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Autore: MissFalco    03/10/2009    1 recensioni
E' una cosa stupida, già lo so. Però mi piace. Ditemi cosa ne pensate voi, ok? Ambientato poco dopo la fine di Breaking Dawn. Siate clementi...
Era il silenzio che seguiva una lunga battaglia, che non aveva ne vincitori, ne vinti. Se proprio dovevo fare una stima delle vittime, avrei detto che era lei ad aver perso, seguendo un certo ragionamento. Mentre, dal altro lato, ero io il perdente. 
Genere: Romantico, Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Crollai dalla stanchezza. Non avevo ceduto un minuto, e nemmeno un gemito mi era scappato dalle labbra. Cosa strana, brutta ad ammetterlo, ma era così. Adriel rimase al mio fianco e per una volta desiderai che si addormentasse. Il dolore era aumentato, e non volevo causarle altre sofferenze.
Mi accoccolai al suo fianco, poggiando il capo su sul seno. La sua pelle non era più fredda per me.
- Bruce. -.
Non le risposi.
- Lo so che sei sveglio, non fingere. -.
Ancora silenzio.
- So anche che hai paura. - sussurrò, e mi abbracciò fortissimo. - Non voglio che tu soffra. -.
- Ora mi sembra tardi... - ridacchiai, accarezzandole i capelli.
Lei soffiò, infastidita, ma non lasciò la presa sul mio corpo.
Sospirai, e rilassai tutti i muscoli. - Adriel...cullami. Voglio riposare. -.
La sentii ridacchiare e le sue braccia cominciarono a coccollare il mio busto.
Chiusi gli occhi, e decisi di ignorare il dolore. Sorrisi al suono della dolce melodia che Adriel aveva preso a canticchiare, e sospirando caddi nel sonno dei giusti.

Non sognai nulla quella volta. Il dolore, sordo e continuo, mi svegliò spesso e tutte le volte Adriel tornava a canticchiare per farmi riaddormentare. Quella giornata fu estenuante e le forze presto mi abbandonarono. Rimasi steso, su quel letto, come morto, ma non chiusi mai gli occhi. Dormire era diventato impossibile. Nei giorni che seguirono Bella veniva spesso a farmi compagnia con Nessie al seguito. E un pomeriggio conobbi Jacob Black.
- Allora...anche tu sei un masochista come la signora Bella Cullen? - chiese, sedendosi sulla sponda del mio letto. Sorrideva e nelle sue parole non c'erano ne odio ne rimproveri.
Un tenue sorriso mi accarezzò le labbra. - Piacere, Jacob Black. -.
Lui ridacchiò, e cedette il posto a Nessie. Tra me e quella bambina si era creato un rapporto incredibile, e la sua spensieratezza era un balsamo per il dolore che lentamente mi consumava.
Mi mostrava sempre i suoi pensieri, e spesso mi chiedeva perchè soffrivo ma non avevo quasi mai il coraggio di risponderle.
Fu Jake a farlo al posto mio.
- Piccola, lui sta per diventare come tutta la tua famiglia. Sta per diventare come Adriel, e così resteranno accanto per sempre. - disse, accarezzando dolcemente la guancia della bambina. I suoi occhi neri risplendevano di un sentimento che non avevo mai visto in nessuno.
- Jacob...puoi spiegarmi che cosa ti è successo? Ti ho visto spesso con gli occhi di Nessie, e ti ho visto con i miei occhi in un futuro non lontano...ma non ho capito perchè hai quello sguardo. Sembra amore, ma allo stesso tempo un affetto che con l'amore non ha niente a che vedere. - sussurrai, accarezzando la magnifica chioma ramata di Nessie.
Jake rise, e sedette a terra, permettendomi di guardalo negli occhi.
- Si chiama imprinting. E' difficile spiegare...ma diciamo che l'espressione "colpo di fulmine" è quello che meglio spiega. Nessie è la mia luce. Non potrei vivere senza di lei. -.
- La tua luce... - mormorai, guardando Adriel. Non mi aveva lasciato un momento solo.
Jacob sorrise. - Credo che puoi capire. -.
Ridacchiai. - In parte sì. -.
Poi sospirai, chiudendo gli occhi. Nessie mi accarezzò la guancia, e vidi le immagini del bosco che circondava al casa. La vidi correre con Jacob e con sua madre, felice.
Sorrisi. - Sì, Nessie. Quando sarò guarito, verrò anch'io a correre e giocare con te. -.
Lei sorrise e scese dal letto, abbracciando Jake. Annuii, e sorrisi debolmente.
- Bene, ora però andiamo. Bruce deve riposare. - disse Bella, sfiorando la spalla di Jacob.
