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Autore: taisa    22/10/2009    13 recensioni
Un nuovo pericolo, una nuova minaccia. Un grido d’aiuto. “Salvami”
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SAVE ME

SAVE ME

*

Sani e salvi

*

“Che stai facendo Vegeta?! Lasciami, dobbiamo portare anche Cooked, mi hai sentito? Vegeta!” Bulma cercò inutilmente di divincolarsi dalla presa salda del compagno, che la stava trasportando come un sacco di patate sulla propria spalla. E benché sapesse perfettamente che era inutile, la terrestre stava continuando a tempestarlo di pugni sulla schiena, nell’invano tentativo di riavere la propria libertà.

Al contrario, il Principe, sembrava non badare nemmeno alla presenza sulla sua spalla, molto più concentrato a ritrovare la sua navicella in un paesaggio che mutava a vista d’occhio. L’esplosione si avvicinava secondo dopo secondo. Trattenne il fiato, per un attimo, scoprendosi smarrito in un luogo sconosciuto. Ringhiò sommessamente, in genere aveva un buon senso dell’orientamento, ma in questo caso aveva perso ogni riferimento che lo avrebbe portato all’unica salvezza.

Intanto il tempo passava e le esplosioni si susseguivano a ritmo sempre più incessante. “Maledizione” Farfugliò a denti stretti, ignorando volutamente lo sbraitare che, altrettanto costante, continuava a minare la sanità del suo orecchio.

“Vegeta, non possiamo andarcene così, torniamo indietro!” Insistette la donna, costringendo il Saiyan a voltarsi, nel tentativo di guardarla negli occhi. “Insomma, sta zitta! Sto cercando di concentrarmi” Sbottò, mentre il suo occhio scorse una costruzione che aveva notato anche all’andata. Aveva nuovamente un riferimento. “Non sto zitta! Dobbiamo salvare anche Cooked, non possiamo abbandonarlo così” Continuò invece lei, costretta a seguirlo nella nuova direzione da lui scelta.

Vegeta sfrecciò il più velocemente possibile, schivando i detriti che piovevano dallo sgretolarsi delle montagne e i getti di lava che eruttavano regolarmente dal terreno, sfiorandolo in più di un’occasione. Fu un vero sollievo scorgere in un angolo la sua astronave, fortunatamente ancora intera.

Svelto atterrò di fronte all’accesso, entrando il più velocemente possibile. Una volta all’interno si precipitò al quadro comandi, serrando il portellone. Gli occhi di Bulma, nel frattempo, si sgranarono costretta a osservare la chiusura dell’unica via d’uscita. “No, no, aspetta!” Cercò ancora di dire, allungando il braccio nel tentativo di frenare l’inevitabile. Ma il compagno continuò a ignorare le sue suppliche, trafficando con i bottoni fino a mettere in moto l’astronave. Ancora pochi attimi e, i due, si trovarono appena fuori dall’orbita del Pianeta Shikei. Solo allora Vegeta permise alla moglie di scendere dalla sua spalla. Lasciandola indelicatamente cadere al suolo.

“Ora basta! Smettila di sbraitare, mi sono stufato di starti a sentire” Proruppe l’uomo, mettendo la parola fine sull’intera faccenda, ma Bulma non parve della stessa opinione. Si alzò dal pavimento, accostandosi all’oblò più vicino, giusto in tempo per vedere il fatale destino del Pianeta.

L’esplosione, infatti, illuminò la galassia decretando la conclusione di ogni essere vivente rimasto su quel Pianeta deserto. “No” Farfugliò appena lei, prima che l’onda d’urto causò uno scossone all’astronave, facendole perdere l’equilibrio.

Fortuna volle che, dietro di lei, Vegeta si era avvicinato, frenando così la sua caduta. La terrestre si ritrovò quindi appoggiata a lui, e lì rimase per qualche istante, tempo di tornare ad avere la stabilità del mezzo.

“Perché? Perché Vegeta?” Domandò mestamente Bulma, dopo aver chinato il capo, facendo un passo in avanti e tornando a fissare lo spazio oltre il finestrino. Il Principe restò in silenzio, scrutando la nuca della compagna, evidentemente assorto in qualche pensiero. “Noi potavamo aiutarlo, potavamo portarlo sulla Terra. E invece tu l’hai abbandonato senza battere ciglio, perché?” La sua voce tremava, mentre lentamente pronunciava quelle parole, una dopo l’altra, con una calma estrema quasi innaturale. Ancora una volta, la sola cosa che ottenne fu il silenzio, che secondo dopo secondo diventava sempre più esasperante.

