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Autore: Leonardina Somerhalder    09/04/2024    0 recensioni
Vi siete mai chiesti com'era il futuro che Chris era venuto a cambiare nella sesta stagione? Il rapporto con Wyatt? L'incontro con Bianca?
Con questa fanfiction cercherò di rispondere a queste domande, ovviamente dal mio punto di vista. La storia inizia un mese dopo la scoperta della vera identità di Chris da parte di Phoebe.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Halliwell, Leo Wyatt, Piper Halliwell, Wyatt Matthew Halliwell
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 8
 
“Eccomi” rientrò nell’appartamento Piper con alcuni sacchi della spesa appena fatta evitando i controlli, così come le era stato indicato da Chris, che le andò incontro aiutandola a mettere tutto a posto in cucina “Andiamo oggi al museo, giusto?”
“Si, ne ho parlato con Dylan. Abbiamo messo su un piano, ci farà entrare lui”
“Si fingerà qualcuno della sicurezza?” ipotizzò il Leo del passato entrando nella stanza e iniziando a riporre alcune cose nel frigo a sua volta
“Più o meno: andremo quando sarà chiuso, lui ci farà entrare col pass e disattiverà i sistemi di sicurezza. Quelli disattivabili almeno… dopo ve lo spiego meglio. L’altro Leo dove sta?”
“Dagli anziani, non so cosa dovesse fare” arrivò anche Page in compagnia della sorella. A quelle parole Chris alzò gli occhi infastidito, cosa che non passò inosservata agli altri “comunque prima è passato Clay”
“E cosa voleva?”
“Ti ha portato delle pozioni e poi alcuni vestiti da demone” rispose Phoebe con un’alzata di spalle
“Si, cose da angeli neri… ogni tanto mi infiltro diciamo” fece Chris sapendo ormai bene che loro, a differenza del padre, non si sorprendevano di queste sue abitudini. Questo dettaglio lo faceva sentire più libero a parlarne, senza paura di essere giudico per ogni parola che avrebbe detto.
“Non prenderla come un attacco, okay? Però visto che il nostro di Chris non mi ha risposto…” iniziò a parlare Leo dubbioso di una sua reazione negativa che, però, per sua fortuna non arrivò
“Cosa? Che devi chiedermi?”
“Perché ti fingi loro? Ti fai aiutare dai demoni e…?”
“Beh, in questo tempo ci sono più demoni che angeli bianchi o streghe… e a me gli anziani non piacciono, esattamente come io non piaccio a loro. Il sentimento è reciproco” iniziò a spiegarsi con tranquillità il giovane, posando l’ultimo articolo in uno dei ripiani sopra il piano cottura “Molti demoni sono contro mio fratello; quindi, posso sfruttare la cosa a mio favore. Fingendomi loro posso ottenere molte più informazioni che magari non direbbero a un Halliwell, oltre a conoscere un po' l’ambiente o i piani di Wyatt. Se il vostro Chris fa così anche nel vostro tempo è per abitudine…”
 
“Mi fa strano…” fece ancora leggermente scosso Victor osservando i due ragazzi seduti davanti a lui al tavolo in soggiorno, dove stavano pranzando tutti insieme dopo i chiarimenti della sera prima
“Comprensibile” gli concesse Wyatt addentando un pezzo di pane, mentre il fratello accanto a lui era impegnato a dare da mangiare alla sua controparte bambina “ti sei messo a farmi da babysitter?”
