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Autore: Scribbling_aloud    01/04/2024    0 recensioni
Siete anche voi dell'idea che un ragazzo come il nostro Harry Potter dopo: infanzia con gravi carenze di affetto e tutori abusivi, traumi pesanti in adolescenza con minacce di morte, perdite di affetti rilevanti nel corso della vita, non avrebbe mai potuto avere una vita troppo facile con una famiglia alla mulino bianco e soprattutto una mente equilibrata e serena?! Secondo me PTSD come se non ci fosse un domani. Questa è una trilogia molto poco magica che, in un crescendo, esplorerà la sua mente e la sua vita famigliare con i suoi mille problemi e difficoltà data da tormenti mai risolti, una popolarità cresciuta a dismisura che non lo fa vivere bene, fragili equilibri nelle sue relazioni che si frantumano. Partiamo diciannove anni dopo, esattamente dove ci ha lasciati la Rowling. Il Natale di quell'anno.
ATTENZIONE: comincia molto leggero, quasi frivolo, ma ci tengo a precisare che non è un testo per bambini. Da più o meno metà del primo libro e poi nel terzo, ci sono parecchi punti intensi, violenza e tratta temi delicati. Specie il terzo libro, dove ho raffinato un po' la mia scrittura quindi le immagini sono più vive.
E' una traduzione dall'inglese.
Genere: Drammatico, Hurt/Comfort, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione, Teddy/Victorie
Note: Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Harry

(Fine breve)
 
E’ quasi due mesi che sono qui e io e Siry ci stiamo abituando. Lei è la personificazione della gioia e ringrazio il cielo di averla con me. Sta dormendo ora quindi ne approfitto per scrivere un po’.
Ted mi ha consigliato di farlo. Chiama per vedere come sto quasi ogni giorno e mi dà un miriade di consigli. Dice che potrebbe aiutare la mia memoria a rafforzarsi. Tende a essere labile ogni tanto, devo buttare giù per iscritto quello che faccio ogni giorno così da fissarlo. Ho procrastinato a sufficienza; comincio a sentirne la necessità.
La mattina quando mi sveglio passo una mezzoretta a guardare delle foto di famiglia e mi sforzo di ricordare più dettagli possibili. Comincio ripetendo i compleanni e età di tutti. Mi ripeto gli hobby di James e Albus, nomi dei loro amici e tutto quello che riesco a ricordare su di loro, poi continuo nominando ogni membro della famiglia Weasley e anche lì cerco di ricordarmi qualcosa di nuovo. Lascio sempre Lily e Ginny per ultime perché voglio dedicarci più tempo. Non voglio dimenticarle di nuovo. Quindi, mi sforzo di ricordare tutto quello che posso. Qualche volta mi ricordo così tanti dettagli che è sconcertante, qualche volta mi ritrovo a non ricordare il suono delle loro voci o alcune delle loro espressioni. Non so quale sia peggio. Sto molto attento a fare tutto ciò quando Siry sta dormendo, non voglio che si agiti. Quando si sveglia e so che lo posso fare con un sorriso, le guardiamo insieme. Non voglio che dimentichi Ginny e voglio che sappia qualcosina su Lily, quindi le racconto di loro. Lo chiamiamo “momento famiglia”.
Quando una nuova memoria mi balza in testa la metto in una bottiglietta. Ho comprato un pensatoio per essere sicuro che nulla vada perduto. Non le guardo mai, ma le raccolgo per Siry per quando crescerà. Magari vorrà guardarle lei. Ancora non so quanto e cosa le dirò di me e della nostra situazione, non so neanche se ne sarò capace. Non sono stato molto bravo a gestire la situazione con Albus e James ecco il motivo delle memorie. Non voglio fare lo stesso errore due volte.
