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Autore: PhantomSnow    11/10/2009    16 recensioni
Uchiha Sasuke, a causa di problemi finanziari, è costretto, suo malgrado,ad accettare l’offerta di Namikaze Minato. Dovrà sposare Naruto in cambio del denaro offertogli e di un futuro sicuro per propria famiglia. Naruto non renderà affatto le cose più semplici e rifiuterà questo matrimonio, soprattutto perché senza amore. Fra incomprensioni e felicità di facciata riuscirà l’ amore a trionfare, o verrà sostituito dai soli interessi? SasuNaru AU
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Traduzione, AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7-Unbearable Joy and Indistinguishable Pain Ed ecco a voi dall’oltretomba delle vacanze che appare di nuovo questa fanfic! Ormai non ve l’aspettavate più vero? Neanche noi... XD  Vi ricordiamo che stiamo sempre traducendo i vostri commenti e l’autrice ne è molto contenta ^^ (e chi non lo sarebbe?). In ogni caso, godetevela (personalmente è un capitolo lungo, sopratutto da tradurre ù___ù N.d.Pollon) e date un occhiata alle notizie alla fine, vi saranno utili!!!Buona Lettura!!!


Inconvenience of an Arranged Marriage

_Unbearable Joy and Indistinguishable Pain_

C’era qualcosa di strano nel bastardo, notò distrattamente Naruto, mentre Sasuke entrava nella loro camera da letto. I suoi occhi scuri erano sfocati e i passi instabili. Naruto scrutò con circospezione Sasuke camminare nella stanza, con le mani sulla cravatta, mentre cercava di sciogliere il nodo per toglierla. Quegli scuri, stupefacenti occhi... i capelli erano scompigliati come se ci avesse fatto scorrere le dita in continuazione. Sasuke strattonò via la cravatta e la gettò dietro di sé.

Naruto si sollevò dal letto dov’era disteso a leggere un libro. Era così strano vedere uno come Sasuke così trasandato. Stava accadendo qualcosa di veramente brutto nei recessi della mente del bastardo. Mise giù il libro con prudenza e tentò di sorridere a Sasuke. “Stai bene?” domandò.

Un debole sorriso s’innalzò sulle labbra di Sasuke. “Sto bene, proprio bene, Naru “disse.

Gli occhi di Naruto si assottigliarono. Si, c’era definitivamente qualcosa di strano in Sasuke. Sembrava troppo fuori controllo, niente a che vedere con il perfetto autocontrollo che lo caratterizzava. La giacca del vestito di Sasuke venne tolta e la gettò inconsciamente di lato. Ondeggiò sui piedi e cominciò a sbottonarsi la camicia. Naruto osservò le dita pallide e sottili, mentre lottavano per spingere il piccolo bottone attraverso l'asola. Sentì il calore del loro passaggio, ricordandosi la sensazione di quelle dita eleganti che, non molto tempo prima, avevano impugnato il suo membro.

 “Sasuke, hai bevuto?” domandò mentre l’uomo ruzzolava vicino al letto, riuscendo finalmente a sbottonare la camicia. L'aprì, esponendo una porzione del petto pallido, leggermente spolverato di fine peluria nera. Naruto deglutì a fatica, agitandosi sul letto mentre si sentiva eccitare da quella vista. Avrebbe voluto far scorrere la sua mano lungo tutto quel petto e la sua bocca su quelle piccole sporgenze rosa succhiandole.

Sasuke ora sovrastava Naruto, guardando in basso verso di lui con un sorriso seduttivo e occhi lucidi, mentre bisticciava con la cintura che teneva su i suoi pantaloni. “Ho bevuto un pò, Naru-baby, solo un pochino.”

Naruto sobbalzò ricordandosi la questione precedente; la sua bocca era aperta a forma di una piccola “O” in sorpresa. Sasuke aveva bevuto; l’incontro con Kakashi non era andato bene, quindi? I pantaloni caddero e Naruto si ritrovò ad osservare gli slip di Sasuke, guardò il rigonfiamento che testimoniava l’eccitazione di suo marito. “Cos-cosa stai facendo?” domandò con voce stridula, sentendosi improvvisamente molto accaldato nel suo pigiama.

 “Ti voglio, ti voglio da morire, Naru-chan!” la voce roca di Sasuke mandò un brivido di desiderio attraverso il corpo di Naruto.

L’aria era densa della tensione sessuale che c'era tra i due; Naruto lottò per  trattenere il respiro. “Sasuke, cosa c’è che non va?” domandò mentre l’uomo saliva sopra di lui.

 “Che non va, Naruto? Non c’è niente che non va” disse e il suo respiro scosse la frangia di Naruto. Sasuke intrecciò le dita nei capelli dell'altro; era affascinato da quei fili dorati. “I tuoi capelli sono così morbidi” disse prendendo una lunga ciocca tra due dita, sfregandola dolcemente.

Naruto spostò le gambe, aprendole un po' e Sasuke ne approfittò per mettersi più comodo contro il biondo.

Sasuke portò la ciocca di capelli al naso e inalò a fondo. “Mmm, hai un odore così buono.”

Naruto si agitò leggermente e, portando il suo bacino in diretto contatto con quello di Sasuke, boccheggiò. L’uomo era duro, dannatamente duro. Aveva come l'impressione che Sasuke non sarebbe andato con calma quella notte. Per qualche ragione, quel pensiero eccitò maggiormente Naruto che avvertì il proprio pene mezzo eccitato gonfiarsi e indurirsi completamente.

Sasuke gemette forte al contatto, poi si premette sulla durezza di Naruto, che si morse le labbra, cercando di impedirsi di gridare. Emise comunque un suono di sorpresa, quando Sasuke li portò all’indietro così che Naruto si ritrovò sopra di lui. Naruto guardò in basso incrociando occhi ampi e pieni di desiderio.

“Sai cosa voglio, Naruto?” domandò, spingendo i fianchi verso l’alto.

Naruto ruotò gli occhi in estasi, sentendolo attraverso la stoffa sottile dei pantaloni in cotone. “No”

Naruto fu sorpreso al suono stesso della sua voce, suonava rauca. Si schiarì la gola e provò a parlare di nuovo chiudendo gli occhi in modo che l’espressione sensuale del viso di suo marito non lo distraesse. “Cosa vuoi?” domandò, sedendosi su Sasuke, le cosce ai fianchi dell’uomo, come se stesse cavalcando un cavallo.

Naruto si dondolò contro di lui, amava i suoni dei gemiti striduli di Sasuke. Naruto sentì l’eccitazione del potere; senti l’eccitazione di sapere di avere il controllo e che Sasuke lo voleva. “Vuoi che ti cavalchi?”

Naruto si curvò sulla vita, le sue labbra toccavano appena quelle di Sasuke. Morse il labbro inferiore del moro, lavorandolo gentilmente tra i denti. “Vuoi che mi dondoli sul tuo pene?” sussurrò, lasciando andare il labbro di Sasuke per muoversi piano, sexy, sui lati della bocca di Sasuke. La lingua rosa colpì la bocca di Sasuke a cui sfuggì un gemito, mentre i suoi fianchi sobbalzavano verso l’alto.

Sasuke rabbrividì.

