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Autore: maryku    08/10/2009    6 recensioni
I killer. Gente spietata che uccide per soldi. È il loro lavoro e lo fanno. Non devono avere esitazioni, ogni errore, seppur minimo, potrebbe essergli fatale. Se li scoprono finiscono in galera, o in alcuni paesi gli riservano addirittura la morte, per questo preferiscono usare soprannomi quando lavorano.
Falco Rosso sa fare bene il suo lavoro. Lui è il migliore. Ma non sempre le cose vanno come vorresti se ti trasformano in una ragazza e ti devi mischiare a delle adolescenti di un liceo femminile...
Genere: Azione, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Happosai, Ranma Saotome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non vi abituate troppo bene che aggiorno solo dopo un mese! XD Scherzi a parte, ci tengo molto a questa storia, quindi spero di non aggiornare troppo troppo tardi.
Sappiate solo che non credo di lasciarla incompiuta. La aggiornerò, anche se a volte ci metterò molto.
Detto questo, vi lascio al capitolo. In fondo i ringraziamenti!


Segreti complicati

2° capitolo: Primo giorno di scuola

 

Falco Rosso era davanti al liceo femminile Saint Hebereke(*).

La divisa era strana, o forse era strana per lui che, non abituato a portare gonne, sentiva… fresco alle gambe! Le arrivava alle ginocchia ed era nera. Anche le giacchetta sopra era dello stesso colore, mentre la camicetta bianca aveva fin troppo merletti e cuciture, che cominciavano a infastidirlo.

Era stato le ore a capire come indossare un reggiseno, ne aveva rotti nove prima di infilarne uno correttamente che poi si era rotto anch’esso perché il tessuto era scadente, quindi ne aveva dovuto indossare un altro ancora. E dire che già il fatto di portarlo gli costava molto! Si metteva pure la stoffa scadente a prenderlo in giro! Ma non aveva avuto la forza di indossare i reggiseni pieni di merletti che gli aveva fatto trovare Happosai…

Senza parlare del miniappartamento che gli aveva trovato; un bilocale in cui non poteva allenarsi adeguatamente. Fortunatamente era in grado di vivere in posti piccoli e lugubri.

Sospirò pesantemente. Questa cosa andava fatta, lui era un killer, diamine! E prima ancora era un artista di arti marziali. Non poteva, per orgoglio, perdere una sfida e non portare a termine una missione. Però in questo caso la cosa era più seria… Se fosse stato costretto ad andare alle terme con delle ragazze? Non ci voleva nemmeno pensare! Doveva solo fare una cosa, entrare in quell’edificio e smetterla di stare lì in piedi senza combinare nulla.

Mosse un passo verso l’entrata e aprì la porta di vetro con una certa esitazione. Nonostante tutto, aveva paura ad entrare in quell’ambiente per sole ragazze.

Una bidella, avendola notata, le fece cenno di avvicinarsi.

- Tu sei… Ranko Nanai, giusto? – chiese sorridente.

- Si – rispose atona la rossa. Quella donna sembrava fin troppo impicciona già solo a vederla.

- Vieni, ti faccio vedere la tua classe, sei del primo anno... – fece un attimo di pausa alzandosi e guidandola verso la sua classe. – È strano cominciare l’anno in questo periodo, cosa ti ha spinto a farlo? – chiese con curiosità la donna. Era proprio vero che un artista di arti marziali capisce sempre il carattere di chi ha di fronte…

- Allontanarmi dalla famiglia, forse... comunque è stata una scelta affrettata – rispose semplicemente, guardando in basso, cercando di non far caso alla situazione in cui si trovava.

- Capisco...

La bidella non sembrava convinta, ma non poté fare altre domande perché erano arrivate alla meta.

Per Falco Rosso era meglio, avrebbe evitato di dare risposte confusionarie e imbarazzanti, ma forse ciò che lo aspettava oltre quella porta era anche peggio di una donna curiosa.

Alzò lo sguardo e notò l’incisione: “Prima F”.

- C’è la nuova alunna, professoressa – disse la donna aprendo la porta.

- Falla entrare.

- Vai, cara.

Falco Rosso rabbrividì sentendosi chiamare cara (ma con chi credeva di avere a che fare, quella?!), ma non lo diede a vedere e entrò con passo deciso dentro l’aula senza fare troppo caso alla professoressa.

Le ragazze la guardarono. I suoi capelli rossi erano legati con una semplice e funzionale treccia, il rimedio migliore per non avere qualcosa di fastidioso davanti agli occhi. Quelle iridi come mari in tempesta che di solito facevano cadere le donne ai suoi piedi adesso le erano d’intralcio, si sa che le ragazze sono gelose e invidiose fino alla morte, almeno la maggior parte. Il corpo, di solito pieno di addominali e muscoli possenti, era sì forte, ma costituiva qualche impedimento con tutte quelle curve.

Da quel che gli avevano detto, le ragazze, almeno la maggior parte, sarebbero state gelose di lei, tuttavia non avrebbe dovuto rispondere quando attaccavano briga, sennò sarebbe stata la fine per lui.

