Freddo.
Buio. Urla nella mia testa. Voci. Sussurri. Ultimi suoni emessi da esistenze
giunte al termine. Da me. Se lo meritavano. Tutti quanti, quei luridi bastardi.
Traditori dell’ Oscuro Signore. Auror. Babbani. Mezzosangue. Nessuna di
quelle anime meritava di restare viva, nessuna di quelle menti aveva il diritto
di formulare altri pensieri. E lì ho uccisi, si, si, con queste mie
mani…Le mie mani. Le guardo. Sono pallide. Chissà se sono pallida
anch’io, non lo so, non so che aspetto ho, da tempo ormai ho dimenticato
il mio volto. Ero bela…Non lo so…Intravedo qualcosa di nero sulla
mia spalla…Ho i capelli neri allora. Chissà di che colore ho gli
occhi…I colori…Esistono? Li ho dimenticati…So i loro
nomi…Rosso…verde…nero…Black. Era mio cognome? Mi suona
familiare…Ho dimenticato…Qui è
umido…Freddo…Buio…Il buio inghiotte i ricordi…Il buio
inghiotte tutti…Io sono un ricordo? Non lo so, io non mi ricordo, non
ricordo me stessa…Quindi forse non sono un ricordo…Allora esisto?
Il buio inghiotte tutto. Non puoi inghiottirmi, non sono un
ricordo…Nessuno mi ricorda…Lo penso ma sento la mia voce dirlo. Il
suono rimbalza nel buio della mia cella…Ma esiste, la mia cella? è
buio, nient’altro…Forse non esiste…Vivo nel buio…Da
quanto ormai? Avevo fatto dei segni…Quanto tempo…Tempo…Buio…Non
ricordo…Non so…Non esisto…buio…L’oscuro signore
mi salverà. Sono la sua fedele seguace, mi salverà.
L’oscuro signore mi salverà dal buio del nulla. Da me. Nulla. Io.
Sento
rumori…Freddo…qualcosa si avvicina, saranno i dissennatori…Il
mio pasto? Non lo so, il buio inghiotte anche il tempo, qui il tempo non
esiste, non esiste niente…Cosa vuol dire mangiare? Impossessarsi di altre
molecole per continuare il buio il nulla il freddo…Ma
resisterò…Per l’Oscuro Signore…
La luce
mi investe, appare nel nulla, inghiotte il buio, mi brucia…mi
brucia…Scotta….Due mani mi afferrano, mi trascinano fuori….La
luce, la luce….Non esisto…Sono luce…Sono nulla….
E poi lo
vedo.
Vedo il
tutto nel nulla, vedo la mia esistenza.
Vedo che
esisto perché esiste un mondo intorno a me…
Perché
lui dovrebbe esistere e io no? Se esiste lui esisto anch’io.
Una voce
rompe il mio essere, mi chiama…Ma chiama me? Sono il mio nome? È
il mio? Mi giro, vedo un
uomo…Bellatrix…Bellatrix…Lestrange…Sono io, lo sento scorrere nella mia carne come un
fluido, è il mio nome, sono io…La testa mi esplode, grido, faccio
uscire l’esplosione…Sento la follia uscire da me…Immagini
confuse…Luce…Nel buio? No nella luce….Luce nella
luce…Un tutt’uno di luce…E torno me stessa.
L’imperturbabile seguace dell’Oscuro Signore riprende il suo posto.
Lontano dal buio. Dalla follia che provocano i dissennatori…Azkaban. Mio
marito è ancora là dentro? Mi giro. No. È dietro di me. I
suoi occhi neri sono ancora spiritati. Lo fisso, e lui sembra riprendere il
controllo di se. Guardo l’uomo che o amato, che ho sposato. E che mi ha
dato un figlio….Mi giro verso Azkaban. E guardo ciò che mi ha
portato via tutto questo. Perdo conoscenza. Mi risveglio al Ministero.
L’ascensore scende sferragliando, mio marito mi guarda con occhi pieni di
desiderio. Mi ha sempre guardata così, anche quando non eravamo sposati,
quando eravamo soli due seguaci dell’Oscuro Signore. Lui ci ha
uniti…Un motivo in più per essergli grati. Sento lo sguardo di
Rodolphus percorrermi, mi sento scuotere da un brivido.La nostra attrazione non
si è ancora spenta. Azkaban non c’è l’ha ancora
portata via.
L’ascensore
si ferma, entriamo in una vasta sala circolare…Sento gli occhi delle
streghe e dei maghi che ci circondano ucciderci con il pensiero, ci lincerebbero
se solo pensassero che la morte è peggiore di Azkaban. Mi dirigono verso
delle sedie, le catene che ne pendono mi cingono le braccia. Mi sento superiore
ai presenti. Viscida plebaglia troppo vile per allearsi all’Oscuro
Signore per la purificazione della razza magica…Li osservo sprezzante, mi
faccio credere sicura e a mio agio. Lo sono. Un uomo biondo nel seggio
più alto ci lancia vaghe accuse, suonano vaghe nella mia mente in
fermento alla ricerca di qualche mangiamorte tra i giurati, a cui affidare il compito
che noi abbiamo fallito…una voce familiare singhiozza alla mia
destra…Quel ragazzino si sta rendendo ridicolo, lo guardo implorare il
padre di risparmiarlo, lo guardo rinnegare, mentire…Gli sussurro un
avvertimento, basta a zittirlo per qualche secondo. Lo ucciderei se potessi,
sta umiliando la sua causa…. Crouch ci accusa di aver torturato i Paciok,
chiede il massimo della pena….Datecela pure….Il signore Oscuro ci
libererà…E ce la danno. Sento il giovane Crouch perdere il
controllo, lo sento lottare contro il gelo dei dissennatori, e improvvisamente
mi fa pena, è solo una vita giovane che chiede di poter continuare a
esistere…Chissà se anche mio figlio pensava le stesse cose prima
di morire…Azkaban me l’ha strappato, e ora il ragazzo reagisce per
tutti noi, lotta per la vita come dovremmo fare noi…Come avrebbe voluto
fare il mio bambino…Il mio bambino…Un odio ribollente mi assale,
incontro lo sguardo di Crouch, lo vedo ritrarsi spaventato dalla
quantità di odio che sento uscirmi dagli occhi…La sala si
zittisce, io ne divento la padrona assoluta…è molto più
della maledizione Imperius, è dominio volontario… “IL
SIGNORE OSCURO RISORGERÀ, CROUCH! GETTACI PURE AD AZKABAN, NOI
ASPETTEREMO! RISORGERÀ E VERRÀ A CERCARCI, E RICOMPENSERà
NOI PiÙ DI OGNI ALTRO SUO SEGUACE! SOLO NOI SIAMO STATIO FEDELI, SOLO
NOI ABBAIMO CERCATO DI RITROVARLO!” e la verità mi colpisce come
una lama, è vero, nessuno ha cercato di ritrovarlo…I mangiamorte
ad Azkaban con noi sono innocenti, non potevano….Ma Malfoy, Goyle…I
loro sguardi mi disgustano, li sento ammirarmi ma non fanno altrettanto,
nessuno di loro si unisce a me…Il gelo mi assale, non riesco più a
lottare, sento la mano di Rodolphus sulla mia, un tocco caldo e traboccante di
venerante desiderio che mi permette di non svenire…
Il
signore Oscuro risorgerà, e ci libererà…
Lo so.
E
aspetterò.