Naruto sorrise contro la guancia di Sasuke, un lento seduttivo sorriso, come qualcuno che sapeva della propria sensualità e pianificava di usarla. “Ci togliamo i vestiti?”

Sasuke fece un cenno d'assenso col capo, Naruto lentamente si sollevò e lui rimase a guardarlo mentre si sfilava la maglia. Sasuke allungò due mani tremanti e le posò sul petto abbronzato e cesellato di Naruto. Lasciò che vagassero dalla cassa toracica giù verso l'ombelico. Naruto tremò di desiderio. Le mani di Sasuke sulla sua pelle erano come lava liquida.

“Baciami!”ordinò improvvisamente Sasuke e Naruto si abbassò bramoso, baciando quella bocca selvaggiamente. Sasuke succhiò la lingua di Naruto, mentre i suoi fianchi spingevano in alto, voleva sentire Naruto contro la sua eccitazione.

Non ci volle molto prima che la stanza fosse riempita da respiri affannati e gemiti.

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Gli occhi di Naruto si aprirono lentamente. Si ritrovò avvolto nell’abbraccio di Sasuke, le sue braccia avvolte intorno a sé e le sue gambe gettate sulle sue. Naruto rabbrividì ricordando cos’era successo. Aveva ceduto. Aveva permesso a Sasuke di averlo ed ora poteva solo sperare di aver fatto la scelta giusta.

Naruto fece una smorfia. Si sentiva sporco, appiccicoso e l’odore del sesso era rimasto impregnato nelle coperte dato che non si erano puliti dopo aver finito. Facendo piano cercò di liberarsi dell’abbraccio di Sasuke, provò gentilmente a rimuovere le gambe che erano poggiate sopra le sue, ma le braccia di Sasuke si strinsero intorno a lui. Bene, per non essere innamorato, Sasuke si stava comportando come se fossero amanti, invece che solo amici di scopata come il bastardo aveva detto precedentemente.

Naruto si rigirò nell’abbraccio di Sasuke e lo spinse via. Il moro borbottò qualcosa tra i sospiri ma non si svegliò. Naruto uscì dal letto, fecendo una faccia disgustata alla vista del seme biancastro che flaccido giaceva sul suo stomaco. Si affrettò verso il bagno per farsi una doccia, sobbalzando ogni tanto per il male. Era indolenzito. Sasuke lo aveva preso rudemente, disperatamente, più volte durante la notte, quasi come se stesse esorcizzando un demone.

Nella doccia, Naruto pensò al party e a Temari, non sentendosi in grado di vedere lei o il suo nuovo amore, guardarla come aveva fatto tre mesi prima al ricevimento del loro presunto matrimonio. Naruto sollevò il mento e lasciò che l’acqua calda lo colpisse sul viso. Si sentiva stanco e triste. La notte scorsa era stata la sua prima volta con un uomo, la prima in generale. Aveva perso la verginità con un uomo che non lo amava. Con un uomo che probabilmente si sarebbe liberato di lui alla prima opportunità.

Sasuke lo chiamava spesso dobe e Naruto realizzò di esserlo realmente. Calde lacrime caddero dai suoi occhi mentre cercava il bagnoschiuma. Due braccia lo avvolsero e lo trascinarono contro un petto solido. Naruto chiuse gli occhi in rassegnazione mentre un paio di labbra baciavano le sue spalle e il suo collo.     

“Mmm, avresti dovuto svegliarmi" Sasuke mugugno contro la sua pelle.

Naruto sentì l’erezione di Sasuke premere contro la parte bassa della sua schiena e gemette. Sperò che il bastardo scambiasse le lacrime che stavano scorrendo sul suo viso per l’acqua della doccia, mentre si girava verso di lui. Gli occhi di Sasuke sarebbero stati la sua rovina, pensò Naruto, mentre si osservavano l’un l’altro. C’era qualcosa in quegli occhi, che lo faceva rabbrividire e che gli faceva salire la temperatura.  

Il cuore di Naruto cominciò a battere senza ritmo quando Sasuke piegò la testa per baciarlo. Naruto perse la bottiglia di bagnoschiuma quando le sue mani iniziarono a  tremare di desiderio. Sasuke si sollevò e gli fece un sorriso sexy, poi si piegò in basso per raccoglierlo. Fece cenno a Naruto di passargli la spugna e Naruto dovette scuotere la testa per cancellare dalla sua testa i pensieri erotici che correvano attraverso la sua mente. Sasuke strofinò piano la spugna sul petto di Naruto, stimolando i capezzoli di tanto in tanto, facendo gemere Naruto.

“Sa-suke, sono troppo indolenzito!” protestò quando sentì delle dita esplorare tra le sue natiche.

Sasuke si fermò, ritirò le dita e contemporaneamente s’inginocchiò davanti a Naruto. “Non preoccuparti, ti faro sentire bene!” mormorò, guardò il pene di Naruto e poi lo accolse nella propria bocca.

Naruto gridò, le sue ginocchia improvvisamente divennero traballanti, afferrò entrambe le spalle di Sasuke con le mani, stringendole così forte che le sue unghie lasciarono dei marchi su di esse. Sì, Sasuke l’aveva fatto sentire bene e Naruto aveva ricambiato il favore.

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Quando scesero per colazione, Sasuke aveva come uno sguardo compiaciuto, mentre Naruto uno stanco. Itachi e Mikoto lanciarono qualche occhiata ma non dissero nulla. Invece dettero ai due dei larghi sorrisi d’intesa, che fecero arrossire Naruto e sorridere Sasuke. La colazione fu molto piacevole… Mikoto non poteva essere più felice.

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Camminavano, tenendosi per mano, nell’usuale passeggiata di Sasuke del sabato mattina. Sasuke raccontò a Naruto delle sue passeggiate con il padre e Itachi, e a proposito dei sogni di suo padre.

La bocca di Naruto si era allargata in un gran sorriso mentre ascoltava. Sasuke lo stava rendendo partecipe. Sasuke gli stava dando fiducia e questo fece cantare il suo cuore di gioia. Diede speranza a Naruto per il futuro.

“I nostri figli correranno qui intorno” Sasuke disse indicando il bellissimo terreno della tenuta Uchiha.

Naruto pensò che il suo cuore stesse per esplodere d’amore. Sasuke era consapevole di quello che aveva detto? Giocosamente gli diede un pugno sul braccio. “Bastardo, ti sei dimenticato che sono un ragazzo?” brontolò, fingendo di essere offeso.

Sasuke avvolse le sue braccia intorno a Naruto, tirandoselo più vicino. “Sembri una ragazza, Naru-chan” lo prese in giro, occhi scuri luccicarono di felicità.

Naruto ringhiò di nuovo e Sasuke rise, ma poi Sasuke lo guardò serio mentre nuovamente guardava al terreno. “Ne adotteremo uno o affitteremo un surrogato (Sasuke si riferisce all’utero in affitto)” disse tranquillamente.

Naruto non disse nulla, era troppo pieno di emozioni, e si sentì come se dicendo qualcosa, avrebbe potuto rovinare quel sogno perfetto che stava avendo.