Quindi doveva fare ciò che odiava: stare zitto e sopportare.

Guardò tutta la classe, memorizzando i volti uno a uno, fino ad arrivare a uno sguardo nocciola, orgoglioso e attento. Si ricordò della foto che gli avevano fatto vedere sulla figlia dell’obiettivo. Era lei, quello sguardo orgoglioso era di Akane.

Sorrise impercettibilmente. Era una bella ragazza, corti capelli corvini lasciati sciolti, labbra piccole e rosee e pelle così chiara che sembrava quasi porcellana.

- Questa è la vostra nuova compagna.

Solo in quel momento si ricordò della professoressa; si girò verso di lei e vide... una bambina?

- Su, che aspetti a presentarti? – le chiese la ragazzina mora dal vestitino giallo. Falco Rosso la squadrò per qualche secondo, troppo stupito per fare alcunché. Non solo lo mandavano in un liceo femminile, ma adesso si mettevano anche a fargli lezione le mocciose? Happosai non era stato esauriente con le spiegazioni. Si era trovato altre volte in situazioni inattese, ma mai era rimasto così stupito.

- Sicure che sappia parlare? – chiese sottovoce una ragazza.

Falco Rosso di sentì ferito nell’orgoglio. Ma come si permetteva, quella? Certo che sapeva parlare! Si schiarì la voce, squadrando la classe con un velo di insoddisfazione negli occhi.

- Mi chiamo Ranko Nanai, mi sono appena trasferita e ho sedici anni – appena ebbe finito di dirlo, ripensò al suo bellissimo corpo maschile di diciannovenne, che aveva dovuto cambiare grazie un’altra delle stramberie di Happosay; lui aveva detto che si chiamavano funghi cambia età, o qualcosa di simile, non ci aveva fatto molto caso, però quando si era ritrovato ad avere meno muscoli ed a essere più basso, voleva di nuovo sfondare la testa al suo “maestro”.

- Bene, vai a sederti accanto ad Akane, è quella mora lì – e la indicò con la sua mano da bambina. Ranko la guardò stupefatta, non sapendo se ridere o andare a chiamare un manicomio, ma decise che non le interessava, almeno per adesso, e si andò a sedere.

- Posso farle una domanda, professoressa? – chiese una ragazza in seconda fila.

- Sì, chiedi pure – la invitò la professoressa bambina.

- Come mai la nostra nuova compagna di classe non ha né lo zaino, né i libri?

- Ranko… Hai dimenticato lo zaino a casa?

- In realtà ancora non ce l’ho – sbuffò la rossa in un tono saccente e scocciato; era già stressata da quell’ambiente per lei così anomalo, e per i modi assurdi delle ragazze, si era proprio dimenticata dello zaino e dei libri.

- Sei una bambina cattiva! Hai risposto male e tu sei dimenticata lo zaino! Adesso ti ho una lezione come si deve! Ginnastica per i bravi… -

- Professoressa Hinako, la nuova è già andata via… - la avvisò un’alunna.

- Come ha potuto ignorarmi? – la bambina abbassò il volto, come se stesse per piangere, per poi rialzarlo di scatto. – Ma io ti riporterò in classe!

Ranko era uscita dalla classe per colpa di quell’insulsa professoressa bambina che sicuramente non ne avrebbe combinata una giusta, almeno secondo lei. Voleva spiegazioni da Happosai, e le voleva immediatamente!

- Ranko, non puoi scappare! – urlò la professoressa, uscendo anche lei e inseguendola. Alcune studentesse la seguirono, giusto per non perdersi la scena.

- Che insistenza… - si lamentò la rossa. Era arrivata giusto dalla bidella di prima, quando sentì la voce della bambina.

- Ginnastica per i bravi bambini numero uno! Happo Goen Satsu!(**) – urlò la professoressa, diventando adulta.

- A quanto pare non mi annoierò poi così tanto – constatò Ranko, sorridendo soddisfatta alla professoressa.

- Sei veloce a scappare… Ma devi tornare in classe! – le ordinò la professoressa.

- Signora bidella… si sente bene? – chiese una delle alunne alla sagome della donna, ormai senza molte energie.

- Quando si prende in pieno la tecnica risucchia energie della prof non si sta mai bene... – sussurrò qualcuno, cercando di non farsi sentire.

- Volevo solo fare una telefonata… - si lamentò la rossa, evitando i continui spari del flusso risucchia energie.

- Dovevi chiedermelo! Che maleducata che sei! – la rimproverò la professoressa, diventata una splendida donna.

- Era da tanto che non vedevo la professoressa così energica… - commentò Aiko, una delle ragazze.

Durante quel “combattimento”, Akane era rimasta in classe a guardare la lavagna. Dopo qualche minuto, uscì e si diresse dalle due litiganti.

- Oh no, ecco che arriva Akane… - sussurrò Aiko, stando attenta a non farsi sentire.

La cattedra dove sedeva solitamente la bidella venne sollevata e lanciata addosso a Ranko, e incredibilmente riuscì a colpirla.

- Tu! Come ti permetti di disturbare la lezione? Sei davvero maleducata! E anche assurda! – urlò Akane, guardandola in cagnesco.

