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Autore: Mapi    02/11/2009    1 recensioni
Nuova città, nuova vita, nuovi incontri per la piccola Renesmee che ormai è un adolescente. Questa è la mia seconda ff. Ve la propongo con la speranza che vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anime gemelle'
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battaglia 2 ... Emanuele:


Il mio avversario mi guardava,scrutava, analizzava le mie mosse e i miei movimenti. La mia Renesmee stava anche lei combattendo contro il suo avversario e non potevo far a meno di seguire quello scontro quanto più mi era possibile.
Sembrava che danzasse leggiadra nel cielo, e ogni volta che schivava i colpi del suo nemico il mio cuore avrebbe potuto perdere un battito.Ma se non volevo perdere il mio incontro avrei dovuto concentrarmi. Anche io schivavo i colpi, eravamo alla pari, io affondavo qualche colpo e ne incassavo qualche altro. Emmett seguiva questo combattimento pronto ad intervenire.I suoi pugni erano ben piazzati. Totalmente concentrato un urlo mi obbligò a voltarmi.
< RENESMEE... > Alice aveva la faccia sconvolta chissà cosa aveva previsto.Ma purtroppo la sua visione anticipava la sua realtà di poco. Renesmee aveva voltato le spalle a Rupert e lui non si lasciò scappare l'occasione di saltagli alla gola e morderla. Alice si precipitò su di lei e anche Carlisle.
< Amore mio. > lasciai il braccio di Mark e corsi verso di lei. Vederla a terra ferita e sanguinante mi uccideva,mi straziava. L'amore della mia vita ,la madre dei miei figli era ferita e io non riuscivo a muovermi ero pietrificato. Dopo alcuni secondi mi chinai su di lei e la strinsi forte a me cercando di infonderle tutta la forza possibile. Sussurrò qualcosa e poi chiuse gli occhi. In quell'istante mi sentii morire di nuovo.
< Renesmee amore mio, no...amore mio ti prego resisti...resisti.... > il mio cuore non era solo straziato ma anche ormai vuoto e perso.
< Mamma mamma.... > in un attimo i bambini furono su di lei, sfuggiti a Rose e a Bella che gli correvano dietro.Si fermarono un attimo a contemplare il corpo della madre e poggiarono le loro manine sul suo viso e iniziarono a piangere. Vedere i nostri figli così affranti,loro piccoli ed indifesi mi fece provare ancora più dolore.
< Carlisle ti prego fai qualcosa! > gli urlai in preda all'angoscia.
Lui si chinò su noi quattro e disse < Lele pensa ai bambini, io penso a lei. > Non me lo feci ripetere due volte.
< Bambini > li chiamai < Amori venite qui lasciate la mamma così il nonno potrà curarla. > cercai di attirarli a me e quando finalmente si decisero poggiarono le loro testoline stringendomi forte. < Papà , la mamma sta male...Guarirà? > disse Maria.
Sapevo che mi avrebbero posto questa domanda. Una domanda al quale non avevo risposta. Una domanda che non avrei mai voluto pormi.Guarirà? non lo so.
< Tesori miei non lo so. Ma vedrete il nonno si prenderà cura di lei. > meglio essere sinceri. I due Vampiri ci guardavano soddisfatti del loro intento.
Ero sconvolto. Ma dovevo reagire,dovevo farmi forza,per mia moglie e per i miei bambini,che non la smettevano di singhiozzare. Intorno a noi potevo percepire anche il dolore del resto della mia famiglia. Edward e Carlisle erano chini su Renesmee. Bella era stretta nell'abbraccio materno di Esme,con gli occhi persi chissà dove,così come Rose stretta ad Emmett e Alice stretta a Jasper.
< é solo svenuta > decretò Carlisle.
La mia Renesmee,il mio grande amore,il mio amore eterno.Sapevo cosa il resto della mia famiglia provava. Dolore,dolore puro. Il dolore che ti logora e ti dilania,il dolore che non ti fa respirare,che non ti fa vivere...Il dolore di aver poter perdere una persona amata. Bastava anche solo la probabilità di perderla a farti cadere nel baratro.Un baratro da dove nessuno ti fa risorgere, un baratro che è sempre più nero e sempre più profondo.