In un baleno, il ragazzo si alzò, uscendo dalla stanza con Nessie sulle spalle e Bella al seguito.
Chiusi gli occhi, rilassando i muscoli.
Udii Adriel sedersi al posto di Nessie, e sentii le mani fresce accarezzarmi i capelli.
- Guardami, Bruce. - sussurrò. L'accontentai.
Lei sorrise, sfiorandomi la guancia con una carezza dolcissima.
- Mi mancherà il tuo colore d'occhi... - disse, sospirando. - Mi mancherà il colore della tua pelle, e il battito del tuo cuore. Mi mancherà il calore del tuo corpo... -.
- Adriel. -.
- Sì, lo so. Hai scelto così, e ti sono grata. Resterai al mio fianco per semrpe...ti farò vedere il mondo, e ti farò fare tutto ciò che vorrai. Abbiamo l'eternità davanti. Però...c'è una cosa che prima devo fare. Voglio portarti a Volterra, da Aro. Voglio mostrargli ancora una volta che non può osare ribellarsi a me. -.
Sorrisi, senza sforzo. - Lui lo sa. Amore, credi che davvero potrebbe mai attaccarti? Ti deve la vita. -.
- Tu non sai niente... Lui ha ucciso sua sorella, solo perchè distraeva Marcus. Ha ucciso per il puro piacere di farlo, ma Aro ha un punto debole che si può premere facilemente. Adora i pezzi rari. E i suoi preferiti sono Jane e Alec. -. Adriel sorrise sadica.
- Penso che mi divertirò a turturarli un po'...mi servirà l'aiuto di Bella. Ma voglio vendetta. Non li ucciderò, tranquillo. - sospirò, vedendo la mia epressione. - Però non nego che mi piacerebbe tantissimo farlo. -.
- Adriel... - risi, trattenendo una smorfia di dolore. - Verrò con te dai Volturi, ma non credo che Edward lascierà Bella da sola. Di sicuro verrà anche lui. -.
Adriel alzò le spalle. - Tanto meglio. Così Aro avrà sotto il naso tutti i pezzi che vorrebbe aggiungere alla sua collezione. Però tu resterai qui. - disse severa, guardando la porta che in quel momento si spalancò.
- No! Io non resto qui! - esplose la piccola Alice, con un Jasper alquanto rassegnato alle spalle.
- Ah davve
ro? - fece freddamente Adriel, alzandosi. Alice la guardò male.
- E' un mio diritto. -.
- No, per nulla. E' diritto mio, e di Bella, di Edward, di Nessie e anche di Jacob. Loro hanno diritto di vendetta, Aro vuole loro. E' vero una volta voleva te. Ma non hai messo in conto il fatto che ora esiste Bruce. Lui vede cose più certe di te. -.
- Lo so. Ma non è giusto... - sbuffò Alice, stringendo i pugni.
- Alice... E' meglio se rimani qui. Quello che io sto per fare è un attacco diretto ai Volturi. Ora è giunto il momento di dar loro una calmata, di far vedere chi è davvero forte. Io non mi sono mai incartapecorita, sai? Mentre guarda Aro, Marcus, Caius, Vladimir e Stefan! Loro si sono lasciati corrompere dal potere, ed è per questo che un vampiro non deve restare al comando per molto. Si abitua e dopo diventa quasi impossibile ucciderlo. Sì, Alice, hai capito bene. - sorrise trionfante Adriel.
Avevo capito anch'io.
- No!! Non puoi! - urlò Alice.
- Davvero? Se dovrò farlo, non mi tirerò indietro. Ucciderò Aro. -.
Com'era prevedibile, la dichiarazione di Adriel scatenò il putiferio. Dal basso si udirono le grida di protesta di Rosalie, e un nanosecondo dopo eccola, bella come sempre, nella mia stanza.
Per fortuna avevo bisogno di riposo! ridacchiai, godendomi la scena.
- Che cosa?! - sbraitò Rose, assalendo Adriel. Ma lo sguardo della vampira albina fermò la bionda.
- Non ho detto che lo farò a tutti i costi. E' un'eventualità, un piano B. Non voglio farlo, perchè scatenerei una guerra senza eguali e non voglio trovarmi a capo di una delle due fazioni. Ma farò capire ad Aro chi è che davvero comanda. Fino a prova contraria, io sono il vapiro più vecchio al mondo. Gli altri della mia era, chi prima chi dopo, sono stati uccisi tutti. Strano a dirsi, ma non credo esistano altri, e ammesso e non concesso fossero ancora vivi, nessuno di loro prenderà parte al mio piano. A loro non è mai importato del mondo. Dopo tanti secoli, ti stanchi di esistere, e nulla è più necessario, nemmeno bere. Io non sono il tipo che si arrende, però. Ho combattuto per rimanere in vita, sia con gli umani, sia con i vampiri e anche con i Figli della Luna. Non voglio ancora morire, per questo farò valere le mie ragioni. - disse Adriel, guardando Rose negli occhi.
