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Autore: pentolina    27/04/2024    1 recensioni
Sequel di 276 giorni per... Gravidanza...
La storia riparte all'incirca un anno e mezzo dopo la nascita di Erin.
I nostri protagonisti si troveranno ad affrontare le difficoltà che la vita gli metterà davanti
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nathan Fillion, Nuovo personaggio, Stana Katic
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Family'
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Jon e Jeff si avvicina loquacemente alle spalle della donna facendo cenno ai bambini di stare zitto.

Prima che Stana possa anche solo rendersi conto della loro presenza si ritrova bloccata fra le braccia dei due che la sollevano prendendola per gambe e braccia.

“No! Ragazzi, ho…” Non le danno nemmeno il tempo di concludere che la gettano in acqua sotto lo sguardo divertito dei bambini che stanno giocando sul bagnasciuga.

Una volta riemersa si asciuga gli occhi spostandosi i capelli bagnati dal viso dicendo: “Voi due… io vi uccido. Non potevate almeno avvisarmi.”

“Secondo te, organizziamo uno scherzo e ti avvisiamo quando stiamo per farlo?!” Domanda Jeff mentre Jon prosegue a ridere scambiandosi il cinque con Dylan e Kevin.

“Si… dato che avevo addosso il cellulare!” Risponde mostrando ai due il telefonino appeso al collo.

“Oddio… scusa!” Afferma Jeff coprendosi la bocca con la mano.

Jon si avvicina provando inutilmente ad accendere il cellulare pieno d’acqua ricevendo uno scappellotto da parte di Stana.

“Siete due cretini!” Dice in tono severo ma sorridendo.

“Stana, mi dispiace. Te lo compriamo nuovo.” Si affretta a dire Jeff mortificato.

“Lo mettiamo al sole, si asciuga e torna come nuovo!” Dichiara Jon iniziando a scuoterlo nel tentativo di far uscire l’acqua dallo schermo.

Stana scambiandosi uno sguardo d’intesa con Jeff spingono con forza e senza preavviso l’amico all’indietro facendo cadere in acqua.

“Era per assicurarsi che entrasse ancora un po’ d’acqua?” Chiede Jon riemergendo, mettendosi seduto nell’acqua bassa e passando il cellulare a Jeff.

“Ma no tranquillo… lo mettiamo al sole, si asciuga e torna come nuovo!” Gli risponde Stana ripetendo le stesse identiche parole dette prima da lui.

“Che permalosa! Per un cellulare… cosa vuoi che sia!” Afferma Jon afferrandole per le caviglie nel tentativo di farla cadere di nuovo.

“Cosa credi di fare?” Domanda Stana appoggiando la pianta del piede contro il petto dell’amico e appoggiandosi al braccio del cognato per non perdere l’equilibrio.

“Mamma, ho fame!” Gli interrompe Dylan.

“Anch’io!” Afferma Kevin.

“Anche noi!” Aggiungono Sophia e Allison.

“Ok… l’ultimo che arriva è un somaro!” Grida Jeff scattando verso gli ombrelloni del gruppo seguito dai bambini e da Stana mentre Jon sorpreso resta immobile a terra.

“PRIMO!” Esulta Kevin.

“Zio Jon è ultimo!” Afferma Dylan indicando verso l’uomo che si sta avvicinando lentamente.

“Per forza è un somaro…” Commenta Jeff lanciando l’i-phone “annegato” sulla sdraio del fratello.

“Cos’è successo al tuo cellulare?” Chiede Nathan prendendolo in mano.

“Ha fatto il bagno grazie a quei due.” Risponde Stana prendendo l’asciugamano per asciugarsi.

“Un altro telefono si aggiunge alla lista dei “morti” di casa Fillion!” Commenta Seamus.

“Quanti sono finora?” Chiede Lucas.

“Siamo a quota cinque con questo.” Risponde Nathan.

“Cinque!” Esclama Andy scioccato.

“Chiariamo il mio è la prima volta che si rompe… i restanti quattro sono tutti suoi.” Spiega Stana.

“Andiamo a mangiare?!” Domanda Kevin stanco di aspettare.

“Ho visto un ristorantino cinquecento metri più giù.” Gli informa Jon.

---

Haron si avvicina al gruppo di bambini che sta giocando a palla.

“Vuoi giocare?” Chiede educatamente Allison.

“Si.” Sussurra lui sorridendo così Sophia gli passa la palla.

“Dai passa!” Grida Dylan un paio di metri più in là.

Haron impacciato colpisce la palla con il piede facendola finire in mezzo a dei cespugli.

“Ma sei capace di tirare!?!” Domanda Kevin sbuffando e andando a recuperare il pallone.

Dopo aver capito che Haron è negato per il calcio Dylan e Kevin smettono di passargli la palla iniziando a giocare fra loro ignorandolo.

“Dylan! Passa anche a noi!” Dice arrabbiata Allison.

“La palla è mia e la passo a chi voglio!” La zittisce Kevin proseguendo a giocare con l’amico.

“Allora vado a dirlo a papà!” Gli avverte la piccola per poi dirigersi verso il tavolo.

“Io torno al tavolo.” Sussurra Haron seguendo la direzione di Allison.

“Ehi… guarda là!” Strilla Dylan.

“Che figata! Calcio saponato! Andiamo!” Esclama Kevin correndo verso il campo.

“Aspettate! Non potete allontanarvi!” Gli urla dietro Sophia.

Sophia essendo la più grande del gruppo e sentendosi responsabile dopo un momento di esitazione decide di seguire la direzione dei due bambini sperando di trovarli presto.

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“GOOOLLL!!!” Grida Kevin scivolando assieme alla palla dentro la porta.

“Guarda questo!” Dice Dylan riuscendo a fare una capriola in aria atterrando sul materasso affondando nella schiuma.

“Dai Sophia… vieni!” La invita Kevin vedendola ridere a bordo campo.

