Fanfic su attori
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Autore: Morghana86    19/09/2009    4 recensioni
che succede se la migliore amica di Emma Watson, fa irruzione sul set delle riprese del Principe Mezzosangue?
Tante risate, nuove avventure e nuovi amori, che sbocciano sotto il segno di un'amicizia senza fine.. RIVISITATA E RISCRITTA!!!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Daniel Radcliffe, Emma Watson, Tom Felton
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Un ragazzo molto robusto sbarrò la strada a Laura e Rupert quando cercarono di entrare nel locale nella zona vips

17 – Please don’t disturb!

 

Un ragazzo molto robusto sbarrò la strada a Laura e Rupert, quando cercarono di entrare nel locale dalla zona vips indicata da delle asticelle in ottone legate tra loro con dei cordoni di spago rosso, appoggiati su un tappeto verde scuro.

“Siete sulla lista?” chiese, mettendosi davanti ai due.

“Christopher sono io, Laura” sorrise la ragazza al buttafuori, che non l’aveva riconosciuta.

“Oh, miss Devon è lei! Non l’avevo riconosciuta così elegante mi perdoni!” sorrise il buttafuori alzando la corda in velluto rosso e oro che separava la lunga fila di persone all’entrata dall’ingresso del locale, facendoli passare.

Come previsto, il locale era gremito di gente, la maggior parte facente parte dello staff del film. Laura lasciò il braccio di Rupert allontanandosi di qualche passo per vedere se riusciva a trovare Emma tra la folla: niente da fare. Poi si sentì strattonare.

“Ci aspettano su” le disse Rupert, facendo notare la zona rialzata del locale dove per quella serata era stato allestito, invece della schiera di sedie colorate con i tavolini rotondi, una specie di salottino dov’era stata appesa la scritta ‘Auguri Daniel’.

La ragazza annuì, seguendolo.

La camminata fu però interrotta dopo pochi passi.

Rup tesoro! Ma dov’eri?” cinguettò la fastidiosa voce di Jessie che non esitò a prenderlo sottobraccio, scostando Laura come se non fosse presente.

Il ragazzo in tutta risposta fece scivolare il braccio dalla morsa.

“Jessie, che sorpresa!” sorrise a denti stretti.

“Ti avevo detto che ti stavo aspettando dentro, perché non sei venuto subito? Non è carino far aspettare una ragazza..” disse sbattendo le ciglia aggrappandosi di nuovo al ragazzo.

Laura trovò il comportamento della ragazza infantile e alquanto comico. Non tanto per la figura che stava facendo, quanto per la faccia che stava facendo Rupert in quel momento,

guardandola. Somigliava vagamente ad una supplica che chiedeva ‘fai qualcosa’.

B-beh ecco veramente…”

Laura sorrise alzando le spalle.

“Jessie dove hai lasciato il tuo accompagnatore?” intervenne allora Laura, facendo notare la sua presenza. Con un’espressione mista tra lo stupito ed lo scocciato Jessie si girò verso la ragazza “A quest’ora ti starà sicuramente cercando…”

“Laura! Che sorpresa ci sei anche tu?” disse con un finto sorriso.

“Il locale è mio, non potevo certo mancare, ti pare?” Jessie spalancò la bocca, sorpresa.

Q-questo posto è tuo?” chiese balbettando.

“Ma certo!” sorrise “E a titolo informativo Rupert stasera è venuto con me, quindi ti pregherei di tenere un comportamento adeguato..alla situazione” disse marcando il finale.

Forse fu un’impressione, ma tutta la spavalderia che fino a quel momento l’attrice aveva mostrato, sembrò dissolversi. Rupert sorrise soddisfatto, porgendo il braccio a Laura, al quale si appoggiò.

“Con chi sei?” chiese lui non riuscendo a smettere di sorridere.

Devon” disse secca Jessie “Me l’ha chiesto oggi pomeriggio e siccome tu non eri rintracciabile ho dovuto accettare per forza!” disse lei scocciata.

“Ne parli come se fosse una malattia” fece notare Rupert.

A Jessie tornò quel sorriso  accattivante che aveva avuto fino a poco prima.

“Beh, sai bene che avrei preferito che mi accompagnassi tu…”rispose lei squittendo.