“Piantala, Wyatt. Da bambino eri molto più sopportabile” gli lanciò una frecciatina Chris facendolo ridere sotto gli occhi ancora increduli del nonno
“Credi che lui lo sappia?” domandò l’uomo all’angelo bianco in riferimento al piccolo, che in quel momento stava mangiando la mela appena tagliata dal moro
“Penso di sì, credo mi stia dando più ascolto del solito proprio per quello”
“In pratica, mi stai simpatico” parlò il demone sorseggiando un po' di vino, che si era appena finito di versare nel bicchiere “tra qualche anno cambierà idea, sarai la sua spina nel fianco”
“Quello dipende dai punti di vista, potrei dire lo stesso di te” rispose a tono ma con leggerezza al fratello “Comunque muoviti che dobbiamo andare a recuperare il trio e Leo”
“Oh sì, una bella riunione di famiglia!” batté le mani con finto entusiasmo il biondo, mentre Chris scosse la testa cercando di non perdere la pazienza davanti alla poca serietà di Wyatt in tutta quella situazione
 
 
“Potete venire dentro” indicò Dylan a Chris, ai due Leo e al trio, aprendo loro la porta sul retro che conduceva alla cucina, in modo da farli entrare “Ho tolto i sistemi di sicurezza, quelli non magici. Per quanto riguarda il resto, chi ha sangue Halliwell nelle vene non tocchi nulla. Fidatevi di me, non fatelo assolutamente” sottolineò le sue parole il demone consegnando poi il pass all’amico “per uscire sai come fare, Chris. Usa il pass come ti ho detto. Vedete di non metterci tanto comunque”
Dylan si dileguò per tornare negli inferi, lasciandoli da soli nella stanza. L’angelo bianco camminò qualche passo guardandosi intorno, attento a non sfiorare nulla. Purtroppo per lui, però, non riuscì a sfuggire a tutti gli ultimi ricordi legati a quella casa, momenti che avrebbe voluto tanto dimenticare e non aveva ancora avuto modo di affrontare completamente…
 
“Non dovremmo aspettare Wyatt?” domandò debolmente la cugina, mentre si rimetteva lo zaino in spalla e scendeva dall’auto. Chris la imitò e chiuse la serratura della macchina, pronto a rientrare in casa dopo un’intera giornata passata a scuola tra lezioni e verifiche “Aveva detto che ci avrebbe raggiunto per tornare insieme”
“Lo sai com’è fatto…”
“Salta troppo le lezioni, non capisco perché lo copri sempre” continuò la ragazza seguendo il moro e salendo le scale verso l’ingresso, a pochi passi dietro di lui
“Cose da fratelli, Prue” rise Chris aprendo la porta e facendole segno di entrare. Buttarono le borse a terra e appesero subito le giacche all’appendiabiti lì accanto.
“Mamma, siamo a casa!” urlò a gran voce la più giovane, come era solita fare per farsi sentire da Phoebe, impegnata in cucina a preparare la cena. La ragazza si buttò di peso sul divano e accese la TV per guardare il suo programma preferito, mentre Chris iniziò a preoccuparsi: solitamente la zia rispondeva sempre oppure usciva dalla cucina per raggiungerli, tartassarli di domande sulla scuola o su dove si trovasse Wyatt se non era con loro, ma quella volta… niente. Dopo la morte della mamma, era molto più attento a tutto e si allarmava per ogni stranezza a cui assisteva, mettendosi subito in allerta pronto a reagire o difendersi. Di fronte a quel silenzio inaspettato raggiunse la cucina accertandosi, però, che la cugina rimanesse in soggiorno e non lo seguisse. Aprì la porta ed entrò nella stanza, trovandosi davanti una scena a cui non avrebbe mai voluto assistere: sua zia stesa a terra prima di sensi con ancora il coltello in mano, probabilmente preso per tagliare le verdure, che erano mezze tritate sul piano della cucina…
“No, no, no. Per favore, no. Ti prego, anche tu no” si abbassò verso il corpo della donna cercando inutilmente di trattenere le lacrime e allungano una mano a sentirle il polso. Non c’era più battito e sempre più agitato ritentò sul collo, ma niente da fare. Si sedette contro la parete e si lasciò andare a un pianto liberatorio, chiamando più volte Wyatt. Stranamente il fratello non rispose; quindi, iniziò a pensare da solo a cosa fare. Si impose la calma, in modo da uscire e non destare sospetti: non voleva che sua cugina entrasse e vedesse sua madre in quello stato, come era successo a lui con Piper nell’incidente stradale di due anni prima. Non era qualcosa che voleva far vivere anche a Prue...
 
“Tutto bene?” interruppe il suo filo di pensieri il padre, vedendolo come perso nel nulla
“Si, certo, andiamo” fece strada agli altri verso il piano di sopra per raggiungere la postazione del libro delle ombre e richiamare il volume con l’incantesimo che aveva preparato in quei giorni. Il trio e il Leo del passato sembravano non notare nulla di strano nei comportamenti di Chris, che però all’anziano non erano per niente sfuggiti. Gli sembrava un pochino troppo teso ed era da giorni che lo notava nervoso quando si arrivava a parlare di dover entrare nel museo, la sua vecchia casa. Sembrava quasi che avesse paura di mettere piede lì dentro e gli era anche parso che si fosse come bloccato davanti alla stanza della madre, nonché ex ufficio di Paige, per una qualche ragione a lui ancora sconosciuto, esattamente come ora era fermo sulla porta della soffitta…
“Chris, che sta succedendo?” domandò di nuovo il padre attirando l’attenzione del figlio, che alzò lo sguardo verso di lui, ma non si mosse di un millimetro “sei strano”
“Non è vero” negò l’evidenza il giovane non volendo ammettere il suo attuale stato d’animo all’uomo che, almeno per quanto ne sapeva lui, non era a conoscenza di quanto fosse accaduto l’ultimo giorno che aveva trascorso nella casa di famiglia
“Beh, in realtà io ti sento un po' teso, impaurito e … triste?” lo analizzò con il suo potere Phoebe percependo un misto di emozioni che la stranì
“Piantala, non mi piace quando lo fai! Non intrometterti” la rimproverò Chris e la zia si scusò all’istante per le sue azioni, ma era troppo curiosa e voleva capire anche lei cosa stesse succedendo.
