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Autore: ValeAlcazar    22/04/2024    5 recensioni
Una nuova ff scritta con Manu Roja. Cosa sarebbe avvenuto se il cosiddetto ' COMPLOTTO DEL GAROFANO' avesse consentito la fuga della Regina dalla prigione dove era reclusa? Piano che avrebbe visto come protagonisti Oscar e Andre' e il conte di Fersen? E come sarebbe stata la vita della sovrana una volta riacquistata la liberta'? Avrebbe coronato il suo sogno d' amore con Fersen? Non vi resta che addentrarvi nella trama della storia. Buona lettura
Genere: Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Hans Axel von Fersen, Marie Antoinette
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I Erano trascorsi alcuni anni dalla Presa della Bastiglia che aveva dato inizio alla Rivoluzione. Il popolo aveva dichiarato di fatto il malcontento in tutta la sua forza contro i soprusi perpetrati dai nobili e dalle classi privilegiate che, per anni si erano tappati le orecchie e girato il capo per non sentire e vedere le vessazioni a cui ormai la gente subiva giornalmente senza che nessuno facesse niente per cambiare le cose, o meglio, quei pochi che volevano farlo, venivano messi in condizione di non poter fare nulla. Oscar e André, con i pochi soldati della guardia, avevano preso parte all'assalto della Fortezza, simbolo del potere dei Borboni e questo fu la fonte della conquista, per destituire la monarchia e arrivare in seguito a governarsi da solo. Dopo quel giorno, erano riusciti a fuggire perché ricercati dagli altri reggimenti in quanto traditori della Corona, ma con l'aiuto di Girodelle, che era stato congedato con disonore per non aver obbedito ad un preciso ordine del Re, incitato da Oscar che si era rifiutata di eseguire prima di lui, rischiando la morte per mano del padre evitata prima dall'intervento tempestivo di André e poi dal perdono della Regina. Era stata data la notizia che erano caduti entrambi sotto i colpi della difesa della Bastiglia, e che i loro corpi furono sepolti in fosse comuni insieme a tutti quelli morti quel giorno. Con anche l'aiuto di Alain, Oscar e André si erano allontanati da Parigi ma non dalla Francia, andando nel luogo che li aveva visti felici da ragazzi e dove potevano vivere felicemente il loro amore. Oscar mantenne il silenzio per qualche mese poi decise di far sapere alla sua famiglia, tramite Girodelle, di essere ad Arras sana e salva insieme ad André. Dopo un primo momento di collera per il comportamento di quella figlia ribelle, il Generale insieme a Madame e a Nanny, felicissime di sapere che la notizia della loro morte era falsa, andarono a vivere anche loro ad Arras per aiutare Oscar durante la gravidanza e il parto prima e a crescere il bambino dopo. Di lì a qualche mese Oscar invece avrebbe dato alla luce due gemellini, Joseph e Béatrice, frutto della loro unione. Due fagottini che assomigliavano in tutto e per tutto ai loro felicissimi genitori. I nipotini sciolsero il cuore del vecchio padre ma ancora in astio con la coppia, ma il carattere docile e convincente la moglie lo portò alla ragione smettendo così avercela con i ragazzi. La loro vita andava avanti in tutta tranquillità, ad Arras erano a casa, la stessa comunità li proteggeva perché conoscevano il buon cuore di Oscar e di André, anche per quello che avevano fatto insieme ai soldati che poi li avevano seguiti nel piccolo borgo. André aveva avviato una piccola attività di falegnameria, Alain coltivava la terra e aiutava, quando poteva, André alla bottega. Gli altri soldati fuggiti con loro, alcuni lavoravano nelle varie attività che c'erano nel piccolo centro abitato, altri si erano spostati nei centri intorno ed ogni tanto si riunivano per trascorrere alcune ore insieme. Il Generale non smetteva però di fare il suo dovere al servizio dei Sovrani. La situazione alla Reggia di Versailles aveva iniziato a