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Autore: Lady Kid 1412    22/10/2009    6 recensioni
Dopo qualche minuto, Kaito, si alzò in piedi “è un progetto molto complicato... Jii, potresti farmi un favore?”
“Immaginavo che l’avrebbe detto signorino” sospirò l’uomo alzando il capo “ma voglio ricordarle che sarà molto pericoloso”
“È proprio questo che rende interessante quello che faccio” sorrise il ragazzo “Ormai ho deciso... poterò a termine l’ultimo grande colpo ideato da mio padre!”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Kaito Kuroba/Kaito Kid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Capitolo 1 – L’annuncio

Il giorno seguente, Conan, ricevette una strana telefonata da Haibara e ancora prima di riflettere sulle parole della ragazza stava già correndo verso casa del dottor Agasa.
“Sono qui!” disse il bambino aprendo la porta della villetta di colpo.
“Buongiorno Shinichi” salutò Agasa avvicinandosi insieme alla ragazzina “Ci hai messo poco ad arrivare”
“Mi sembra ovvio! Non avete detto di aver terminato l’antidoto per l’apotoxin 4869?” rispose Conan guardando Ai con trepidazione.
“No...” rispose lei seccata “ti ho solo detto che mi sto avvicinando a un possibile antidoto, ma per il momento non sono arrivata al progetto finale”
“Allora perché mi hai chiamato?” domandò il bambino sbuffando.
“Tieni” disse lei mettendo in mano all’amico una pastiglia “Mi servi come cavia”
“Come cavia?! Potrei tornare a essere Shinichi per qualche ora con questa?”
“Non poche ore... se le mie teorie sono giuste, con questa puoi raggiungere fino a tre giorni come Shinichi”
“Davvero?!” esclamò Conan “Finalmente avrò tutto il tempo di parlare con Ran...”
Un brivido freddo percorse la schiena del bambino che si zittì vedendo l’espressione infastidita che Ai gli aveva rivolto “fai quello che ti pare, però stai attento a morire” rispose lei allontanandosi dalla stanza, sotto lo sguardo attento di Conan che si girò verso Agasa.
“Ehm... ho detto qualcosa di sbagliato?”
Alzando le spalle, Agasa, andò a sedersi in salotto “Scusami Shinichi” disse l’uomo prendendo il telecomando in mano e accendendo la televisione “ma ora devo assolutamente vedere il mio programma televisivo preferito”
“Capisco... allora a presto dottor Agasa” salutò Conan avviandosi verso la porta con il farmaco ancora stretto in mano.
“Interrompiamo per qualche minuto i programmi per una notizia dell’ultimo minuto” annunciò la voce squillante della conduttrice televisiva “A quanto pare il famoso ladro Kaito Kid ha appena mandato un avviso di furto alla stazione della polizia, ora chiediamo ai nostri tecnici di mandare l’annuncio, così che possiate visionare il testo”
 

“Io sono come un fantasma del passato che dalla cenere del tempo ritorna per rendere onore a un grande uomo e alla sua ultima azione di gloria.
Guidato dall’ultimo bagliore di Venere, farò la mia spettacolare apparizione nell’ultimo giorno dominato da questa dea per impadronirmi della preziosa corona conservata nel Museo di Beika”

Firmato
Kaito Kid

 
 “Caspita, immagino che la polizia sarà molto impegnata in questi giorni” commentò Agasa.
“Già...” sorrise Conan guardando la televisione dalla porta.
“Ehi, ma sei ancora qui?” domandò l’uomo spostando lo sguardo verso il bambino.
Senza ascoltare le parole del dottore, Conan continuò a fissare il testo scritto nello schermo della tv, con un sorriso da vincitore dipinto sul volto “Ci sarà da divertirsi” disse alla fine, uscendo e chiudendosi la porta alle spalle.
Durante tutto il tragitto verso l’ufficio investigativo Mouri, Conan, non aveva fatto altro che ripensare al messaggio lasciato da Kaito Kid e ora sentiva di essere molto vicino alla soluzione mentre saliva le scale.
“Ma papà!” gridò Ran arrabbiata, distogliendo Conan dai suoi pensieri “Si può sapere, dove vai? La cena è pronta!”
La porta dell’ufficio si aprì di scatto e Kogoro uscì velocemente “Mi spiace Ran, ma l’ispettore Megure mi ha chiesto di partecipare a un’importante riunione, non posso mancare!”
“Kogoro... dove vai?” domandò Conan mettendosi davanti all’uomo.
“Arrivi sempre nel momento sbagliato moccioso!” rispose lui seccato spostando Conan e continuando a scendere le scale “Questa volta non potete venire! Non è un caso adatto a un bambino” continuò a dire l’uomo senza voltarsi.
“Uffa...” sbuffò Ran affacciandosi alla porta “Vieni Conan, è pronta la cena”
“Ah... scusa Ran” disse Conan voltandosi di scatto verso la ragazza “ero solo tornato per dirti che il dottor Agasa ci porta in campeggio e quindi torno tra qualche giorno”
“Che cosa?!” rispose lei spostando lo sguardo verso la finestra “andate in campeggio con questo temporale?”
“Ciao Ran! Ci vediamo tra qualche giorno!” salutò Conan allontanandosi in fretta.
“Ma Conan!” la ragazza guardò il bambino uscire dalla porta d’ingresso e sospirando tornò in casa chiudendo la porta.
“Di sicuro Kogoro, sta andando alla sede di polizia per risolvere quell’indovinello” pensò Conan correndo sotto la pioggia “non posso non and...” in quel momento il ragazzino si fermò di scatto ripensando a quello che Kogoro gli aveva detto poco prima “Questa volta non potete venire!” le parole dell’uomo gli tornarono in mente“Non è un caso adatto a un bambino!”
“Io... io non sono un bambino” disse Conan estremamente infastidito, senza badare la pioggia che gli bagnava i vestiti “Credo sia giunto il momento di dimostrare a tutti chi è Shinichi Kudo” sorrise il ragazzino entrando in fretta in un vicolo semi nascosto e prendendo dalla tasca della giacca un piccolo oggetto sferico.
 