“Non dovremmo nemmeno essere qui! Andiamo!” Ordina Sophia.

“Sai cosa sei? Sei una rompi palle.” La zittisce Kevin.

“EHI! Non si dicono quelle parole!” Dice la bambina.

“Sophia, vieni!” Esclama Dylan scivolando verso di lei.

“No… dobbiamo tornare è più di mezz'ora che ci siamo allontanati!” Risponde lei guardando l’orologio.

“Smettila di fare la rompi di turno!” Afferma Kevin passando la palla all’amico.

“Dylan… andiamo!” Cerca di convincerlo Sophia.

“Non ti farai mica comandare da una femmina?!” Interviene Kevin.

“Tu vai… noi restiamo qui.” Risponde Dylan facendosi convincere dall’amico.

“Vi farete mettere in castigo di nuovo!” 

“Chi se ne frega… almeno noi ci divertiamo. Non come te che stai attenta a non sporcarti le scarpe nuove.” Ribatte il più grande prendendola in giro.

“I maschi sono proprio stupidi!” Afferma Sophia offesa.

“E le femmine sono proprio delle frignone.” La sfotte Kevin.

“Io me ne vado… poi non venite a lamentarvi se vi sgridano!” Gli avvisa lei per poi andarsene.

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“Dov’è Dylan?” Chiede Allison passando il pallone a Haron.

“Lascia stare.” Risponde superandola e proseguendo verso la tavolata.

“IA!” Esclama Erin vedendola arrivare.

“Che succede, Sophia? Avete litigato di nuovo?” Chiede Nathan vedendo la nipotina con il muso.

“I maschi sono stupidi!” Risponde lei sedendosi al suo posto.

“Sophia… le parole.” La ammonisce Jeff.

“Ma è vero papà!” Controbatte la bambina.

“Cos’ha combinato Dylan?” Domanda Stana.

“Non è lui ma Kevin… è sempre lui che lo convince a fare cose stupide... sono andati là giù a giocare a calcio saponato. Io gli ho detto di non andare e ho anche provato a convincere Dylan a tornare assieme a me ma Kevin l’ha convinto a restare.” Racconta Sophia bevendo un sorso d’acqua.

“Mi dispiace, Stana.” Si scusa Juliana rendendosi conto che suo figlio è come sempre la mente delle marachelle che combinano insieme.

“Tranquilla… non scusarti.” Risponde alzandosi e recuperando dalla borsa da spiaggia l’accappatoio del figlio.

“Vuoi che ci pensi io?” Domanda Nathan dando a Erin un grissino.

“No… meglio che ci pensiamo noi donne o rischiamo di trovarci dentro anche a voi a giocare.” Scherza Stana facendogli la lingua.

“Simpatica mamma… vero fragolina?!” Chiede Nathan alla figlia.

“Mamma…” Ripete la piccola sorridendole.

“Magari una partitella ce la facciamo dopo pranzo!” Afferma Jeff.

---

“Stana, è per te. È Emily.” Dice passandole il cellulare.

“Oh… grazie.” Risponde prendendolo e alzandosi dal tavolo per allontanarsi un po’ dal rumore.

“Ehi… tutto bene?” Chiede Stana sorpresa dalla chiamata della manager.

“Ciao Stana… tutto bene. Scusa se ti disturbo durante le vacanze ma è arrivata una proposta importante che richiede un’immediata decisione.” Spiega Emily.

“Di cosa si tratta?” Domanda curiosa.

“Michael Polish…” Risponde sganciando la bomba.

“Ho capito bene… Polish?!” Chiede passandosi una mano fra i capelli sperando di aver capito male.

“Si… Polish. Stana, ascolta è un ruolo importante… sai quanto i fratelli Polish hanno avuto un grande successo con i loro film negli ultimi anni. Loro hanno molto successo anche in Europa, è un'occasione imperdibile.” Cerca di convincerla Emily.

“Lo so ma…”

“Mamma, posso…” La interrompe Dylan.

“Amore, sono al telefono un attimo.” Lo blocca alzando un dito per zittirlo.

“Stana, pensaci. Questo film ti riporterà sul grande schermo e ti porterà successivamente  altre offerte. Non possiamo farci sfuggire un’opportunità così. Non ora!” Insiste la manager.

“Immagino che il film sarà come sempre in stile “The Polish brothers, vero?” Domanda sperando invano di ricevere una risposta diversa da quella che già s’immagina.

“Già… sono i maghi del settore. So che sarà difficile da fare accettare a Nathan ma ti assicuro che questo film ti aprirà molte porte. Quindi credo che una piccola discussione con tuo marito puoi affrontarla. Pensa a cosa c’è in gioco.” 

“Quanto tempo mi danno?” Chiede mordendosi nervosamente un’unghia camminando avanti e indietro.

“Entro due giorni vogliono una risposta… hai 48 ore per parlarne con Nathan. Non un’ora di più. Volevano una risposta immediata ma sono riuscita ad ottenere un po’ di tempo. Mark ha provato a chiamarti ma il tuo cellulare è staccato. A proposito perché se chiamo il tuo numero mi da sempre la segreteria?” Domanda Emily.

“Piccolo incidente di giornata… è finito in acqua.” 

“Stana, devi assolutamente accettare il lavoro. Non ti si presenteranno altre occasioni così.” 

“Accetto!” Afferma Stana.

“Non ne vuoi parlare con Nathan?” Chiede sorpresa della risposta immediata dell’attrice.

“Si e gli parlerò… ma come hai detto tu non posso rifiutare. Sono sicura che riuscirò a convincerlo. Lui ha sempre avuto la piena libertà nel scegliere le proposte di lavoro quindi non vedo perché dovrebbe essere diverso per me. Tu accetta la proposta dei fratelli Polish… io penso al resto.” Dice determinata.

“Ottimo! Corro a chiamare Michael.” Afferma entusiasta.

