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Autore: Strypgia    22/03/2024    0 recensioni
Shinji fa qualcosa di leggermente diverso quando Asuka gli propone di baciarsi... e tutto cambia. Improvvisamente non sono più soli e iniziano a diventare più forti di quanto non fossero mai stati. E dal loro nuovo legame iniziano a scaturire dei cambiamenti. La guerra agli angeli, e i piani della Seele e della Nerv non saranno più gli stessi.
Una nuova puntata ogni venerdì.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Kaworu Nagisa, Rei Ayanami, Shinji Ikari
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9.8: Tutto quel che faccio





Rei guardò il minuscolo monolocale dello squallido palazzo in cui Nagisa l’aveva condotta quando lei aveva insistito per ‘assicurarsi che tornasse alla residenza a lui assegnata e che vi ci rimanesse’. Si rivelò una stanza molto molto piccola, appena qualche metro quadrato di spazio con un letto angusto. Se ci si fosse messa al centro, avrebbe quasi potuto toccare le quattro pareti. “È questo l’alloggio che ti è stato assegnato?” chiese con un sopracciglio leggermente sollevato.
 


Nagisa annuì, sempre con quel lieve sorriso. “Non ho molti beni e non ho bisogno di molto spazio. Questo è accettabile.”
 


“Lo dubito fortemente,” disse Rei senza emozione nella voce, guardandosi di nuovo intorno. ‘Non molto tempo fa accettavo anch’io condizioni altrettanto spartane. Ma ora so quanto ero trattata male. In questo momento sono combattuta. Desidero fortemente che questo figlio della stirpe di Adam soffra e scompaia, che sia eliminato in quanto minaccia per i miei amori e per il loro mondo. Ma non voglio nemmeno vedere un altro pilota trattato male come lo ero io, costretto a vivere in questo modo. Non so come elaborare questa situazione.’
 
Guardando Nagisa con disapprovazione, Rei chiese: “Chi ti ha assegnato questa stanza?”
 
“Ho parlato con il Vicecomandante Fuyutsuki al mio arrivo. È stato lui a fornirmi il tesserino identificativo della Nerv e a darmi indicazioni.”
 
Rei si accigliò. ‘Quindi si tratta di una cosa voluta. Mondificare la sua residenza non sarà semplice.’ Fece una pausa e riesaminò i suoi pensieri. ‘Aspetta, perché mi interessa se vive in questa… topaia? Lo ucciderei volentieri con le mie stesse mani.’
 
‘…perché Asuka aveva visto me nella stessa situazione, e si è data da fare per migliorarla quando non aveva motivo di provare altro se non antipatia nei miei confronti. E loro sarebbero delusi da me se lo lasciassi vivere in questa condizione e non dicessi loro che ne ero al corrente.’ Scosse il capo. ‘Molto bene. Poterò la questione all’attenzione del Maggiore Katsuragi e lascerò che sia lei a decidere, il suo giudizio sarà decisamente più imparziale del mio.’
 
Rei mise in pausa i suoi pensieri. ‘Più imparziale finché non sarà a conoscenza della sua vera natura. Forse lo odierebbe ancora più di me se lo sapesse. In ogni caso, lascerò che sia lei a decidere se deve continuare a rimanere in questi alloggi angusti e spogli.’ La determinazione si rafforzò in cuor suo. ‘Sarò degna dei miei amori. Loro non sono inclini alla crudeltà e alla cattiveria, quindi nemmeno io lo sarò. Li proteggerò da questo sedicente angelo del libero arbitrio con qualsiasi mezzo, ma non lo farò soffrire solo per il gusto di farlo. Molto semplicemente, lo ucciderò se necessario.’
 
Annuì verso Nagisa si voltò per andarsene. “Parlerò con il Direttore delle Operazioni della tua sistemazione. Non è conforme agli standard per i piloti.”
 