Lo faccio anche per Hermione. Si è messa in testa di scrivere dei libri sui tempi di Hogwarts. Sette dice, uno per ogni anno di scuola. Sono sempre stato fortemente contrario al progetto quando era a Londra ma ora che sono qui, non mi interessa. Quando ho raccolto abbastanza memorie, gliele invio. Ci metto dentro anche un regalo, qualcosa di carino di qua, qualche volta della sabbia o se trovo delle belle conchiglie sulla spiaggia, o dei fiori secchi, ce ne sono di coloratissimi qui. Siry fa sempre dei disegni post-modernisti da aggiungere.
Hermione le manda indietro quando ha fatto insieme a una lettera e, più spesso che no, un libro. Per stare al passo con tutto quello che mi manda dovrei leggere anche durante il sonno.
Ha ottenuto il divorzio abbastanza facilmente sembrerebbe. Ron non vive lontano che è perfetto per i bambini ma probabilmente non così tanto per lei. Conosciamo tutti Ron, che, tra l’altro, è riuscito a farmi recapitare tramite Neville (visto che non mi è sembrato saggio dargli il mio indirizzo) una minaccia particolarmente infida. Penso che la Tana mi sarà inaccessibile direi finché vivo.
Non mi aspettavo niente di diverso.
Comunque, penso che Hermione dovrebbe tornare in Inghilterra, non è felice in Romania e spero vivamente che incontrerà un brav’uomo che la ami come si merita di essere amata. Sfortunatamente non posso essere quella persona.
Tutti chiamano abbastanza spesso. George dice che una marea di voci stanno cominciando a circolare sulla mia sparizione, alcune sono ridicole e abbiamo passato un po’ di tempo a riderne. Ha dato il suo contributo e ne ha diffuse alcune tra le più inverosimili giusto per divertimento. Di nuovo, non mi interessa visto che non ho intenzione di tornare.
Non per molto tempo perlomeno.
La casa qui è spettacolare, come l’ho sempre sognata. Siry la adora ma sono sicuro che è solo perché piace a me. Sapevo che era quella giusta appena l’ho vista e l’ho presa subito senza quasi neanche dare un’occhiata a come fosse fatta all’interno.
E’ proprio sulla spiaggia, circondata da verde e ha una bellissima veranda sul davanti dove ho appeso un’amaca. Io e Siry ci passiamo molto tempo a dondolarci. Le piace moltissimo.
All’inizio è stata dura. Mi mancavano tutti. Ma sta cominciando a piacermi qui, comincio a conoscere gente e avere una routine. In più, la nostra famiglia ha avuto un’aggiunta.
Qualche giorno dopo il nostro arrivo una sorpresa ci stava aspettando fuori dalla porta la mattina. Un gatto randagio.
Ora, non sono mai stato un grande amante dei gatti, ma un po’ per via che Siry ci si è affezionata subito, un po’ perché il gatto ha deciso di rimanere, ora è parte della famiglia. Devo dire che questa bestiolina ci si mette di impegno per farmi cambiare idea sulla sua razza. E’ molto bella per cominciare. Sinuosa ed elegante. Di un bianco purissimo, solo la coda e le orecchie sono rosse, ha dei bellissimi occhioni gialli.
Per qualche ragione inspiegabile si è affezionata anche a me. Mi segue dappertutto, saltandomi sulle gambe tutte le volte che mi siedo. Mi segue anche quando vado ad allenarmi.
Una signora del paese viene tutti i giorni per aiutarmi con le pulizie e la cucina, tiene d’occhio Siry, così posso uscire per farmi la mia corsa sulla spiaggia. È così diverso qui, guardando il mare e scaldato dal sole al posto del grigio e piovoso e merdoso tempo Inglese. Alla fine, mi faccio sempre un tuffo nell’acqua che è semplicemente perfetta, cristallina e trasparente. Mi fa bene. Lo sento.
Quando esco Mamma è sempre lì che mi aspetta.
Sì, si chiama Mamma. L’ha scelto Siry. Ho cercato di cambiarlo visto che sembra ridicolo ma non ci sono riuscito. Risponde solo a quel nome e Siry non ne usa altri. Beh, ci sono nomi peggiori. Grattastinchi, per esempio, giusto per nominarne uno.