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Dopo la camminata, Naruto disse a Sasuke che sarebbe andato a riposare e Sasuke andò verso il suo ufficio. Entrò e osservò la sua scrivania, che come sempre era in ordine perfetto. Camminò verso di essa e prese su  una cartella gialla. Tremò, tirò fuori i fogli per il divorzio. Li piegò accuratamente mettendoli nella tasca della sua giacca. Poi uscì e andò a controllare il dobe, prendendo due scale per volta, per affrettarsi a raggiungere la loro camera.

Naruto stava dormendo sul suo lato, sopra le coperte, le mani unite sotto la guancia destra. Era rannicchiato come un bambino. Sasuke stette in piedi a fissarlo dal suo lato per molto tempo, prima di levarsi la giacca e gettarla senza cura sul pavimento. Se non fosse stato attento, avrebbe potuto diventare un pelandrone come il compagno. Salì sul letto e strinse Naruto a sé, inalando il profumo fresco del biondino. Chiuse gli occhi e cadde subito addormentato.

Non aveva notato che quando aveva gettato la giacca a terra, i documenti che aveva posto nella tasca erano caduti fuori. La leggera aria del condizionatore li spostò sotto il letto. Sasuke era troppo indaffarato per accorgersene perché stava sognando due paia di occhioni blu e una bocca generosa che gli sorrideva. Che lo baciava e lo provocava, chiamandolo bastardo. Le sue labbra si curvarono in un leggero sorriso. Era un bellissimo sogno…

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Si erano svegliati alcune ore dopo a causa di un discreto bussare alla porta. La voce di Segwick, il loro maggiordomo inglese, li informava che il pranzo era pronto.

Sasuke si puntellò sul gomito ed osservò Naruto aprire lentamente gli occhi, rivelando due specchi d’acqua chiara. “Ehi, è ora di pranzo” sussurrò allo sbadigliante biondino, che si strofinò graziosamente gli occhi con il dorso della mano.

“Hmm, okay” Naruto uscì dal letto e porse una mano verso Sasuke, che la osservò con sguardo pensoso.

Notò che le mani di Naruto non erano lisce come le sue; aveva sentito la ruvidità di quelle mani sulla sua pelle mentre facevano l’amore. Naruto, lui ne era consapevole,  aveva vissuto una vita dura fin da quando aveva 17 anni per non parlare del tempo che aveva speso a scappare. Sasuke improvvisamente si ritrovò a voler sapere ogni cosa di quel ragazzino. Prese la sua mano e si alzò.

Avrebbe scoperto tutto quello che c’era da sapere riguardo a Naruto.

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Sasuke era stato silenzioso dal loro sonnellino e aveva osservato Naruto con sguardo attento. Il bastardo stava sicuramente macchinando qualcosa; Naruto poteva vedere gli ingranaggi ruotare in quella mente brillante. Si mise una camicia nera con le maniche corte, con la scritta “CK” sopra e camminò all’armadio estraendo una giacca nera. Sasuke aveva detto che sarebbe stato un party da jeans e camicia e lui ne era sollevato. Naruto odiava davvero vestirsi bene. Fece scorrere le dita tra i capelli, notando che aveva bisogno di un altro taglio dall'ultimo avvenuto mesi prima. La porta si aprì improvvisamente e lui sorrise dolcemente, mentre Sasuke entrò.

“Stai bene” commentò Sasuke, mentre si metteva accanto Naruto e dava un leggero bacio sulle sue labbra.

“Lo so” ammiccò a Sasuke, che gli diede uno schiaffo sul sedere per essere stato sfacciato. “Ti cambierai?” Naruto domandò, osservando i soliti abiti del marito.

“Certo, vuoi guardare?”

La risposta fece arrossire Naruto, ma acconsentì. Gli piaceva guardare Sasuke cambiarsi. Amava guardare quelle mani snelle e quel corpo forte.

“Pervertito!” Sasuke gli disse, usando l’appellativo preferito di Naruto riferito a Kakashi.

Il rossore di Naruto aumentò, ma si parcheggiò sul bordo del letto guardando lo stesso Sasuke. Naruto voleva prendere ciò che poteva ricevere. Aggiungendo ciò alle sue memorie favorite, così avrebbe potuto guardare indietro ad esse se Sasuke avesse deciso di lasciarlo andare. Era, in una parola, patetico, ma non poteva farci nulla.

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Il party era in piena attività quando arrivarono e Naruto si guardò nervosamente attorno. Si muoveva irrequieto, per il divertimento di Sasuke.

“Rilassati, Naruto, nessuno ti morderà qui” gli disse Sasuke, porgendogli il gomito in modo che Naruto lo prendesse.

L’enorme party era diretto verso la padrona di casa, che stava ridendo eccitata accanto ad un uomo basso con i capelli rossi. Si girarono e due occhi verde scuro scrutarono Naruto.

“Sasuke-kun!” Temari disse con gioia, abbracciando forte l’uomo vicino a lei.

Le palpebre di Naruto si contrassero e guardò altrove, incontrando due divertiti occhi verdi. Arrossì sotto quello sguardo; doveva ammettere che era un uomo molto attraente!

“Sabaku no Gaara,” disse l’uomo, porgendogli la mano.

Naruto sorrise e si strinsero la mano.

Temari aveva smesso di stringere Sasuke e si era voltata verso Itachi e Mikoto.

Sasuke guardò, senza batter ciglio, mentre Gaara stringeva la mano di Naruto; notando quanto il ragazzo rosso sembrasse soffermarsi a stringere la mano di Naruto più del dovuto.

“Uz-Uchiha Naruto” Naruto disse, presentandosi.

“Sei imparentato con gli, Uchiha?” Gaara domandò, voltandosi verso l’uomo che ora stava di fianco a Naruto.

“No, sono suo marito” c’era una nota di provocazione nella voce di Sasuke che confuse Naruto e sembrò piacere a  Gaara.

“Davvero?” gli occhi di Gaara guizzarono su Naruto “E’ molto carino, congratulazioni” offrì uno sguardo compiaciuto.

Naruto sentì della tensione tra di loro che avrebbe potuto tagliare con una spada. Che diavolo stava succedendo? Non ebbe tempo di pensare ulteriormente alla strana interazione fra i due che Hinata li raggiunse. Il sorriso di Naruto si ampliò al sorriso della ragazza.

“Uchiha-san, sono felice di rivederti!” disse, inchinandosi cordialmente a loro, ma il suo sguardo era fisso su  Naruto.

Naruto si sporse in avanti per abbracciare la ragazza, che strillò dalla sorpresa. “Hinata-chan, portami al cibo. Sto morendo di fame!”si massaggiò lo stomaco per enfatizzare il suo scopo.

Sasuke ruotò gli occhi, ma lo lasciò andare con la ragazza. Era innocua; sapeva che le preferenze di Naruto vertevano da un'altra parte.

“Allora, sei tornato ai biondi” disse Gaara, prendendo un altro drink.

Sasuke si tese, girandosi a guardare la sua ex-amante.

“E’ molto carino” commentò Gaara, guardando Naruto ridere con la timida Hinata, i suoi occhi che lo divoravano affamati.

“Stai lontano da lui” lo avvertì Sasuke, lasciando il suo fianco. Sasuke si diresse verso Naruto e stette semplicemente accanto a lui.

