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Autore: Liberty89    31/10/2009    5 recensioni
Fan Fiction vincitrice del 3° Gold Fiction Contest, indetto dal Fan Fiction World Forum.
Questa storia è stata catalogata come un "must", ed è pertanto consigliata a tutti i lettori.

Il Regno massimo
Chiamerà l’ultimo cuore prescelto.
Un cuore in costante pericolo
Perché il confine che lo separa dal buio
È fragile,
Come il cristallo.
La Via del Tramonto
Sarà accompagnata da una chiave oscura,
Creata dal Regno supremo stesso,
Poiché il tramonto conduce alle tenebre.

-Dal capitolo 24-
Un nuovo nemico minaccia la pace dei mondi e i prescelti del keyblade partiranno per una nuova avventura, in compagnia di un nuovo custode, un personaggio inventato (o quasi) dalla mia pazza mente!In questa fic s'incroceranno le trame di alcuni noti anime e film d'animazione, per cui saranno presenti spoiler su di essi, in ogni caso avviserò quando verrà l'occasione. Come generi ho messo i principali, ma qui dentro ci sarà di tutto: dalla drammaticità alla demenza pura xD nonché alcuni cenni di vita reale ^^ Spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sclero di una notte di mezza estate'
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Buon Halloween!!!! *lancia biscotti ai lettori, che prendono a sgranocchiare come criceti* Ed eccomi qui, puntuale, ad aggiornare ^^ Vi sono mancata? *-* (...Ndtutti) Nell'ultimo capitolo, avevamo lasciato Riku e Jessie a dormire nello stesso letto. Cos'accadrà al momento del risveglio? Leggete e lo saprete! Buona lettura!!!

ps: titolo orribile, ma abbiate pietà di me xD



Capitolo 20: Confessioni
Quella notte Riku dormì benissimo. Si era appena svegliato, ma non aveva ancora deciso di aprire gli occhi quando avvertì una piacevole sensazione di calore accanto a sé e sentì che il braccio sinistro era appoggiato su qualcosa. Aprì lentamente gli occhi acquamarina e per un attimo si dimenticò di respirare davanti a ciò che vide.
Dopo essersi addormentato, Riku si era girato verso Jessie e con il braccio l’aveva stretta involontariamente a sé. Il ragazzo arrossì di colpo, ma poi si concentrò sul viso della ragazza. Non l’aveva ancora visto così disteso e rilassato.
I lunghi capelli castani le incorniciavano il volto, facendola sembrare una bambola di fragile e delicata porcellana. Le labbra rosee, leggermente socchiuse, lasciavano sfuggire dei deboli e calmi respiri che gli solleticavano il collo.
In quel momento aumentò la voglia di proteggerla, ma in lui nacque anche il desiderio di posare un bacio su quelle labbra socchiuse.
E se si fosse svegliata? Non voleva interrompere il suo sonno, era così dolce con quell’espressione sul viso. Non resistette.
Avvicinò il suo volto a quello di Jessie e, con la leggerezza di un battito d’ali di farfalla, posò un bacio sulle sue labbra. Un fugace contatto ma ricco di dolcezza. La ragazza chiuse un attimo la bocca, ma poi la stese in un sorriso involontario.
Il custode dell'Alba sorrise a sua volta e cominciò a guardarsi intorno per rendersi conto di che ora fosse. Spostò lo sguardo sulla sveglia. Era ancora presto. Poteva godere ancora un po’ di quella situazione.
Strinse di più la castana a sé e accostò le loro fronti per ricadere in breve tra le braccia di Morfeo.