Poteva praticamente sentire le sopracciglia di Nagisa sollevarsi. “Per essere una persona che mi è stata fortemente ostile, mi sorprende che tu ti preoccupi,” disse con un filo di divertimento nella sua voce.
 


Rei lo guardò da sopra la spalla e gli disse freddamente “Non lo faccio perché sono preoccupata per te. Lo faccio perché coloro che amo sarebbero delusi da me se non lo facessi. E il loro amore e la loro stima sono infinitamente più importanti per me del tuo benessere o meno.” ‘Com’era quella frase da quel vecchio film che ho visto ultimamente con i miei amori? Mi sembra adatta all’occasione. Ah giusto.’ Si voltò, appoggiando la mano sulla maniglia della porta e rivolgendogli la sua migliore espressione vuota. “Buona notte, Nagisa-san. Dormi bene. Magari domattina ti ucciderò.”
 


Rei si assaporò il suo sguardo ancora più confuso e sorpreso mentre se ne andava, con un piccolo sorriso che finalmente si fece largo sul suo viso.
 


---
 


Misato alzò lo sguardo dalle scartoffie che stava sfogliando sul tavolo della cucina quando sentì aprirsi la porta dell’appartamento. Si mise in allarme nonostante fosse leggermente alticcia. Sebbene ci fossero poche persone che avevano la chiave elettronica e che lei sarebbe stata felice di vedere (in particolare un alto ispettore), il lavoro di ricerca sui segreti della Nerv in cui lei e Kaji erano impegnati la rendeva sempre più paranoica sul fatto che un giorno potesse essere la Sezione 2 ad entrare da quella porta. Non si rilassò del tutto finché non vide il blu dei capelli del First Children. “Bentornata, Rei. Sei in ritardo oggi.”
 


Rei salutò con il capo. “Ho accompagnato il Fifth Children alla sua nuova residenza, per familiarizzare con i luoghi che potrebbe frequentare. Vorrei riferire che la sua sistemazione è decisamente al di sotto degli standard con cui la Nerv dovrebbe trattare i propri piloti, così come ha stabilito Asuka osservando il mio vecchio alloggio. Quello di Nagisa-san è anche peggiore. È poco più di un ripostiglio. Credo che dovresti ispezionarlo così come hai fatto con il mio per stabilire se è una sistemazione soddisfacente.”
 


Misato sembrò alquanto sorpresa. “Davvero? Beh, certo che lo farò. È che Shinji e Asuka hanno detto che non sembravi molto contenta del nuovo ragazzo. Come mai ti stai preoccupando di lui?”
 
“Non mi sto preoccupando di lui. Mi preoccupo dei piloti in generale, e vorrei…” Rei si fermò improvvisamente.
 


Misato sbatté le palpebre. ‘Rei… impacciata? È… è mai successo prima d’ora?’
 
“Asuka ha fatto lo stesso per me quando vivevo in condizioni disagiate. Non voglio… perdere la sua stima o quella di Shinji, e credo che sarebbero delusi da me se venissero a sapere che ero a conoscenza della situazione di Nagisa-san senza aver fatto nulla. Non lo faccio per lui.” Rei diede in qualche modo l’impressione di arrossire e di non riuscire a tenere fermi i piedi o di rimanere impassibile.
 
Misato scosse il capo. Shinji e Asuka che davano il buon esempio a Rei? Il mondo è davvero strano. “Facciamo così, domani darò un’occhiata a casa sua, d’accordo? Tu… resti a cena, vero?”
 
Rei annuì. Guardò la cucina vuota e poi, dietro Misato, guardò verso il soggiorno. “Dove sono? Sono usciti per un altro appuntamento?”
 
Misato sbuffò. “Più o meno. Avevano bisogno di alcuni ingredienti per la cena di stasera e hanno deciso di andare al negozio a prenderli insieme. Tutte scuse per uscire di nuovo mano nella mano, credo. Asuka adora mostrare a tutti che Shinji è suo. Dovrebbero comunque tornare tra poco.”
 