Il gatto mi aiuta di più di quanto vorrei ammettere. Il mio umore non è dei migliori e combatto contro la depressione ogni giorno. Ogni mattina faccio fatica ad alzarmi e a non far scivolare la mia mente in truci pensieri e questo gatto sembra determinato a non permettermelo. Si attiva all’alba e non c’è pace finché non mi alzo.
E non è perché ha fame visto che la sua ciotola è sempre piena. È giusto una sorta di perversa malignità, penso. Mi dà delle testate così potenti e le fusa sono così rumorose che non ho scelta ma aprire gli occhi, sedermi e coccolarlo. Solo allora si calma, e le sue fusa mi accompagnano nello studio delle foto. E anche durante la giornata quando improvvisamente, per nessuna ragione apparente, sento il panico e l’ansia che mi assalgono o in alcuni altri momenti l’apatia prende possesso di me, il gatto è sempre lì che mi spinge ad uscirne. Giuro, assume anche un’aria di rimprovero se lascio del disordine e, nessuno ci crederà ma giuro su Dio che è vero, una volta ho lasciato il bicchiere sul tavolo senza un sottobicchiere e mi ha dato una zampata!
Mi sta decisamente spronando a comportarmi al meglio.
Il mio umore è migliorato ulteriormente per un’altra ragione; ho ricevuto una lettera da James. Non riuscivo a crederci. Ne ho già ricevute alcune da Albus che si trova benissimo con Rose, più innamorato che mai anche se è ancora tenuto segreto, specialmente da Ron. Temo il momento in cui verrà rivelato.
Ma questa è la prima che ricevo da James , non ha mai risposto a nessuna delle mie fino ad oggi, e pensavo che non sarebbe mai accaduto. Ero un po’ esitante ad aprirla inizialmente. Mi sento ancora un po’ sensibile e facilmente ferito e so quanto quel ragazzo possa essere tagliente nei suoi tentativi di punirmi per Ginny. Quindi ho aspettato dopo i miei allenamenti matutini per leggerla, è sempre il momento migliore, in cui mi sento meglio.
Beh, sono rimasto sorpreso. Era una lettera normale, non una spedizione punitiva. Apparentemente ha una nuova fiamma. Questa sembra diversa dalle altre però, è stato più comunicativo del solito il che mi fa intuire che possa essere importate. Vuole invitarla qui per l’estate in modo da potermela presentare. Dichiara che è diversa da tutti gli altri e che mi posso fidare e ho la sensazione che non è tanto il mio potermi fidare di lei ma più il dovermi fidare di lui e sono disponibile a fare quel passo nonostante potrebbe rivelarsi disastroso se la ragazza dovesse blaterare al suo ritorno. Non posso ignorare il fatto che ha mosso un passo verso di me e devo fare lo stesso se voglio recuperare il nostro rapporto e sono pronto a fare tutto il necessario. Nonostante ciò, devo stare attento. Specialmente per quanto riguarda Zia (è come Siry la chiama visto che non riesce a pronunciarne bene il nome e per prenderla un po’ in giro, ora lo uso anch’io).
La nostra vita qui è molto cambiata da quando l’ho incontrata. Mi ha avvicinato in una delle mie corse notando me e Mamma che passavamo sotto alla sua finestra tutti i giorni.
Sono contento di averla conosciuta, ha un figlio di cinque anni e Siry è già pazzamente innamorata del ragazzino, che grazie al cielo ha la pazienza di un santo e la sopporta. E sono contento di avere qualcuno con cui parlare o, meglio, da ascoltare, visto che non mi va spesso di parlare.
Lavora qui come biologa o qualcosa, qualcosa di babbano comunque. Viene dal continente ma parla un buon inglese con un accento molto marcato. Bello però. Sembra che stia sempre cantando.