“Ok… fammi sapere se ci sono altri sviluppi e cerca di rinviare l’immediata reazione dei Polish. Convincili ad aspettare ventiquattro ore prima di annunciare al mondo la notizia della mia presenza nel loro nuovo film.” 

“Sarà fatto. Buona giornata.” La saluta Emily.

“Ciao.” Risponde Stana riattaccando.

“Sarà proprio un’ottima giornata.” Sussurra tra sé e sé immaginando già la reazione del marito, passandosi una mano sul viso.

“Ehi... tesoro. Tutto bene?” Chiede Tamala avvicinandosi con David in braccio.

“Per ora si ma non ancora per molto.” Risponde Stana.

“Spiega…” La invita l’amica ad essere più precisa.

“Mi ha appena chiamato Emily… mi vogliono come protagonista per un film e…”

“Wow ma è fantastico!” Esclama Tamala interrompendola.

“Si lo è… ma…”

“Ma?”

“Polish!” Dice raccogliendo il ciuccio del piccolo a terra.

“Polish… quei Polish?” Domanda diventando seria.

“Esatto… quei Polish. Ora capisci perché non sto saltando di gioia… o meglio io salterei di gioia perché per la mia carriera è un’opportunità irripetibili ma sarebbe un pessimo modo per farlo scoprire a Nate.” Ammette Stana.

“Quanto tempo hai per dargli una risposta?” 

“Ho già accettato.” Confessa abbassando lo sguardo.

“Stana… sei così sicura di riuscire a convincere tuo marito?” Domanda scioccata.

“Sicuramente litigheremo perché è inevitabile. Ma è della mia carriera che stiamo parlando. Diciamoci la verità da quando sto con lui ho rinunciato anche a troppo… non che mi penta anzi. Questo ci ha dato l’opportunità di allargare la famiglia e ne sono felicissima ma non sono pronta a rinunciare definitivamente alla mia carriera. Non ho più vent’anni. Non posso più rifiutare. Lo sai anche tu che arrivati ad una certa età gli attori vengono accantonati per lasciar posto ai giovani promettenti. Se non sei la Sandra Bullock di turno non ti calcola più nessuno.” Spiega Stana sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta.

“Ti do perfettamente ragione ma sai benissimo con chi sei sposata. Nathan è sempre stato geloso di Mark Polish fin dai tempi di “For Lovers Only” e allora non stavate nemmeno assieme.” Le ricorda Tamala mettendo David a terra.

“Lo so… ma Mark era sposato ai tempi di “For Lovers Only” come è spostato ora. Quindi non capisco tutta questa sua preoccupazione. Lui è sempre stato libero di scegliere da solo che lavori accettare o meno. Non vedo perché dovrebbe essere diverso per me.” 

“Perché lui non ha mai girato delle scene di sesso come hai fatto tu in quel film e siamo sincere Stana… Mark non ha mai negato di provare attrazione per te e lo sanno tutti. Soprattutto Nathan.” 

“Cosa state confabulando voi due?” Chiede Jeff interrompendo le due donne.

“Niente.” Risponde Tamala correndo a recuperare il figlio scappato un po’ più là in mezzo al prato.

“Stana?” Chiede l’uomo.

“Devo chiederti un piacere.” Ammette guardandolo.

“Qualsiasi cosa per la mia cognatina…” Risponde sorridendo.

“Ho bisogno del tuo supporto con Nate.” Spiega Stana.

“Supporto per cosa?” Domanda curioso.

“Devo dirgli che girerò un film dei fratelli Polish.” Confessa.

“COSA?” Esclama spalancando la bocca.

“Sshhh… non urlare.” Lo ammonisce lei tappandogli la bocca con la mano.

“Stana… stai parlando di quei Polish? Mark Polish?” Domanda per conferma.

“Ascolta so che sarà impossibile evitare una pessima reazione di Nate ma ho bisogno del tuo supporto. Forse se siamo in due a spiegargli quanto sia importante per la mia carriera riusciremo a convincerlo.” 

“Impossibile. Stana, stiamo parlando di Mark Polish quello che ha confessato al mondo che se non fosse stato sposato ci avrebbe sicuramente provato con te, quello che ha elogiato il tuo corpo per mesi dopo il vostro film, quello che ha offeso Nat dandogli del mezzo uomo, quello che ti salterebbe addosso alla prima occasione. Non stiamo parlando di una persona qualunque.” Afferma Jeff nel tentativo di farla ragionare.

“Jeff, ho bisogno di quel lavoro. Non mi interessa nulla di Mark o degli altri uomini. Amo tuo fratello e lo sai. Non m’interessa quello che dice o pensa Mark.”

“Ci saranno altre occasioni, ne sono sicuro… rinuncia.” Dice cercando di convincerla.

“Questa è la mia occasione… per favore!” Lo supplica Stana.

“Mamma, nana…” Dice Erin strofinandosi gli occhietti stanchi e allungando le braccia verso di lei.

“Ti prego, Jeff. Aiutami.” Insiste prendendo in braccio la figlia.

“Ok, sarò dalla tua parte ma non servirà a nulla… e lo sai.” Acconsente lui.

“Ehi… è stanca la mia principessina?” Chiede Nathan consegnando il ciuccio alla piccola accoccolata contro la moglie.

“Grazie, papi.” Lo ringrazia Stana distogliendo lo sguardo dal cognato.

“Tutto bene? Cosa voleva Emily?” Chiede curioso.

“Tutto ok. Ne parliamo dopo.” Risponde allontanandosi con Erin.

“Di cosa stavate parlando così animatamente?” Domanda curioso al fratello.

“Nulla. Avete già bevuto il digestivo.” Dice Jeff cambiando argomento.

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Dopo un abbondante pranzo e un buon caffè il gruppo è tornato alla spiaggia. 

Stanchi e sazi ora sono tutti impegnati in attività tranquille e rilassanti. C’è chi dorme, chi legge, chi chiacchiera e chi gioca a carte. 