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Mikoto e Itachi erano seduti con Temari. Tutti e tre stavano guardando la coppia Uchiha mentre parlavano con Hinata e parecchie altre persone. Tutti notavano il modo in cui Sasuke continuava a guardare Naruto e come metteva una mano gentile sul fianco dell’uomo più basso.

“Non è meraviglioso quanto siano vicini?” disse Mikoto, sorridendo.

Itachi non commentò dato che stava osservando Hinata.

Temari sbuffò. “Sasuke-kun si stancherà di lui molto presto” disse lei, la sua voce piena di derisione.

Mikoto girò la testa per guardarla.” Sono sorpresa di te, Temari” disse, lo shock evidente sulla sua faccia.

“Perchè, sappiamo tutti che Sasuke mi amerà sempre” Il sorriso sulla sua faccia era beffardo e i suoi occhi non avevano mai lasciato la coppia.

“Hmm, qualcuno potrebbe pensare che tu sia gelosa, ma non hai lasciato mio fratello per tuo marito?” Itachi afferrò il suo drink, guardando la donna bionda con gli occhi semi chiusi.

Temari rise, scuotendo la testa. “Non sono gelosa, amo mio marito, Itachi-san!”

“Allora ti consiglio di tenere le tue false speranze ben nascoste” il tono d’avvertimento di Itachi fu seguito da duri, scuri occhi che si voltarono per fissare Temari.

Lei si imbarazzò sotto il suo sguardo e finalmente si alzò scusandosi. “Ho bisogno di controllare se il cibo è pronto” disse, camminando verso le porte a vetro che portavano all’area della piscina, dove il vero party doveva aver luogo dopo l’ arrivo di Neji.

Mikoto dette ad Itachi un sorriso malizioso, somigliando veramente molto a suo figlio.

Itachi alzò un sopracciglio “Non mi colpirai sulla testa per essere stato scortese con la nostra padrona di casa?” domandò, scostandosi leggermente da lei.

“Figliolo, in questo momento vorrei saltare su da questa sedia e abbracciarti fino alla morte!” disse, a voce bassa, un sorriso compiaciuto che continuava a comparire sulla sua faccia.

“Questo è un sollievo!” disse Itachi, la sua bocca che si curvava leggermente, si rimise indietro per guardare la bella cugina Hyuuga.

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“Sono veramente affamato!” piagnucolò Naruto verso Sasuke, appoggiandosi su di lui. Guardò verso la faccia di Sasuke, che lo guardava divertito.

“Veramente, dobe, non puoi dire a quell’abisso che tu chiami stomaco, di aspettare?”

Naruto sembrò indignato e Hinata si coprì la bocca con la mano, ridacchiando.

“Stai dicendo che mangio troppo, Sasuke-teme?!”

C’era una finta rabbia negli occhi di Naruto e Sasuke si abbassò e premette le labbra sulla sua fronte. “Sì, è esattamente quello che sto dicendo, dobe”

Temari venne strillando nel salotto, guardando sconvolta tutti i suoi ospiti. “Sta arrivando, sta arrivando, nascondetevi tutti!”

Le luci furono spente e ci fu un suono di bisbigli eccitati, mentre aspettavano che l’ospite d’onore si mostrasse.

Naruto sentì le braccia di Sasuke venire intorno a lui e si girò lentamente in esse. Sentì quelle meravigliose mani che erano capaci di fargli sentire, oh, così tante piacevoli sensazioni, mentre vagavano giù per la sua schiena e afferravano le sue natiche. Labbra cercarono alla cieca le sue nell’oscurità e Naruto soffocò un mugolio quando Sasuke strinse il suo sedere. La sua lingua giocò a nascondino con quella di Naruto endai loro respiri uscirono aspri ansimi.

Erano così assorti da loro stessi che quando le luci si accesero e gli ospiti urlarono “BUON COMPLEANNO, NEJI” non lo notarono nemmeno. Fu un discreto colpo di tosse da parte di Hinata che finalmente attirò la loro attenzione, ma Sasuke non lasciò Naruto. Rimasero a fissarsi l’un l’altro. Gli occhi di Sasuke sembravano sciogliersi in soffici piscine di fumante caffé nero, mentre fissava gli occhi ben aperti di Naruto. Un piccolo sorriso comparve in entrambi i loro volti.

“Pensavo fosse la mia festa” disse Neji strascicato, avvicinandosi a loro con un braccio attorno a Temari.

Temari stava ridendo con Neji, la sua faccia infuocata dall’amore. “Neji, caro, lasciali soli. Sono nuovi sposini, non ricordi com’eravamo noi?” si voltò per sorridere alla coppia, ma il sorriso diminuì un poco quando il suo sguardo cadde su Naruto.

Neji ridacchiò, inclinando la testa per posare un veloce bacio sulla guancia sinistra di Temari. “Spero che siamo ancora così, piccola!” lasciò la presa sulla moglie solo per tendere una mano a Sasuke, che malvolentieri lasciò andare Naruto così da poter stringere la mano a Neji.

“E’ bello vederti di nuovo, fratello” disse Sasuke. Fece si che i suoi occhi non vagassero mai su Temari. Naruto poteva avere un attacco di gelosia e il fatto che Temari fosse attraente nei suoi pantaloni a vita bassa e nero top a tubino non gli aveva nemmeno attraversato la mente.

“E’ bello vedere anche te, Sasuke, è passato del tempo”  gli occhi argentati di Neji scintillarono di contentezza.

“Vieni, amore, abbiamo bisogno di salutare gli altri ospiti” Temari strattonò  giocosamente la sua maglietta.

“Beh, se ci volete scusare, il ragazzo festeggiato ha bisogno di fare il suo giro” disse Neji, lasciando che sua moglie lo conducesse via.

In seguito, il trio lasciato indietro andò verso la zona piscina. Lunghi tavoli erano stati portati ed erano riempiti di cibo.

Naruto lasciò il fianco di Sasuke e spinse Hinata verso il cibo, lasciando Sasuke a girovagare tra gli ospiti.

Molti servitori stavano girando offendo drinks e prendendo ordini. Sasuke  afferrò un bicchiere di champagne, mentre uno di loro passava di fretta dietro di lui. Sorseggiò la bevanda, i suoi piedi che battevano al ritmo della musica j-pop, che iniziò a fluire attraverso gli altoparlanti nascosti da qualche parte nella zona.

Si guardò intorno per cercare un tavolo vuoto e ne trovò uno. Si sedette, mettendo il suo drink sul tavolo e aspettò che Naruto riportasse indietro la povera Hinata. Era un party interessante, con non moltissime persone e lui sorrideva e annuiva alle persone che conosceva. Si sorprese nel vedere Neji sedersi accanto a lui.

“Pensavo che stessi ancora facendo il tuo giro.” disse Sasuke con un sopracciglio interrogativo alzato. (eh, si, Sasuke ha anche quelli u_u XD NdT).

Neji sospirò, scuotendo la mano con stanchezza. “ Anche se amo così tanto mia moglie e apprezzo tutto lo sforzo che ha messo in questo party, speravo che ci saremmo stati solo me e lei. “ Neji alzò la mano e come per magia un cameriere, vestito con pantaloni neri e un bianco blazer tuxedo, apparve.