“Oh, aspetta. Non pensavo… credevo fosse stato Victor” capì tutto l’anziano “Lui ha chiamato la polizia”
“Beh sì, ma…”
“Senti, Chris, ascolta. È passato, qui non c’è nulla” cercò di smuoverlo l’uomo per avere una reazione del figlio “qualunque cosa è successa qui, è passato”
 
Era salito di sopra e aveva raggiunto lo studio di Paige, trovando anche lei in fin di vita appoggiata alla scrivania. Crollò definitivamente e iniziò a chiamare Wyatt ancora di più, ma il fratello non si presentò nemmeno questa volta. Non potendo stare lì senza agire, decise di farsi forza e seguire quello che gli aveva sempre detto sua madre in caso di emergenza: prendere il libro, i cristalli e andare dal nonno.
Si diresse a passo di marcia in soffitta, prese alcune pozioni che potevano servirgli e le mise in una borsa. Successivamente passò a cercare i cristalli, ma non erano nel solito posto di sempre…
“Cercavi questi?” fece una voce alle sue spalle che riconobbe subito e lo rincuorò all'istante
“Oh, eccoti. Ti ho chiamato tutto il tempo, dove cavolo eri finito? Dobbiamo subito…” gli disse Chris allungando una mano verso i cristalli che teneva nella sua destra, ma quando li allontanò da lui impedendogli di afferrarli, si fermò interdetto “Wyatt, non è il momento di scherzare”
“Chi ti dice che stia scherzando?” chiese lui con uno strano tono, che Chris non seppe decifrare, prima di lanciargli in grembo il sacchettino con i cristalli
“Bene, adesso dobbiamo prend…” iniziò a dire il moro dirigendosi verso il leggio notandolo però vuoto “dove sta il libro?”
“L’ho preso io”
“Perfetto, allora andiamo da…”
“Io non vado da nessuna parte, meglio dire, non dove vorresti andare tu ora” lo bloccò per un braccio Wyatt “dovresti venire anche tu con me, siamo fratelli, no?”
“Ma che… che ti prende? Lo sai cosa è successo? No, perché, insomma… le zie sono…”
“Morte, lo so” lo interruppe quasi atono Wyatt beccandosi uno sguardo confuso dal moro “Dopo mamma era inevitabile. Il potere del trio come duo non funziona e tolta mamma che era la colonna portante, sarebbe crollato a picco a livello magico e a livello emotivo”
“Che stai dicendo? Cosa…?” fece Chris iniziando a sentirsi strano a quelle parole e al modo, privo di emozione, in cui le aveva dette
“Mamma doveva essere la prima e le zie dovevano venire dopo… solo che tu non dovevi essere lì” confessò il fratello maggiore “avevo espressamente richiesto che mamma fosse sola, ma il demone incaricato non mi ha ascoltato e tu hai dovuto perdere il pullman della scuola proprio in quel momento. E ovviamente sei troppo intelligente per non notare che ci fosse qualcosa di strano in quell’incidente in macchina”
“Espressamente richiesto?” domandò scioccato Chris non potendo credere a quello che aveva appena sentito. Aveva avuto sensi di colpa per anni dopo quel giorno, non essendo riuscito a guarire sua madre e, aveva anche incolpato il padre per non averlo raggiunto quando l’aveva chiamato…
“Si, è così … e papà non è venuto perché c’era un blocco magico, non ti sentiva. È stato pianificato tutto nei minimi dettagli ovviamente. Adesso ho 18 anni ormai, non ho più limiti”
L’aveva odiato, molto più del solito, in quei due anni per non essersi presentato, arrivando addirittura a colpirlo con la magia dopo il funerale per la rabbia… e alla fine non era colpa di nessuno dei due, né sua né di suo padre.