- Non lascierò venire Bella. - disse la voce di Edward, e lo vidi fermo sulla porta.
Adriel sorrise. - Lo sapevo già. So che quello che ho proposto è una condanna a morte, ma se vado da sola la guerra si scatenerà. Non avete idea di come è forte la tentazione di sgozzarlo...peccato non averlo fatto all'epoca, quando era un fragile umano... -.
- E allora? - chiese Jasper, sedendosi accanto al mio letto. L'intera famiglia Cullen era nella mia stanza.
- Allora voglio un aiuto, qualcuno che mi fermi, se decido di attaccare. Ho scaraventato via Edward, vero, ma credo che Emmett possa tenermi ferma. E poi ci sei tu, che sai controllare il mio stato d'animo. Io farò di tutto per stare calma, ma Aro suscita in me le emozioni più spregevoli al mondo. - sospirò Adriel, chinando il capo.
- Cos'è che ti ha fatto decidere tutto questo? - chiese Carlisle, osservandola bene.
Adriel parve pensarci su, poi sorrise. - Credo sia stato il fatto che lui vuole Bruce. E anche quello che ha osato fare a voi. Venirvi ad attaccare senza un motivo vero e proprio...! -.
- C'è l'aveva il motivo... -.
- No. Togliendo Irina, non aveva nessun diritto! Pezzi rari...! Glieli faccio vedere io i pezzi rari! - ringhiò Adriel.
- Perchè tieni tanto a cuore la nostra famiglia, Adriel? - fece Esme, dolce.
- Non lo so...non è una cosa che si può spiegare a voce, con parole. L'amore non si spiega, l'affetto nemmeno. L'amicizia forse... Esme, credo sia perchè con voi mi sento a casa, e questo non capitava da secoli, da quando Adried è morto. - rispose Adriel, chinando il capo.
- Adried? - chiesi, perplesso.
Lei mi guardò. - Il mio creatore. Colui che mi ha salvata dal morso del Figlio della Luna, ma che è morto per mano dello stesso lupo mannaro. -.
- Oh...! - feci, annuendo. In effetti me ne aveva parlato, ma erano successe tante cose in quei pochissimi giorni...!
- Tutti noi ti rispettiamo, e credo che ovuque tu vada sei accolta come una regina. - affermò Rose, addolcendo lo sguardo.
- Concesso. Ma non mi sento davvero al mio posto, con loro. Voi...somigliate tantissimo ad Adried. Anche lui odiava uccidere umani per nutrirsi... -.
Carlisle sorrise. - Di la verità. Chi è che gli somiglia molto? -.
- Tu. -.
Il vampiro annuì, sorridendo ancora. - L'immaginavo. -.
Adriel sospirò. - La mia è un'idea da folli. Ma voglio provare, voglio spaventare di nuovo Aro. Sembra che ogni due secoli debba ricordagli chi sono e cosa sono capace di fare. -.
- L'ultima volta...come l'hai dimostrato? - chiesi in un sussurro. Pochi istanti prima avevo avuto una bruttissima visione. Una testa mozzata, un espressione di puro terrore sul volto di...
- Ho ucciso uno dei suoi pezzi rari, e gli ho lasciato un morso molto doloroso sul fianco destro. - sorrise sadica Adriel, scrutandomi attentamente.
- Allora dimmi, chi sarà il fortunato stavolta? Chi dovrò uccidere? - chiese, decifrando benissimo la mia faccia cadaverica.
Scossi il capo, e chiusi gli occhi. - No, non te lo dirò. Tanto già lo sai...alla fine tutto ciò che vedo si realizza. -.
- Bene. Ho già scelto, e già te l'ho detto. E' Jane che voglio uccidere. -.
Ma scossi di nuovo il capo. - No. Non era Jane... -.
Mi tappai le labbra e guardai Edward. Lui sapeva, glielo leggevo sul volto.
- Adriel... - bisbigliò, rabbrividendo. - Oh, Bruce, spero proprio che ti sbagli! -.

Salve a tutti! Chiedo venia per l'assenza me la scuola mi ha rubato parecchio tempo ultimamente.
Come sempre ringrazio Simona_Cullen. Scusa per il ritardo xD
Beh, ora vado. Al prossimo capitolo!!
L'Autrice
  
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