< Si papà,la mamma guarirà. > Anthony aveva sollevato il suo faccino dalla mia spalla e aveva pronunciato quelle parole. I suoi immensi occhioni non ammettevano repliche. Erano sinceri ,erano veri,erano speranzosi. E fu quello che mi fece reagire. La speranza nei suoi occhi e nelle sue parole. Lui aveva speranza, aveva fiducia in sua madre. E io anche.
Dovevo avere speranza. Dovevo avere fiducia in lei. A lei dovevo l'intera mia esistenza,l'esistenza dei miei figli. Il nostro piccolo miracolo,i nostri gioielli.Come un salvagente mi aveva salvato quando ero in fin di vita e mi aveva salvato con il suo incommensurabile amore.
< Però la ferita non è pulita,bisogna portarla a casa e medicarla. > Edward mi risvegliò dai miei pensieri.
Adesso il sorriso nelle facce di Rupert e Mark erano scomparsi.
< Adesso pagherete tutte le lacrime dei miei figli. > gli urlai contro.< Carlisle, Edward portate a casa Renesmee e i bambini io mi occuperò di questi due. > Non avrei lasciato che si avvicinassero ancora alla mia famiglia,le loro esistenze si sarebbero spezzate presto.
< Esme, Bella prendete i bambini! > Subito Esme prese Anthony e Bella prese Maria.
< Papà... papà... >
< Maria andate con le nonne,vi porteranno a casa con mamma. >
Mi voltai verso Edward e con tutta l'intensità che potevo dare ai miei pensieri cerai di trasmetterli a Edward.
" Ricordi la promessa? "
< si > rispose lui.
" ti prego,se mi dovesse succedere qualcosa, proteggili a costo di ogni cosa al mondo. "
< Lo faremo! > tutti ascoltarono il nostro scambio in silenzio.
< Non sei solo Lele, ci siamo noi con te. > Rosalie mi si avvicinò e mi posò una mano sulla spalla.
< Facciamo fuori sti sbruffoni per favore, ho una partita alla play da finire. > disse Emmett per spezzare la tensione.
I due vampiri erano vicini e in piedi di fronte a me. Eretti con il loro orgoglio.
< Fermateli. > urlò Edward con in braccio Renesmee ancora svenuta.
Subito sia io che Emmett scattammo verso di loro,ma purtroppo non facemmo in tempo. Le loro mani si erano unite suggellando un silenzioso patto. Immediatamente ci immobilizzammo. Al mio corpo fu ordinato di immobilizzarsi e così fece.
Non riuscivo a muovermi ne a parlare. I giochi erano conclusi. Avevano vinto nessuno ci avrebbe salvato,nessuno ci avrebbe liberato dall'influsso del loro potere.
< E adesso siete inoffensivi. Siete dei leoni in gabbia. > disse Rupert.
< Potremmo farvi uccidere tra voi. Combattere tra voi. Morire tutti per mano vostra. La vostra sacra famiglia. > aggiunse Mark.E potevano davvero perchè il mio corpo non rispondeva ai miei comandi.Nonostante avessimo lo stesso potere e sapendo come funzionasse non riuscivo ad avere un atto di volontà tale da sopraffarli e liberarmi così da quella trappola. Ma quelle catene celate sembravano che non si potessero spezzare. Non si potessero distruggere.
Stavamo per morire,ma non avevo paura.I miei unici timori erano per i miei cari. I miei bambini ,la mia Renesmee la mia famiglia,non potevo permetterlo,ma non sapevo cosa fare non sapevo come avrei potuto rimediare e salvare le loro esistenze.
< Adesso avete paura vero? > ci prese in giro Rupert.
Sempre mano nella mano si avvicinarono cautamente a me.Ma non ero io o noi ad aver paura. Erano loro.Ne sentivo l'odore ,sentivo che anche se ci sapevano sconfitti e ormai inoffensivi loro avevano paura. Paura di morire. Loro non erano pronti a sacrificarsi per nessuno,neanche per uno di loro. Non potevano capire cosa significasse la parola amore.Quel sentimento e il suo potere erano a loro sconosciuti.
Mark mi diede un pugno nello stomaco con una ferocia ed un odio sconfinato. Non potendo muovermi non riuscii a piegarmi in due per il dolore di quel pugno.