“Hai voglia di fare due passi?” Chiede Nathan porgendo la mano alla moglie.

“Certo.” Accetta lei afferrandogli la mano e alzandosi.

“Juliana, puoi dargli un occhio? Andiamo a fare un giro.” Chiede Stana all’amica indicando verso Erin addormentata sul lettino.

“Si, andate tranquilli.” Risponde sorridendogli.

“Grazie.” Dice Nathan tirando Stana verso il bagnasciuga.

Dopo un paio di minuti che camminano in silenzio mano nella mano Stana prende coraggio e inizia a parlare della telefonata ricevuta un paio d’ore prima.

“Un film… ma è stupendo!” Esclama Nathan felice per lei.

“Già.” Sussurra sorridendo lievemente.

“Che c’è? Non mi sembri molto entusiasta della proposta… se non te la senti non accettare. Puoi sempre stare a casa a fare la mamma.” La rassicura vedendola dubbiosa.

“No. Ne sono entusiasta. Aspettavo un’opportunità così da mesi.” Si affretta a precisare Stana.

“E allora qual'è il problema?” Domanda confuso dall’atteggiamento della moglie.

“È che…” Inizia cercando il modo migliore per dirgli la verità.

“Amore, dimmi. Sai che puoi dirmi tutto. Qual è il problema? È perché devi stare lontana dai bambini?” Chiede Nathan incoraggiandola a proseguire.

“No, non è per quello. Anche se mi dispiace dover rinunciare a del tempo con loro ma a settembre Dylan andrà all’asilo e Erin al nido quindi starei a casa da sola.” Risponde lei.

“È per la trama del film? Non mi hai ancora detto di cosa parla.” 

“No, non è per la trama.”

“E allora per cos’è?” Domanda fermandola.

“Vieni… sediamoci qui.” Lo invita Stana.

“Non dirmi che devi andare in Europa o dall’altra parte del mondo per le riprese?” Chiede preoccupato.

“No, il film si girerà a San Francisco.” 

“Stana, stai iniziando a farmi agitare. Cosa mi stai nascondendo?”

“Il film è… dei fratelli Polish.” Confessa Stana.

“Come scusa?!” Dice scioccato alzandosi in piedi.

“Nate, prima che inizi…” Prova a parlare ma viene immediatamente interrotta.

“Non voglio sentire altro. Non girerai nessun film per quei due.” Afferma Nathan.

“Nate…”

“No, Stana. Non ci provare nemmeno. Non farei nessun film.”

“Non puoi dirmi quello che devo o non devo fare.” Controbatte alzandosi.

“Sono tuo marito.”

“E allora? Io ti ho sempre lasciato libero di scegliere le proposte di lavoro. Non ti ho mai impedito di fare carriera.” 

“Nessuno mi ha mai proposto di girare un film porno altrimenti mi avresti sicuramente impedito di farlo.”

“Non è un film porno e…”

“I fratelli Polish fanno solo quel tipo di film. Non permetterò che quel porco di Mark ti palpi di nuovo. Non passerai i prossimi sei mesi nuda tra le sue braccia!” Le assicura.

“Nate, è la mia carriera. È la mia occasione!” Dice cercando di fargli capire il suo punto di vista.

“Ce ne saranno altre. Non voglio discuterne ulteriormente.”

“Non ci saranno altre occasioni. Questa è la mia opportunità e devo coglierla al volo.”

“No! Ti ripeto per l’ultima volta: non girerai quel film. Non avrai niente a che fare con i Polish ne ora ne mai.” Ripete girandosi per tornare indietro.

“Sei ridicolo… è solo un film! Anche tu hai baciato molte attrici negli ultimi anni e non mi sembra di averti mai fatto una scenata così.”

“Erano solo degli stupidi baci!” Dice fermandosi.

“E sarà così anche con questo film… saranno solo delle finte scene di sesso.” Afferma raggiungendolo.

“Quel damerino non ti sfiorerà nemmeno con un dito.”

“Siamo attori… questo è il nostro lavoro. Dovresti saperlo.”

“Non accetterai quel lavoro. Fine della discussione!” Ordina Nathan superandola.

“Ho già accettato. Che ti piaccia o no girerò quel film!” Confessa Stana infuriata per l’atteggiamento infantile del marito.

“COSA?” Domanda girandosi di scatto verso di lei.

“Girerò quel film.” Ripete convinta.

“No, non lo farai!” Controbatte lui.

“Voglio farlo… è la mia occasione e non ci rinuncerò per colpa della tua gelosia.” Chiarisce Stana.

“Non permetterò che quel porco ti metta le mani addosso!” 

“Smettila, Nathan. Mark è sposato. Ha una famiglia come l’abbiamo noi.”

“Non me ne frega un cazzo se a sua moglie va bene che suo marito si scopi altre donne ma io non accetto che mia moglie si faccia un altro.”

“Non mi faccio nessuno. È solo ed esclusivamente lavoro.” 

“Girare un film da 87 minuti mezza nuda lo chiami lavoro?! Ma per piacere… non venire a raccontarmi queste stronzate.”

“I fratelli Polish sono famosi e unici proprio per il loro stile.”

“I fratelli Polish vogliono solo scopare più attrici possibili e tu sei la loro preferita a quanto pare! Evidentemente l’ultima volta gli hai soddisfatti per bene.” 

Stana a quella frase non ci vede più e senza pensarci due volte gli molla un ceffone per poi correre via in lacrime.

“STANA!” La chiama sperando di farla fermare ma lei continua a correre.

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“Stana!” Chiama Jon vedendola passare.

Lei però non si ferma anzi accelera il ritmo sperando di non essere seguita.

“STANA! Fermati!” Grida correndole dietro.

Stanca e senza fiato si nasconde dietro a degli scogli sperando di non essere vista.

“Perché scappi?” Domanda Jon trovandola.

“Per favore… voglio restare sola.” Ammette girandosi e sperando che l’amico non si accorga delle lacrime.

