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Autore: Aribrus    21/08/2024    0 recensioni
ATTENZIONE - QUESTA STORIA E' IL SEQUEL DI "TERZA STAGIONE" ; VI CONSIGLIO DI LEGGERE PRIMA QUELLA
Il mattino successivo Aziraphal era raggiante e cercava disperatamente di non abbagliare tutti con la sua luce accecante.
Faceva il possibile per non essere così euforico e per ragionare razionalmente.
Cercava anche di guardare i lati negativi e concentrarsi su di essi, cosa già difficile per una natura angelica tanto ottimista, quanto ricolma di fede.
Pensò al fatto che il matrimonio con Crowley voleva dire vivere ancora una cinquantina d'anni, con un po' di fortuna e poi morire, non necessariamente insieme e poi separarsi per l'eternità.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Belzebù, Crowley, Gabriele, Lucifero/Satana
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Il Cottage si trovava in un'area collinare di Cotswolds, nel Gloucestershire. Era circondato dalla natura e aveva il tetto di paglia pressata con un comignolo in pietra sulla cima. Era anche molto spazioso e circondato da numerose querce e parecchi ettari di prato. Ci voleva più di un'ora per raggiungerlo da Londra, ma ne valeva la pena.

Certo, abbisognava di qualche restauro e ritocco qua e là, di impianti che rispettassero le normative vigenti, ma nell'insieme era ancora in ottime condizioni e decisamente abitabile.

I proprietari ci avevano vissuto fino a tre anni prima, quando l'età ormai avanzata, li aveva costretti a vendere casa e avvicinarsi a Londra, dove abitavano figli e nipoti.

Aziraphale lo aveva visto in foto nella vetrina di un'agenzia e lo aveva amato da subito.

S'immaginava a bere tè nella cucina proprio di fronte alla finestra, da dove avrebbe potuto occhieggiare Crowley mentre si occupava del giardino e poi raggiungerlo con sei espressi in tazza. 

Probabilmente la sua espressione, con gli occhi celesti a forma di cuore, durante la visita, bastò ai proprietari per venderlo a lui anziché alla coppia di mezz'età che glielo disputava.

Aziraphale voleva attendere il momento giusto per portarci il suo demone, ma quel momento fu anticipato dalla necessità di trovare un luogo sicuro, per incontrarsi con gli altri.

I quattro complici, dopo che l'Arcangelo e Crowley ebbero fatto un miracolo doppio di protezione del valore di quasi 30 Lazzari, si incontrarono sempre lì, lontani da sguardi indiscreti.

Quel giorno stavano tutti piegati con la pancia in mano, a ridere dell'osservazione di Crowley sul lavorare tutti insieme appassionatamente e, annaspando tra le lacrime, Aziraphale sottolineò con voce tremula:

"il primo che si mette a cantare lo spedisco su Alpha Centauri!" e di nuovo tutti ripresero a ridere, ancora sotto l'influenza della ridarella precedente.

Alla fine Adam continuò a rendere invisibile agli occhi dei nemici Jisus e a volte a sdoppiarlo, per permettergli di fare più cose contemporaneamente.

Jisus si riuniva con tutti i grandi imprenditori lungimiranti, con una bella visione del mondo, cercando di imprimere loro una maggiore apertura e disponibilità a percorrere una strada di nuovi sistemi, che fossero equi e soddisfacenti per tutti. Non disdegnava neppure tutta la visibilità dei social e dei media, per far conoscere al mondo la nuova prospettiva possibile sul futuro.

Poi girava tra i poveri e i disadattati, facendo donazioni a volte e altre ridando speranza nelle prospettive, riacuendo l'autostima, dando semplicemente una mano dove serviva.

Aziraphale e Crowley, proteggevano il loro quartier generale.

L'uno agevolava i compiti, come far trovare disponibilità all'ufficio brevetti, oppure trovare in affitto i capannoni per aprire una fabbrica e i materiali giusti per costruirla, ecocompatibile e a norme di sicurezza per gli operai. Oppure facilitava le firme per i permessi e per le iscrizioni, tutte cose di cui Jisus non aveva la più pallida idea. 

L'altro invece si occupava di sviare gli intoppi demoniaci, impedire i boicottaggi e gli intralci, fermare i tentativi di ostruzionismo e cancellare la memoria ai presidenti delle multinazionali decisi a impedire lo sviluppo del progetto. Non fu facile per lui far credere all’inferno di lavorare per lui e non per il nemico, ma anche in quell’occasione il lavoro di squadra permise qualche fallimento pianificato appositamente per sviare i sospetti.