“Potremmo collaborare come fratelli, sai? Hai una bella testa” lo colpì quasi scherzosamente sul capo sorridendo come nulla fosse “Sei intelligente, furbo, tattico… insieme potremmo fare grandi cose”
“No…” mormorò Chris ancora scosso, indietreggiando leggermente
“D’accordo, se cambi idea…” si congedò Wyatt dileguandosi nel nulla mettendo il fratello di fronte a una nuova realtà: non era più un angelo bianco.
 
“Vediamo di muoverci, troviamo quei demoni e…” parlò a raffica non volendo pensare più a nulla del suo ultimo giorno in quella casa. Avanzò velocemente verso la postazione del libro delle ombre, quando il suo peggiore incubo gli si materializzò giusto in mezzo al cammino: Wyatt comparve dal nulla, facendolo quasi sobbalzare per la sorpresa, e venne prontamente bloccato da Piper.
“Cosa ci fa qui? Qualche demone ha fatto la spia?”
“No, non può ess…” rispose Chris interrompendosi di colpo nel vedere un sé stesso leggermente più grande comparire accanto al fratello. Il nuovo arrivato si guardò intorno confuso per un nano secondo, prima di prendere coscienza su dove si trovasse.
“Io lo uccido, l’ha fatto apposta” si sfogò tra sé e sé il moro sotto lo sguardo curioso di tutti, per poi rivolgersi all’altro Chris che lo guardava quasi scioccato “questo è il mio Wyatt, non quello di questo tempo. Sta tranquillo. Chi l’ha bloccato comunque?”
“Io, chi vuoi che sia…” fece per rispondere Piper nel rimanere sorpresa vedendo Chris imitare il suo stesso tipico movimento per far tornare il demone al suo stato precedente “…stato?”
Wyatt guardò in malo modo sua madre, che cercò di non badarci, per poi girarsi di scatto verso la sua destra, dove trovò il fratello con le mani ancora protese verso di lui. Riconobbe subito il gesto, che il fratello cercò inutilmente di nascondere
“Tuo figlio è uno stronzo!” esclamò Wyatt al Leo di quel tempo che li guardava ancora confuso, esattamente come il diciannovenne
“Senti un po' da che pulpito…” ridacchiò il fratello a quelle parole “poi non credo sia la fine del mondo per lui: di figli stronzi ne ha due”
A quello scambio di battute, Phoebe cercò di trattenere un sorriso senza successo, poiché vene subito notata dalla sorella maggiore, che la guardò con un misto tra confusione e rimprovero
“Mi hai nascosto anche il potere di mamma!”
“E quindi? Che ti frega dei miei poteri, scusa… vogliamo parlare di te? Siamo finiti qui per colpa tua, l’hai fatto di proposito” ribatté Chris dando inizio a una lite molto simile a quelle che avevano da ragazzi, ma allo stesso tempo molto diversa, data la situazione attuale tra i due
“Non so di che cosa parli, non posso nemmeno più usare la magia e…”
“Non fare il finto tonto con me, non mi freghi. Fai qualche altra cazzata e l’accordo salta!” lo interruppe il moro, mentre Piper a pochi metri da loro iniziò ad allarmarsi per quello che aveva appena sentito
“Aspettate, in che senso non puoi usare la magia?” cercò la loro attenzione Piper ma senza successo. Erano troppo impegnati a discutere per ascoltarla in quel momento
“Non so che incantesimo ha usato quel demone, ho puntato a indovinare in base a quello che gli ho richiesto”
“Dovevano venire loro da noi, non noi da loro!” non gli credette Chris, fermamente convinto che il fratello stesse architettando qualcosa
“Mi devi aiutare, mi serve il tuo aiuto, non ho nessun piano malefico o altro al momento…”
“Wyatt, i viaggi nel tempo… i viaggi nel tempo non sono una passeggiata!”
“Quando fai così sembri veramente papà, lo sai” gli disse Wyatt con il solo scopo di irritarlo ancora di più, anche se veramente notava delle somiglianze tra i due, nonostante non andassero per nulla d’accordo tra loro. Chris gli riservò un’occhiataccia e lo scaraventò contro la parete dietro di lui
“Smettila di provocarmi che ti posso fare seriamente male ora”
“Okay, adesso basta” decise di bloccare la lite Piper, mettendosi giusto davanti a Chris per avere la sua totale attenzione, mentre Wyatt si rialzò dolorante dal pavimento “che significa che non può usare la magia?”
