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Autore: Alex Ally    10/06/2024    1 recensioni
Una raccolta di momenti che riguardano i giochi di quinta generazione.
Retroscena, approfondimenti e altro ancora mentre diamo uno sguardo alla mia versione delle avventure dei giovani alleantori di Unima e non solo.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Videogioco
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Io e Snivy.

«Snivy ti si addice proprio.» disse Belle mentre Mei non riusciva a staccare gli occhi dalla PokeBall.
Ancora non riusciva a crederci aveva veramente un Pokemon tutto suo! Dopo così tanto tempo ad aver invidiato Toni e il suo Tepig anche lei adesso era un’Allenatrice. A quel pensiero però Mei ingoio a vuoto, non era molto sicura di avere la stoffa per fare l’Allenatrice.
Fece uscire Snivy dalla PokeBall, gli sguardi tra Mei e la Pokemon si incrociarono e la ragazza fu certa che quello era l’inizio di una forte amicizia e di un legame indissolubile.

Ma perché tra tutti gli Snivy di questo mondo proprio a lei era capitata un’Allenatrice del genere?
Sembrava una Skitty spaurita, balbettava e mancava completamente di fiducia, Snivy era già stanca di lei dopo solo la loro prima battaglia.
Scosse la testa a pensarci, stavano affrontano l’amico d’infanzia dell’Allenatrice e il suo Tepig, che fortuna quel Tepig aveva un Allenatore che sapeva ciò che faceva mentre Mei invece si era fatta prendere dal panico. Per fortuna Snivy aveva deciso di fare di testa sua altrimenti non avrebbero mai vinto.
Quando dopo la lotta Mei aveva provato ad abbracciarla Snivy si era spostata tornando nella sua PokeBall.
Era stata così entusiasta quando la professoressa Aralia l’aveva preparata al viaggio, sognava di avere un Allenatore e viaggiare per Unima affrontando altri Pokemon fin da quando il suo uovo si era schiuso.
Quando era stata scelta come Starter era certa di non essere mai stato così felice e invece il destino le aveva riservato un umano che non corrispondeva per niente alla sua idea di Allenatore ideale.
Cosa aveva fatto di male per meritarselo?

«È… è normale?» chiese Mei guardando la PokeBall di Snivy.
La Pokemon Serperba ci era entrata da sola dopo la lotta contro Toni e Mei non riusciva a capire se era una cosa dei Pokemon in generale o se per caso avesse già sbagliato qualcosa. D’accordo si era lasciata un po' prendere dal panico quando Toni l’aveva sfidata, ma era comunque la sua prima lotta Pokemon in assoluto… Snivy non poteva avercela avuto con lei per così poco, giusto?
Belle e Toni si scambiarono sguardi confusi poi la prima prese parola.
«Bè ad essere sincera non ho mai visto un Pokemon comportarsi così prima.» disse Belle. «Ma sono sicura che appena vi sarete abituate l’una all’altra Snivy cambierà atteggiamento, devi solo avere pazienza.»
Mei non era molto sicura di questo, ma quando sentì Toni metterle una mano sulla spalla in segno di sostegno di sentì meglio.
Appena ci avrebbe preso la mano con tutta quella faccenda dell’Allenatrice sarebbe di sicuro riuscita anche a capire meglio Snivy, doveva solo avere pazienza e aspettare.

Lacrime di rabbia le scendevano silenziose lungo il viso, aveva provato, aveva cercato di stabilire un legame con Snivy, ma sembrava che fosse tutto inutile. Era riuscita a catturare altri Pokemon per la sua squadra, con loro era facile andare d’accordo e Mei si chiedeva perché invece non riusciva a farsi ascoltare dalla sua starter. Durante le lotte Snivy faceva sempre di testa sua, non l’ascoltava e a volte partiva all’attacco prima ancora che Mei potesse darle effettivamente un ordine.
Voleva credere alle parole di Belle, che a Snivy serviva solo un po' di tempo per conoscerla, ma ormai Mei aveva già guadagnato le sue prime due medaglie e la Pokemon Serperba era chiaro ancora non l’aveva accettata come sua Allenatrice. Ma quando era troppo era troppo e Mei non avrebbe più accettato di essere trattata in questo modo.
Questa situazione non era giusta né per lei né per Snivy. Fece uscire la Pokemon dalla PokeBall e come al solito Snivy la degno a malapena di uno sguardo di chiaro disprezzo.
«Va se vuoi!» disse Mei indicando l’erba alta del percorso. «Non sei più costretta a seguirmi se non vuoi, sei libera, vattene!»
Snivy la guardo finalmente in faccia e poi se n’è andò sparendo nell’erba alta come se non fosse mai stata lì.
Mei non sapeva se la voglia di piangere derivava dal fatto che la Pokemon se ne fosse effettivamente andata o dal fatto che non si fosse voltata indietro nemmeno una volta.
Almeno ora Snivy poteva trovare un allenatore con cui essere veramente felice anche se quell’allenatore non sarebbe stata lei.

I Pokemon selvatici non erano una sfida per lei, ma sapeva che non avrebbe dovuto accontentarsi solo di loro ancora per molto. La sua era una specie rara da trovare in natura perciò non ci sarebbe voluto molto prima di trovare un nuovo allenatore.
Sconfisse con Frustata un Venipede e soddisfatta di sé stessa andò a cercare qualcosa da mangiare e riposarsi un po'. Questa era forse l’unica cosa che le mancava di Mei, la ragazza aveva sempre con sé bacche e rimedi per ogni evenienza.
Prima però che potesse fare una qualsiasi di queste due cose venne attaccata alle spalle da una mossa che riconobbe come Velenoschock.
Il Venipede di prima era tornato e non era da solo assieme a lui c’erano altri Pokemon Centipede. Snivy cerco di attargli, ma erano in troppi per lei così cade a terra sconfitta. Un Venipede si avvicino a lei per darle il colpo di grazia.
«Pidove usa Aerasoio!»
Questa voce Snivy la conosceva, cercando di rialzarsi la Pokemon vide Mei dare ordini alla sua squadra per sconfiggere i Venipede.
La ragazza prese Snivy tra le braccia mentre la portava via da lì, la Pokemon Seperba perse conoscenza per i danni subiti.

Quando Snivy rivenne vide che le sue ferite erano state guarite da Mei, ma nonostante ciò la ragazza si teneva a distanza da lei.
Come biasimarla? Anche se era stata lei a cacciare Snivy, era stata quest’ultima a prendere la decisione definitiva di andarsene… eppure Mei l’aveva aiutata quando l’aveva vista nei guai.
Snivy si avvicino a Mei e con calma entro di nuovo dentro ad una delle PokeBall della ragazza.
Forse non era l’Allenatrice ideale che Snivy aveva sognato, ma l’aveva salvata guadagnandosi il suo rispetto.
Avrebbe fatto uno sforzo per collaborare con lei e sentendo da dentro la PokeBall i singhiozzi di gioia di Mei capì che il sentimento di provarci ancora una volta era reciproco.
  
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