Ranko si immobilizzò, ma non la professoressa, che ne approfittò per rubarle un po’ di energia. La rossa si spostò prima che potesse assorbirla del tutto, per poi farle cadere la moneta lanciandole una scarpa.

Subito dopo si avvicinò ad Akane.

- Voi siete assurde! Come potete lasciare che una bambina insegni?!

- La professoressa Hinako è bravissima a spiegare, sei tu che non le hai dato nemmeno una possibilità – disse con inaspettabile calma Akane, sempre guardandola male.

Falco Rosso stava per dire qualcosa, ma richiuse la bocca. Quella era Akane. La figlia del suo obiettivo. Quella di cui doveva diventare amica. Non poteva farla arrabbiare già dal primo giorno. La missione avrebbe potuto essere compromessa.

Adesso, però, avrebbe dovuto fare una cosa che odiava: scusarsi. E ammettere che quella ragazza aveva ragione. Non sapeva bene perché, ma non gli piaceva per nulla.

- Va bene… Le darò una possibilità – si arrese, infine, almeno non aveva ammesso nulla.

Però adesso venivano le scuse…

- Scusate per il disordine creato – disse, senza che la sua voce si incrinasse. Se c’era una cosa che aveva imparato in quegli anni, era non mostrare troppo i suoi sentimenti.

- Ranko, visto che è il tuo primo giorno, ci passerò sopra! – esclamò convinta, e col fiatone, la professoressa appena tornata bambina.

- Sicure che non sia solo stanca? – mormorò Aiko, per poi venir rimproverata da un’occhiataccia di Akane.

- Perché siete ancora fuori dalla classe? – chiese Ranko, che nel frattempo era tornata in classe senza che nessuno la notasse.

- Com…? Ehm… Entriamo ragazze, riprendiamo la lezione… - disse Hinako, entrando in classe per prima.

Tutte le ragazze seguirono la professoressa, inclusa Akane, che si chiedeva chi fosse quella strana ragazza dai capelli rossi. Sentiva che avrebbe portato guai… Ma non poteva esserne certa.

Nessuno si ricordava della bidella, ancora a terra e senza energie…

 

 

 

(*)Hebereke: è la scuola femminile che frequenta Kodachi.

(**) Happo Goen Satsu: è la tecnica mortale emanata mediante una moneta da 5 yen della suola Happo. È stato Happosai a insegnarla a Hinako quando era bambina, come ginnastica della salute visto che era cagionevole, poi si capisce che voleva usarla soprattutto come aiuto per rubare la biancheria. 


Arrivati alla fine del capitolo. Piaciuto? Spero di sì, anche se devo migliorare tantissimo sulle scene di combattimento (oltre che su tutto il resto).
Spero di non aver reso Akane OCC... E' la cosa che mi dispiacerebbe di più! T.T
I ringraziamenti! Per ogni commento (mai ricevuti 5 commenti per un primo capitolo) una risposta! XD
Torno seria.

Gemellina Dolly: Per l'altro capitolo il tuo giudizio mi ha aiutato molto! Grazie! E... Sì, stavolta ti dico che hai fatto bene a insistere per farmela pubblicare. XD Chissà se ti paicerà com'è andata avanti... Le idee in testa ce le ho, ma alcune sono da modificare. Spero di riuscire a scriverla sempre meglio!
Akane25: Grazie mille! Mi fa piacere sapere che ti piace! Ovviamente Happosai non puoi stare senza i suoi tesorucci, o si sentirebbe male! Che bello, la storia per ora è IC! Spero di non cadere troppo nell'OCC... ^^''' Ah, la storia fra Falco Rosso e Akane evolverà... non so bene nemmeno io come! XD
Luluchan: Ma guarda un po', finalmente ce l'ho fatta a pubblicarla, eh? No, non dirò mai che è bella, perché non è vero, posso dire che è più carina delle altre che ho scritto, questo sì... E... Sì, sono contenta che mi hai commentato, tanto da oggi in poi ti farò una testa grande grande con le mie storielle XD
Kuno84: Sapere che seguirai ogni aggiornamento mi ha fatto davvero molto piacere! Spero di non cadere nell'OCC, e anche di non renderla banale dopo i commenti positivi che ci sono stati. Nel caso, mi avvertirai. XD Adoro Happosai come datore di lavoro, e non so bene nemmeno perché... forse per il fatto che non è molto adatto a quel ruolo. XD
Tiger Eyes: Aggiornamenti troppo rapidi non sono nella mia norma, purtroppo... Però non si può mai dire. Spero di continuare a scrivere come hai detto, ma non sono sicura... Mi sembra sempre che ci siano troppi giri di parole XD Di solito sto attenta alle virgole... Ci farò più caso, da ora in poi. Non so bene quanto ci impiegherà Ranma a completamere la missione, e non posso spoilerare già al secondo capitolo! XD Spero solo di non cadere nell'OCC!

Bene! Finite le risposte ai commenti, vi saluto! Al prossimo capitolo, speriamo che l'ispirazione resti e non vi faccia aspettare i secoli, come mio solito.

   
 
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