Sasuke guardò mentre Neji lo ringraziava e prendeva un bicchiere di champagne per se.  “Sei felice?” chiese Sasuke, guardando l’ uomo dai capelli lunghi con curiosità.

Uno sguardo sorpreso apparve in mezzo al volto di Neji, prima di essere spazzato via da un più felice. “Certo, lo sono, Temari è tutto quello che io abbia mai sognato e di più”

Ci fu una sorprendente mancanza di gelosia che venne con quella dichiarazione, da parte di Sasuke. Si accigliò e finì il suo drink. Un cameriere passò di lì automaticamente e lo rimpiazzò. Sasuke fece capire di averlo notato con un cenno del capo.

“So che quando ho iniziato ad uscire con lei c’era un sentimento d’odio tra di noi, Sasuke” gli occhi di Neji cercarono tra la folla la moglie mentre parlava.

Sasuke era silenzioso.

“Ero geloso che tu l’ avessi avuta per primo, ma mi è passata” Neji fece una pausa, portando il bicchiere alle labbra. “Ma poi, ci ho pensato e Temari mi ha riportato alla ragione. Mi ha detto che non importava chi era stato nel suo cuore per primo, tutto quello che importava era chi fosse stato l’ ultimo” si girò verso Sasuke. “Saresti stato divorziato ora se l’ avessi sposata” Sorrise. “E’ troppo viziata, troppo egocentrica e tu non l’avresti tollerato”

C’era della tensione intorno a loro e Sasuke non si sentiva a proprio agio ad avere questo tipo di conversazioni con un uomo che considerava quasi suo fratello.

“Eri arrabbiato, lo so. Pensavi di aver perso l’ amore della tua vita, ma, Sasuke, non ti ho mai visto agire con Temari, nel modo in cui agisci con Naruto”

Dicono che la verità fa male. Temari era stata il suo ideale di donna quando aveva vent’anni, ma ora, Naruto, che non sopportava le sue cazzate, che non si inchinava ad ogni suo desiderio, che sembrava solo volerlo amare, stava scavando nel suo cuore. La mente di Sasuke ebbe un flash back sulle carte di divorzio e di colpo niente fu più chiaro.

“Penso, Sasuke, che tu hai la persona per cui eri destinato e io ti ho fatto un favore a portare Temari lontano da te. Diversamente, conoscendo la tua mente ossessiva, non avesti mai guardato nessun altro quando pensavi di essere innamorato di lei” C’era un accenno di contemplazione da parte di Neji.

Sasuke diede una secca risata. Si voltò con occhi più scuri del solito verso Neji “Non diventare troppo filosofico stasera, amico mio” lo canzonò.

Neji scosse la testa. “E’ la verità, Sasuke, ma tu sei solo troppo spaventato di ammettere che ti eri sbagliato”

“Forse” rispose Sasuke. Guardò giù verso il suo drink e desiderò di avere qualcosa di più forte.”Forse” disse di nuovo.

“Nessun risentimento?” chiese Neji dopo un pò.

Sasuke si voltò verso di lui. “No, nessun risentimento, siamo apposto” sorrise sincero. Erano apposto realizzò. I suoi sentimenti per Temari, se era onesto con se stesso, da lungo tempo ormai, erano stati di più per la sua cocciuta insistenza che perché fosse innamorato. Riguardavano di più che Temari fosse sua che per l’ amore stesso.

Naruto camminò in mezzo alla folla seguito da vicino da Hinata. Teneva due piatti di cibo in ogni mano.

Sasuke guardò la luce tremolare in mezzo al volto di Naruto e inalò un respiro bruscamente.

Neji sorrise compiaciuto. Destino, Sasuke. Il destino è finalmente venuto per te, pensò.

Il biondo sistemò i piatti sul tavolo, uno di fronte a Sasuke, mentre si sedeva al suo fianco.

Hinata si sedette timidamente vicino a Neji, che le sorrise.

Si somigliano così tanto, pensò Naruto, guardandoli con occhi affascinati.

“Dobe, smettila di fissare!” comandò Sasuke.

“Non posso farci nulla, potrebbero essere gemelli!” Naruto ignorò Sasuke e continuò a fissare Neji e Hinata.

Lui rise, lei arrossì.

“Mio padre e quello di Hinata erano gemelli” spiegò Neji.

La faccia di Naruto divenne rossa di imbarazzo. “Scusa, non intendevo essere rumoroso e farti sentire a disagio, Hinata” aggiunse con uno sguardo di scuse.

“Non importa, Naruto-kun” Hinata gli sorrise.

“Dobe!”

Risero tutti all’espressione oltraggiata di Naruto, ma fu una risata felice tra persone che godevano della compagnia gli uni degli altri.

Neji si alzò. “Beh, ora ti lascio. E’ tempo che io trovi mia moglie e veda da quali guai devo tirarla fuori” s'inchinò e iniziò ad andarsene.

Naruto schioccò le labbra,  portando  una colante, succosa costoletta alla bocca. La occhieggiò come se ne fosse innamorato e Sasuke sentì quasi un po' di gelosia nei confronti della costoletta. Fissò mentre i denti di Naruto la morsero, pensando a come gli sarebbe piaciuto far scorrere la lingua su quei denti.

Hinata sorrise all’espressione affamata di Sasuke e lui si schiarì la gola.

Naruto lo guardò distrattamente. “Huh?” riuscì a mugugnare attraverso la bocca piena di cibo.

“Dobe, hai salsa barbecue per tutta la faccia” Sasuke afferrò una salvietta e gentilmente la tolse via.

Naruto rotolò gli occhi, non che gli interessasse davvero. Cibo, aveva veramente bisogno di cibo. Essere a quel party lo rendeva nervoso e quando era nervoso lui mangiava.

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Itachi gironzolava attorno al bordo della piscina, fissando pensieroso l’ acqua cristallina. Era una notte tiepida con un cielo pieno di stelle.

Gaara camminò verso di lui e stette a guardare l’ acqua anche lui. “ Sasuke è innamorato del bel biondino?”

La voce biascicata del rosso scosse Itachi dai suoi pensieri profondi. “ Che cos’è per te?” chiese, girandosi leggermente verso l’altro uomo. Non sapeva che Sasuke avesse avuto alcuna interazione con il fratello minore di Temari.

L’ uomo più piccolo rise senza reale divertimento.

Questo era interessante, pensò Itachi. Guardò l’ uomo con attenzione, aspettando di vedere se poteva decifrarlo nello stato in cui si trovava ora, avendo sentito dire che Gaara di solito teneva le sue emozioni per se.

“Niente, davvero niente” Gaara se ne andò lasciando Itachi a pensarci su.

Si mise quasi a ridere rumorosamente. Il mondo dei modelli non era nemmeno lontanamente eccitante come la vita del fratello.

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Naruto aveva un sorriso davvero soddisfatto sulla faccia, avendo mangiato tre piatti pieni di cibo, il suo quello di Hinata e quello di Sasuke. Si allungò per la soda che Sasuke aveva ordinato per lui, rifiutandosi di lasciare che Naruto avesse nemmeno un bicchiere di champagne. Il bastardo!

Hinata si era scusata e aveva appena lasciato i due seduti al tavolo, c’era uno sguardo preoccupato sulla faccia di Sasuke.