Un’ora dopo, Kairi andò a bussare alla porta della stanza della compagna.
-Jessie? Posso entrare?- chiese senza ottenere risposta. -Jessie? Sto entrando…-
Aprì piano la porta e fece un paio di passi all’interno della cabina, ma si bloccò quando vide la ragazza tra le braccia di Riku. Sospirò.
Le sarebbe piaciuto trovarsi in una situazione simile, magari con Sora, pensò, arrossendo subito dopo.
Scosse la testa e tornò ad osservare la coppia. Non se la sentì di svegliarli, allora uscì in silenzio, richiudendo la porta.
-E’ sveglia?- le chiese il Maestro del keyblade. -Sai che non ho trovato Riku?- continuò. -Ma perché hai quel sorriso stampato in faccia?- aggiunse, chiedendosi se fosse impazzita.
-Jessie sta dormendo e anche Riku.-
-Ma se ti ho detto che non è nella sua stanza!- esclamò il castano.
-Io ho detto che sta dormendo, non ho detto che lo sta facendo nella sua stanza.- disse la rossa con malizia.
Il ragazzo stava per replicare, ma poi gli venne l’illuminazione e spalancò gli occhi. -Vuoi dire che Riku è nella stanza di Jessie?-
La ragazza annuì con il capo e prese l'amico per mano, portandolo via.

***


Il Ritornante brandiva la lunga falce con fare annoiato.
-Ti stai annoiando?- chiese la ragazza con gli occhi da gatta, comparendo dal nulla.
-Si nota così tanto?- domandò Marluxia con ironia.
La ragazza annuì e cominciò a muoversi per la sala.
-Ti dirò, anche io mi sono parecchio annoiata in quel mondo… Mi sono ritrovata ad aver a che fare con degli inetti.-
-Una vera perdita di tempo insomma…-
-Non proprio.- sorrise la ragazza. -C’è ancora un ultimo giochino che possiamo tentare…-
-Sono tutt’orecchie, mia cara.-

***


-Non dormo così bene da secoli…- pensò la custode del Tramonto, una volta uscita dalle confortevoli spire del sonno.
Dopo qualche istante si costrinse ad aprire gli occhi. Arrossì di colpo e il suo cuore aumentò i battiti ad un ritmo incredibile.
Si trovava a pochissimi centimetri di distanza da Riku, che la stava abbracciando in modo quasi possessivo.
-E adesso?!- si chiese la ragazza disperata. -Come faccio a spostarmi senza svegliarlo?!-
Sospirò e posò lo sguardo sul volto addormentato del ragazzo. Gli scostò una ciocca d’argento dietro l’orecchio e tornò ad osservare quel viso dalla pelle chiara, ora rilassato, e quelle labbra socchiuse.
-E se…-
La tentazione di assaporare quelle dolci labbra era molta, ma lo era anche la paura di essere scoperta.
Jessie, nonostante fosse molto imbarazzata, decise di godersi quell’abbraccio ancora per un po’. Ma quella posizione iniziava ad essere un po’ scomoda. Cominciò a muoversi lentamente, cercando di fare la massima attenzione a non svegliare l’argenteo. Qualcosa, però, andò storto e il ragazzo si mosse per stropicciarsi gli occhi. Presa dal panico, decise di richiudere gli occhi ed aspettare una mossa dell'altro.
Riku sollevò piano le palpebre, felice di trovare ancora la ragazza dormiente tra le sue braccia.
-Dorme ancora…- pensò, lasciandole un lieve bacio sulla guancia.
Poi, con molta attenzione sfilò il braccio da sotto il suo collo, e si alzò dal letto. Prima di uscire dalla stanza si voltò di nuovo verso la keyblader.
-Grazie…- sussurrò, poi uscì.
Jessie, una volta sicura che il ragazzo fosse uscito dalla stanza, riaprì gli occhi e si sedette sul letto. Lentamente portò una mano sulla guancia e arrossì.
-Mi ha dato un bacio…- pensò felicemente.
Solo dopo molti minuti passati in quella posizione, decise di alzarsi e raggiungere i compagni di viaggio.
-Buon giorno a tutti!- esclamò quando raggiunse il ponte di comando.
Topolino, Paperino e Pippo la salutarono con l’energia che gli era propria, Riku fece un sorriso e un saluto con la mano, ma ciò che la colpì furono gli sguardi di Sora e Kairi.
Due sguardi colmi di malizia che non promettevano nulla di buono.
Senza perdere la sua compostezza, la ragazza si avvicinò all’area comandi. -Si sono fatti vivi?-
-Non ancora.- rispose il re.
-E il gruppo di Sanzo? Hanno detto che passavano prima di ripartire per il loro viaggio.-
-Neanche loro.-
-Arriveranno…- la rassicurò la rossa, mettendole una mano sulla spalla. -Piuttosto… Jessie, hai dormito bene?-
-Sì perché?- chiese di rimando la castana, lanciando un’occhiata alla compagna. Un’occhiata che diceva “chiedi qualcosa in più e sei morta”.
-No, nulla… Stanotte ti ho vista uscire, pensavo che avessi avuto dei problemi.- disse la principessa della Luce, avendo intuito l’avvertimento.
-Oh, per quello? Nessun problema, sono solo le mie vecchie abitudini.-
E il discorso si chiuse lì.

