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Autore: _Fedra_    22/04/2024    1 recensioni
Greta ama l'arte e per questo ha deciso di abbandonare la grigia provincia in cui vive per trasferirsi a Firenze.
Lì, tra le aule della Scuola di Comics e le austere gallerie colme dei capolavori del Rinascimento, incontrerà Noemi. Le due ragazze scoprono di avere molte cose in comune, gli stessi sogni insieme a qualcosa di più oscuro. Una rabbia bruciante verso il proprio passato che a poco a poco inizia ad affiorare.
Greta si accorge che intorno a lei sta accadendo qualcosa di terrificante. A poco a poco, tutte le persone che la circondano iniziano a isolarla, quasi stentassero a vederla. E, man mano che lei scompare, Noemi emerge sempre di più nel fumetto come nella sua vita privata, fino a cancellare qualsiasi confine che separi l'identità di una dall'altra.
Cosa sta accadendo davvero?
Greta sta scivolando nella follia o esiste una terribile verità dietro l'innocente finzione dell'arte?
Genere: Sovrannaturale, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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6.
 
Senza volto, senza anima
 
*

 
 
 
 
 
 
Camminano uno accanto all’altro all’interno del chiostro deserto, i passi che rimbombano sulle pietre deformate dal tempo.
«Quindi i Doppelganger esistono?»
L’incedere lento di padre Braschi si arresta del tutto a quella domanda. Si volta a osservare Luca con il suo cipiglio severo. «Certo che esistono, proprio come il male o i demoni.»
«Allora si tratta davvero di una creatura soprannaturale che prende l’aspetto delle persone?»
«Proprio così. Esseri di questo genere sono conosciuti in tutte le culture. Li chiamano mutaforma, ma è un termine troppo impreciso per definire una struttura biologica che ancora sfugge alla scienza. Creature come il Doppelganger non hanno un aspetto definito. Si potrebbe dire che esistono fintanto che imitano qualcun altro, prendendone le sembianze e sostituendosi alle proprie vittime come dei cloni perfetti.»
«E cosa accade alle loro vittime? Non riescono a smascherarli?»
«È proprio questo il motivo per cui serve gente come me quando si parla di Doppelganger. Questi esseri non si limitano a prendere l’aspetto delle loro vittime. È come se rubassero la loro anima. Le dinamiche sono molto nebulose, ma quel che è certo è che tutte le vittime accertate dei Doppelganger hanno perso il senno e sono scomparse, in un modo o nell’altro. Alcune sono arrivate persino a uccidersi, che Dio le perdoni.»
«Perché il Doppelganger ruba i loro volti.» La voce di Luca risuona vuota all’interno del chiostro.
«Come, prego?»
«Una mia amica, Greta… temo che abbia incontrato un Doppelganger. Ho visto la sua faccia. Non c’è più, è come se fosse stata cancellata. E intanto sta circolando una ragazza che si spaccia per lei, ma so che non lo è.»
«Dici sul serio, giovanotto?» Padre Braschi sembra farsi più attento.
«Sono pronto a giurarlo. È la cosa più triste e allo stesso tempo più spaventosa che abbia mai visto in vita mia.»
Le labbra del religioso si increspano appena. «La sua amica è davvero molto fortunata. È la prima volta che sento di una vittima di un Doppelganger ancora in vita.»
«C’è un modo per farla tornare come prima, o perlomeno di combattere una cosa del genere?»
«Esistono molte leggende, ma al momento nessuno è mai riuscito a sconfiggere un Doppelganger. A meno che…»
«A meno che cosa?»
«Il Doppelganger è un essere vanesio, che ha bisogno di specchiarsi in continuazione nell’identità di qualcun altro per poter esistere. È un parassita a tutti gli effetti, attratto dalla luce degli esseri umani. Artisti, letterati, gente che vive ai margini tra la realtà e l’illusione, isolata e con una mente facile da manipolare.»
«Greta è un’artista.» Luca prova l’impulso di mordicchiarsi la parte interna della guancia. La descrizione è fin troppo fedele, per quanto spietata.
«La mia è solo un’ipotesi, giovanotto. I pochi Doppelganger che ho affrontato hanno cambiato identità dopo poco tempo, cosa che mi ha impedito di fermarli quando mi trovavo a un passo dalla cattura. Il che mi fa presupporre che queste creature non si accontentino di assumere la forma di un’altra persona. Sembra che al termine di un periodo più o meno lungo le loro fattezze inizino a deperire. Ecco perché hanno bisogno di cercare al più presto una nuova identità. Non escludo che potrebbero scomparire, se ciò non avvenisse.»
«E questo deperimento potrebbe essere collegato con la morte della loro vittima?»
«Da quanto la tua amica si trova in quelle condizioni, se posso chiedere?»
«Un anno, più o meno.»
«È molto tempo. Di solito un Doppelganger non resiste più di tre mesi, prima di cambiare identità. Per caso sai se nel frattempo il suo doppio ha dato segnali di anomalia? Che so, eccessi di qualche tipo, isolamento sociale, piccoli reati o cose simili?»
«Niente, a parte pubblicare una graphic novel che sembra stia andando bene.»
«Allora questo è un chiaro segno che la sua menzogna è ancora in piedi.»
«Il che potrebbe rappresentare l’occasione giusta per fermarlo.» Luca stringe i pugni. Un ribrezzo bruciante gli attanaglia le viscere al solo pensiero di quella creatura che ha preso il posto di Greta fino a spingerla sull’orlo del baratro. C’è mancato davvero poco, prima che la situazione precipitasse, e in tutto questo lui non sapeva nulla.
Padre Braschi lo richiama all’attenzione. «Su una cosa siamo tutti d’accordo: il Doppelganger è un essere vanitoso terrorizzato dal vuoto. Dal momento che le sue vittime restano senza volto, è probabile che lui scambi le sue reali fattezze con quelle di coloro che infesta. È naturale che una simile metamorfosi non può portare ad altro che alla follia.»
Luca ripensa al volto di Greta e viene assalito dai brividi, insieme a un’improvvisa illuminazione. «E se potesse accadere il contrario? Voglio dire, se il Doppelganger fosse messo di fronte al suo vero aspetto…»
«Potrebbe essere sconfitto da se stesso? Può anche darsi. Nessuno finora ha avuto modo di provarlo.»
Una scarica di pura adrenalina attraversa la spina dorsale del giovane. La soluzione si trova proprio davanti ai suoi occhi, così chiara da fare paura. Basterebbe far cadere la maschera e costringere la creatura a specchiarsi nell’abisso di cui è fatta per far crollare l’inganno e liberare Greta dalla prigione in cui è confinata.
«Possiamo provare.»
La ruga tra le sopracciglia di padre Braschi sembra farsi più profonda. «Nessuno ti vieta di tentare, giovanotto. Ma attento. I bugiardi possono diventare estremamente pericolosi nel momento in cui vengono scoperti.»
   
 
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