Quando si emoziona per qualcosa o si arrabbia, torna immediatamente alla sua lingua madre dimenticando che non capisco nulla. Mi eccita da matti.
Mamma non la sopporta per qualche ragione. Tutte le volte che appare non si fa vedere.
Zia lo trova divertente e dice che è gelosa di me. Magari ha ragione. Chissà.
Non sa molto della mia situazione; non le ho rivelato del mio essere un mago, sa solo che sono vedovo.
Ha visto dei ritratti di famiglia ed è rimasta molto sorpresa nel constatare che ho due figli di diciassette e quindici anni. Ha sottovalutato la mia età mi sa, o forse perché li ho avuti così giovane. Ha chiesto di Lily, le ho detto che è morta anche lei. Non ha domandato oltre ma so che ha fatto congetture che sono, ovviamente, sbagliate.
L’ho intravista che mi fissava le cicatrici. Ha chiesto di quella sulla fronte e le ho detto la scemata dei Dursely sull’incidente d’auto. Insieme al fatto che non guido, ha fatto due più due. Non la contraddico. La stronzata dell’incidente d’auto è la copertura perfetta. E non fa mai troppe domande grazie al cielo.
Non ha chiesto di quelle sull’avambraccio, parlano da sole direi. Non ho mai provato a rimuoverle con la magia. Dubito che verrebbero via; qualcosa mi fa pensare che sono dello stesso tipo della mia fronte ma opposta a quella, non voglio neanche provarci. Voglio Ginny e Lily sulla pelle così non le dimenticherò di nuovo.
Quello, insieme ai miei silenzi e riluttanza a parlare del mio passato, le hanno fatto intuire che non ho avuto una vita proprio rose e fiori.
Il suo passato è molto più semplice del mio. È una mamma single. Il padre apparentemente non era interessato al ragazzo. Peccato. Per il ragazzo intendo, per lei tutto di guadagnato. E’ un bravo bambino, mi piace nonostante non parli inglese e non abbiamo virtualmente nessun modo di comunicare. Non sembra essere un problema per Siry comunque. Sembrano capirsi alla perfezione ognuno nella propria lingua.
Questa cosa di nascondere la mia vera natura mi sta dando dei problemi. Specialmente perché ci sono parecchi oggetti strani per casa e ci sono teste che spuntano nel fuoco ogni ora.
All’inizio, per nasconderglielo, ho spostato il fuoco che uso per la comunicazione nella mia stanza ma ora devo trovare un altro posto perché neanche lì è più sicuro. Specialmente perché cavolo di George chiama alle ore più strane e si è quasi fatto beccare. Lo sposterò di nuovo nella stanza di James e Albus, penso.
Saranno qui tra poco, Ted e Victoire li accompagneranno, loro due staranno una settimana e poi partiranno per un viaggio. Alla fine dell’estate viene George che li riporterà indietro se decideranno di tornare a Hogwarts. Anche Regina mi sta supplicando, in un incessante flusso di lettere, di poter venire. Penso che cederò. Più siamo e meglio è. Siry è emozionatissima e mi chiede tutti i giorni quanto manca perché arrivino.
Non voglio che scoprano di Zia però, non ancora. Non posso far finta che non esista visto che Siry vede il ragazzino quasi ogni giorno e straparla di loro continuamente, ma non voglio che capiscano cosa stia succedendo. Gliel’ho spiegato a lei e capisce. Andrò a trovarla qualche volta quando i ragazzi sono impegnati ma lei non verrà qui. Ted è d’accordo, anche George. Non posso correre rischi con James. Stiamo già camminando su uno strapiombo e non mi posso permettere passi falsi.
Neanche Hermione sa nulla di lei. Dopo quello che è successo a casa mia, non me la sono sentita di condividere questa cosa. Ha cambiato la nostra amicizia completamente. È ancora forte come prima; anche più forte mi sento di dire ma ho l’impressione di dover mettere dei paletti per il suo bene. Non posso trattarla con la stessa leggerezza di prima. Se mai verrà a trovarmi, gliela presenterò ma fino a quel momento non penso che ne parlerò e sono sicuro che lei non chiederà.
