Matthias solleva il piccone. Tra le sue mani grandi e callose sembra un giocattolo per bambini rubato al figlio di un baleniere.

Quando lo riabbassa, schegge trasparenti si mescolano a quelle che gli pendono dal petto; se le porta dietro dal giorno in cui Nina ha calpestato lui e la sua fiducia, strette intorno a qualcosa che forse batte, ma perlopiù sanguina.

Sul ghiaccio si apre una minuscola crepa, ma la sua Fjerda è fiera e possente, può scheggiarsi (come lui, può sanguinare e soffrire), ma non cede facilmente.

Un altro colpo. E poi un altro. Tanti quanti ce ne vogliono per spaccare l’armatura di ghiaccio, aprire la terra e arrivare fino al cuore di Djel.

Matthias non scava tombe per i drusje. Il corpo del Grisha crolla nella buca, ma non è per lui che le preghiere si levano dalle labbra screpolate.

Dammi la forza di resistere. Matthias implora il suo dio, mentre seppellisce pezzi d’anima e giorni passati – li ha contati e ricontati nell’Anticamera dell’Inferno, li ha rivissuti nei suoi sogni e fatti a pezzi nei suoi incubi.

Lascia che li rinneghi, Djel. Prega con la bocca, ma nello sguardo si fa strada il tradimento: insegue la strega, cerca la donna, brama Nina.

Perfino ora, con occhi gonfi di lacrime (per un altro abominio della sua specie) lei lo intrappola nel suo incanto, lo avvolge in desideri delicati e voglie soffocanti, e Matthias non sa più se a pizzicargli la punta delle dita arrossate dal freddo sia il bisogno di stringerla

forte, fino a smarrirsi in lei

o soffocarla

forte, fino a perderla per sempre.

A Nina è sempre bastato così poco per farlo vacillare.

Nessun rogo avrebbe arso abbastanza come il fuoco che le fiammeggiava dentro e lui, sciocca falena, non si è accorto delle ali che bruciavano, finché non è crollato a terra, nella polvere. Lo ha reso cieco con le sue labbra carnose spalancate in risate assordanti, che nulla trattenevano e nulla nascondevano, con i suoi occhi di vetro e sale, quando appesa sul vuoto l’ha implorato di non lasciarla andare, con il suo corpo e le sue curve e le sue nudità, volgare e impudente, ed eppure così donna.

Nina aveva la pretesa di esistere e camminare al suo fianco, l’arroganza di considerarsi sua pari e stringere nel palmo della sua mano il cuore di un Drüskelle.

E se solo avesse domandato, glielo avrebbe lasciato fare.

Matthias si inchina, raccoglie una manciata di terra e a occhi chiusi la getta nella fossa.

Mai più. Giura innanzi a Djel, lega promesse alle radici della sua fede, profonde e rigogliose.

Ma quando riapre gli occhi, Nina lo guarda in un silenzio chiassoso, denso e viscoso, che sotto agli abiti si insinua, e sulla pelle striscia, si appiccica, lo ammalia e lo distrugge.

Djel, invece, tace.

Wandenolstrum end kendesorum.

Isen ne bejstrum.

Ed eccomi qui, ad approdare per la prima volta nel Grishaverse, con una fic che più banale di così si muore. Però mi gioco la carta "è la mia prima volta" e chiudo così il turno, che in fondo, quello che conta è aver scritto di Matthias (e aver convinto un sacco di altra gente a fare lo stesso, mweheheheh). Scherzi a parte, per l'occasione ho addirittura letto Sei di Corvi (e ho preso in prestito anche Il Regno Corrotto, ma ancora non l'ho iniziato) nella speranza di poter passare un po' più inosservata e mimetizzarmi meglio tra le fanfic degli altri partecipanti alla challenge, e invece qualsiasi cosa io scriva evidentemente urla "Fuu" da ogni punto e ogni virgola perché sono stata riconosciuta pure dal fruttivendolo sotto casa.

Ma va bene così, it was fun e, anche se come prima fic non è davvero nulla di che, era da tanto che volevo buttare giù qualcosina per il mio pg preferito, e questa challenge mi ha dato la scusa per farlo. Se poi in futuro riuscissi a scrivere altro, pure meglio, che di fic su Matthias ce n'è pochissime e la prendo come offesa personale! è_é/

Detto questo, grazie a chiunque avrà voglia di leggere, di lasciare un commentino o anche solo di confermare che Matthias merita tutto l'amore del mondo. You da best ♥

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Scritta per il primo turno della challenge Chi dice Dixit dice danno! (multifandom) @Ferisce la penna indetto da Ciuscream

prompt: "Aveva una sensualità capace di strappare dolcemente, a una a una, le sottili membrane che avvolgono il cuore umano." —a sud del confine a ovest del sole; Murakami Haruki