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Autore: Mapi    12/10/2009    1 recensioni
Nuova città, nuova vita, nuovi incontri per la piccola Renesmee che ormai è un adolescente. Questa è la mia seconda ff. Ve la propongo con la speranza che vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anime gemelle'
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non so 2 Renesmee:



La mia intera esistenza e quella dei miei cari era in pericolo per due vampiri gemelli che per una stupida vendetta. Seduta sul divano con tutti i miei familiari intorno e stretta a Lele eravamo ancora in silenzio.
< Basta dobbiamo agire... dobbiamo affrontarli. E' inutile riflettere ancora iniziamo la caccia. > disse zio Emmett lasciando intravedere la sua forza e la sua praticità.
< Emmett non è così semplice! > esclamò mia zia Rosalie.
< Lo so,ma aspettare un loro attacco è inutile. Gli daremmo l'opportunità di organizzarsi. > replicò lui.
< Questo è anche vero,ma non conosciamo la forza del nostro nemico. > aggiunse zio Jasper.
< e non la possiamo prevedere visto che Alice è cieca. > mio padre aveva ragione come lo zio Emmett.
< Ma è troppo pericoloso... > la voce di nonna Esmee era molto preoccupata.
Era pericoloso ma lasciare tutto nelle mani di quei due era ancora più pericoloso.
< Dobbiamo agire... > alle mie parole tutti si voltarono verso di me con uno sguardo angosciato. Erano le prime parole che pronunciavo dopo un lungo silenzio.
< Renesmee... >
< Mamma lo so che è pericoloso ma aspettare che la mente di quei due escogitino qualcosa.Giocano con le visioni di zia Alice,riescono ad evitare che noi ci accorgiamo della loro presenza e i loro pensieri sono l'unico modo d'individuarli. Se saremo di nuovo vittime dei loro piani sarà peggio. > continuai.
< L'effetto sorpresa è forse l'unico modo di vincere e ...sopravvivere. > zia Alice pronunciò l'ultima parola quasi sussurrandola.
< Allora li affronteremo! > dichiarò nonno Carlisle.
< Alice che prospettive ci sono? > chiese mio padre.
Lei poggiò la schiena sul divano mettendosi comoda e si abbandonò alla visione. I suoi occhi dorati divennero vitrei e zio Jasper le poggiò un braccio sulle spalle iniziandola ad interrogare.
< Cosa vedi? >
< Li attaccheremo alla spiaggia. > rispose.
< Saremo tutti? >
< Vedo tutti. Stiamo discutendo ma non vedo altro. > zia Alice tornò presente.
< Alice hai capito se hanno qualche potere supplementare insieme? > chiese mamma.
< No! > secco e deciso.
< Alice però si tenevano per mano.... > sicuramente papà leggendo i suoi pensieri aveva colto quel particolare.
< Si, forse quello è il loro modo di scatenare il loro potere.... > aggiunse nonno.
< Bene ,basterà evitare che si prendano per mano! > esclamò zio Emmett.
Sentii dei rumori da sopra, alzai gli occhi al soffitto e guardai mio padre.
< Si stanno svegliando. > confermò lui.Neanche finì di pronunciare quelle parole che due faccine ci guardavano dalla ringhiera delle scale.
< Piccolini vi siete svegliati.... > mi alzai e mi diressi verso di loro. Iniziai a salire le scale e i bambini mi vennero incontro aggrappandosi al mio collo.
Mi sedetti sul divano e quei due cuccioli si sistemarono tra le mie braccia e quelle del padre,ancora un pò assonnati.
< Avete fame? > chiese Lele.
< No.... > risposero insieme.
Io e Lele ci guardammo in faccia,ero sicura che anche lui aveva la stessa immagine di terrore,dovevamo raccontare ai bambini cosa sarebbe accaduto.
< Anthony ,Maria dobbiamo parlare. > i bambini si girarono verso di me,anche se a parlare era stato suo padre.
< Mamma non vi vogliamo lasciare... > Accarezzai la guancia di mia figlia con una naturale tenerezza.
< Non è il momento di lasciarci. Quello che vi vogliamo dire è che dobbiamo fermare quei due vampiri,che forse ci dovrete lasciare > nel momento che dissi quelle ultime parole alzai lo sguardo verso i miei genitori e poi lo lasciai scivolare verso Lele che annuì silenziosamente.I vampiri attorno a noi restarono immobili.
< Non ci chiedere di abbandonarti! > disse mia mamma.
< Quei psicopatici vogliono me e non loro. Tenterò tutto per poterli fermare,farò anche l'impossibile ma voi mi dovete giurare una cosa... >
< Cosa ? > chiesero all'unisono.
