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Autore: Aribrus    21/08/2024    0 recensioni
ATTENZIONE - QUESTA STORIA E' IL SEQUEL DI "TERZA STAGIONE" ; VI CONSIGLIO DI LEGGERE PRIMA QUELLA
Il mattino successivo Aziraphal era raggiante e cercava disperatamente di non abbagliare tutti con la sua luce accecante.
Faceva il possibile per non essere così euforico e per ragionare razionalmente.
Cercava anche di guardare i lati negativi e concentrarsi su di essi, cosa già difficile per una natura angelica tanto ottimista, quanto ricolma di fede.
Pensò al fatto che il matrimonio con Crowley voleva dire vivere ancora una cinquantina d'anni, con un po' di fortuna e poi morire, non necessariamente insieme e poi separarsi per l'eternità.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Belzebù, Crowley, Gabriele, Lucifero/Satana
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Fu un periodo in cui tutto filò liscio come l'aria, al punto che ormai gli accordi, che per millenni Aziraphale e Crowley avevano tenuti nascosti a tutti o comunque maneggiato con cautela, erano all'ordine del giorno. 

Venivano discussi sulla Terra e nei Regni sopra e sotto. 

Si cercavano compromessi che accontentassero in permanenza entrambe le parti. 

In tal modo l'umanità fluttuava, come sempre, fra il bene e il male e pian piano, progrediva.

"Una volta trovato un sistema che funziona, non si cambia." sorrise felice l'Arcangelo mentre porgeva la tazza con i 6 espressi a Crowley.

Aveva appena comprato la macchina per l'espresso, con notevole disappunto di Nina e piazzata in libreria, sull'unico angolo ancora libero da volumi d'ogni sorta, proprio per poter offrire un caffè speciale al suo demone.

Gli aveva regalato una tazza come la sua ma, anziché essere bianca, era nera con ali nere, proprio perfetta per lui.

Crowley era entrato in apnea nel momento in cui si trovò fra le mani quella tazza con 6 espressi, appena fatti dal suo Angelo con la macchina da espresso, comprata solo per lui.

Boccheggiò un grazie muto, come una carpa alla ricerca di briciole sul pelo dell'acqua e dovette ingoiare a vuoto almeno una decina di volte, prima di poter emettere un suono che non fosse spezzato dalla commozione.

Per aiutarsi ingollò i sei espressi fumanti in un colpo solo e, per qualche insidioso motivo, non riuscì a restituire la tazza all'Arcangelo, portandola con sé, vuota, sul divano.

Si sedette nel solito modo scomposto e la tazza finì al sicuro, di fianco alla macchina da espresso. 

"Grazie Angelo, tu sei l'unico oggetto di ogni mio desiderio, lo sai questo, vero?" dicendolo Crowley volle sottolineare la cosa togliendosi gli occhiali e fissandolo con i suoi enormi e splendidi occhi da serpente e in certi momenti, come quello, da gatto.

Aziraphale si schermì arrossendo, ma si avvicinò, per posare le sue labbra sul suo collo pallido, come un'ape attratta da un fiore.

Non fece in tempo a farlo, che il demone lo aveva afferrato per i fianchi e tirato a sedere sulle sue gambe.

Fu un istante di seduzione molto romantico e passionale, interrotto in un momento quasi critico, dal suono del telefono.

"Angelo, sei l'unico essere vivente che ha ancora un telefono fisso!" si lamentò Crowley.
"Non siamo già abbastanza reperibili col cellulare?!" continuò a lagnarsi il demone, mentre Aziraphale era già con la cornetta del vecchio telefono a rotella in mano.

"Pronto? Qui libreria di A.Z.Fell, in cosa posso esserle utile?"

"Ciao Azi, sono Adam, sono qui a Londra con Jisus e vi dobbiamo parlare".

"Ciao Adam! Ma che è successo? Vi serve aiuto?" si preoccupò subito l'Arcangelo.

"Stiamo bene, stai tranquillo, ma dobbiamo parlare in un posto meno ovvio della tua libreria."

Aziraphal rifletté e poi suggerì un cottage, a un centinaio di km fuori Londra, che aveva comprato pensando di andarci a vivere con Crowley. 

A dire il vero non gliene aveva ancora parlato, perché tra una cosa e l'altra era mancata l'occasione.

Vorrà dire che lo vedrà prima di saperlo, pensò Aziraphale e se non dovesse piacergli, lo capirò subito e penserò al da farsi.