“Teme, a che cosa stai pensando?” chiese.

Sasuke scosse la testa e sorrise mentre la musica j-pop cambiava in qualcosa di più soft e romantico. Di colpo, volle danzare con Naruto. “Posso avere questo ballo?” chiese, sorridendo alla faccia arrossata di Naruto.

Il biondo annuì e Sasuke prese la mano nella sua. Andarono nella sala da ballo fuori vicino alla piscina, dove altre coppie stavano ballando vicine.

Naruto si era sempre immaginato tra le braccia di Sasuke, ballando una canzone lenta come questa. Il moro fece scivolare una mano intorno alla vita di Naruto e lentamente intrecciò le dita dell’altra mano con quelle di Naruto, avvicinandoli.

Naruto appoggiò la testa sul petto di Sasuke, chiudendo gli occhi e cercando di credere che il moro fosse veramente innamorato di lui. Che stessero ballando in un sala da ballo, come aveva visto Sasuke danzare con altri durante la sua infanzia. Immaginò che le luci si abbassassero mentre i ballerini volteggiavano sulla pista, venendo abbracciati  intimamente dai loro partner sotto le soffici luci del candeliere di cristallo, che era appeso nella stanza da ballo degli Uchiha. Naruto respirò a fondo, rannicchiandosi più vicino mentre la voce sensuale di una cantante donna li circondava.

“Alla fine, ho incontrato il mio amore”

Naruto tremò alle parole, il suo cuore che batteva. Sasuke sollevò il mento per guardarlo e gli occhi di Naruto, quasi malgrado, sbattendo le palpebre si aprirono. Non voleva vedere la verità dietro quegli occhi scuri come la notte. Naruto voleva chiudere gli occhi e far finta che fossero innamorati, che anche il cuore di Sasuke battesse forte come il uso,  e che non fosse solo la sua anima ad anelare di stare per sempre con quella dell'altro.

“I miei giorni solitari sono finiti”

Naruto boccheggiò. Gli occhi di Sasuke erano pieni di un emozione che Naruto non gli aveva mai visto. Erano agguerriti, traboccanti di intensità e anche pensando che non riusciva molto bene a far uscir le emozioni, Naruto non poté staccare il suo sguardo mentre scivolavano ancora più vicini, persino più lentamente della musica.

Era come se quasi tutto, e tutti fossero spariti e l’unica cosa rimasta nell’universo fossero loro.

“At last, the skies above are blue”
Alla fine,  i celi al di sopra sono blu

“My heart was wrapped up in clover”
Il mio cuore era coperto dall’abbondanza.

“The night I looked at you”
La notte in cui ti ho guardato

C’era magia nell’aria, Naruto poteva sentirla intorno a lui. Scorreva in lui, raggiungeva e impigliava Sasuke, avvicinandoli. Le loro anime, sentì, erano avvolte l’un l’altra, fondendosi, sciogliendosi... quasi come un sogno. Era così tangibile in quel momento, che poteva raggiungerlo e strapparlo via dal cielo.

“I found a dream that I could speak to”
Ho trovato un sogno a cui posso parlare

“A dream that I could call my own”
Un sogno che posso dire essere mio

“I found a thrill to press my cheek to”
Ho trovato un brivido a cui posso appoggiare la guancia

“A thrill that I have never known”
Un brivido che non avevo mai conosciuto

Naruto sperava fosse vera, quella sensazione di essere amato, di essere prezioso, e sperava che questo momento durasse per sempre. Che sarebbe sempre stato circondato dalle braccia di Sasuke attorno a lui. I suoi occhi lo fissavano, con il suo corpo premuto così intimamente contro. Quando le labbra di Sasuke si curvarono in un sorriso, Naruto dovette sussultare. Sasuke era incantevole sotto la luce delle stelle nella notte.

“Oh, you smiled, you smiled”
Oh, hai sorriso, hai sorriso

“And then the spell was cast…”
E poi l’ incantesimo fu creato...

Non c’era dubbio a riguardo, pensò Naruto, mentre si fermavano nella sala da ballo.

“And here we are in heaven”
E qui siamo in paradiso

“For you are mine at last…”
Perché alla fine sei diventato mio...

Sasuke roteò i fianchi contro i suoi e Naruto pensò che il suo cuore non sarebbe riuscito a sopportare oltre ed accelerò ad una velocità pericolosa. I suoi occhi si spostarono verso il basso, mentre le note della canzone svanivano, volendo null’altro che spezzare l’incantesimo in cui si era trovato. Ma Sasuke prese il suo mento e lo sollevò per far incontrare le loro labbra. Era un dolce, dolce bacio e quando la rauca, sexy voce suonò l’ultima nota, rimasero nel mezzo della sala, baciandosi... troppo perfetto... troppo perfetto, ma era finito.

Ci fu un suono scrosciante in entrambe le loro orecchie quando uscirono fuori dalla loro bolla. Sorrisero graziosamente e  si inchinarono al loro pubblico camminando verso le loro sedie, le spalle sfiorandosi leggermente.

Troppo perfetto, ma era finito... pensò tristemente Naruto.

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Sasuke depositò Naruto al tavolo, lasciandolo solo con Hinata. Più tardi li raggiunsero Itachi e Mikoto. Sedettero tranquilli, guardando parecchi ospiti danzare tutto intorno alla piscina e non solo nella pista da ballo fuori. Era passata la mezzanotte e il party non sembrava rallentare per niente.

Itachi si girò verso Hinata e le chiese di ballare e poi un gentleman più anziano venne a chiedere anche ad un’arrossita Mikoto di ballare.

Naruto li osservò andarsene con un sorriso, mentre dentro di se era preoccupato. Preoccupato che Sasuke avesse visto l’amore che Naruto aveva per lui nel suo cuore. Quel Sasuke aveva deciso di finire il piccolo gioco sessuale tra di loro, prima che avesse la chance di fare lo sbruffone di innamorarsi di lui.

Fu in quel momento, mentre si stava preoccupando per Sasuke, che Temari si mostrò. Si sedette vicino a lui, ma guardava i ballerini. “Ti sei divertito alla festa?” chiese con voce calma.

Naruto le sorrise leggermente, provando a far si che la sua faccia fosse il più possibile distaccata. “Sì” rispose.

 “Dov’è Sasuke?” c’era chiara curiosità nella sua voce.

Naruto scosse le spalle. “Non lo so” il suo sguardo tornò ai ballerini.

“ Voi due siete sembrati come catturati da un’illusione qui” dichiarò, voltandosi a guardare Naruto, che mantenne i suoi occhi fermi sui danzatori. Quando non rispose, Temari si avvicinò a lui, le sue labbra accanto al suo orecchio sinistro. “ E’ tutto finto, sai” disse, il suo alito che odorava di alcol.

Naruto provò a spostarsi da lei e pensò di lasciarla per andare a cercare Sasuke, ma lei continuò prima che lui potesse fare alcuna azione.

“Mi amerà sempre. Tu non sei altro che un rimpiazzo” Con queste parole di commiato, Temari si alzò e andò via, lasciando devastazione dietro di se.

