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Autore: HLumacorno    03/03/2024    0 recensioni
Harry viene scoperto da Dolores Umbridge. a barare per un compito in classe e decide di punirlo per la sua insolenza.
Harry vive un vero e proprio periodo di crisi dove Hogwats non è più lo stesso, ma un edificio dove i suoi impulsi e le sue libertà sono limitati. Questo è l'anno degli esame G.U.F.O. e per Harry non è più la stessa cosa.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Dolores Umbridge
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Da V libro alternativo
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Un  boccino irrispettoso volava a mezz’aria nel corridoio che portava alla Sala Grande. Un gruppo di studenti Tassorosso stava conversando discretamente appoggiato alle vetrate di questo. L’aria era spessa, tesa. Dal percorso che svoltava, si affacciarono in maniera severa un gruppo di professori capitanato dalla nuova preside: Dolores Umbridge. 
Harry che in quel momento posava i libri che sarebbero serviti per la lezione di erbologia, uscì trafelato dalla sala comune di grifondoro. L’anziana strega lo aspettava direttamente tra i profili lignei della porta. 
“Signor Potter, quante volte le devo dire che non è permesso fare magia lontano dalle aule?” Harry era sbigottito, sorpreso dal tono energico e allo stesso tempo pacato della preside.
“Venga qui, per questo gesto la sua casa ci rimetterà 30 punti”. Harry seguì la strega che lo condusse fuori dal corridoio dei Grifondoro. La via era sgombra, quasi interamente priva di ogni benché minimo segno di vitalità. 
La coppia svoltò rapidamente a sinistra con la preside che reggeva il passo e Harry che trotterellava alle sue spalle. 
“Mi segua signor Potter, faccia più rapido” una volta nell’ufficio della preside Harry sprofondò sulla sedia gentilmente posta alle spalle della scrivania. La Umbridge reggeva una penna d’oca legata con una piccola catenella ad una boccetta di inchiostro, la infilò nella mano di Harry. Piegò un foglio di pergamena sotto il naso del giovane mago e lo invitò a concentrarsi sulla seguente frase: “Io non devo dire bugie”. 
Quando l’inchiostro cominciò a scivolare sul foglio una cicatrice marcata comparve sul braccio del grifondoro. Il significato del dolore era pari al significato della frase che la preside obbligava Harry a scrivere.
Dal corridoio si levavano alcune voci, Harry era impegnato ad obbedire agli ordini della preside, “Signor Potter, aspettiamo un attimo” intimò l’anziana strega al giovane studente. Umbridge scansò la porta e andò a vedere cosa stesse succedendo. Una volta fuori , notò un ragazzo che vestiva l’uniforme di Serpeverde impegnato a flirtare con una Grifondoro. La Umbridge inarcò le sopracciglia e dopo un momento sfilò la bacchetta dalla tasca e separò i due studenti. 
Quando rientrò nello stanzino, notò che Harry aveva smesso di scrivere. “Adesso può andare signor Potter” ribadì la preside. Harry si sentì in cuor suo sollevato e rientrò nei suoi appartamenti. Non sapeva ancora se avrebbe comunicato o meno l’accaduto, ciò che era più importante era che la punizione era passata, e lui si sentisse quanto mai sollevato.
Nei giorni successivi, la cicatrice che Harry aveva sul braccio bruciava forte, non aveva detto a nessuno tranne Ron ed Hermione di ciò che era successo durante il castigo. Ripensava terrorizzato al pendolo dell’orologio, e all’inchiostro che scorreva sulla sua pelle. 
Sangue vivo. Harry stava passando uno dei periodi più bui e tristi della sua vita, vedeva la preside nemmeno come un nemico, ma come qualcosa che lo ossessionasse, che disturbasse i recessi più lontani delle sue paure. 
Dolores Umbridge in quei giorni aveva tempo e fiato solo per Harry, aveva accumulato un mare di scartoffie dove Harry era la persona o perlomeno la cosa più ricercata. 
L’Estate stava arrivando e i G.U.F.O stavano volgendo al termine. I ragazzi si stavano separando e la cicatrice di Harry si era normalizzata.
Hogwarts stava cambiando e con il suo cambiamento era necessario provvedere ad un cambio di passo. Harry cominciò a fare le valigie riponendo con cura tutti gli strumenti della scuola, non si può dire se Harry insieme a quell’esperienza avesse maturato dei sentimenti differenti, o almeno come i suoi compagni stessero riconoscendoli. 
   
 
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