< Adesso non sei più tanto spavaldo,tanto temerario. > continuò. Ma si sbagliava,io aspettavo solo un loro passo falso,una sola distrazione e avrebbero rimpianto tutto.
Si spostarono da me e si diressero verso Esme che teneva in braccio Anthony.
< Adesso vedrai soffrire i tuoi figli e non potrai far niente per salvarli. Ti uccideremo per ultimo. > disse quel sadico di Mark.
No,no questo non potevo sopportarlo,non potevano far questo.Uccidetemi,bruciatemi.Vidi Esme stringere più forte Anthony. Istintivamente chiusi gli occhi per sottrarmi a quella vista. Il dolore provato fino a quel momento sembrava triplicarsi.
Poi successero più cose contemporaneamente.
< Ora ! > urlò Bella. Vidi Maria chiudere gli occhi e far nascere nel suo visino una fossetta sulla fronte,piccola fossetta che spuntava sempre quando cercava di concentrarsi. Lo stesso fece Bella. Sentivo che il mio corpo lentamente stava riprendendo il controllo. Sentivo i miei muscoli flettersi pronto per scattare. I loro scudi uniti divennero potentissimi.Successivamente Mark venne sbalzato in aria lontano da Rupert interrompendo il contatto delle mani e annullando definitivamente il loro potere. Divisi valevano meno di niente .
< Coprite gli occhi ai bambini ! > urlai. Non lasciai passare neanche un attimo.Mi avventai con rabbia verso Mark.
< Adesso pagherai tutto! Tutto il male che ci avete fatto e tutto quello che avete fatto alle vostre vittime. > lo afferrai per il collo e iniziai a stringere come per soffocarlo. Sapevo che non era possibile,che uno dei vantaggi di essere vampiri era quello di poter resistere senza respirare per questo feci spazio tra le mie dita e affondai i canoni nella sua pelle. Lui inevitabilmente urlò e le sue grida furono musica per le mie orecchie.Non ero mai stato così feroce e letale.Mai.Neanche con le miei prede,neanche quando ero preso dalla frenesia del loro sangue .
< Adesso rimpiangerete di aver solo pensato di far del male ai miei figli > Mi sentivo furente, lasciai il mio nemico e con l'aiuto di Jasper lo smembrammo. Non ero io,o almeno ero il vampiro, ero un essere dannato in quel momento.La mia umanità era sopravvissuta alla trasformazione e avevo fatto di tutto per trattenerla ma adesso era diverso ,ero un mostro.Ma era necessario per poter far a pezzi il mostro che avevo tra le mani. Sperai con tutto il cuore che i bambini non stessero guardando.
Alice e Rose avevano già preparato le pire. Presi tutti i pezzi e li gettai nel fuoco e lo stesso fecero Edward ed Emmett con l'altro corpo. Un forte odore di incenso mi colpì violentemente. Ma non storsi il naso,volevo sentire quell'odore,l'odore della vittoria.La certezza che la mia famiglia era calma,che avremmo più dovuto guardarci le spalle. Adesso dovevo solo pensare a Renesmee e ai bambini.Quanto avevano dovuto sopportare quelle fragili spallucce.
Dopo che il fuoco si spense,mi voltai verso gli altri ,mi avvicinai al corpo di Renesmee la presi in braccio e la strinsi forte a me.
< Andiamo a casa. > decretai sfinito. Può un vampiro essere stanco?si adesso ne possedevo le prove.Posai un dolce bacio sulle guance dei miei figli,a loro dovevamo la vita e iniziai a correre sicuro che la mia famiglia mi avrebbe seguito e aiutato.Sempre.




Angolo scrittrice:
Allora lo so.Vi prego non uccidetemi. Abbassate le armi....Mi sono fatta attendere .Ma volevo che fosse il più completo ed esauriente possibile.
Manca solo il gran finale. Non vi farò aspettare molto sto già scrivendo....Ok...al solito che ne pensate?
Vi prego lasciate un commento,perchè visto che è l'ultimo capitolo (infatti manca solo l'epilogo) vorrei raccogliere i frutti del mio lavoro...Vi è piaciuta la mia ff?
Grazie ...Bacini Mapi.

   
 
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