Voleva far finta che non l’aveva proprio avuta quella conversazione con Temari. Voleva far finta che Sasuke non l’aveva lascito dopo aver provato qualcosa di così vicino alla magia, ma non poté. Non poteva mentire a se stesso e questo lo faceva sentire molto arrabbiato. In effetti l’aveva fatto diventare furioso. Era un uomo, non una debole donna, no, non avrebbe agito come una disperata donna innamorata.

Così quando Gaara, che era ubriaco fino all’esaurimento, venne a chiedergli di ballare, Naruto gli diede il più sexy dei sorrisi e accettò.

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Era un codardo, lo realizzò mentre fissava il suo riflesso nello specchio del bagno. Era un codardo che era corso via dal più magico momento con un uomo meraviglioso.  (Come c’ha ragione delle volte Sas’kè..  ù___ù NdT) Era stato così vicino al nirvana come mai più sarebbe potuto essere, ne era sicuro. Aver tenuto tra le sue braccia il paradiso, era stato così dannatamente bello... ma era stato troppo. La sensazione che Naruto gli provocava l’aveva fatto preoccupare. Temari era stata prudente. Non l’aveva fatto sentire come se il mondo potesse cadere e solo loro due potessero galleggiare sopra di esso.

Stava cominciando a suonare come uno di quei romanzi romantici che sua madre leggeva così spesso. Scuotendo la testa girò il rubinetto e si spruzzò acqua fredda sulla faccia. Sveglia, Sasuke, pensò, ma il sogno era troppo reale, lo faceva sentire troppo bene e non era sicuro di volersi svegliare.

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Naruto rise liberamente, sconsideratamente e promiscuamente premendosi più vicino al corpo del rosso. Erano alti uguale e si adattavano più facilmente di quanto avessero fatto Sasuke e Naruto. Rotolò i fianchi disperatamente contro quelli di Gaara, cercando di mantenere la mente focalizzata su di lui e non su quel bastardo di suo marito.

Gaara mugolò, i suoi occhi erano appannati dal desiderio, mentre piazzava entrambe le sue mani sulla vita del biondo, tirandolo vicino. Voleva che il ragazzo sentisse quanto duro era diventato grazie a lui, voleva avere tutti gli occhi su di loro e che vedessero come stavano praticamente facendo “sesso” sulla pista da ballo. Stava attento in ogni modo a far stare entrambi lontani dal bordo, così da non cadere in piscina. Gaara gemette quando Naruto aggrovigliò le mani tra i suoi capelli, premendo i suoi fianchi, il movimento che causò un insopportabile flash di desiderio tra di loro come uno scoppio di un fulmine.

Il biondo si leccò le labbra e Gaara si trovò improvvisamente a focalizzarsi in quelle lussuriose labbra che pregavano per essere baciate. Chiuse lo spazio tra le loro labbra e riuscì solo a guardarle prima di essere di colpo tirato via dal biondo. Gaara voleva urlare mentre lottava con difficoltà per liberarsi, poi si trovò d’un tratto libero.

Avevano tutti smesso di ballare e ora stavano fissandoli apertamente, quando prima stavano solo guardando i due bassi uomini di nascosto.

Gaara fu voltato di colpo per ritrovarsi faccia a faccia un molto, molto arrabbiato, Sasuke Uchiha, i cui occhi sembravano sanguinare rosso, con molto stupore e paura da parte di Gaara. Sasuke afferrò il davanti della sua maglietta, spingendolo e sollevandolo vicino al suo volto. Se non avesse temuto per la propria vita, avrebbe potuto essere eccitato. Gli Uchiha  sembravano sempre così dannatamente belli quando erano arrabbiati.

“CHE DIAVOLO, BASTARDO, LASCIALO ANDARE!” urlò Naruto a Sasuke.

Lui lo ignorò in modo evidente, la sua attenzione focalizzata su Gaara. “Ti ho detto di non venire vicino a lui”ringhiò, il suo magnifico volto perverso e distorto dalla rabbia.

“Ehi, è venuto lui da me” Gaara volle di colpo ritirare quelle parole, perché all'improvviso negli occhi di Sasuke non c’era più odio. In effetti, la rabbia era morta solo per essere rimpiazzata da freddi, freddissimi occhi. Erano quelli gli occhi di cui bisognava avere davvero paura. Sentì Naruto urlare a Sasuke, ma le voci non penetrarono nella sua mente. Era spacciato, lo sapeva benissimo.

Sasuke lo colpì direttamente sul lato della testa. Volò all’indietro per l’impatto e sentì i suoi denti scendere duramente sulla sua lingua. E poi stava cadendo, ma le stelle che volteggiavano sulla sua testa sembravano più importanti. (si riferisce al fatto che Gaara vede le classiche stelline invece di curarsi di dove sta cadendo NdT).

Ci fu un rumoroso schizzo nello stesso momento in cui dalla folla si levava un boccheggiare in orrore. Sasuke aveva lanciato Gaara nella piscina quando lo aveva colpito e Naruto guardava stupito il moro. Sasuke, in ogni caso, era troppo perso nella sua rabbia per ragionare,  i secondi passavano ma Gaara non riemergeva.

Naruto aggrottò le sopracciglia, guardano verso Gaara ancora in caduta, ricordando solo allora che gli era parso abbastanza brillo quando gli aveva chiesto di ballare. Merda! Pensò Naruto, scrollandosi velocemente di dosso la giacca e le scarpe per nuotare verso l’uomo privo di sensi.

Temari e Neji giunsero di fianco a Sasuke giusto con Itachi e Mikoto.

Mikoto scosse Sasuke fuori dalla sua trance. “Sasuke, Sasuke, Naruto gli è andato dietro!” gli disse urgentemente.

Sasuke reagì e nuotò dietro ad entrambi, senza levarsi nessun capo di vestiario. Ricordò che Minato gliel’aveva detto una volta, che Naruto non era il miglior nuotatore al mondo, ridendo su quella volta che Naruto pensava che lui stesse correndo in un metro e mezzo d’acqua.

Il dobe stava rischiando la sua vita per Gaara. Quando era diventato Gaara importante per lui? No, pensò Sasuke, smettila di pensare a loro e aiutalo a portare fuori l’idiota che aveva progettato di uccidere appena possibile.

Naruto si stava dimenando, sapeva come nuotare era solo che non era un buon nuotatore. Aveva una paura infantile di affogare, ma doveva raggiungere Gaara prima che il pazzo affogasse. Appena riuscì a mettere un braccio attorno all’uomo privo di sensi, vide Sasuke nell’acqua, nuotando verso di lui. Era  lì per finire il lavoro ed affogarli entrambi? Cazzo, sperava di no.

Naruto uscì dalla piscina per primo e guardò mentre Itachi e Neji aiutavano Sasuke a tirare fuori Gaara.

Neji s'inginocchiò vicino a Gaara, cercando il battito cardiaco. Quando non lo trovò, iniziò la manovra di respirazione.

Naruto stava tremando di freddo, ma non riusciva a tenere lontano lo sguardo dal pallido rossino, mentre Neji soffiava aria nella sua bocca e Sasuke colpiva il suo petto con un pugno.

Dopo un minuto di somministrazione della manovra,  l’acqua sembrò spruzzare dalla bocca di Gaara e Sasuke lo girò di lato. Tutti guardarono mentre Gaara, con i polmoni svuotati dall’acqua  prendeva aria con corti e aspri respiri.