“Stana, che succede?” Chiede spostandosi davanti a lei.

“Perché piangi?” Domanda prendendole il viso fra le mani.

In risposta Stana scoppia a piangere in un pianto disperato inginocchiandosi a terra.

“Ehi… dolcezza. Vieni qui!” Dice abbassandosi e abbracciandola.

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“Papà… dov’è mamma?” Chiede Dylan alla ricerca della madre.

Nathan però non risponde iniziando a cercare qualcosa nella borsa della moglie.

“Papà…” Insiste il piccolo.

“Non ora!” Risponde bruscamente.

“Nathan, dov’è Stana?” Domanda Tamala.

“Dove cazzo è!” Impreca Nathan continuando a scavare nel pozzo senza fine attirando l’attenzione del gruppo d’amici.

“Dov’è mamma?” Chiede nuovamente Dylan.

“Basta, Dylan!” Grida nervosamente rovesciando il contenuto della borsa sull’asciugamano.

“Nat! Che stai facendo?” Domanda Jeff facendo cenno al nipotino di andare a giocare.

“Dove l’ha messo!” Dice incazzato lanciando il cellulare della moglie un paio di metri più in là sfiorando una coppia che sta prendendo il sole.

“NATE!” Urla Tamala alzandosi.

“Ehi… bro. Calmati!” Dice Jeff cercando di farlo ragionare.

“Eccolo!” Esclama trovando finalmente il suo cellulare ignorando le persone attorno a lui.

“No… sono Nathan! Chiama quei stronzi dei Polish e digli che mia moglie non girerà un cazzo per loro, chiaro?” Ordina alla manager.

“Non me ne frega un cazzo per chi lavori! Stana non farà quel film!” Urla arrabbiato dal rifiuto della donna.

Erin si sveglia di soprassalto spaventata dalle urla del padre iniziando a piangere alla ricerca della mamma.

“Nat, abbassa la voce!” Ordina Jeff al fratello.

“Ssshhh… tesoro.” Dice Tamala prendendo la nipotina in braccio.

“Mammmaaaa…” Chiama aggrappandosi al collo della zia.

“Mai vai a cagare!” Esclama Nathan riattaccando.

“Adesso basta, Nat!” Afferma Jeff afferrandolo per un braccio e aiutato da Lucas lo portano via di lì per impedire che la piccola si spaventi ancora di più.

“Dov’è mamma?!” Chiede Dylan preoccupato.

“Adesso la cerchiamo.” Lo rassicura Juliana.

“Se state cercando Stana l’ho vista prima correre verso quegli scogli seguita da Jon.” Gli informa Molly raggiungendo il gruppo e notando Erin in lacrime.

“Grazie…” 

“Vado io.” Si offre Seamus alzandosi e dirigendosi verso il punto indicato.

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“MAMMA!” Grida Dylan correndole incontro vedendola arrivare con Jon e Seamus.

“Ciao, amore.” Lo saluta lei prendendolo per mano e dirigendosi verso Tamala e la figlia.

“Maammmaaa…” Singhiozza Erin allungandosi verso di lei.

“Sono qui, stellina.” Dice Stana prendendola dalle braccia dell’amica e scambiandosi uno sguardo con quest’ultima.

“Ssshhh… non è successo niente.” Cerca di consolarla Stana sedendosi sulla sdraio dandole il ciuccio.

“Mamma, hai pianto?” Chiede Dylan notando gli occhi rossi della madre, sedendosi accanto a lei.

“Mi è entrata un po’ di sabbia negli occhi.” Spiega al figlio pettinandogli i capelli all’indietro con la mano libera mentre con l’altra stringe la piccola a se.

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“Cosa le hai detto?” Domanda Jon arrabbiato raggiungendo Nathan, Jeff e Lucas seduti su una panchina vicino al bar.

“Cose che non ti riguardano!” Risponde Nathan.

“EHI! Calmi!” Esclama Lucas allontanando il nuovo arrivato di un paio di metri.

“Siamo appena riusciti a farlo calmare.” Gli spiega sottovoce.

“Voglio sapere perché la mia migliore amica è in lacrime!” Controbatte Jon.

“Jon, cerchiamo di aiutarli a risolvere invece che metterci a discutere tra di noi, ok?” Cerca di convincerlo Lucas.

Un paio di metri più in là.

“Nat, ti rendi conto che hai dato della puttana a tua moglie?!” Afferma Jeff scioccato dal racconto del fratello.

“Lo so. Non volevo… cazzo! Ho esagerato come sempre!” Dice dispiaciuto, maledicendosi.

“Te e la tua mania di reagire d’impulso!” Lo rimprovera.

“Comunque lei non girerà quel film. A costo di uccidere i Polish con le mie mani. Lei non farà un film con quel porco!” Insiste arrabbiato.

“Ok, ma c’è modo e modo di discutere e i tuoi metodi non portano a niente se non ad altri litigi. Ora ti calmi dopo di che ti alzi da questa panchina e vai da lei. Le chiederai scusa e discuterete della storia del film una volta tornati a Los Angeles domani quando i bambini non saranno con voi. Chiaro?” 

“Ok… ma non cambio idea. Lei non farà quel film.” Chiarisce Nathan.

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“Dov’è Stana?” Chiede Nathan raggiungendo il gruppo d’amici assieme al fratello.

“Là!” Risponde Seamus indicandogli verso l’oceano.

Una ventina di metri più in là la donna sta parlando animatamente con Jon mentre i bambini sono tutti impegnati a seppellire i piedi di quest’ultimo.

“Aspetta qui un secondo.” Gli suggerisce Jeff andando verso la cognata.

Nathan per una volta ubbidisce sistemando il pasticcio combinato prima e riordinando la borsa della moglie dando delle veloci occhiate verso di lei.

“Stana…” La chiama Jeff raggiungendola.

