È sangue
E
le dita corrono, corrono senza sosta, accarezzando i tasti bianchi.
E
i miei occhi fissano, fissano ciò che le dita creano, macchiando la pagina.
Mi
sento quasi in colpa.
In
colpa perché macchio quella sacra pagina bianca e immacolata.
La
macchio di peccati, di amori proibiti, sogni impossibili e sangue nero.
Nero
come la notte.
Nero
come l’inchiostro.
È sangue.
Ma
non mi fermo, non mi fermo.
Mai
peccato mi è sembrato più giusto, quanto quello scritto.
Mai
amore proibito è sembrato più eccitante, quando quello scritto.
Mai
sogno impossibile, è sembrato più incantato, quanto quello quello
scritto.
Mai
sangue è sembrato più puro…quanto quello scritto.
È sangue.
Ma
non è sangue.
È
sangue quando sanguinando fa meravigliosamente male?
È
sangue quando non esce da una ferita carnale?
È
sangue quando non è rosso, ma nero inchiostro?
È
sangue quando non macchia una candida pelle, ma una immacolata pagina?
È sangue.
Ma
non è sangue.
Scorre
dentro e brucia.
Brucia,
consuma, divora.
Guarisce,
accarezza, colora.
È sangue?
È
sangue quello che riverso ogni qualvolta ho davanti una pagina bianca?
Perché
altrimenti, come si spiega che tutto ciò che questo inchiostro nero crea…
...che
io creo!
…
…sia
così, carnalmente mio?
Lo
sento nella pelle, nelle vene, nella carne.
È sangue.
Spazio Autrice:
(è sangue…?)
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Non ha
senso.
Sono
partita con una storiella di venti righe, demenziale.
Subito
sotto ho scritto questa.
Erano
incompatibili, quella di sopra terribilmente stupida.
Quella di
sotto, profonda oltre ogni limite.
Entrambe
fanno parte di me.
La parte superficiale.
La parte
che sanguina inchiostro.
La mia
vita.
La mia
vita.
Scrivere è
la mia vita.
♥Liù*