Si misero d'accordo su dove e quando, tenendo conto dei ritmi di Crowley e si salutarono.

Aziraphale tornò verso il divanetto e trovò Crowley acciambellato in forma di serpente.

Di colpo sorrise divertito.

"Dai, brontolone permaloso, ritorna in forma umana che dobbiamo incontrarci con Adam e Jisus in un posto fuori città e se non vuoi che guidi io, ti consiglio di rimetterti su due gambe."

Crowley riprese la forma umana in meno di 4 decimi di secondo.

"Non ci pensare nemmeno Angelo, la mia bambina la guido io" e si incamminò verso la macchina già dimentico dei motivi della trasformazione.

"Ma che diav.. che accidenti vogliono quei due mocciosi?"

"Non sono più tanto mocciosi Crowley.. Jisus ha 24 anni e Adam..beh, si è fermato a 25, ma penso che tecnicamente li abbia superati da un po'."

Continuarono a dissertare sull'età di Adam per quasi tutto il tragitto che l'Arcangelo indicava a Crowley, scoprendo poi con stupore, che la Bentley sembrava conoscerlo meglio di lui, infatti gli aveva impedito di sbagliare incrocio per ben due volte.

Anche lui in fondo ci era stato solo una volta, la strada l'aveva vista da un taxi e con occhio distratto.

Arrivarono comunque puntualmente all'orario concordato coi ragazzi, che però sembravano non essere ancora arrivati.

Crowley, si tolse gli occhiali per guardare meglio i paraggi, visto che si faceva sera e chiese curioso ad Aziraphale:
"Cos'è questo posto Angelo?" 

Aziraphale rispose con una domanda:
"Ti piace?"  

"Un po' fuori mano ma bello, c'è un grande appezzamento tutt'intorno, piantumato a querce.. Idea originale, considerando la loro longevità." apprezzò il demone.
"Ma tu come fai ad avere libero accesso alla casa Angelo? Non sapevo conoscessi qualcuno in questa zona."

"E' nostro Crowley. L'ho comprato qualche anno fa per noi due ed è per metà tuo."

Crowley tornò in apnea e stavolta ci volle un bacio dell'Arcangelo per ripristinare i sistemi circolatori e respiratori.

"T-tu hai preso questo p-per noi?? A-angelo, ma è meraviglioso! Quando pensavi di dirmelo?" lo guardò esterrefatto Crowley.

"Lo so, volevo dirtelo, ma non ce n'è stata l'occasione e alla fine è successo lo stesso per conto suo." L'Arcangelo si torse le mani,
"Non sapevo se ti sarebbe piaciuto, se ti saresti arrabbiato, se fosse stata una buona idea..." Aziraphele continuò nervosamente.

"Angelo..." Crowley non riuscì a continuare e lo prese tra le braccia stritolandolo in un bacio in cui fu Aziraphale ad entrare in apnea e a rimanerci, finché una voce gioviale non li interruppe.

"Ragazzi, voi siete il mio pensiero felice, insieme a Dog" sentenziò ridendo ma convinto, Adam.

"Pensa che stavano già a fare coppia alla mia crocifissione" disse sorridendo Jisus, sopra le sue spalle. 

"In realtà già dal giardino dell'Eden" specificò Aziraphale guardando Crowley con quello sguardo... quel mal...ben... Quell'accidenti di sguardo che lasciava nel cervello di Crowley solo una scimmietta schizofrenica caricata a molla che sbatte i piattini tra loro e nient'altro.

"Sono due creature speciali" disse Jisus e rappresentano una nuova via. 
Lei osserva la loro incredibile storia e se ne compiace."

"Meglio così, con tutte le difficoltà che hanno avuto, ci mancherebbe solo l'ira di Dio" rise Adam.

"Ragazzi, vi ricordate che siamo qui e che vi sentiamo, vero? E come sarebbe che Dio ci osserva?" chiese con sguardo interrogativo Crowley.

"Ne parleremo ancora, se volete, ma ora ci sono cose più importanti di cui discutere" disse Jisus 
"Ho inventato una macchina per dissalare l'acqua di mare." cominciò "Ora ho delle multinazionali alle calcagna che vogliono affossare la cosa e non sono affatto amichevoli" si toccò la fronte in un gesto stanco.
"Adam mi ha reso invisibile in qualche occasione e mi ha sdoppiato in qualche altra, ma per poter sgominare tutti quelli che mi cercano o che mi osteggiano, ci serve un lavoro di squadra più ampio e con i vostri poteri combinati ai nostri, potremmo riuscire."