“Jeff, ti interrompo ancor prima che tu possa iniziare a difenderlo.” Lo zittisce lei immaginandosi già cosa le dirà.

“No, non lo voglio difendere.” Chiarisce alzando le mani.

“Ottimo.” Dice per poi rivolgersi ai bambini.

“Io vado… chi vuole venire con me?” Chiede Stana.

“IO!” Urlano Dylan e Allison mollando immediatamente le palette correndo verso di lei. 

“Non puoi lasciarmi qui!” Si lamenta Jon mentre Sophia e Kevin proseguono con il loro lavoro.

“Certo che posso… ciao. Mi raccomando ragazzi sotterratelo per bene.” Gli raccomanda Stana.

“Dove vai?” Chiede curioso Jeff.

“Vado un attimo in centro a prendermi un cellulare nuovo.” Risponde prendendo per mano i bambini.

“Vengo con te.” Si auto invita lui.

“Come vuoi.” Risponde lei dirigendosi verso le sdraio per vestirsi e recuperare il portafoglio, notando immediatamente la presenza del marito.

“Mamma, possiamo prendere il gelato?” Domanda Dylan.

“Anch’io lo voglio!” Esclama Allison condividendo l’idea del cugino.

“Si, certo ma non ditelo a nessuno altrimenti poi vogliono venire tutti con noi.” Risponde Stana sussurrandogli l’ultima parte della frase e facendogli segno di tacere.

“Stana, io…” Inizia a parlare Nathan.

“Zitto! Non dire nulla!” Lo blocca immediatamente recuperando la maglietta del figlio.

“Dove andate?” Chiede Juliana.

“Andiamo un attimo in centro a prendere un cellulare nuovo per Stana.” Spiega Jeff allacciandosi la camicia.

“Mamma…” La chiama Erin mostrandole la formina a forma di tartaruga.

“Stellina, resta qui a giocare con David… torno subito, ok?” Dice piegandosi per stamparle un bacio sulla fronte per poi alzarsi ed infilarsi il vestitino mentre Nathan resta a fissare ogni suo gesto.

“Pronta!” Annuncia Allison.

“Andiamo allora.” Afferma Stana prendendo il necessario.

“Ci penso io, tranquillo.” Sussurra Jeff fermandosi davanti al fratello prima di seguire cognata, figlia e nipote che si sono già incamminati verso il centro.

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“Io… uco!” Dice Erin allungandosi verso il fratello cercando di raggiungere il succo.

“Dylan, dagliene un sorso.” Suggerisce Nathan tenendo la piccola per evitare che possa cadere dal sedile.

“Jе завршена.” Risponde senza alzare lo sguardo dall’i-pad.

“UCO!” Grida più forte provando ancora una volta a prenderlo.

“Fragolina, è finito… guarda qui c’è l’acqua. La vuoi?” Chiede stappando il biberon mettendoglielo davanti.

“Abbiamo imparato il serbo?” Domanda sorpreso Jeff girandosi a guardare il fratello.

“Alcune parole.” Risponde Nathan.

“NO! Uco!” Insiste dandogli una manata e facendo cadere il biberon a terra.

“Erin… no.” La rimprovera Nathan recuperandolo.

La piccola stanca per il breve pisolino pomeridiano scoppia a piangere.

“Ehi… fragolina. Non piangere. Ecco il ciuccio.” Dice mettendoglielo in bocca ma Erin non sembra calmarsi anzi il pianto si fa ancora più forte.

Stana seduta tre posti più dietro accanto a Jon decide d’intervenire alzandosi e raggiungendo il marito.

“Maaammmaa!” Singhiozza Erin alla vista della donna allungandosi verso di lei.

“Che succede, stellina?” Chiede prendendola dalle braccia dell’uomo.

“Tieni.” Dice Nathan passandole il ciuccio.

“Sei stanca, amore della mamma. Che dici ci facciamo un riposino…” Sussurra all’orecchio della figlia dopo averle dato il ciuccio.

Erin nascondendo il viso contro il collo della madre e aggrappandosi a lei calma in un attimo i singhiozzi.

“Нисам! који кугле су пала!” Esclama Dylan arrabbiato.

“Ehi! È zio Dusan che ti insegna queste parole?” Domanda Stana.

“Нисам ништа рекао.” Risponde lui riprendendo a giocare.

“Di sicuro non te le ho insegnate io… e parla in inglese.” Lo rimprovera lei continuando a coccolare la figlia.

“Без иначе тата разуме шта ја кажем.” Commena Dylan.

“Papà non capisce ma posso sempre dirgli io cosa stai dicendo. Parla in inglese.” Ripete per l’ennesima volta.

“NO!” Esclama preoccupato che la madre possa ripetere al padre quello che ha appena detto.

“Dylan, spostati… lascia il posto alla mamma.” Dice Nathan al figlio.

“Tranquillo, torno al mio posto.” Risponde Stana per poi sparire da dove è venuta con la piccola ormai del tutto rilassata.

Sono passate tre ore dalla discussione e nonostante abbiano deciso di rimandare la discussione una volta tornati a Los Angeles Stana non sembra aver perdonato il marito per le cose che le ha detto e da allora lo evita o comunque cerca di parlare il meno possibile con lui.

“Тата, помози ми!” Dice Dylan allungando l’i-pad.

“Ti aiuto se parli in inglese.” Propone prendendo il tablet.

“Non riesco a superare questo schema!” Spiega Dylan parlando di nuovo in inglese.

“Ok, vediamo dove sei arrivato.” Dice facendo ripartire il gioco.

“Parla spesso serbo?” Chiede curiosa Nicole.

“No… capita solo in tre casi.” Risponde Nathan concentrato.

“Salta!” Grida Dylan vedendo il suo personaggio vicino al burrone.

“Quando è stanco, quando Stana è via per lavoro al terzo giorni inizia a non farsi capire e quando i coniugi Fillion qui presenti litigano.” Spiega Jeff alla fidanzata.  