A qualche chilometro di distanza, Kogoro, scese dal taxi e si recò subito al terzo piano della stazione di polizia, dove l’ispettore Nakamori aveva indetto una riunione straordinaria, invitando anche gli ispettori degli altri distretti per risolvere l’indovinello lasciato da Kid.
“Kogoro!” disse l’ispettore Megure vedendo l’uomo uscire dall’ascensore “Grazie di essere venuto con così poco preavviso”
“Ma si figuri ispettore, non potevo mancare” salutò Kogoro sistemandosi la giacca
“Buongiorno detective Mouri” salutò l’ispettore Otaki della polizia di Osaka, avvicinandosi insieme a un ragazzo di carnagione scura.
“Salve vecchietto!” sorrise Heiji “Kud... ehm... Conan non è venuto?”
“C’è pure il moccioso detective di Osaka” si lamentò Mouri “No, l’ho lasciato a casa... non sono cose adatte a un bambino queste”
“Ah... peccato” sospirò Heiji intristendosi.
“Un attimo di silenzio per favore!” disse un poliziotto invitando i presenti a sedersi “ora l’ispettore Nakamori v’illustrerà il caso”
“Bravo papà!” gridò una ragazza alzandosi in piedi “Vedrai che stavolta arresterai quel ladro”
“Aoko! Che diavolo stai facendo?” la rimproverò il ragazzo seduto vicino a lei afferrandola per il braccio e spingendola a sedere “Devi sempre farti riconoscere?”
“Sono venuta a fare il tifo per mio padre, quindi non faccio niente di male, lo sto solo incitando” affermò lei sedendosi “Comunque, grazie di essere venuto con me... Kaito” sorrise lei.
“Ma se mi hai praticamente trascinato qui... non avevo altra scelta” ribatté lui sospirando.
“Mio padre ha detto che oggi avrebbe fatto tardi, non mi piace l’idea di stare da sola”
“Silenzio per favore” esclamò l’ispettore Nakamori entrando nella stanza e facendo apparire sul maxi schermo il testo del messaggio lasciato da Kid “Immagino che tutti voi abbiate capito che vi ho invitato qui per aiutare il nostro distretto a decifrare questo messaggio, quindi chi ha qualcosa da dire si faccia avanti”
Nella stanza si alzò un sonoro brusio e tutti i presenti iniziarono a ragionare sulla possibile soluzione di quel messaggio, mentre Kaito si guardava intorno sorridendo compiaciuto.
In quel momento, Kogoro, si alzò in piedi e andando a sistemarsi vicino all’ispettore Nakamori prese la parola “Signori, non preoccupatevi perché qui con voi c’è il famosissimo Detective Mouri che risolverà subito anche questo caso”
“Vuole dire che ha già decifrato il messaggio?” domandò Nakamori
“Proprio così!” detto questo l’uomo, si avvicinò allo schermo con un’espressione seria in volto “Da quanto scritto possiamo chiaramente capire che il ladro commetterà il furto nel giorno in cui la bellissima Yoko Okino farà il suo concerto!”
I presenti rimasero di stucco nel sentire una tale affermazione e solo l’ispettore Nakamori commentò quell’affermazione “Come ha detto, scusi?”
“Proprio così! Venere è uno dei due nomi con cui sono indicate le dee della bellezza e quindi Kaito Kid apparirà quando Yoko inizierà la sua ultima canzone” spiegò Kogoro e rivolgendo lo sguardo agli altri agenti, si lasciò sfuggire un sorriso di vittoria “Non serve che mi ringraziate, del resto sono il grande detective Mouri”.
“Non posso credere che l’abbia detto” sussurrò Heiji portando una mano davanti al volto
Il più sconvolto di tutti fu proprio Kaito che osservò stupito l’uomo “Ma sta scherzando?”
In quel momento la porta d’entrata si aprì e in molti indirizzarono lo sguardo verso il ragazzo che stava entrando “Mi spiace, ma si sbaglia detective Mouri” disse il nuovo arrivato avvicinandosi con le mani in tasca e un’espressione compiaciuta sul volto.