Laura alzò gli occhi al cielo.

“Come vedi però sono già occupato” le rispose Rupert appoggiando una mano sul braccio di Laura.

“Questo non significa che non mi concederai un ballo più tardi non è vero?” chiese lei innocente.

B-beh..io veramente…”

“A Laura non dispiacerà sicuramente non è vero?” chiese fissando l’interpellata.

Di rimando Laura sorrise “Sempre che il tuo cavaliere non abbia niente in contrario…e Rupert sia d’accordo, naturalmente”

Un pesante silenzio chiuse la conversazione.

 

“Allora andiamo?” disse Rupert a seguito di un colpo di tosse per smorzare l’atmosfera “Daniel ed Emma ci stanno aspettando”

Laura annuì “Ci vediamo in giro Jessie” e la salutò.

Quando furono certi che la ragazza non li seguisse più, emisero in contemporanea un sospiro di sollievo.

“Sbaglio o a quella ragazza piaci giusto un po’?” rise Laura.

“Preferirei tu ti sbagliassi credimi” rispose Rupert, accorgendosi solo in quel momento che nella fuga le aveva preso la mano. Poi le sorrise.

“Sei stata grande!”

“Niente di speciale: ho solo detto quello che pensavo”

“Beh dovresti farlo più spesso, soprattutto quando c’è Jessie nei paraggi…” la ragazza sorrise compiaciuta.

“Andiamo?” Rupert annuì.

Salirono gli scalini piano, gustando l’atmosfera provocata dalle palle di specchi appese al soffitto e dai proiettori di lucine colorate disposte in punti strategici attorno a quella che era diventata per l’occasione una pista da ballo.

“Il tuo staff ha fatto un ottimo lavoro!” si complimentò Rupert, fermandosi a metà scala guardando di sotto.

Vide Devon con un sorriso da ebete stampato sulla faccia quando Jessie gli si avvicinò per portarlo in pista a ballare e non poté fare a meno di sorridere… In quel momento una musica lenta riempì l’aria.

“Fino a qualche ora fa l’impianto stereo non funzionava, metà festoni erano ancora per terra e c’era una marea di cavi sparsi per la pista da ballo” confessò Laura “Meno male che sono venuta a dare un’occhiata!”

“Hai sistemato tutto tu?” chiese Rupert sbalordito.

“Certo che no. Però sai” sorrise “quando hai a che fare con persone che dicono di saper fare il proprio lavoro e invece poi scopri che non sanno nemmeno distinguere una fattura da una bolletta, è grave!” Rupert alzò le sopraciglia sorpreso.

“In effetti…” constatò.

Poi, sorprendendosi di sé stesso, fece una cosa che difficilmente si sarebbe ripetuta:

“Vuoi ballare?” le chiese.

Laura sgranò gli occhi stupefatta.

“Ti senti bene?” gli chiese ridendo.

“Benissimo! Allora?”

“Ma non eri allergico al ballo tu?”

“Ma tu no e a te piace, quindi per stasera farò lo sforzo di fare il bravo cavaliere. Ti va?”

Senza farselo ripetere, Laura lo prese per mano e lo trascinò giù per la scala, portandolo vicino al bordo della pista.

“Vediamo se mi ricordo…” disse lui facendo il finto-serio portandosi una mano sotto il mento “Una mano sul fianco l’altra sulla tua?” Laura sorrise.

Seguimi” disse lei prendendolo per mano e portandolo quasi in centro pista.

La canzone si spense e la voce del Dj sovrastò il brusio.

“Questa è per tutte le coppie ragazzi! Forza, voglio vedervi ballare!”

Le note di Hero riempirono il locale: qualcuno lasciava la pista, qualcun altro si stringeva alla persona con cui stava ballando.

In quel momento finalmente Laura riuscì finalmente a vedere Emma. Stava scendendo le scale tenendo Daniel per mano: era raggiante. Indossava un semplicissimo vestito dal ginocchio blu scuro. I capelli erano stati lasciati sciolti sulle spalle dove ricadevano in morbidi boccoli.

“A quanto pare ce l’abbiamo fatta” disse Rupert distraendola.

“A quanto pare” ripetè lei, non staccando gli occhi dall’amica che l’aveva notata e le si stava avvicinando.

 

 

 

  
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