“Oh, qualcuno gli ha bloccato i poteri” le spiegò Chris “comunque vale solo per lui, quello piccolo i poteri li ha ancora”
“Marmocchio fortunato” commentò Wyatt tenendosi un fianco e raggiungendo il fratello
“Chiama il libro delle ombre”
“Cosa? Perché mai dovrei farlo io? Quest’altro Chris è grande e vaccinato, può farlo benissimo da solo” ribatte il maggiore indicando il moro, che stava ancora lì accanto a loro ad assistere in silenzio allo scontro tra i due, guardando con attenzione la sua controparte futura
“Oh, ho l’incantesimo e…” tirò fuori un foglietto sulla quale aveva notato la formula, ma venne subito fermato dalla sua controparte
“No, fidati, lo fa Wyatt. Motivi di sicurezza” fece Chris guardando con tono di comando il demone, che alzò gli occhi al cielo e lo seguì al leggio.
“Sai troppe cose per i miei gusti” mormorò tra sé e sé, mentre afferrò la mano del fratello pronto a veicolare la sua magia per poter fare l’incantesimo. Dopo pochi secondi di parole dette sottovoce da entrambi, comparve il libro dal nulla, esattamente dove le streghe l’avevano sempre lasciato. Il biondo invitò l’angelo bianco di quel tempo a raggiungerli per trovare quello che stava cercando.
“Non toccare il libro e se devi girare le pagine usa la telecinesi, okay?” indicò Chris al suo gemello di quel tempo “non mi ricordo se in questo tempo c’era ancora quel sistema di…”
“Dylan ha detto di non toccare nulla quindi… se si è Halliwell ha detto di non toccare nulla” intervenne per la prima volta l’anziano da quando gli altri Chris e Wyatt del futuro erano comparsi dal nulla, beccandosi un rimprovero dal figlio minore per aver nominato il suo complice e amico di fronte alla sorgente
“Tranquillo, già lo so di quel traditore”
“Come sarebbe a dire che già…”
“Lui lo sa, quello di questo tempo non sa nulla” lo rassicurò il moro, mentre si allontanava verso il lato opposto della stanza seguito dal trio e il Leo del passato
“Che bastardo, lui sì che mi ha fregato” borbottò Wyatt raggiungendo gli altri, mentre il Chris di quel tempo iniziò ad annottare alcune cose su un taccuino, tra cui anche informazioni aggiuntive con le quali poteva aggiornare i suoi grimori, e il padre si mise al suo fianco
“Se non te ne fossi sbarazzato dopo la mia partenza, sicuro nella lista dei sospettati non l’avresti messo, anche se lui ne sarebbe stato capace… non ci avrebbe pensato due volte a toglierti i poteri per liberarsi di te” gli dette ragione il fratello iniziando a saltellare da una parte all’altra di quel lato della soffitta sotto lo sguardo interdetto degli altri, eccetto del demone
“Senza che ci provi, qui non c’è nulla. Ho fatto controllare”
“Mi devo fidare?” chiese Chris sospettoso
“Ovvio, in questo caso puoi fidarti. Qualunque cosa ci ha lasciato la mamma non volevo finisse nelle tue mani. Poteva essere una cosa molto utile e avresti potuto usarmela contro”
“Onesto, anche troppo ultimamente…” fece il moro “sentiamo un po': dove pensi si trovi?”
“Non lo so, chiedilo a lei” alzò le spalle con nonchalance Wyatt indicando la madre lì vicino a loro, che però non riusciva ancora a capire di cosa stessero parlando “oppure prova a ragionare come farebbe mamma”
“Sinceramente non credo l’abbia nascosto lei, sai?” pensò a voce alta l’angelo bianco per poi rivolgersi alle sorelle “se doveste nascondere qualcosa e farlo trovare solo a chi vorreste voi, evitando che finisca nelle mani sbagliate, dove lo mettereste?”
“Cosa cercate di preciso?” chiese Leo in modo da poter essere anche lui utile a sua volta
“Non lo sappiamo, in realtà” rispose Wyatt “Mamma non ci ha detto nulla, non ha fatto in tempo. L’abbiamo saputo da un demone che ha trovato qualcosa per noi e…”
“Beh, mi verrebbe da dire un posto dove i demoni non possono andare. In questo modo non finirebbe nelle mani sbagliate” ipotizzò Paige non riuscendo però a pensare a un luogo preciso off-limits per il mondo degli inferi, a differenza di Chris che invece ebbe un’illuminazione improvvisa
“Non esiste un posto del genere, abbiamo accesso ovunque. Soprattutto da quando sono la sorgente e…”
“Quasi ovunque, c’è un posto dove i demoni non possono mettere piede” lo spiazzò Chris avendo avuto un’idea su dove andare a cercare. Un luogo che, a quanto pare, il maggiore degli Halliwell non aveva tenuto in conto fino in fondo…
   
 
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