SCRITTO
Di
FicFreak6
Personaggi
di J.K.Rowling. Tutti i diritti
riservati. La fanfiction non è mia, mi sono limitata a tradurla.... I
pensieri di Ron sono in fucsia, quelli di Herm in verde. Spero vi piaccia! -SaRa-
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E’ semplicemente
incredibile. Ho sempre avuta la risposta a tutto. Ma stavolta, pensa, qualcosa
– o per meglio dire, qualcuno – mi ha completamente confuso. Sono la più
intelligente componente del trio, la terza del famoso Trio, se ce n’è mai stato
uno, eppure basta un certo individuo dai
capelli rossi a mandarmi nel pallone.
In ogni caso, è
decisamente complesso come riesce a farmi infuriare e regalarmi il sorriso in
una volta sola. Qualche volta proprio non riesco a capire se mi vien voglia di
picchiarlo o di stringerlo tra le braccia. Siamo amici da quando avevamo
suppergiù undici anni, ed io non so ancora se lo odio o se lo amo.
Sì, beh... In
realtà lo so. Lo so che lo amo. Fin dal terzo anno, quando pur avendo una gamba
rotta, lui si è rizzato in piedi e ha intimato ad un presunto assassino
che, prima di uccidere Harry, sarebbe dovuto passare su noi due. So bene che
per tutti è Harry il coraggioso del gruppo, ma la determinazione di Ron mi ha
chiuso lo stomaco.
Quando Ron mi
fissa, non posso fare a meno di essere spaventata, lui vede cosa provo come
fosse scritto sul mio viso. E di certo non aiuta il fatto che qui, in quella
specie di gabbia che è Grimmauld Place,
non ci sono posti dove rifugiarsi quando lui mi viene vicino. Quindi sono
oobbligata ad affrontarlo, a fingere che sia tutto normale, che il mio cervello
non stia gridando diglielo. DIGLIELO!
Ogni volta che lo vedo.
Se solo riuscissi
a scoprire cosa prova LUI, quello che LUI ne pensa. Quando la mia mente è
satura di pensieri che lo riguardano, quando sono certa che quello provo mi si
legge in faccia...
Trovato! Un’illuminazione.
Ma mi è permesso? Un momento... Ma che diavolo vado a pensare? No, non posso.
Non ho l’età per farlo. Ma ormai sono convinta e l’idea mi resta impressa a
fuoco nella mente.
Corro di sopra e
apro di scatto il mio baule. Oh, eccolo qui, Incantesimi per confondere la
mente, Volume II: Considerazioni e domande. Apro il capitolo e scorro i
paragrafi. Ma dov’è? Eppure ricordo di aver letto qualcosina, mesi fa... Ah,
Eccolo qui. L’ Incantesimo Stileo.
L’Incantesimo
Stileo, meglio noto come Incantesimo dell’Espressione, permette di leggere,
seppur con discrezione, i principali pensieri di un individuo. Minori concetti
mentali non saranno leggibili, ma una volta lanciato, questo incantesimo
permetterà alle maggiori riflessioni della persona che ne è vittima di apparire
come scritte sul suo volto. L’Incantesimo Stileo è irrilevabile a chiunque,
tranne all’individuo che lo scaglia. L’inviolabilità dell’incantesimo è così
avanzata che nemmeno il migliore dei maghi può localizzarlo, e nessuna formula,
incluso il Prior Incantatio, è in
grado di trovarne eventuali tracce.
Dunque,
leggo la spiegazione del libro su come lanciare l’incantesimo, e penso a come
tutto questo sia perfetto. Domani, quando i membri dell’Ordine andranno a
prendere Harry, lo proverò. Giusto per essere del tutto sicura, terrò d’occhio
Lupin e Tonks, che “rimarranno indietro ad assicurarsi che vada tutto bene al
Quartier Generale. Ci sarà bisogno di mantenere la sicurezza, sapete...“
Sì, come no. Ginny ed io sappiamo che stanno
solo cercando un’opportunità per fissarsi l’un l’altro, pensando che nessuno
(inclusi loro stessi) li stia guardando. Onestamente, e credono che nessuno se
ne sia accorto.