***


-Interessante Zenon… Davvero interessante…- commentò Homura, sistemandosi sul suo trono. -Qualcuno avrebbe aiutato il figlio di Gyumaho, donandogli un esercito all’apparenza invincibile, ma che poi si è ribellato. Sappiamo chi è questo qualcuno?-
-Non sappiamo chi sia, ma di certo non appartiene a questo mondo.- spiegò il Dio dall’occhio bendato.
-Come quei ragazzi che avete incontrato al pub, giusto?-
-Sì. Emanavano una strana energia e abbiamo avuto conferma del loro potere osservandoli combattere.-
Il silenzio calò per qualche istante nella sala dell’ultimo piano della torre Condran, finché un terzo personaggio non fece la sua apparizione. Lunghi capelli turchesi legati in uno chignon di chiara stoffa gialla, occhi chiusi e pelle diafana.
-Shien, che notizie mi porti?- chiese il principe Dio della guerra.
-Le creature dell’inferno si stanno muovendo e, questa volta, nulla potrà fermare la loro avanzata.- rispose il Dio con voce solenne.
-Cosa vogliamo fare Homura?- chiese Zenon, voltandosi verso il suo Signore.
Un sorriso divertito segnò il volto del Dio. -Andiamo a dare un’occhiata, sono molto curioso…-

