AMICIZIA
-Si
ok, allora ci vediamo tra un ora al
solito posto vicino alla fontana. A dopo Usa, kiss kiss-
Poggio
il cellulare sul comodino e mi guardo
allo specchio.
Sono
quasi pronta, fortuna che per una volta
mi sono preparata in anticipo, se no chi la sente poi la mia amica che
sono
nuovamente in ritardo??
Non
vedo l’ora di rivederla, sono troppo
emozionata per questo incontro, ho così tante cose da
raccontarle.. ho come
l’impressione che potrei arrivare a chiacchierare fino a
mezzanotte!
Rido
di gusto, è così strano per me essere
eccitata e felice per l’appuntamento con un’amica,
eppure ora è proprio così.
E
quante risate ci facciamo insieme, a volte
ho come l’impressione che la gente ci prenda per matte:
facciamo delle cose per
strada che forse le persone hanno ragione, bene di testa sicuramente
non
stiamo; eppure è così bello da scaldarmi il cuore.
E’
la prima volta che una persona riesce ad
entrare così profondamente nel mio animo e capire realmente
ciò che sono, che
ho una paura incredibile di poter perdere tutto questo.
Certo
che detta così sembra assolutamente
strano e quasi inverosimile, eppure è proprio vero che
è la prima volta che mi
fido veramente di un’altra ragazza, e sicuramente
è la prima volta dopo tutto
quello che mi è capitato.
Se
solo immagino a come vedevo l’amicizia
fino a sei mesi fa… non era la stessa cosa.
Se
qualcuno mi avesse chiesto che avrei fatto
per una persona a cui tenevo o che ne pensavo dell’amicizia
profonda tra
ragazze avrei risposto immediatamente:NON FAREI PRORIO NIENTE
PERCHE’
L’AMICIZIA NON ESISTE!
Eh
già, io persona solare e gioiosa che lega
con qualsiasi essere e che è talmente buona da fare favori
al mondo, non crede
all’amicizia, strano no?
Eppure
è proprio così, fino a pochi mesi fa
questo era il mio modo di pensare, il mio modo di vivere: sempre
gentile e
premurosa con tutti ma solo in maniera superficiale, nessuno doveva
più entrare
nel mio cuore più del dovuto, non avrei più
permesso a nessuno di farmi del
male, non dopo quello che mi è successo.
Chiunque
ha convissuto con me per più di due
anni, nell’ultimo periodo ha continuato a tartassarmi di
domande sul perché del
mio comportamento.
Non
l’ho detto a nessuno, si perché sono
fatta così: per le gioie immense tutto il mondo lo deve
sapere nessuno escluso,
ma per le delusioni e le sofferenze tengo tutto dentro, nessuno deve
vedere che
sono triste e che il mio cuore è stato ridotto in mille
pezzi. So benissimo che
non è il comportamento più giusto da mantenere,
eppure è l’unico che mi riesce
nonostante mi sia sforzata più e più volte di
cercare di migliorare.
Credo
che il giorno in cui ho sofferto di più
non lo dimenticherò mai nella mia vita, e la cosa
più assurda è che tutte soffrono
in questo modo per dei ragazzi, ma io no, io ho sofferto per
un’amica, una mia
carissima amica, la mia migliore amica.
Si,
come no la mia migliore amica, era quello
che pensavo io, anzi era l’illusione di tre anni in cui mi
ero immersa, invece
vatti a fidare delle persone: per una stupida litigata di nessuna
importanza, e
probabilmente perché lei voleva dominarmi e farmi fare tutto
ciò che voleva, la
mia vita per alcuni mesi ha perso completamente di importanza.
Quell’amica
che veniva a chiedermi sempre
aiuto nei momenti del bisogno e che io ho perdonato più e
più volte perché le
volevo bene e mi dicevo che in fondo è anche questo essere
amiche: perdonare ed
essere capaci di passare sopra gli errori degli altri; beh quella
stessa amica
per cui io mi sono fatta in quattro, ci ha messo meno di un minuto per
distruggere tutto quello in cui avevo creduto per anni e per calpestare
i miei
sentimenti.
