.:*Notte 3*:.
Personaggi: Ichijo e Shiki.
Genere: Generale, Shonen-ai
Collocazione: Dopo essersi conosciuti, nel salotto personale di Ichijo (non so se ce
l’abbia veramente- comunque simile a quello dell’intera Night Class).
Note: Ma non sono adorabili quei due? *_* Io appena li vedo vorrei spupazzarli
come due pupazzi! (Seh, solo...) Ma sto divagando. L’ambientazione di sicuro
l’ho presa dall’extra della “Fazione Ichijo - Fazione Kuran”.
,^-MINE-^,
Nella stanza si sentiva solo il gradevole sfogliare delle pagine da più
di un’ora.
Takuma Ichijo, vicecapodormitorio della Classe della Notte, era
aggraziatamente seduto sul piccolo divano color panna che aveva comprato
appositamente per la sua stanza; le gambe accavallate, il gomito appoggiato al
bracciolo, un’aria vagamente annoiata da cui traspariva il suo solito sorriso
sornione, e il libro all’incontrario.
Esattamente.
Era da più di un’ora che cercava di leggere il libro all’incontrario, e
riuscendoci anche bene.
Per quello che leggeva.
La sua mente vagava tra le nubi temporalesche che osservava dalle grandi
vetrate e non riusciva proprio a concentrarsi sul libro scolastico che gli era
stato assegnato.
Si mise una mano tra i capelli e se li portò indietro, in un gesto
flessuoso.
La noia lo stava logorando da tutto il giorno, il suo sorriso si era
quasi incrinato per tutta l’apatia che aveva dentro; un pò era data dalle poche
ore di sonno che aveva avuto, visto che era ancora sveglio ed erano le sei di
pomeriggio.
Ma si sentiva anche solo, come se qualcosa gli mancasse.
O qualcuno.
Finì di leggere la pagina, e chiuse il libro stufo degli agenti
eziologici della peste nell’Europa centrale.
La chiusura del libro coincise con l’apertura della porta, e l’entrata
di una persona, molto probabilmente di un vampiro.
Lo riconobbe ancora prima che entrasse: il profumo del suo bagnoschiuma
era troppo singolare per sbagliarsi.
Si alzò su, aprendo la bocca in un sorriso, e corse incontro all’altro.
- Shikiiiii!! – vociò felice, protendendo le braccia verso l’alto.
Il suddetto lo guardò con il solito sguardo sorpreso di quando Ichijo
sparava qualche idiozia, muovendo solamente i muscoli degli occhi.
Tranquillamente, poi, chiuse la porta e si diede un’altra asciugata ai
capelli con l’asciugamano, mentre Takuma lo prendeva tra le sue braccia, sovrastandolo.
- Ichijo... mi soffocherai prima o poi...- mormorò.
Takuma lo ignorò bellamente e annusò intensamente l’odore di selvaggio
che avevano i capelli del più basso.
- Dai... lasciami finire di asciugare. – disse senza determinazione.
Ichijo mollò di poco la presa e lo guardò con gli occhioni lucidi.
- Come mai tutto questo ritardo? – chiese sconsolato.
- Dopo il lavoro mi hanno assalito le fan.. – annunciò esaurito il moro.
- Nooo.. povero il mio Shiki! Cattivone, ti volevano uccidere, vero?
Tagliarti in tanti pezzettini per poi dividerseli e avere tutte un pezzo di te!
– teorizzò Ichijo allarmato.
- Tranquillo, se sono qui adesso, vuol dire che ho prevalso su di loro e
le ho eliminate tutte.
Ichijo annuì, di nuovo allegro, poi si abbassò leggermente e gli chiese,
sussurrando: - Non le hai uccise veramente vero, Senri?
Il moro sorrise solamente.
- Cosa stavi facendo di bello? – gli chiese Shiki, una volta sedutosi,
dandosi un’altra strofinata ai capelli.
- Niente! – affermò allegro il biondo spostando il libro per sedersi a
gambe incrociate sul divano, girato verso il corpo di Senri.
Ichijo rimase a fissarlo mentre si asciugava lentamente le ciocche
castane, mentre piccole gocce gli cadevano ai lati del viso, mentre respirava
piano, quasi stesse dormendo. Mentre stava dormendo.
