INNAMORATA DEL MIO PEGGIOR NEMICO
Yu-uuuu…?
Scusate il mio imperdonabile ritardo ma eccomi qui con il
new capitolo!
Grazie alle commentatrici e a tutti coloro che leggono,
Vi lascio alla storia!
Un bacio, kirlia^^
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CAPITOLO
5- MOSCHE E… INSETTICIDA!
Non capivo quale fosse il suo scopo.
Perché farmi passare un’intera giornata come una semplice
umana??
Avevo seguito tutte le lezioni come una brava scolaretta,
senza mordere nessuno…
No, non lo capivo proprio.
Adesso era l’ora di pranzo, per gli umani (e speravo anche
per me!!), e ci trovavamo nella mensa,
in mezzo a circa un centinaio di ragazzi che emanavano un
odore irresistibile.
Ero seduta al tavolo con Edward, Rosalie, Emmett e un paio
di intrepidi umani che si erano uniti a noi.
Una ragazza dall’aria vivace di nome Jessica, due ragazzi
di nome Eric e Mike (anche se non saprei
dire chi si chiamasse Eric o Mike) e un’altra ragazza più
timida di nome Angela.
I due umani sembravano proprio aver voglia di morire!
Mi ronzavano intorno come mosche con il miele… ma non
sapevano che il miele poteva nascondere l’insetticida!
-Allooora Bella…
Cominciò uno dei due.
-Dimmi… com’è la Russia?
-La Russia? Non sono mai stata in…
Li guardai confusa. Mi voltai verso Edward che sogghignava
divertito.
Oh. Accidenti. Mi ero scordata di aver detto di avere
origini russe!
Ma non avevo detto che io provenivo da lì.
-Io non sono mai stata in Russia… solo i miei nonni
abitavano lì.
-Aah…
Il presunto Mike sembrava rattristato dalla mia chiusura
netta del discorso.
Non ero per niente a mio agio in mezzo a tutta questa
gente.
Cercai di mandare un’occhiata di evidente disagio a Edward,
ma fischiettava distratto… molto probabilmente di proposito.
Emmett ridacchiava divertito e parlava tranquillamente con
Jessica, senza degnarmi di uno sguardo.
Rosalie, come era ovvio aspettarsi, si limava le unghie e
si guardava allo specchio.
Sembravano tutti così spensierati, non sembravano patire la
sete…
Doveva essere un altro modo per mostrarmi la loro
superiorità… ma non ci sarebbero riusciti!
Anche io dovevo mostrarmi calma e tranquilla, sapevo di
potercela fare.
Mi guardai intorno.
Ecco. Per cominciare avrei parlato con Angela.
-Tu sei Angela, giusto?
Lei alzò lo sguardo, sorpresa dal sentirsi chiamata da me,
e mi sorrise.
-Si… esatto.
Risi leggermente.
-Sai com’è, mi è difficile ambientarmi… non conosco ancora
nessuno…
Lei mi guardò e annuì.
-Si, ti capisco… anche io mi sono trasferita da poco e per
me è stato davvero traumatico
ambientarmi qui, ma non preoccuparti! Puoi contare su di
me, Bella!
Poi, inaspettatamente, mi abbracciò stretta.
Oh-oh…
Tentai di reprimere i miei istinti… di pensare a Angela
come un’amica e non come un contenitore
di… mmm… sangue A Rh positivo…
Sentì una mano fredda e forte tenermi per un braccio.
Alzai lo sguardo ed incrociai quello di Edward, che mi
guardava con preoccupazione.
Sentì le mie lenti a contatto sciogliersi per la brama di
sangue…
-Ehm… forse Bella… hai bisogno di prendere un po’ d’aria
fresca?
Oddio… lo sapevo che non avrei resistito.
Non mi andava proprio di darla vinta a Edward e la sua
famiglia, ma in questo momento avevo
bisogno di allontanarmi da Angela il più possibile!
-Si… credo di si, grazie…
Poi, insieme ad Edward ci dirigemmo fuori dalla mensa.
Rimanemmo in silenzio per un po’.
Non avevo intenzione di ammettere la mia sconfitta.
Io NON ero debole.
Aspettai che lui aprisse bocca.
-Appena in tempo, eh?
Rimasi in silenzio.
-Ti è piaciuta la giornata? Molto diversa di quando sei a
Volt…
-Okay, so che lo fai apposta.
Lui fece una faccia sorpresa.
-A fare cosa?
-A rendermi ridicola davanti agli altri della tua famiglia!
Volevi che cedessi, eh?
Lui scosse la testa.
-E allora? Perché mi hai messo in questa situazione?? Non
sai che se rivelo a molti umani
l’esistenza dei vampiri, il mio capo verrà a cercarmi e mi
ucciderà?
-Avevo la situazione perfettamente sotto controllo.
Oh, si certo… proprio tutto sotto controllo!
Stavo solo per rivelare a tutta Forks che i vampiri erano
fra loro…
Calò di nuovo il silenzio.
-Sembra che Angela si sia affezionata a te…
-Si, come no… se fosse stata da sola in un vicolo… non si
sarebbe affezionata per niente.
Lo sentì rabbrividire accanto a me.
Ma perché faceva così?
Anche lui era un vampiro… non avrebbe dovuto dirmi qualcosa
tipo “si, infatti, a quest’ora non le
sarebbe rimasta una sola goccia di sangue!”?
-Non riesco a capire come tu possa dire cose del genere con
questa leggerezza…
-Quale leggerezza? Stiamo parlando di cibo.
Lui sospirò, sembrava insoddisfatto.
Si mise a sussurrare, come se non potessi sentirlo.
-Accidenti, speravo bastasse invece…
Feci finta di niente.
Pensai a Jane… mi mancava averla accanto a consigliarmi…
-Possiamo tornare a casa?
Edward annuì, poi ci dirigemmo verso casa.
Lo sentì sussurrare di nuovo.
-Forse… forse non è davvero così grave…
Aveva un piano di qualche genere.
Dovevo assolutamente parlare con Jane.
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Quindi… vi è piaciuto questo capitolo?
Spero di si…
Perdonatemi se non rispondo singolarmente ad ogni vostra
recensione oggi, ma non posso…
Fatemi sapere in tante cosa ne pensate di questo chappy!