---

“Dylan, finisci di vestirti e allontanati dalla tv.” Gli ordina Stana vedendolo imbambolato davanti al televisore ancora in mutande.

“Eccola qui… pulita e profumata.” Annuncia Nathan entrando nel salottino della suite con Erin in braccio.

“Oni… oni…” Dice indicando verso il fratello e dimenandosi.

“Vai, fragolina. Dylan, allontanati dalla tv.” Dice mettendo la figlia a terra.

“Vado a fare la doccia.” Afferma Stana superandolo e andando verso la stanza.

“Ferma.” Protesta Dylan allontanando la sorellina dall’i-pad.

“Pipa… pipa!” Dice Erin cercando di raggiungere il tablet.

“Dylan, falle vedere Pimpa… tanto non lo stai usando.” Interviene Nathan prendendoglielo di mano.

“Mettiti seduta.” Suggerisce alla figlia cercandole su youtube il suo cartone preferito.

“Pipa!” Ripete battendo le manine.

“Ecco.” Dice mettendoglielo l’i-pad in grembo per poi rivolgersi al figlio: “Dylan, allontanati e vestiti.” Per poi sparire nella direzione presa dalla moglie pochi minuti prima.

Entrato nella camera da letto sente il rumore dell’acqua che scorre in bagno così dopo aver dato un’ultima occhiata ai bambini si spoglia deciso a raggiungere la donna.

Apre lentamente la porta ritrovandosi davanti la sagoma della moglie offuscata dai vetri opachi del box doccia è impegnata a insaponarsi i capelli. Stando attento a non far rumore si avvicina, apre delicatamente la porta del box trovandosi ad ammirare il corpo perfetto della donna che con gli occhi chiusi non si è ancora accorta di lui.

“Ehi…” Sussurra dopo un paio di secondi.

“Che succede?” Chiede Stana spalancando gli occhi.

“Niente… posso?” Domanda Nathan entrando senza attendere la risposta.

“Ho quasi finito… puoi…” 

Nathan non le da il tempo di finire la frase che la zittisce coinvolgendola in un bacio mozzafiato bloccandola tra il suo corpo e il muro.

“Mi dispiace…” Mormora sulle sue labbra accarezzandole il viso.

“Ti sei reso conto di quello che mi hai detto?” Chiede con un leggero tono di rabbia.

“Si… sono un’idiota. Scusa.” Risponde lasciandole un rapido bacio e guardandola dritta negli occhi.

“Si lo sei… confermo.” Afferma Stana.

“Ascolta, abbiamo ancora ventiquattro ore prima di tornare a casa. Che dici se facciamo una tregua?” Propone Nathan spostandole una ciocca di capelli incollata al viso.

“Ok… lo faccio solo per i bambini… sono veramente arrabbiata con te. So come sei fatto… so che reagisci sempre d’impulso ma non tollero la mancanza di rispetto. E ti assicuro che oggi non hai avuto alcun rispetto per me.” Acconsente restando immobile senza contraccambiare le tenerezze che lui le sta dando.

“Amore, non le penso quelle cose e…”

“Nate, so che non le pensi ma non per questo fanno meno male.” Lo interrompe lei spingendolo leggermente indietro.

“Io…”

“Non abbiamo appena detto che non ne parliamo più per le prossime ore?!” Domanda interrompendolo nuovamente.

“Giusto…” Risponde versandosi un po’ di bagnoschiuma sulle mani e iniziando ad insaponarle la schiena.

---

“Ultima serata di relax…” Commenta Nathan sconsolato sedendosi accanto a Lucas.

“Ma se passi metà della tua vita a cazzeggiare…” Lo prende in giro l’amico.

“Se calcoliamo tutti i 365 giorni dell’anno faccio sicuramente meno ore di lavoro di te ma il mio lavoro è più stressante del tuo. Lavoro per 6/7 mesi di fila facendo però 14 ore al giorni di riprese mentre tu ti fai le tue 8 ore al giorno tutti i giorni.” Chiarisce affondando i piedi nella sabbia.

“Guadagni anche il triplo di me…” 

“Certo ma è stressante… tu invece non sai nemmeno cosa sia lo stress. In aggiunta ho altri mille pensieri per la testa… con due figli e una moglie così.” 

“Così come? Stana è fantastica.” S’intromette Jeff unendosi alla discussione.

“Tu, hai sempre troppa adorazione per mia moglie… devo tenerti d’occhio.” Scherza Nathan puntandogli il dito contro.

“E fai bene… quando morirai le chiederò di sposarmi.” Ammette scoppiando a ridere.

“Chi ti dice che morirò prima io?” Domanda sorridendo.

“Tu… sei tu quello che dice sempre che Stana un giorno o l’altro ti farà morire d’infarto… non io.” Gli ricorda Jeff.

“Verissimo…” Conferma sorridendo.

“Ho notato che a cena eravate più tranquilli… avete risolto?” Chiede Lucas.

“No… abbiamo deciso di fare una tregua fino a quando non saremo a casa.” Spiega Nathan guardando verso la moglie una trentina di metri più in là impegnata a chiacchierare con le altre donne del gruppo mentre controlla di tanto in tanto Dylan, Kevin, Sophia e Allison impegnati a salire e a scendere dall’amaca.

“Mi raccomando, bro. Non fare casini.” Gli raccomanda Jeff.

“Perché deve essere così difficile?” Chiede continuando a fissarla.

“Tam mi ha sempre detto che girare scene di sesso è tutto fuor che eccitante e romantico… non capisco perché te la prendi tanto. È solo finzione.” Commenta Lucas.

“Verissimo… hai attorno a te una decina di persone che ti guardano ma tu non conosci Mark Polish quello è un pervertito del cazzo. Quello ci prova con Stana dai tempi del loro primo film anche se è sposato… lui e suo fratello girano praticamente dei film porno.” Spiega Nathan nervosamente.