Ichijo gli si avvicinò sorpreso, per assicurarsi che non stesse
fingendo, e passandogli una mano sul viso, accarezzò la sua pelle morbida,
appena lavata.
Senri doveva essere davvero stanco per essersi addormentato così di
botto sul suo divano, ignorandolo.
Sorrise vedendo il suo bel viso assopito, e appoggiò il capo sul poggia
testa del divano vicino a lui. In confronto a Kaname erano davvero pochissimi
anni che conosceva Shiki, eppure con lui aveva instaurato subito un forte rapporto.
Ma non riusciva a spiegarsi il perché.
Magari anche per le pressioni di suo Nonno, che voleva si facesse amico
del casato Shiki perché favorevole al Consiglio degli Anziani, ma sapeva che
quella era un’infima ragione. Osservò ancora il viso addormentato del ragazzo,
che si muoveva lento per il respiro e subito gli venne di nuovo l’istinto di
accarezzarlo.
Sfiorò le ciocche castane e se le portò al viso, assaporando l’odore di
Senri che trapelavano. Era quasi come una droga per lui.
Adorava quell’odore.
Aprì gli occhi che non si ricordava di aver chiuso e si ritrovò a
fissare le iridi azzurre dell’altro, gli occhi semiaperti a osservarlo.
- Che stavi facendo, eh? – sussurrò atono, ma stranamente dolce il moro.
Preso in fallo, Ichijo lasciò la ciocca e gli accarezzò vigorosamente la
testa: - Niente! Stavo aspettando che il principino si svegliasse, visto che si
era tranquillamente addormentato sul MIO divano! – recitò.
- Scusa, se vuoi me ne vado. – decretò l’altro, muovendosi
impercettibilmente.
- NO! – strepitò indignato Takuma, con un tono decisamente acuto.
Shiki sorrise delicato e Ichijo, irragionevolmente, arrossì. Cercò di
scostarsi, frastornato, ma le dita affilate di Senri intrappolarono il suo viso
e lo fecero girare di nuovo verso di lui, ancora sorridente.
- Prima hai detto “il mio Shiki”. – disse lasciando a l’altro le
deduzioni.
- Non ... – cominciò Ichijo, poi essendo nel torto, rimase un pò in
silenzio, per poi posare una mano sul collo perfettamente liscio di Shiki e le
proprie labbra sulle sue.
Il bacio era casto, siccome Ichijo voleva continuare il discorso (dopo
la prova pratica), ma Shiki non lo lasciò fuggire e lo inchiodò sotto di sé,
sopra la soffice stoffa del divano.
Lo baciò ancora, approfondendo il contatto, lasciando che le loro lingue
si incontrassero e scontrassero nei piccoli antri che erano le loro bocche.
All’inizio sconcertato da tutta questa intraprendenza, Takuma rimase
fermo sotto il controllo di Senri, ma poi sentì il calore del suo corpo
sovrastarlo e lo strinse contro di sé.
Riprendendo aria, Takuma ne approfittò per continuare a parlare: - Lo
ammetto, prima l’avevo detto, però...
-Basta parlare. – lo interruppe Shiki abbassandosi su di lui, ma Takuma
lo bloccò con una mano sul viso.
- Però – riprese – adesso vorrei cambiare quello che ho detto. Se dico
Shiki, potrebbe essere qualunque della tua famiglia, quindi – tolse la mano dal
viso languido dell’altro – tu sei il mio Senri...
Senri sorrise ancora e sussurrò: - E adesso, discorso chiuso.
.:*Ehm,
Fin?*:.
Minna, gomen ne, gomen ne!! >_<
È da un casino che non posto, mi scuso! Ma non avevo niente da postare,
e questa mi sembra una ragione abbastanza plausibile per non farlo... Sono
fissata totalmente con un altro fandom, e quindi SUMIMASEN DESUKA!!! >.<
Questo capitolo è davvero insoddisfacente.. la fine soprattutto,
comunque..
Spero vi sia piaciuta lo stesso! Spero di farmi sentire prima (cosa
davvero troppo strana..), ja ne!!
Commenti:
Ringrazio Elly Chan, Per__xX
e rena chan_96 per i commenti ai precedenti capitoli!!
Tutte sostenitrici dello ShikixIchijo! XD
E anche quelli che leggono soltanto (cliccare su scrivi una recensione è
così faticoso? é.è).
Chiaki Yamashita