Aziraphale e Crowley si guardarono stupiti.

"Un desalinizzatore? Ma caro ragazzo, è stato già inventato un buon numero di anni fa!" lo informò l'Arcangelo.

"Un apparecchio ingombrante e piuttosto costoso, lo so, ce ne sono già parecchi di impianti funzionanti, ma questo è un'altra cosa, è rivoluzionario" e dicendo questo tirò fuori un cellulare e lo mostrò a Crowley.

Sempre più stupito il demone lo prese in mano, accorgendosi solo in quel momento che era una specie di cellulare o telecomando.

Se lo girò fra le mani qualche minuto, cercando di capire cosa fosse e poi lo passò all'Arcangelo:
"Che ti sembra questo coso?"

Aziraphale lo prese, lo soppesò, lo girò un paio di volte e poi rivolto a Jisus:
"ma sarebbe questa la tua invenzione? Ma è un desalinizzatore?? Così piccolo??" si stupì Aziraphale

"402900000 litri d'acqua desalinizzata e resa potabile in 2 ore. Come massima prestazione, ma anche applicabile a qualsiasi rubinetto in casa come un semplice depuratore, con un costo di poche decine di dollari, ricaricabile e impermeabile, sì, è la mia invenzione", rispose con un certo orgoglio Jisus."E l'ho realizzata senza poteri", ammiccò. "Con questo si risolve il fabbisogno d'acqua nel pianeta e di conseguenza la fame nel mondo. Ovviamente non piace a parecchi speculatori e sfruttatori, quindi sono l'uomo più ricercato di sempre." aggiunse un po' rattristato. "Unendo le nostre forze Adam ed io siamo invisibili a tutti tranne che a voi, ma ci vuole molta energia per questo e non riusciamo a portare questo oggetto in produzione, né a un ufficio brevetti, perché sono tutti piantonati e se ci mettono le mani sopra, lo faranno sparire. Non hanno interesse che venga prodotto su larga scala"
Adam annuiva emettendo qualche suono di conferma ogni tanto.

"Sicuramente c'è lo zampino di Shax, guidata da ordini superiori. Non posso impedire che Satana persegua il suo piano di dominio, verrei schiacciato come... una biscia da un rinoceronte" mormorò Crowley mortificato.

"Ma io sì! Almeno posso tentare" s'illuminò Aziraphale allargando le braccia.
"Dopotutto è il mio compito osteggiare le mire del maligno, ditemi come pensate che possa intervenire" soggiunse elettrizzato.

"Non è così semplice." ammise Adam.

"E' vero," soggiunse Jisus.
"Dobbiamo unire le forze e lavorare insieme e ci serve anche il potere demoniaco, per controllare i demoni preposti al sabotaggio della mia invenzione."

"D'accordo, oltretutto abbiamo anche Bel che insegna ai corsi d'intelligenza e magari una mano ce la darà. Però devo poterla informare" Disse con voce interrogativa il demone.

"Ed io a questo punto dovrei informare anche Gabriel, tanto difficilmente Bel se lo terrà per sé senza dirlo al suo..."Moschino""

Aziraphale pronunciò l'ultima parola con le labbra arricciate come volesse baciare qualcuno.

Crowley attirato dal gesto come una falena, si allontanò dal fianco di Adam per avvicinarsi inconsciamente all'Arcangelo e interrompere la traiettoria del bacio.
Neppure l'aria poteva prendersi ciò che era suo.

Adam e Jisus si guardarono inteneriti e si rivolsero ai due sposini senza anello:
"Voi due come siete messi poi col vostro... chiamiamolo connubio?" chiese Adam curioso, con un sorrisetto gentile.

Aziraphale arrossì e fu Crowley a rispondere per tutti e due:
"I vostri genitori non vogliono che ci sposiamo, ci amano troppo." e l'ironia della sua frase fu evidente a tutti. 

Poi rimanendo in ambito di ironia Crowley guardò l'Arcangelo e i ragazzi e se ne uscì dicendo
"Insomma , mi sbaglierò, ma qui stiamo per lavorare Tutti Insieme Appassionatamente" e cominciò a ridere di gusto.




   
 
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