< Voi tutti siete le uniche persone al quale affiderei la mia stessa vita,ma voglio che siate voi a pensare ai nostri figli se accadesse qualcosa. Mi avete amata in tutti i modi possibili ed impossibili, e adesso vi affido la vita dei miei bambini,so che li crescereste come avete fatto con me sommergendoli con il vostro amore. > Non distolsi mai lo sguardo dai loro occhi e strinsi forte la mia bambina in braccio a me più forte.
< Amore non mi puoi chiedere di scegliere tra te e i tuoi figli...Non puoi chiederci di dividere il nostro cuore. > mia madre ormai quasi singhiozzava.
< Renesmee ha ragione,con voi saranno al sicuro e se voi non gli vorreste così bene non riuscirei a sopportare il distacco da loro, se mai ci fosse. >
< Non ci sarà nessuna separazione. > disse mio padre.
< Vi chiedo di proteggerli come avete fatto con me fino ad ora. > continuai calma.
< Come continueremo a fare... > mia madre non mollava.
< No, me lo dovete giurare.... > affermai decisa.Mi alzai dal divano e mi posi davanti ai miei genitori ancora stringendo Maria tra le braccia.
Mio padre mi guardò negli occhi e dopo una lunga riflessione < Ve lo giuriamo. > Pronunciò il suo giuramento sulla testolina di mia figlia che ci guardava con i suoi occhioni. Mi voltai verso mia mamma e mi confermò quanto detto da mio padre. La piccola si sporse verso mio padre e lui la prese in braccio facendo combaciare le sue labbra con la fronte della piccola.Abbracciai mia madre e mi andai a risedere accanto a mio marito.
< Come agiamo? > chiese zia Rosaline.
< Mi chiedo se sia giusto seguire la visione di Alice o provare altre strade. > ipotizzò zio Jasper.
< Andremo tutti ma direi che sicuramente dobbiamo sfruttare le nostre doti. >
< Cosa intendi Alice? >
< Andiamo vedrete cosa intendo. >
< Alice sei sicura? > chiese mia madre.
< Si ,fidatevi. >
< Ci fidiamo,cambio i bambini e andiamo. > mi alzai in piedi e tesi le braccia verso Maria.
< Dobbiamo portarli con noi? > chiese Lele.
< Si , non voglio lasciarli. > dissi decisa.
< Ok . > non so perchè o cosa aveva visto nei miei occhi ma non replicò più fortunatamente perchè ero sul punto di scoppiare a piangere.
Lele mi seguì su per le scale portando Anthony con lui. Inconsapevolmente o forse no, vestii i piccoli con un abbigliamento resistente a qualche giorni di viaggio.
Io e Lele non parlammo per tutto il tempo.Poi però < Mamma ,papà abbiamo paura.... > Maria proferì la sua affermazione usando il plurale,perchè sapeva che quelli fossero i sentimenti del fratello.
< State tranquilli,ci siamo io e papà e poi gli zii e i nonni.Nessuno vi farà del male. > affermai baciandole la guancia.
< Ma non per noi,non vogliamo che vi facciano del male. > il mio piccolo ometto aveva paura per noi.
< No Anthony non vi dovete preoccupare per noi. Vi proteggeremo e poi pensi che qualcuno possa farla alla zia Alice? > Lele tentò di far ridere i piccoli.
< No, è vero. > risero tutti e due.
< State tranquilli. > dissi io. Anche se fino in fondo non credevo in quello che avevo detto.
Presi in braccio Maria,Lele prese in braccio Anthony e scendemmo giù dal resto della famiglia che ci attendeva ansiosi.
< Siete pronti? > ci chiese nonno Carlisle.
< Si > forse pronti non lo saremmo mai stati ma era giunto il momento di concludere questa storia e donare alla mia famiglia la serenità che meritava,se avessi fallito ero sicura che ci sarebbero stati i miei genitori a prendersene cura.
Corremmo dentro il bosco fino a raggiungere la spiaggia. Era strano come quel luogo continuava a essere presente nella mia esistenza. In tutti i momenti importanti era stata presente. Ricordo nitidamente quando Lele mi portò qui per la prima volta, dichiarandomi il suo amore. In quel preciso istante la mia vita rifiorì.Non potevo far a meno di chiedermi se magari adesso quella spiaggia sarebbe stata scenario della mia fine. Mio padre si voltò verso di me e quasi ringhiò. Aveva sentito i miei pensieri. Gli regalai il mio sorriso più convincente e continuammo la nostra folle corsa.


Angolo scrittrice:
Giuro che ci siamo quasi.....Spero che anche questo capitolo vi piaccia, e come sempre spero che commentiate....
Scusate l'immenso ritardo,non è da me.Ma ho avuto un esame e adesso sono raffreddata persa. Non me la sentivo proprio di accendere il pc...Grazie a tutti i miei lettori che mi supportano e sopportano.Bacini Mapi.
   
 
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