Sylvia Anderson – Habanera
Sbiadite e stracciate
le pagine del mio diario,
priva di voce trasmutai sirenetta
mercé della gola il peccato
di principi sgangherati.
Dei miserabili la Sodoma,
New York ti perdono,
sotto le tue luci d'acqua
posso ancora essere ombra.
Lividi dentro il corpo,
tutto il sangue l'ho versato
tra la spazzatura
e un lampione spento.
Godiva dalla testa rasata,
il settimo velo è caduto
al cospetto di Erode intossicato.
Rodopi le sue guance bianche
ha sacrificato
all'oro rosso della lussuria
di mille faraoni.
Nel mio silenzio
il canto
di una fiaba amara,
Giuda Iscariota
che troppo tardi ti pentisti
domanda al Signore
perché un Padre
una figlia poco amata
castiga.
Bella addormentata
in un palazzo di spine e rose,
nel mio canto
il silenzio
di una fiaba bruciata.
Angolo Autrice: Sono sotto esame e di conseguenza scrivo XD ringrazio chi ha letto e ilbilbo per aver recensito. E con questa botta di allegria XD ci avviamo verso la WWII con la storia successiva :).
Un bacio,
Beauty