Era il noto Conte Vladimir della Transilvania,
Conte di Valacchia non vorrei sembrare vana.
Era un uomo tutto solamente fascino e mistero,
Alcun sa con precisione quale fu il suo cimitero.

Era il noto Conte Vladimir della Transilvania,
Prima dei bei Carpazi, nella silvana Romania.
Recava un mantello per soprabito e un papillon,
Una bara per letto, il suo coperchio per piumon.

Era il noto Conte Vladimir della Transilvania,
Per alias Dracula, un drago di sua compagnia.
Viveva in una grotta, non assai distante dal suo castello,
Il castello di Bran era il suo nome, troppo oscuro e bello.

Era il noto Conte Vladimir della Transilvania, 
Il suo forte era un hotel, Vlad per la carovana.
Era assai gotico e nessuno ci voleva mai alloggiare,
Un tetro quattro stelle, in uno stile tardomedievale.

Era il noto Conte Vladimir della Transilvania,
Al di qua della Cecoslovacchia, della Lituania.
Due canini troppo lunghi e fin troppo evidenti,
Lì prontissimi a differenziarlo dalle altre genti.

Era il noto Conte Vladimir della Transilvania,
Vladimiro III per l'esattezza e 3 volte regnava.
Voivoda del suo popolo e del suo regno,
Sia il trono e sia lo scettro eran di legno.

Era il noto Conte Vladimir della Transilvania,
Avo di Carlo III che ben sta ora in Inghilterra.
Non so che parentela tra i 2 vi fosse ma era,
Tra i re dell'anti-Irlanda e dell'anti-verbena.

Era il noto Conte Vladimir della Transilvania,
Il vampiro che creò quasi propria monarchia.
Se ne stava sul chi va là dinanzi a Bibbia, aglio e prete,
Il palo di frassino il vero terrore, il sangue l'eterna sete.