“Ma quello non è Shinichi Kudo?” domandò sottovoce un’agente, creando un’accesa discussione tra gli altri membri di polizia.
“K- Kudo?!” balbettò Heiji sorpreso come se avesse visto un fantasma.
“Come sarebbe a dire che ho sbagliato?!” esclamò Kogoro irritato.
Shinichi si avvicinò allo schermo e guardando le persone sedute iniziò a spiegare “Come ha detto lei, Venere era la dea della bellezza per gli antichi romani, e questo spiega perché si parli di un “fantasma del passato” bisogna però considerare che esistano due nomi per indicare questa divinità e dicendo Venere invece di Afrodite, Kid si vuole riferire ai romani e quindi all’Italia”
 “Ehi Kaito, tu sai chi è quel ragazzo?” domandò Aoko spostando lo sguardo verso l’amico seduto vicino a lei.
“Si chiama Shinichi Kudo, è un detective, l’ho già incontrato alcune volte...” disse il ragazzo con un sorriso di sfida “Ma stavolta penso che il nostro incontro si rivelerà più interessante... vero piccolo detective?” pensò Kaito ascoltando il ragionamento di Shinichi.
“In Italia, Venere, è anche il pianeta dominante di un certo segno zodiacale...” continuò a dire il detective “La bilancia...”
“Ho capito” disse Nakamori guardando il ragazzo “quindi Kaito Kid intende fare il suo furto nell’ultimo giorno indicato con il segno zodiacale della bilancia”
 “L’ultimo giorno?” esclamarono stupiti l’ispettore Megure e il detective Kogoro “Vuoi dire che il furto sarà oggi?”
“Non c’è tempo da perdere!” disse Nakamori guardando il suo sottoposto “avvisa tutti di prepararsi! Kid potrebbe apparire nel giro di pochi minuti!”
Nel giro di pochi minuti, tutti i poliziotti presenti iniziarono ad allontanarsi per prepararsi all’arrivo di Kid, finché nella stanza non rimasero solo i ragazzi e alcuni investigatori.
“Ohi ohi... quanta fretta...” pensò Kaito “Io sono ancora qui”
“Vieni Kaito!” sorrise Aoko prendendo l’amico per il braccio “voglio conoscere quel detective”
“Che cosa?!” esclamò il ragazzo “Vacci da sola se t’interessa tanto!”
“E dai, ci presentiamo solo, mica succede niente!”
Kaito rivolse uno sguardo preoccupato verso Shinichi che stava discutendo con un altro ragazzo dalla pelle scura “Scusami tanto Aoko ma io devo andare, si è fatto tardi” continuò lui, decidendo di non rischiare e velocemente uscì dalla sala.
“Uffa però” sbuffò Aoko infastidita, avviandosi verso il padre.
“Shinichi!” disse Heiji saluto l’amico “Che cosa ti è successo? Sei cresciuto di colpo?”
“Ssht! Ai ha preparato un nuovo prototipo simile all’antidoto... ed io ho pensato di usarlo” sorrise lui.
“Ehi ragazzi, noi ci stiamo preparando per andare al museo Beika” disse Megure guardando i due detective liceali “Venite con noi?”
“Ma certo!” risposero prontamente i due seguendo Megure, Kogoro e Nakamori.
Nel frattempo, davanti all’edificio, Kaito, salì su una macchina ferma davanti all’entrata.
“Andiamo Jii... dobbiamo preparare le ultime cose prima del furto” disse il ragazzo sedendosi.
“Signorino, è davvero sicuro di voler fare oggi il colpo?” domandò l’uomo guardando la pioggia scendere fitta contro i finestrini della macchina
“Ma certo!” sorrise lui “Vedrai... sarà un colpo degno di mio padre”
Non curanti del temporale, la vettura con a bordo Kaito e quella con all’interno Shinichi e Heiji partirono all’unisono dalla stazione di polizia dirette al museo Beika.
  
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