E’
riuscita a dire le cose più tremende nei
miei confronti, forse la cosa più terribile in assoluto:
è riuscita ad
insultarmi definendomi la cosa più orrenda del mondo.
E’
stato lì che per un po’ il mio cuore si
è
spezzato, è stato lì che ho perso la mia
vitalità, lì che il mondo mi è
crollato addosso e senza nessuno che allungasse una mano per salvarmi.
E’
stato in quel preciso istante in cui ho
cominciato a capire che l’amicizia, quella vera, quella che
tutti elogiano e se
ne riempiono la bocca: non esiste!!!
Ho
passato dei mesi infernali, sono stata
male non solo psicologicamente ma anche fisicamente.
Per
diverse settimane mi sono rifiutata di
andare a scuola, non volevo incontrarla, e devo dire che il fastidio si
ripercuoteva sul mio fisico e quindi ottenevo quello che volevo.
Sono
rimasta a casa a pensare e piangere per
interi giorni.
Mi
sono odiata, ho odiato il mio essere così
fiduciosa negli altri, il mio essere così buona e
comprensiva con il mondo,
odiavo tutto di me.
Poi
però ho capito, anche grazie al solo
sostegno di mia madre, l’unica che veramente ha compreso il
mio malessere, che
dovevo affrontare il problema, non serviva a niente stare a casa e
rimurginare
sul passato, il presente doveva cambiare e dovevo essere io a farlo
mutare.
Tornata
a scuola,l’unica cosa che mi faceva
continuare a vivere era l’idea che dovevo in qualche modo
dimostrare a lei e a
tutti quelli che mi circondavano che la mia vita era uguale a sempre e
che ero
in grado di superare tutto, che ero in grado di farcela da sola, che
non avevo
bisogno di amici, anzi lo stare da sola mi avrebbe reso migliore.
Questo
in parte è stato vero, concentrarmi
solo sullo studio, perdendo qualsiasi interesse per le uscite e le
sciocchezze
che si fanno tra amiche, mi ha permesso di finire il liceo con degli
ottimi
voti che nemmeno nei miei sogni più reconditi potevo
immaginare.
Mi
sono ripetuta più e più volte che il
destino aveva scelto questo per me e che prima lo accettavo e prima
sarei stata
meglio.
Mi
sono chiesta per giorni interi perché
proprio a me, perché dovevo essere sempre io quella a cui le
cose non dovevano
andare bene, perché io!
Si,
da una parte la soddisfazione di farmi
bella agli occhi di tutti, di vedere le persone che si stupivano per i
risultati ottenuti, mi faceva sentire bene, sicura, forte;
però poi vedevo
tutte le altre mie compagne che per la festa di maturità si
organizzavano per
passare le vacanze insieme ed ecco che tutta la mia forza, la mia
spavalderia
passava.
Loro
erano in qualche modo molto più felici
di me, loro si che si divertivano, i miei occhi li invidiano, le
invidiavo con
tutte le mie forze, perché loro si e io no?
Poi
un giorno d’estate è accaduto ciò a cui
non pensavo più da oramai moltissimo tempo: ho trovato una
ragazza con cui
parlare.
E’
stato un incontro così casuale che nemmeno
avevo fatto caso alla sua importanza che poi ne è derivata.
Stavo
controllando il profilo di un sito per
vedere se qualcuno apprezzava quello che avevo scritto, quando un
commento mi
colpì.
Ho
cominciato a contattare la persona che me
lo aveva lasciato, per mesi interi abbiamo parlato via mail solamente,
ma già
da quello lentamente avevo compreso che lei non era una persona come
tutte le
altre che nella mia vita passata avevo incontrato: lei era diversa, si
ne ero
sicura, Usagi, così si chiamava, non era una semplice
compagna di “mail”,
progressivamente lei per me era diventata molto importante.
Condividevamo
le stesse idee, credevamo nelle
stesse cose; è stato quasi naturale affezionarmi a lei.