E ora, scrivendo questo, mi rendo conto di come suoni che io e Zia siamo una coppia. Che non è vero. Mi sorprende perché non l’ho mai ammesso come tale. Non a lei e non a me stesso.
Cosa provo nei suoi confronti? E’ tutto molto confuso. La mia mente è piena di Ginny in ogni istante facendomi a pezzi e so che il mio cuore è ancora completamente suo. È il nucleo di ogni mio pensiero, sentimento e della mia anima e darei qualsiasi cosa per poterla avere indietro. La vita per me ora è un’eterna battaglia in cui combatto per non scivolare in quel lacerante dolore che mi minaccia ogni giorno. Vedere Siry felice però, è la mia priorità e questo è quello che mi spinge a non rinunciare e ad andare avanti. Zia fa parte di quel futuro? Penso che ci poterebbe anche essere qualcosa di potente se solo trovassi il coraggio di lasciarmi andare. Non so se sono pronto però. Non so se lo voglio. Non so se ho la forza anche per quello. La mia mente è a pezzi e solo adesso sto cominciando a metterne i pezzi insieme. Non posso permettermi di aver tutto sconvolto di nuovo.
Lei non mi mette nessuna pressione, è anche fin troppo comprensiva. Molte volte, quando ero in uno dei miei momenti peggiori e lei mi ha trovato in quello stato, Siry che piagnucolava al mio fianco e io incapace di fare nulla se non fissare il vuoto davanti a me, mi ha attivamente aiutato e consolato come solo le donne sanno fare. Che penso sia molto nobile da parte sua considerando che sto soffrendo per un’altra donna e considerando quanto poco riceve da me. Da parte mia, almeno, faccio del mio meglio per non mischiare le due. Quando sono con Zia faccio in modo che sia solo lei, quando faccio sesso con lei è perché lo voglio fare con lei. Non permetterò a questa situazione di scivolare nella pericolosa finzione come con Hermione. Non voglio fare lo stesso disastroso errore due volte. Questo è il motivo per cui fino a due settimane fa non ci incontravamo spessissimo e i nostri rapporti sono stati sporadici.
Eppure, la situazione si sta evolvendo fuori dal mio controllo e mi spaventa. Ci cerchiamo con una frequenza sempre maggiore. Qualche volta riesco a intravedere nei suoi occhi quel qualcosa che ho visto anche in quelli di Hermione e un paio di volte mi sono trovato a desiderare di averla con me di notte quando non riuscivo a dormire.
E’ assurdo e pericoloso e sbagliato. Devo fermare questa pazzia il prima possibile.
Siry si è appena svegliata. Dovevo scrivere quello che ho fatto ieri e ho scritto tutto tranne quello.
Vado a vedere come sta e poi torno a farlo.
 
 
Ok, sono di ritorno. Non ho avuto tempo fino ad adesso. È il bel mezzo della notte. Siry sta dormendo profondamente in camera sua. Per la sua gioia abbiamo allestito un lettino per il ragazzino, e dietro di me, nel mio letto, c’è Zia. Sta dormendo. Per la prima volta sta passando qui la notte. Mamma è sulle mie gambe che fuseggia come un treno a vapore.
Oggi è stato sconcertante e non so come spiegarmelo.
Quando sono andato da Siry mi ha detto che ha fatto un sogno. Una frase che mi riempie sempre di angoscia. I suoi sogni non possono essere trattati con leggerezza e non so se riuscirei a sopportare altro stress. Ma non era un cattivo presagio per una volta e mi ha scioccato.
‘C’era mamma’ mi ha detto.
‘Cosa? Il gatto?’ ho chiesto confuso.
‘La mia mamma’ ha precisato con i suoi occhi grandi fissi su di me e ho capito cosa intendesse.