***


Jessie e Riku si trovavano all’ombra della gummiship, in attesa dell’arrivo del gruppo di Sanzo. Una fresca brezza muoveva i lunghi capelli della ragazza, che continuava a portarsi una ciocca dispettosa dietro l’orecchio.
Il ragazzo, vedendola, riuscì a malapena a soffocare una risata. -Se vuoi posso farti una treccia, non si direbbe ma me la cavo.- propose, consapevole di quanto la ragazza tenesse ai propri capelli e che nessuno aveva il permesso di toccarli, eccetto una persona.
La coppia di iridi color nocciola lo guardò per un attimo, poi prese un elastico dalla tasca dei pantaloni. -Prego.-
Il giovane rimase stupito, ma si riprese subito dopo e si mise all’opera sulla lunga chioma.
La custode chiuse gli occhi. Un tocco dotato di forza, ma misurato. Si sentì di nuovo stretta nell’abbraccio dell’argenteo e sorrise, ripensando a come si era sentita protetta quella notte.
Riaprì gli occhi e iniziò a fissare le nuvole che si muovevano lente sotto la spinta del vento, in cerca delle parole adeguate e del coraggio per iniziare il discorso che aveva ripetuto decine di volte nella sua mente.
-Riku…- iniziò incerta. -Devo… Devo confessarti una cosa…- continuò arrossendo.
-Parla pure.- rispose lui, continuando ad intrecciare le ciocche l'una con l'altra. Avere la possibilità di toccare quei morbidi capelli lo faceva sentire al settimo cielo.
-Ecco… stamattina ero sveglia… Sì, ecco, quando…- ebbe un attimo di esitazione, ma si convinse a continuare. -Quando mi hai dato il bacio…-
Il custode dagli occhi acquamarina deglutì e rimase in silenzio, incapace di proferire parola. Per un secondo smise pure di acconciarle i capelli. Per poi riprendere un po’ più impacciato.
-Adesso mi uccide!- pensò. -Non avrei dovuto baciarla così!-
-E…- continuò. -Anch’io volevo ringraziarti…-
L’argenteo sbatté le palpebre un paio di volte. -Stava parlando di quell’altro bacio!- pensò ancora, sospirando di sollievo.
-Non devi ringraziarmi di niente.- affermò più tranquillo.
-E invece devo… Sei stato molto dolce… E ne sono felice… Ecco perché ti ringrazio…-
Il ragazzo rimase in silenzio, e Jessie, curiosa, decise di porgli la domanda che le balenava nella testa da quella mattina.
-Riku, ti posso chiedere un’ultima cosa?-
-Certo…- rispose tranquillamente.
-Come mai tu mi hai detto “grazie”?-
Il giovane si fermò nuovamente un attimo, per poi riprendere subito il suo lavoro. -Bè, per vari motivi… Perché mi hai permesso di dormire con te...- rispose arrossendo leggermente. -Per come ti comporti con me, Per come sei…- le disse. -E per il bacio segreto che ti ho dato stanotte…- pensò.
Lei rimase in silenzio, soddisfatta e felice della risposta dell’altro.
-Finito!- esclamò lui, dopo aver legato l’estremità della lunga treccia.
-Grazie.-
Il rombo di un motore fece voltare i due verso est.
-Jessie!- gridò il giovane demone dagli occhi dorati, dal retro della jeep.
Poco dopo i quattro viaggiatori si trovarono in compagnia dei due custodi e il loro mezzo si trasformò in un draghetto bianco dal collo lungo e gli occhi rossi.
-Kyu! Kyu!-
L'animale volò sulla spalla di Jessie, cominciando a strusciare il musetto sulla sua guancia.
-Hakuryu!- lo sgridò il bruno dagli occhi verdi. -Lo perdoni signorina, lo sa che non deve fare così…-
-Non preoccuparti Hakkai. Non sta facendo nulla di male…- rispose la ragazza, mentre accarezzava l’animale. -Quindi ripartite?- chiese.
-Sì e voi? Quando riprenderete il viaggio?- chiese Goku.
-Quando si saranno esauriti i nostri impegni.- liquidò la ragazza per non approfondire il discorso sulla serratura.
-Bè… sarà meglio andare. Hakuryu, saluta la signorina e torna qui.- disse il demone dagli occhi di giada con tono che non ammetteva repliche.
Il draghetto emise il suo verso e stava per volare dal suo padrone, ma qualcosa proveniente da ovest attirò la sua attenzione. La custode del Tramonto si voltò contemporaneamente. -Signori credo che la vostra partenza dovrà aspettare.-
-Jessie! Riku!- urlò Kairi, uscendo dalla nave. -Stanno arrivando!-
-Hanno capito dove hanno sbagliato. Questa volta, si combatte sul serio.- sentenziò la ragazza.
Nel frattempo una grande e intensa nuvola di sabbia si muoveva verso di loro, segno che l’esercito composto dalle creature dell’inferno si stava avvicinando.


Cosa succederà? Il nemico è tornato alla carica e lo scontro è prossimo. A cosa si riferirà la ragazza con gli occhi da gatta? Tutto nei prossimi capitoli!
See ya!



Angolo Recensioni

Deby92: Ecco il ritorno degli Heartless-demoni! Nel prossimo capitolo ci sarà la battaglia! Spero che il capitolo ti sia piaciuto ^^ Bye!!!


Ed ecco il mio solito ringraziamento per chi si limita a leggere la storia ^^ Grazie ragazzi!!!
  
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