precipitare, si prospettavano tempi duri per la monarchia. Gli echi di rivolte di un popolo sempre più allo stremo giungevano fino a palazzo, situazione che inascoltata si sarebbe in seguito rivoltata ancora di più contro i Sovrani che ormai vivevano relegati in poche stanze e con pochissima servitù a loro disposizione minandone così anche la loro sicurezza personale. Nel contempo, messaggeri giungevano in Svezia per aggiornare il Conte di Fersen sulla terribile situazione che si stava respirando in Francia, echi di un terrore atroce che stava minando tragicamente la monarchia, bollandoli come nemici del suo stesso popolo. Lui che si era allontanato dalla sua amata poco prima della morte del Delfino, perché aveva ritenuto inopportuna, inappropriata e di disturbo la sua presenza in quel dolore che la sua amata doveva vivere insieme al suo sposo. Ora la situazione si stava facendo grave , quindi prese la decisione di tornare sul suolo francese per rimettersi al loro servizio e cercare di aiutare in qualche modo i Sovrani, in particolare la Regina che nonostante i suoi enormi sforzi non riusciva a smettere di amare con tutto se stesso. Con non pochi pericoli Fersen riuscì a tornare in Francia e riabbracciare la sua amata Regina mettendosi al suo servizio per proteggerla da chi voleva farle del male invece che amarla come meritava. Nottetempo Fersen riuscì ad organizzare con i pochi fedeli ancora al loro fianco una fuga cercando di raggiungere territori asburgici che avrebbero dato asilo e sicurezza a lei e alla sua famiglia. In una stazione di posta Luigi XVI però congedò il Conte con l'attenuante che essendo un cittadino svedese non avrebbe voluto coinvolgerlo in caso qualcosa fosse andato storto. Affranto Fersen non potè che obbedire ad un preciso ordine, lasciando cosi i Sovrani al loro destino. Difatti sulla strada di Varennes la famiglia reale fu riconosciuta e portata nuovamente a Parigi e stavolta imprigionata nella Torre del Tempio. Tutte queste notizie arrivarono nel piccolo borgo di Arras. Oscar era addolorata nel sapere ciò che stava vivendo la famiglia reale. André conoscendo l'immutato affetto che Oscar nonostante tutto nutriva ancora per la Regina cercò di consolarla come meglio poteva. "Oscar, so cosa stai provando per tutto quello che sta vivendo la Regina. Mi dispiace, davvero." "André...se solo mi avesse ascoltata quando andai a ringraziarla per avermi salvata dalla corte marziale e non aver preso seri provvedimenti per la mia famiglia. Perché non l'ha fatto! Perché André?!" "Non so risponderti Oscar. Purtroppo non si torna indietro." La prese tra le sue braccia baciandola sul capo e stringendola a sé. "Avrà anche sbagliato in tutta la sua vita anche a fidarsi di certa gente che le è stata accanto solo per il proprio tornaconto, se si è fatta convincere a tentare la fuga lo ha fatto per salvaguardare i figli, per farli vivere serenamente e non nella paura che potesse succedere loro qualcosa di brutto, lo faremmo anche noi per salvare i nostri figli. La conosci anche tu André, è fiera orgogliosa, caparbia, ma non merita certo di essere imprigionata come una comune delinquente. Hanno già tolto loro tutti i diritti e i privilegi, era davvero necessario farlo?" "Presumo di no. Non angustiarti Oscar, vedrai che li lasceranno andare lì esilieranno e potranno vivere lontano da tutto questo." "Me lo auguro André, ma ho un brutto presentimento." "Non è la prima volta che ti preoccupi troppo. Tutto questo è perché le vuoi bene e sei in ansia per lei. Dai stai tranquilla, andiamo dai nostri piccoli, senti? Ti reclamano...avranno fame." "Grazie André!" "Di cosa?" "Per essermi stato sempre accanto e per dirmi sempre le parole giuste." "Dimentichi che ti amo e che ti conosco meglio di te stessa." Lo scenario si prospettava drammatico, ma veramente era tutto perduto?
   
 
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