Mi sono sentito tutte le interiora ribaltarsi.
Ha cominciato una storia incredibile dove aveva giocato con Lily con un coniglio di peluche (come cazzo può sapere che il peluche di Lily aveva quella forma???), sia come sia, le è piaciuta tantissimo, ha detto che è molta carina e apparentemente le sono piaciuti i suoi capelli.
‘E la mamma?’ le ho chiesto.
‘Mi ha dato baci!’ ha cinguettato gioiosamente.
Non sapevo cosa pensare, i suoi sogni non sono mai solo sogni. Ma poi mi ha lasciato di stucco.
‘Mi ha detto di abbacciarti’ e così dicendo mi ha stretto le sue braccia cicciotte attorno al collo e non so se è stata la mia immaginazione o era vero, ma ho sentito l’odore di Ginny e mi ha dato un dolore così atroce che anche Siry ha tentennato.
Mi sono dato una regolata percependolo e ho forzato la mia mente e il mio viso in un sorriso.
‘Ha detto che le piace la Zia’ ha aggiunto ancora allacciata al mio collo e mi è quasi sembrato di sentirne la voce ‘Piace anche a me’ ha concluso lasciandomi e prendendo il suo Teddy.
‘Dove le hai viste, amore mio?’ ho chiesto quando sono riuscito a riprendere il controllo.
Mi ha guardato con i suoi occhioni verdi e già sapevo la risposta prima che me la desse.
‘Nel giardino. Lily mi ha dato ciliegie’
Non ho avuto molto tempo per rifletterci compostamente perché in quel momento è arrivata Zia a lasciare il ragazzino con Siry prima di andare al lavoro (è un favore che le faccio volentieri visto che fa felice Siry), le ho offerto un thè come ogni mattina (non le piace molto come faccio il caffè).
Quando si è seduta sul divano a sorseggiarlo l’incredibile è accaduto. Mamma si è seduta sulle sue gambe e si è strofinata sotto il suo collo facendole quasi saltare il thè dalle mani e quando mi sono seduto al suo fianco, ha fatto lo stesso con me e poi è scivolata via con eleganza.
Ci siamo guardati stupefatti e poi lei è scoppiata a ridere.
Non sono sicuro cosa sia successo a quel punto ma vedendola ridere ho sentito una spinta dentro di me, così le ho preso il mento e l’ho baciata. Era la prima volta, non l’avevo mai fatto prima. Forse avevo paura che potesse scatenare qualcosa. Qualcosa che non sono sicuro di poter affrontare nuovamente. Ma è sembrata la cosa giusta da fare e l’ho fatto.
Ne è stata sorpresa ma ha risposto al bacio e quando ci siamo separati, ho sentito qualcosa di potente dentro a cui non riuscivo a dare un nome. Ho sentito Siry ridere di cuore dall’altra stanza e ho capito; era semplicemente felicità.
Il sogno di Siry mi è tornato in mente. Mia figlia è veggente, ha veramente incontrato Ginny e apparentemente, approva Zia. Se voleva che lo sapessi è perché pensa che dovrei lasciarmi andare con lei.  E visto che, come ho imparato in vent’anni di matrimonio, lei ha sempre avuto ragione e io ho sempre avuto torto, se pensa che posso farlo allora vuol dire che posso. Alla fine, non dimentichiamoci che sono stato io a sconfiggere il più grande mago oscuro di tutti i tempi. La forza devo pure averla da qualche parte.
 
White cottage, 20 giugno 2019
 
P.s. Quasi dimenticavo; non ho fatto nulla di troppo importante ieri e ora che ci penso neanche l’altro ieri, e neanche da quando sono arrivato qui se dobbiamo essere sinceri. Ma ho questa forte sensazione che lo sto facendo ora, da questa mattina, da questo momento e continuerò a lavorarci d’ora in poi.
La mia nuova vita è cominciata.
   
 
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