(Mai) stato

Se sia mai stato amore – di quel genere che le altre persone definirebbero vero amore – Katniss non sa dirlo.
Però Gale è stato fuoco, di questo è certa: quella tipica passione che non ha lo scopo di riscaldare, ma pare nata appositamente per bruciare – consumare spirito, corpo, pensieri.
Ed è stato facile (troppo, fin troppo facile) scambiarla per qualcosa che non era, non è, né sarà mai, quando Capitol ha restituito un guscio vuoto al posto di Peeta, e Katniss ha avuto dannatamente bisogno di stringersi a qualcuno che le è sempre stato vicino, di assaggiare la vita dalle sue labbra e sentirsi viva – qualsiasi cosa pur di sconfiggere il terrore dello scoprirsi d’un tratto vuota a sua volta.
Di conseguenza, si è riempita di lui.
Più e più volte, al buio e lontano dagli occhi di chiunque, la coscienza messa a tacere a forza, soffocata fra ansimi e gemiti che nascono per tutti allo stesso modo, ma hanno significati diversi tanti quante sono le persone.

Se sia mai stato casa – quella che, quando la guardi, sentì il cuore dire, sì: ora posso riposare – Katniss è quasi certa di poterlo dire: sì, un tempo lo credevo. Ora non è più certa di nulla, all’infuori di pochissime cose:
Deve proteggere Prim, a qualunque costo.
Non può permettersi di fidarsi di quelli del Tredici.
Esiste uno squarcio nel suo cuore, è nato gli ultimi istanti che ha trascorso nell’arena, ed è cresciuto progressivamente, ha preso la forma di Peeta e fa più male che mai.
Di conseguenza, Katniss lo riempie.
Più e più a fondo, nel solo modo che conosce: di rabbia, di odio – la brama di vendetta che brucia quanto il fuoco di Gale (quanto il fuoco di Capitol e le fiamme della rivolta.)
Katniss nelle fiamme ha danzato così tante volte e ora non riesce più a uscirne indenne.
Non puoi trovare la strada di casa, se negli occhi di chi un tempo ti indicava la via non è rimasta altro che cenere (la tua.)

Se sia mai stato pace – quella che gli abitanti dei distretti al di fuori dell’uno, non hanno mai conosciuto – Katniss, come potrebbe dirlo? Non può paragonare Gale a una sensazione che in vita sua ha provato solo fra le braccia di un fornaio: forti, salde, come ogni altra cosa di lui – capelli di farina e occhi di cielo primaverile.
Invece Gale è mangiato dalla guerra e Katniss è consumata dalla sua stessa fame, un appetito insaziabile che può spegnersi (forse) solo nel sangue di Snow.
In quell’ennesimo gioco al massacro non c’è posto per altro che non sia il fuoco.
Di conseguenza, Katniss arde.
Con lei divampa il resto di Panem - se noi bruciamo, voi bruciate con noi - e in quell’incendio ogni cosa sembra possibile, a portata di mano (persino la libertà.)
Katniss chiude gli occhi, scaccia dalla mente il ghiacciaio che sono diventati quelli di Peeta e, preso un profondo respiro, incocca una freccia.
Per le altre domande non è rimasto né tempo né spazio.

Se sia mai stato.


 

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Non so bene cosa questa cosa. Ero partita da un prompt ma poi Katniss ha fatto di testa sua e ho deviato completamente.
La storia è un enorme what if, ché non mi pare vi siano mai stati rapporti sessuali fra Katniss e Gale, ma mi serviva per la trama :)
E niente, io spero solo di non aver snaturato i personaggi.
Postata di corsa, ma se aspettavo domani rischiavo di cambiare idea e cancellarla.
Ho lasciato come coppia sia nessuna che het, ché entrambe mi parevano giuste.
Grazie a chi leggerà e a chi vorrà lasciare un commento ♥
Alla prossima,

Bennina vostra