Bulma restò a capo chino ancora per pochi attimi, tuttavia, prima di voltarsi di scatto e cercare gli occhi del compagno. “Perché?! L’hai abbandonato senza fare nulla, non hai nemmeno provato a convincerlo, dimmi perché, Vegeta!” Esplose afferrandolo per la maglietta e cominciando a scuoterlo con veemenza, anche se perfettamente conscia che, per lui, era come fargli il solletico.

“Pensavo che lo avresti salvato, che ci avresti salvati entrambi, invece non hai fatto altro che lasciarlo a se stesso. Eppure avresti potuto fermarlo, perché non l’hai fatto? Perché?” Continuò a sfogarsi, colpendolo ripetutamente con i pugni sui pettorali.

Vegeta la guardò per alcuni istanti ancora, prima di poggiarle le mani sulle spalle, costringendola a fermarsi. “Bulma, io ho salvato te, ma lui non voleva più essere salvato” Le spiegò con sguardo comprensivo e, per certi versi, gentile.

Fu allora che Bulma riuscì a capire. Tutto sembrò avere una giustificazione, e la consapevolezza di ogni cosa parve sfociare in un pianto leggero e soffocato. Tornò a essere più lucida, quindi, comprendendo appieno il sentimento di quello che era stato il suo rapitore e amico, per qualche tempo. Mogiamente appoggiò il capo sulla spalla del marito, ispirando a pieni polmoni il suo profumo che, come sempre, aveva una specie di potere terapeutico su di lei. Le sue mani si strinsero più forte sulla maglietta del Saiyan reclamando implicitamente un piccolo e insignificante favore. E lui recepì quella richiesta. Indugiò qualche istante, tuttavia, non sapendo come affrontare quella situazione. Infine, Vegeta riuscì a stringerla a sé in un abbraccio, così come lei gli aveva chiesto.

Bulma doveva confessarlo, se non a lui almeno a se stessa, ma quello era il posto in cui si sentiva meglio nell’intero universo. Quelle braccia erano, in tutto e per tutto, la sua salvezza.

*

Si sentiva incredibilmente leggero, ora. Specialmente la sua testa sembrava essersi liberata di un peso insostenibile. E gli piaceva questa sensazione di vuoto, non di solitudine. Era tutto ok, andava tutto bene, veramente.

I suoi occhi castani si aprirono con lentezza, osservando il mondo che lo circondava. Era tutto bianco, non c’era null’altro attorno a lui. Respirò profondamente, sentendo una specie di eco nel proprio cervello. Nessuno parlava più, lì dentro. C’era solo lui e i suoi pensieri, in un silenzio che, dopo anni, sembrava innaturale.

Sorrise, lasciandosi trasportare dal nulla. Godendo della percezione di cadere delicatamente nel vuoto, come se qualcuno lo stesse accompagnando dolcemente.

Sì, era bello, gli piaceva.

Libero da ogni peso e da ogni obbligo, non era più lo schiavo di nessuno, né di se stesso né di qualcun altro. E mentre richiuse gli occhi per sentirsi cullare dal bianco circostante espresse un ultimissimo pensiero.

“Grazie per avermi salvato… Bulma”.

*

FINE

*

*

Volutamente ho lasciato alcuni punti un po’ in sospeso. In realtà lascio a voi l’interpretazione finale. Anche se qualcosa ve l’ho già detta senza dirla. ^_*

*

stellina86: Nessun problema, l’importante è che i capitoli ti siano piaciuti. E spero che anche questo non faccia eccezione.

*

maryana: Il povero Cooked non deve aver avuto vita facile con Ham che continuava a tormentarlo, effettivamente. Per quel che riguarda Vegeta, beh, il tatto non è sicuramente il suo forte >.<. Infine vorrei ringraziarti per aver individuato il ruolo di Bulma nella storia. Sono contenta che ti piaccia e che il suo “essere l’eroina di turno” sia venuto a galla. ^^

*

Luna_07: Avere qualcuno che ti tormenta mentalmente non deve essere piacevole, quindi direi che l’accostamento delle due immagini non è del tutto stonato ^^. Almeno sappiamo che Cooked non farà più del male a Vegeta.

*

fashionelle09: Ti ringrazio nuovamente ^^. Vegeta è proprio negato a rincuorare le persone, a quello deve pensarci Bulma. Diciamo che poche persone possono permettersi il lusso di essere protette e salvate da lui. Bulma è una di queste, Cooked non ha la stessa fortuna.

*

ka93: Cooked ha fatto la sua scelta, spero comunque che il finale ti sia piaciuto.

*

giusiemo291: A questo punto spero che tutte le tue curiosità siano state soddisfatte, o quasi. Sono contenta che Ham ti “affascina”. Cooked, invece, è parecchio sfortunato. Purtroppo le cose non gli sono andate molto bene.

  
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