“Allora ne approfitterò per cambiarmi. Voglio mostrare loro i frutti degli insegnamenti di Asuka sulla moda.”
 
---
 


Una buona cena nel suo stomaco, una bella birra gelata in mano, e Rei che era appena uscita per tornare al suo appartamento. Misato pensò che non potesse essere meglio di così quando sbadigliò guardando iniziare il notiziario della sera. Soffocò un altro sbadiglio quando vide Shinji e Asuka alzarsi dai pouf su cui erano seduti uno accanto all’altro.
 


Asuka sussurrò qualcosa a Shinji, il quale le rivolse un timido sorriso e un cenno del capo. La ragazza dai capelli rossi si rivolse a Misato con un’espressione accuratamente calma. “Misato, è tardi. Noi andiamo a letto.” La sua mano stringeva già quella di Shinji.
 


Nell’aria si sentiva la tensione per la sfida implicita. Ma Misato fece un respiro profondo e annuì. “Vedete di dormire bene.”
 
Quando la loro tutrice non disse più nulla, Asuka e Shinji si scambiarono uno sguardo raggiante. Misato dovette trattenere un sorriso mentre i due piloti si dirigevano verso la stanza di Asuka e chiudevano quasi con sfida la porta dietro di loro.
 


‘Mi sa che dovrò smettere di chiamarla ‘la stanza di Asuka’,’ pensò Misato alzandosi dal divano e prendendo il telefono cordless dalla sua base di ricarica. Qualche numero selezionato e un paio di squilli la misero in contatto con chi più di tutti voleva sentire. “Una coppia felice è già a letto. Quanto hai intenzione di farmi aspettare?”
 
Dall’altro capo del telefono arrivò una risatina baritonale. “Ok, cara. Sarò lì a breve.”
 


“Bravo…”
 
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“Non riesco a crederci che lo stiamo facendo davvero,” disse Shinji a bassa voce mentre Asuka chiudeva la porta dietro di loro. “E che lei ci permetta di farlo.”
 


“Nemmeno io,” rispose Asuka, sfilandosi i pantaloncini e togliendosi i trasmettitori A-10. “Ma sono contenta che l’abbia fatto. Ce lo siamo guadagnato, ce lo meritiamo e… ne abbiamo bisogno,” concluse un po’ debolmente, tradendo le sue vere ragioni.
 


Spense le luci e abbracciò Shinji che si sedette sul letto accanto a lei. Si sentì rilassare quasi subito. Si separarono un attimo, giusto il tempo di sdraiarsi e sistemarsi sotto le lenzuola. Le coperte erano del tutto superflue nel caldo estivo permanente di Neo Tokyo-3, e lo erano ancora di più con una persona accanto.
 
Shinji non riusciva a rilassarsi. Asuka aggrottò leggermente le sopracciglia sentendolo ancora teso anche se erano già sdraiati e ‘in posizione da nanna’. “…cosa c’è?”
 


“Cosa?”
 


“Avanti, Shinji. Quando siamo a letto insieme siamo sempre abbracciati e rilassati. Ora invece sei teso come la prima notte che abbiamo dormito insieme. Io conosco te e tu conosci me. Quindi, parla.”
 
Shinji si scostò un po’ ma non riuscì a incontrare gli occhi di Asuka. “Ho… ho pensato a cosa vorrei regalarti per il tuo compleanno.”
 


Asuka sorrise al buio ma lo incalzò. “E questa è una cosa bella, ma perché sei teso come se stessi per fare una delle tue ‘bakate’?
 
“Voglio che sia una sorpresa, ma è qualcosa su cui dovrò lavorare molto, e ho solo due settimane, quindi…” disse aprendosi leggermente.
 