“Ok… ma non mi pare Stana abbia scelto lui come marito e padre dei suoi figli.” 

“Ragazzi, non so che dirvi… io di quei due non mi fido e non voglio che Mark la tocchi… non voglio nemmeno che la guardi!” Afferma iniziando ad agitarsi.

“Ehi, Nat! Cerca di calmarti… troverete un punto d’incontro anche questa volta.” Lo rassicura Jeff mettendogli una mano sulla spalla nel tentativo di tranquillizzarlo.

-

Un po’ più in là

“Cosa state combinando voi due?” Chiede Stana curiosa notando il continuo andirivieni dei due uomini.

“Ragazze, vi stiamo preparando una sorpresina… siamo quasi pronti.” Risponde Jon lasciando cadere dell’altra legna a terra.

“Papà, accendiamo un fuoco?” Domanda Kevin avvicinandosi assieme a Dylan.

“Esatto… andate a chiamare quei tre scansafatiche.” Dice Seamus indicando verso Nathan, Lucas e Jeff.

I due bambini ne approfittano per fare una gara correndo verso i tre impegnati a chiacchierare.

“Signore… quando volete potete accomodarvi.” Annuncia Jon stendendo l’ultima coperta chiudendo così il cerchio attorno al fuoco che sta accendendo Seamus.

“Che bello!” Esclama Sophia sedendosi per prima.

“Wow…” Mormora Allison meravigliata.

“Siete stati bravi!” Si complimenta Stana fermandosi accanto all’amico.

“Per la mia diva questo ed altro.” Sussurra Jon stampandole un bacio sulla guancia.

“PRIMO!” Urla Dylan tuffandosi su una coperta.

“Non è valido sei partito prima del via!” Si lamenta Kevin.

“Ssshhh… non gridate.” Gli rimprovera Juliana aiutando Tamala a spostare il passeggino di David accanto a quello di Erin, entrambi addormentati già da un po’.

“Non è vero!” Controbatte Dylan togliendosi la maglietta e restando a petto nudo.

“Vi sentivate creativi…” Scherza Jeff raggiungendo il gruppo seguito dal fratello e da Lucas.

“Sempre meglio di voi tre… poltroni.” Ribatte Jon.

“Dorme?” Chiede Nathan accarezzando la schiena della moglie impegnata a coprire la piccola con una copertina rosa.

“Si.” Risponde spostandole un ciuffetto di capelli dalla fronte.

“Мама, држи!” Dice Dylan lasciando cadere la maglia ai piedi del passeggino.

“Ehi fermo lì… non è così caldo da stare nudi. Rimettila!” Ordina Nathan raccogliendola e raddrizzandola.

“Ја сам врућ!” Controbatte lui.

“Dylan…” Lo avverte Stana.

Il bambino però spostandosi più in là dice: “Приуштите Ме!” prima di scappare verso l’oceano.

Dopo essersi scambiati uno sguardo d’intesa i due adulti si separano prendendo due direzioni diverse decise a catturare il figlio che divertito continua a chiamarli.

Dylan riesce a sfuggire dalle grinfie del padre usando la sua velocità e agilità che però non gli sono di nessun aiuto quando si scontra con la madre che riesce subito a bloccarlo.

“Ti ho preso peste!” Esclama Stana sollevandolo.

“Aaaahhhahahahaaaa…” Strilla divertito.

“PRESI!” Grida Nathan prendendoli alla spalle e abbracciando entrambi.

“NATE!” Urla Stana aggrappandosi al braccio del marito.

Come quasi sempre l’irruenza dell’uomo travolge i due facendogli finire tutti tre a terra sotto lo sguardo divertito del resto del gruppo che li sta osservando.

“Ahahahaha!” Ride Dylan ritrovandosi disteso a sulla sabbia.

“Ti sei fatta male?” Chiede Nathan preoccupato sdraiato sopra di lei.

“Nate, sei il solito!” Dice severamente.

“Il solito… quindi sai cosa ti aspetta adesso… vero?” Afferma cominciando a farle il solletico.

“Nooo… Natee… ahahahaha..” Esclama cercando di fermarlo non riuscendo però a trattenersi e incominciando a ridere.

“Smetttillaa… ti preggoooo!” Lo supplica con le lacrime agli occhi.

“Sai bene cosa voglio in cambio della mia resa…” Gli ricorda proseguendo a torturarla.

Con una rapida e decisa mossa di bacino Stana ribaltando la situazione e ritrovandosi a cavalcioni sopra di lui.

“Non è valido!” Protesta Nathan.

“Mamma… vince come sempre.” Esulta Dylan gattonando verso di loro.

“Nate… dopo tutti questi anni credi di potermi battere al corpo a corpo.” Afferma divertita sistemandogli il ciuffo.

“E dopo tutti questi anni non hai ancora capito che non rinuncio così facilmente ad un tuo bacio?!” Dice prima di ribaltare nuovamente la situazione.

“Facciamo progressi Mr Fillion!” Si complimenta Stana sorridendo.

Nathan ad un soffio dalle sue labbra sussurra: “Ti amo.” Prima di coinvolgerla in un bacio mozzafiato.

Dopo una ventina di secondi il gruppo d’amici vedendoli ancora appiccicati comincia a urlare frasi di ogni genere: “Non serve che fate un altro figlio davanti a noi!” “Vergogna farlo davanti a vostro figlio!” “Sarete arrestati per atti osceni!” “Attenti sta arrivando la polizia!” “Tutto qui quello che sai fare, bro!” “Dai… spogliala!” “Dylan, la mamma è tua riprenditela!” “Vai Dylan!”

Incitato dal gruppo Dylan s’avvicina a mezzo centimetro dalle facce dei genitori, dicendo: “Adesso basta, papà! Mamma è anche mia!”

Stana e Nathan divertiti si separano girandosi a guardare il figlio che finalmente ha ripreso a parlargli in inglese mentre gli amici proseguono a prenderli in giro.

  
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