Senza
nemmeno rendermene conto ho cominciato
a volerle sempre più bene, finché un giorno
è arrivato il momento tanto
agognato di incontrarci! Non mi sono mai fidata degli incontri via
internet, ma
sapevo, anzi ero certa, che questa volta niente sarebbe andato per il
verso
sbagliato, nel mio cuore sapevo che Usagi sarebbe stata lì e
mi avrebbe accolto
a braccia aperte.
Il
giorno dell’incontro per me è stato come
ricominciare a vivere di nuovo, quando ho incontrato i suoi occhi
celesti, più
profondi del mare, ho compreso che tutto da quel momento sarebbe stato
diverso,
avrei ricominciato una nuova vita!
Non
sono ancora riuscita a spiegarmelo bene,
ma è stato come ricevere una scossa forte ed essere
risvegliata dal torpore in
cui per mesi avevo vissuto.
Quel
giorno siamo state insieme tutta la
giornata parlando di qualsiasi cosa esistente sulla faccia della terra,
non
avevo mai fatto così con un’amica; lei era in poco
tempo riuscita nell’impresa
più impossibile: lei mi aveva aperto il cuore e lentamente
vi era entrata.
Ancora
non so come abbia fatto, però ora ho
capito di essere legata a lei da un legame profondissimo, o come dico
io “dal
filo rosso del destino” che ci ha legate per tutta la vita.
Sono
sul luogo dell’appuntamento, la vedo: è
lì che mi attende con il sorriso sulle labbra.
Purtroppo
per noi non riusciamo a vederci
molto spesso, ma quando lo facciamo è per poter recuperare
tutto il tempo
perduto.
Comincio
a correre verso di lei sventolando
in alto la mano per salutarla, una volta raggiunta la abbraccio con
tutta la
forza che ho in corpo, voglio farle capire che mi è mancata
più di qualsiasi
cosa al mondo.
-Usa,
quanto tempo come stai?-
Lei
sorride in mia direzione.
-Bene
Mina, che mi racconti di bello?-
Lentamente
ci avviamo verso una meta
sconosciuta che a noi nemmeno interessa, l’unica cosa
importante è stare
insieme.
Eh
si, è vero che per mesi e mesi ho pensato
che tutte quelle cavolate sull’amicizia e il legame profondo
per una persona
potessero essere una sciocchezza, ma ora… ora no!
Ora
ho finalmente capito cosa vuol dire
essere amiche, ora so che posso ancora fidarmi delle persone, che non
tutte
sono cattive e maligne, ora so che esistono persone preziose a cui
interessa
davvero quello che sono e che non c’è bisogno di
cambiare la propria
personalità.
La
persona che ha compiuto questo miracolo è
la mia migliore amica, la mia amica speciale, l’unica che
può regalarmi un
sorriso anche per delle rivelazioni senza importanza, l’unica
persona in grado
di fare questo miracolo è la mia dolcissima amica Usagi.
Grazie
Usagi, ti voglio bene!!
Questa
storia la dedico alla mia amica carissima e unica Usagi
(chichilina) perché è tanto che gliene avevo
promessa una, ma soprattutto perché
volevo farle questo piccolo regalo per ringraziarla per tutto quello
che mi da
ogni volta che ci sentiamo o stiamo insieme.
Grazie
davvero di cuore per tutto il tempo che mi dedichi e so
di essere sempre con te.
Ah
quello che ho scritto, anche se nel finale un poco diverso è
tutto vero, sia il mio passato che il presente, quindi amica mia
lì ci trovi
tutto quello che penso.
Avviso
a tutti, non so come sia venuta fuori questa shot perché
sull’onda
dei sentimenti non so se sia venuta perfetta, ma d’altronde
la perfezione non è
di questo mondo, e non certo la mia.
Spero
comunque che la apprezziate e che mi facciate sapere cosa
ne pensate
Bacioni
Ps: grazie anche a tutte
le ragazze che in questo momento mi
stanno dando la loro amicizia.