo portale - Morgana indicò il varco oltre il quale giaceva Tosca.

- Sei stata tu a ferirla! -

- È un'ingenua, ma il mondo intero dovrà conoscere il dolore -

- Perché? io... io non posso credere che tu voglia diffondere deliberatamente il male. Perché lo vuoi? -

- Te lo mostrerò -

Fasci di sabbia vennero alzati fino a mescolarsi in una danza circolare, fino a formare una sfera puntiforme in cui si agitavano delle masse.

Un bagliore di luce, simile ad una stella appena nata, esplose negli abissi del buio e prese le forme di un tasso.

L'ambiente si rischiarì e vide un castello troneggiare sulla scogliera

Dabasso, in un silenzio maestoso, riposava il lago nero. Uno specchio grigio e immobile.

Accanto al tasso si materializzò Tosca.

- Cos'è quel castello? Dove si trova? - 

Il tasso si dissolse in una nuvola argentina ricomponendosi di fronte la strega - Ti sarà tutto più chiaro tra pochissimo tempo -

La donna cercò con gli occhi di fermare un pensiero.

Sto dormendo!

- È successo qualcosa di male, ma non ricordo cosa! -

Intorno a Tosca apparve la foresta proibita.

Lance di luce dorata penetravano attraverso la zazzera degli alberi, i cardellini si inseguivano giocando fra gli i cespugli del nocciolo, mentre uno snaso fece capolino fra i ciuffi d'erba contemplando una pepita d'oro adagiata sul fondo di un piccolo rivo d'acqua. Non era la foresta proibita come l'aveva lasciata prima dello scontro, era una sogno, o... una visione, un frammento del divenire.

- Quell'essere! - ricordò - Vuole distruggere il nostro mondo! -

Il tasso assentì.

- Devo impedirlo, ma come posso farlo? -

Il patronus della strega si dissolse e una striscia di fumo zigzagò fra gli alberi apparendo ai piedi di un grosso salice che si quitò fermando i suoi rami.

- Come le radici di un albero intrecciano la terra, così l'essenza della natura e dell'amicizia deve intrecciarsi alla volontà dei virtuosi per vincere sul male -

Seguì una pausa

- Osserva, Tosca, senti come il vento sussurra tra le foglie - la chioma degli alberi si mosse e i rami scricchiolarono - così la saggezza permea il tessuto dell'esistenza. Nella rete intricata della natura, troviamo la forza incommensurabile che può sconfiggere le tenebre -

- Chi sei, nobile Patronus? -

- Sono l'eco di antiche radici, il custode della lealtà e della cooperazione. Attraverso il bosco della vita, danzo con il richiamo della natura e svelo la verità intrinseca della connessione -

I tratti di Tosca si rilassarono. La voce del patronus la tranquillizzava, ma poi, un'ombra ratta, irrigidì di nuovo i suoi lineamenti, e con la voce morbida ma decisa da contralto si rivolse al tasso.

- Perché la natura e l'amicizia sono così cruciali nella nostra lotta contro... Morgana!? -

- La natura è il tessuto dell'esistenza, il fondamento su cui poggiano le speranze e i sogni. Ogni foglia, ogni animale, è parte di un delicato equilibrio che Morgana cerca di sconvolgere. L'amicizia, come i rami intrecciati di un albero, è la forza che unisce in difesa di questo delicato equilibrio -

- Come il verde abbraccio delle foglie/l'amicizia la forza accoglie/l'ombra sempre la luce teme/se in un castello l'alleanza troverà speme -

Il patronus iniziò a scomparire lasciando Tosca in compagnia di una rinnovata consapevolezza.

Pochi attimi dopo la scomparsa del Patronus ecco arrivare Godric e Salazar al fianco di Priscilla.

- Che è successo qui? - dissero in coro.

 

   
 
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