Asuka attese. Quando lui non disse nulla, lei tentò. “Una sorpresa, molto lavoro e tempi stretti… significa che dovrai farlo lontano dal mio sguardo e avrai bisogno di tutto il tempo possibile da qui a quel momento. Quindi…” Arricciò un po’ le labbra. “Tranquillo, Shinji. Possiamo essere insieme anche se non siamo sempre attaccati uno all’altra ogni pomeriggio, per quanto mi piaccia stare ‘sempre attaccati’, hehe. Hai bisogno di tempo per preparare un regalo di compleanno davvero straordinario per me? Posso farcela a sopravvivere. Ho comunque un’idea su come tenermi occupata quando non ci sarai.”
 


Shinji finalmente si rilassò “B-bene! Io… vorrei lavorarci con Rei, se per te va bene. Non voglio portartela via se faceva parte del tuo piano.”
 
Asuka sogghignò. “Che c’è, dovrei preoccuparmi del fatto che te la svigni con Wondergirl e ve la spassiate alle mie spalle? Senza invitarmi? Niente baci a Rei, non senza di me, baka.”
 
“Non lo farei mai!” Shinji aveva un’aria leggermente colpevole, cosa che Asuka notò.
 
 “Ma scommetto che l’idea aveva attraversato la tua mente ‘bakata’. Non è vero, caro il mio maniaco?” lo punzecchiò dolcemente Asuka. “Tu sei come me, e lo so che ti è passata questa idea per la testa perché è passata anche a me. Stupida sexy Rei.” Gli diede un bacio veloce. “Mi fido di voi due, anche se questa frase può sembrare assurda anche a me. So che nessuno di voi due mi farebbe mai del male, quindi fate pure. Tu e Rei preparate la sorpresa. Io pensavo di mettermi ai fornelli con Hikari, sempre se riesco a staccarla da quel suo gorilla.”
 
“…ai fornelli?” Shinji sembrava quasi ferito nell’orgoglio.
 


Asuka gli diede un colpetto sul fianco. “No, non ho detto che non mi piace che il mio ragazzo sia un cuoco di talento che cucina tutto quello che voglio su richiesta. È solo che… tu sai farlo. Sei tu che cucini tutto o quasi. Lo so che lo fai perché sei più bravo di me, sicuramente più bravo di Misato, e so che ti piace farlo, ma… voglio… restituirti il favore, baka.”
 


Asuka sentì le sue guance scaldarsi leggermente mentre Shinji la guardava sorpreso. “Che c’è? Io… dannazione, Shinji, mi tratti come una principessa e lo so. Io voglio… fare lo stesso per te. Hai notato che non ti ho nemmeno chiesto cosa hai in mente per il mio regalo? Perché so che farai di tutto per… renderlo speciale. Perché sai che è da una vita che non faccio un vero compleanno con persone che voglio davvero avere accanto. Quindi lo so che mi stupidari. E non ho intenzione di aspettare altri otto mesi per pensare a qualcosa per il tuo compleanno. Domani chiederò a Hikari di darmi una mano per migliorare le mie capacità in cucina, così anch’io potrò preparare qualcosa per te. E ti piacerà!” Asuka concluse con un accenno del suo vecchio orgoglio da tsundere. Il rossore però ebbe la meglio.
 


Shinji sorrise in quel suo modo mezzo amorevole e mezzo triste che la scioglieva sempre come il ghiaccio, come se non riuscisse ancora a credere di essere davvero lì, a letto con lei. “Sì… lo so. Lo so che mi piacerà. E… spero davvero che a te piaccia quello che ho in mente, Asuka.”
 


“Lo so già ora che mi piacerà. Io ho fiducia nel mio carissimo baka. Adesso dormiamo. So che sarà il miglior sonno che ho avuto in più di una settimana, ed è un giorno in meno al poter parlare con le nostre madri.” Asuka chiuse gli occhi e lasciò che il suo capo si appoggiasse a quello di Shinji. “Se le giornate finiscono in questo modo, non mi importa di passarle lontane da te. Questo vale tutto.”
 

   
 
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