Oddio,
non sto davvero progettando tutto questo, vero? Ron mi ha sorpreso mentre lo
osservavo una o due volte, ma sono sempre riuscita a nasconderlo dicendogli che
aveva dello sporco sul naso, o qualcosa di simile. Chissà se lo ha capito.
Suppongo lo scoprirà domani.
***
E la prima parte dell’Incantesimo
Stileo è fatta. Il signore e la signora Weasley sono praticamente scomparsi con
Moody ed altri membri dell’Ordine, Lupin e Tonks sono di sotto e “preparano la
cena” per l’arrivo di Harry. Ginny sta facendo un sonnellino, quindi rimaniamo
solo io e Ron.
Arrivo
furtivamente dietro di lui, in salotto, gli punto la bacchetta alla schiena e
sussurro “Stileo Croyono”
Non succede
nulla. Nulla di male, almeno. Nessun gufo da Hogwarts, che mi avvisa della mia
espulsione, in vista.
“Ehi Ron!”
Esclamo allegramente, e potrei giurare di averlo visto fare un salto. Ops,
evidentemente non mi aveva sentito.
“Hermione!
Non provare mai più a spaventarmi così! Per la miseria, mi è quasi venuto un
infarto!” dice, e si gira.
Non è successo niente, mi aspetto
di veder spuntare sul suo viso, scritto a grandi caratteri viola.
Dio, è bellissima.
Niente da
fare. Riesco finalmente a riprendere il controllo dei miei muscoli facciali e
chiudo la mandibola con un colpo secco. “Che ne dici di una partitina a
scacchi?” domando, in quello che spero sia un tono normale.
Con te? Qualsiasi cosa.
“Certo”
dice, in tono casuale, ed estrae la
scacchiera.
Però, che
resistenza. Ma perchè è così maledettamente bravo a controllare le sue
emozioni? Sarebbe tutto MOLTO più facile se ammettesse... Così potrei dirgli
che lo amo anch’io! Penso,
muovendo il mio alfiere.
E se fossi TU ad ammetterlo per prima?
“Oddio, l’ho
veramente detto a voce alta?” chiedo, affannata.
“Che cosa?”
chiede innocentemente, e se non fosse stato per le scritte sul suo viso avrei
creduto d’aver perso la ragione.
Ha ha. Ti ho fregato. Non pensavi forse che Ronnino
avrebbe trovato l’Incantesimo Stileo nel tuo librone, quando me l’hai prestato
per aiutarmi col mio scherzetto a Fred e George, vero? Peccato che quello
scherzetto non abbia funzionato, porca-
“RON!” Urlo
e scatto in piedi, rovesciando la scacchiera, il che ci dà l’opportunità di
colpirci a vicenda.
“Hermione, prima
che tu riasca ad accecarmi, ricordati che hai lanciato l’incantesimo anche tu”,
dice.
Per quanto io
odi ammetterlo, ha ragione. Abbasso il mio pugno chiuso e sospiro. Nel
frattempo, Ron sogghigna.
“Bene, devi
ammetterlo, è stato stupidamente utile” ridacchia lui. “Ma preferisco lo stesso
che tu sia la prima a dirlo.”
“Ron Weasley,
pensi davvero-” Comincio la mia tirata,
ma lui mi interrompe.
“D’accordo,
d’accordo, lo faremo insieme” dice. “Conto fino a tre. Uno-“
“Due-“
“Tre!”
Nessuno di noi
apre bocca, ma la scritta rimarrà come stampata sul suo viso per almeno altri
cinque minuti, perciò posso capire cosa pensa. E a giudicare dal suo sorriso,
posso ben credere che la mia faccia stia riflettendo la sua, come allo
specchio.
Ti am o.
Fine.
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Allora,
cosa ne dite? Vi prego, recensite. Con qualsiasi tipo di commento, farete
felici due persone in un colpo solo: la sottoscritta e l’autrice! Spero
comunque che vi sia piaciuta (e vi autorizzo a tirarmi dietro uova marce
virtuali se ho fatto particolari papere nella traduzione). Fatemi sapere!
Besos, SARAthemyth
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