È mezzanotte passata e sento il bisogno di scrivere i pensieri che non mi fanno dormire.
Ogni giorno mi sto allenando per diventare un giocatore migliore anche se sento che inizia a pesarmi il fingere di stare bene continuamente.
I miei amici, la mia squadra, credono davvero che sto bene e che niente mi preoccupi tranne che diventare uno dei migliori. Sono felice di sapere che sono un bravo attore se nessuno ancora si è accorto del dolore che porto dentro.
Ho come una spaccature, una crepa che mi attraversa l’anima e anche se vorrei fingere che non c’è, non posso.
Ho imparato che nel tempo il dolore diminuisce ma non passa, rimane sempre una piccola traccia.
Vorrei parla con qualcuno di quello che provo ma so che sarebbe troppo complicato da capire.
Ci sarebbe solo una persona che riuscirebbe a leggermi dentro attraverso solo uno sguardo.
Scende una lacrima che non posso fermare, che parte ogni volta che penso a quei occhi blu.
Vorrei tanto sapere come stai e che cosa stai facendo.
Ti manco? Pensi mai a me, Roberto?