Fu davvero un lavoro di squadra. 

Ogni settimana si incontravano al Cottage per fare il punto della situazione e scambiarsi informazioni.

Alla fine l'ebbero vinta su tutti e Jisus vide finalmente la sua invenzione, duplicata in serie e distribuita nel mondo. 

Nel giro di 10 anni si risolse il problema dei rifornimenti idrici sulle terre emerse del Pianeta e la fame nel mondo diminuì drasticamente. 

L'acqua portava fermento, colture agricole, animali, piante, ogni cosa un tempo arida, prendeva vita e colore.

Sparì l'immigrazione incontrollata, perché le persone preferivano rimanere nei loro paesi, dove c'era tanto da fare e tante nuove opportunità. 

Le guerre furono, almeno momentaneamente accantonate, per inseguire la nuova concezione del mondo, che stava riscuotendo interesse in tutti i piani dell'esistenza umana, surclassando qualunque altra cosa.

Aziraphale scherzò in una delle loro riunioni su come anche loro sembrassero i quattro cavalieri, ma al contrario, quindi non dell'Apocalisse, ma della Rinascita, in quanto avevano portato la pace, un  mondo più pulito e sconfitto la fame.

Certo, sulla morte c'era poco spazio di manovra, ma potevano già dirsi soddisfatti.

Nessuno era riuscito ad individuarli e il cottage aveva egregiamente svolto il suo compito, come tutti loro, Bentley compresa, che li trasportava su e giù con aria innocente, da mesi.

Questa volta Jisus non era stato crocifisso, né ucciso, né torturato e né rinnegato, anche perché nessuno sapeva chi fosse realmente, lo conoscevano come un imprenditore illuminato e geniale, che aveva salvato mezza umanità e sembrava non essere interessato a godere della ricchezza che aveva accumulato.

Anche perché Jisus non la accumulava. 

Ciò che serviva al proseguimento della sua creazione era usato lì e il resto lo donava in beneficenza, alla ricerca e agli ospedali, alle case di riposo e alle università.

Girava con una macchinina usata da quattro soldi, si vestiva semplicemente con jeans e maglietta, abitava al terzo piano di un condominio senza ascensore e aveva un gatto di nome Cat.

Grande amico-nemico di Dog, con il quale giocava a rincorrersi e quando il mastino infernale provava ad incenerirlo con lo sguardo, il gatto terrestre fingeva di cadere di lato e morire.

Insomma, Jisus era talmente trasparente e generoso, che il mondo lo venerava, ma non per le sue parole - le più importanti erano già state dette nel primo Avvento - ma con le sue azioni e il suo esempio, che in fondo erano alla portata di qualsiasi essere umano e che, nel mondo moderno, venivano certamente capite meglio di altri sistemi di comunicazione.

Le multinazionali rinunciarono a trovare il modo per annientarlo e cercarono altri modi per sfruttare la sua invenzione, o per attirarlo verso i loro interessi.

Loro quattro continuarono ad incontrarsi al cottage, che avevano ribattezzato col nome di Casa Fellcrow, almeno una volta al mese, per raccontarsi tutto, ma anche solo vedersi e farsi qualche risata insieme.

Quelle volte Aziraphale e Crowley rimanevano a dormire nel cottage e quando non erano intenti a fare l'amore, o a esprimerlo in ogni modo immaginabile, facevano progetti di ristrutturazione, disegni di modifiche architettoniche e studiavano la costruzione di un capanno degli attrezzi, che sarebbero serviti a Crowley per occuparsi del giardino.

Insomma Casa Fellcrow era destinata a diventare il loro rifugio e il luogo in cui avrebbero celebrato le promesse d'amore.

Non potevano sposarsi ufficialmente, d'accordo, ma nessuno gli poteva impedire di scambiarsi delle promesse, così lavorarono alacremente per vedere finita Casa Fellcrow, pronta ad accogliere la loro cerimonia privata.

Per di più la cerimonia non gli avrebbe portato via i poteri né l'immortalità e a loro non serviva altro per essere felici. 

Il cottage si riempì di sole e profumo di gelsomino, come se volesse caldeggiare le loro decisioni e partecipare anche lui all'allegria generale.



   
 
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