Sasuke si alzò e camminò dov’erano il blazer di Naruto e le sue scarpe, raccogliendole.  

Il biondo non aveva ancora alzato gli occhi da Gaara, si sentiva molto colpevole. Fu sorpreso quando Sasuke gli poggiò il blazer sulle spalle. Fu solo allora che spostando lo sguardo, per fissare gli occhi freddi di Sasuke, tremò ma non per il freddo.

“Penso che sia ora per noi di andare” si rivolse Sasuke ad Itachi e Mikoto. Temari e Neji erano troppo occupati con Gaara per notarli, ma si girò cortesemente verso Hinata. “Hyuuga-chan, per favore estendi le nostre scuse a Temari e Neji per essercene andati così di fretta” le parole erano abbastanza cortesi, ma la fredda, ribollente rabbia nei suoi occhi smentiva la sua cortesia.

Hinata annuì. Aveva la sensazione che non avrebbe rivisto Naruto-kun per un bel po' di tempo. Beh almeno sapeva chi accusare quando la polizia avrebbe trovato il suo corpo.

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Il tragitto verso casa fu silenzioso. Naruto aveva rifiutato di sedersi vicino a Sasuke e Mikoto lo aveva velocemente spinto nei sedili di dietro accanto a lei.. Aveva visto la mano di suo figlio chiusa a pungo e aveva sentito che Sasuke era vicino a colpire Naruto. Proprio quando le cose aveva cominciato ad andare bene... si chiese che cosa avesse fatto scattare Naruto. Lui non avrebbe fatto nulla del genere a meno che non avesse una ragione per farlo, di questo era sicura.

Quando arrivarono a casa, a Mikoto non fu data la chance di interferire, perché appena Sasuke spense il motore della macchina, aprì di colpo la porta dei passeggeri e  tirò un urlante e protestante Naruto fuori dalla macchina.

Itachi l'aiutò ad uscire. “Allora, quanto tempo pensi che ci metteranno prima di risolvere questa volta? O giudicando da quanto era arrabbiato Sasuke, per trovare il corpo di Naruto” mormorò.

Mikoto era troppo preoccupata per schiaffeggiare bene il figlio sulla testa, così si accontentò di colpirlo con la borsetta sul braccio. Camminò lentamente lontano da lui verso la magione. Non vide il broncio che apparve su suo figlio, che aveva misteriosamente portato fuori un elmetto da non si sa dove, in anticipazione alla violenta reazione della madre.

Si massaggiò il braccio, mentre si chiedeva cosa diavolo portassero le donne in quelle piccole borsette. Sperò che fosse solo un caso, perché se non lo era, allora in futuro avrebbe dovuto investire su dei copri braccia.

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Non c’era tenerezza  nel modo in cui Sasuke gettò Naruto sul letto, nel modo in cui gli strappò violentemente i vestiti. Non c’era un minimo di amore, o quantomeno cura, nel modo in cui si mosse per prenderlo senza alcun lubrificante. Non c’era la passione, che aveva infiammato entrambi recentemente in questo tipo di attività. No, era solo freddo desiderio, era animalesco, quando l’uomo si mosse dentro di lui, afferrando le sue gambe e aprendole bene, mentre grugniva e spingeva dentro il corpo di Naruto.

A Sasuke non importava se a Naruto stava piacendo. Non vide le lacrime che corsero giù per il volto del biondo e non sentì Naruto pregarlo di fermarsi. No, Sasuke vedeva solo Naruto danzare in modo provocante con Gaara. Le mani di Gaara tutte intorno a lui e le loro labbra che quasi si toccavano. Gaara aveva provato a prendersi quello che doveva essere solo suo. SUO...SUO...SUO...SUO.. NARUTO ERA SOLO SUO...

Così le lacrime di Naruto non ebbero importanza e le sue urla non vennero registrate. Tutto quello a cui pensava Sasuke era rivendicare quello che era suo, quello che era stato dato lui e lasciarci il suo marchio. Ma quando venne, affondando profondamente un ultima volta dentro Naruto, riempiendolo con il suo seme, ancora e ancora, aprì gli occhi per guardare in profondità il volto macchiato di lacrime dell’uomo più giovane e seppe.

Lo percepì vagamente per un istante, uno sprizzo di secondo, ma non ci fece caso, fino a che il suo sguardo non cadde nella pozza di sangue sui lenzuoli che colava dall’ano di Naruto.

Fu in quel momento che sentì i colpi alla porta, mentre Itachi e Mikoto urlavano affinché l'aprisse. Fu in quel momento che seppe quel che aveva fatto. La porta della loro camera  fu aperta, Mikoto aveva finalmente trovato la chiave per la stanza, e sia lei che Itachi erano corsi dentro.

Mikoto scosse la testa, le lacrime che cadevano dal suo volto. Non avrebbe mai immagino che Sasuke sarebbe stato capace di una cosa simile. Le sue ginocchia tremarono e si ritrovò su di esse, singhiozzando.

Itachi andò di fretta verso Naruto, cercò di toccarlo ma lui si tirò via. Itachi era furioso. Avrebbe voluto uccidere suo fratello in quel momento. Si girò verso di lui. “ Faresti bene ad andartene o Dio mi aiuti, ti ammazzo!”

Naruto fece un suono disperato mentre guardava Sasuke camminare via e poi Mikoto fu al suo fianco, avendo trovato la forza di rialzarsi. Raccolse Naruto tra le sue braccia. “Va bene, va tutto bene, Ti prometto che andrà tutto bene” ripeté, quando lui si mise a singhiozzarle sul petto.

Naruto scosse la testa, non sarebbe andato tutto bene. Non era tutto apposto, perché sentiva che il suo sogno era svanito...

Sasuke l'aveva lasciato... e lui voleva morire.

Fine...

Stavo solo scherzando!

Continua...

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Ehi!!! E' Pollon qui che vi parla!!! Quest’autrice è una vera carogna, inizia con una Lemon e finisce con uno stupro!!! Ma si può? Comunque, per chi parteggia anche per il GaaNaru, avete avuto la vostra parte, adesso basta! E basta anche a me, che poi sennò inizio a spoilerare a destra e manca e  Shinku mi trancia la testa. XD (Solo la testa? Nééééé... ti faccio molto di peggio uuhuhuhuhuhuh N.d. Shinku)
Ed ora, passiamo alle notizie!!! Ne ho una buona e una cattiva. Siccome è meglio il limone prima e lo zucchero poi, vi do prima quella cattiva.
Allora, siccome Shinku è molto impegnata con il lavoro ( Sì, purtroppo il lavoro mi porta via moltissimo tempo ed infatti questo capitolo ha dovuto tradurne metà Pollon e rivedere pure la parte che avevo fatto io... maledetto lavoro muahahhahah *____* N.d.Shinku) e io con lo studio (Che vi credete, che sia una lavativa? XD) purtroppo abbiamo solo un altro capitolo pronto e per il resto dovrete aspettare Gennaio. Perché voi non volete una traduzione fatta coi piedi, vero? E noi anche.
Bene, è tutto, alla prossima!!! E, mi raccomando, recensite XDXDXDXD!!!
  
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