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Autore: Isa is smiling    06/11/2009    3 recensioni
Per alleviare il dolore che ogni giorno la invadeva, mentre li vedeva insieme. Per sorvolare sull'ignobile cecità dell'amico di sempre, che la rendeva matta. Per coprire quell'orribile sentimento che le faceva invidiare maledettamente la cugina. Per sentirsi un po' meglio, forse.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa One-Shot non ha nè capo nè coda, ma l’avevo scritta qualche tempo fa e ho deciso di pubblicarla! Che dire?

Ho un debole per la Next Generation, specialmente per le Rose/Scorpius, anche se questa non è una di quelle!

Forse è scontata, forse non vi piacerà! Chi lo sa?

Fatemi sapere, recensite in tanti! =D

 

..Come loro non sarebbero mai stati;

 

-Oh Rose, non ne hai idea. È così..così..- sospirò Lily sognante, stravaccata sul letto della cugina.

-E’ così!- sbuffò Rose –Lily..ho capito! La serata con Scorpius è andata benissimo. Potremmo smettere di parlarne, adesso?-

-Ma perché! Dovresti partecipare alla mia felicità..in fondo sei la mia migliore amica!-

Lo farei, se non fossi innamorata del mio migliore amico, che a sua volta ha una cotta per te e che due settimane fa ti ha chiesto di uscire.

-Lo farei, se non ne parlassi in continuazione! Stai diventando ossessiva!- sbraitò la castana, ravvivando i ricci identici a quelli della madre.

-Inutile..non capisci! Lui è perfetto..- ribatté la rossa –E’ romantico, è gentile, è bello, è biondo, è sexy..-

E’ capace di farmi arrabbiare, di farsi amare, di farmi perdere la cognizione del tempo. È Scorpius.

-Lily! Stai parlando del mio migliore amico! Contieniti!- la sgridò, in perfetto stile Caposcuola, la Weasley.

Amava sua cugina, il modo in cui era capace di farle tornare il sorriso. Era la sua migliore amica.

Ma non poteva negare che la invidiasse.

Era un concentrato di bellezza e vitalità che non passava certo inosservato.

I capelli rossi e lisci, regalo della madre, le scendevano morbidi sulla schiena, come una cascata fluente.

Gli occhi verde muschio, ereditati dal salvatore del mondo Magico, erano capaci di incantare qualsiasi uomo, con quello strano taglio quasi orientale.

Il fisico atletico e femminile, il portamento di chi sa farsi desiderare.

Era bella, punto.

Invece Rose?

No, Rose non era bella.

Non come la cugina, almeno.

I normalissimi ricci castani, con qualche riflesso ramato sulle punte, le arrivavano fin sotto le spalle.

Gli occhi azzurri, tipici di casa Weasley, stonavano con quel viso chiaro, troppo chiaro, e quei capelli scuri.

Il fisico normale, le curve normali.

Il portamento fiero, Grifondoro.

No, lei non sarebbe mai stata come sua cugina.

Non avrebbe mai avuto quello che sua cugina poteva permettersi.

Scorpius.

Bussarono alla porta.

-Avanti..- disse Rose, intenta a sistemare per la quarta volta in ordine cromatico le magliette nel suo baule.

-Buonasera..- biascicò impacciata una voce, aprendo la porta.

Il cuore di Rose fece una capriola –facendole male- e poi tornò al suo posto.

-Scorp?- chiese, alzando lo sguardo.

Ed eccolo lì, in tutto i suo splendore.

Nel suo metro e ottanta di altezza, Scorpius spiccava per il colore niveo della pelle e i capelli biondissimi.

Il fisico allenato dagli allenamenti da Cercatore Serpeverde era coperto dai vestiti invernali.

Aveva le guance arrossate e il suo sguardo di ghiaccio era rivolto verso la ragazza sul letto.

Non verso di lei.

-Ciao..-sussurrò Lily, mentre le sue gote si imporporavano in una maniera deliziosa.

-Ciao..-sussurrò lui di rimando.

L’imbarazzo era tangibile, quindi Rose decise di rompere il ghiaccio.

Come quello dei suoi occhi.

-Guardate che potete pure darvi un bacio, non mi scandalizzo mica!- squittì fintamente allegra Rose, voltando il suo sguardo verso le magliette, improvvisamente molto più interessanti dei due ospiti nella sua stanza.

Sentì, mentre ripiegava con cura un maglione, i passi incerti di Scorpius avvicinarsi al suo letto, poi nessun altro rumore.

Aspettò qualche secondo, decisa a voltarsi, e appena vide la scena che le si parò davanti una serie di lame le trapassarono il cuore.

Scorpius stringeva Lily tra le braccia, mentre si scambiavano un dolce bacio.

Proprio come due innamorati.

Proprio come loro non sarebbero mai stati.

Mentre le lame scendevano sempre più a fondo, Rose tossicchiò, imbarazzata e col cuore dolorante.

I due si staccarono scioccati, mentre arrossivano ancor più vistosamente.

-Ho detto che potevate salutarvi, non che c’ho fatto l’abitudine- sorrise Rose.

Scorpius le sorrise di rimando, mentre si alzava e blaterava qualcosa sul fatto che non aveva ancora salutato.

Arrivò vicino a Rose e le stampò un tenero bacio sulla fronte, proprio come facevano da quando avevano quattro anni.

Il cuore di lei pompò mille volte più forte, facendo mille volte più male.

Come avrebbe sempre fatto.

Rose si sarebbe accontentata di quello, perché era il massimo che potesse aspettarsi.

 

 

Rose e Scorpius camminavano verso la sala grande, intenti in una fitta conversazione.

-Ma Rose, scusami, tu come fai a capire che ti piace un ragazzo?- chiese perplesso il biondo, mentre si stringeva nel suo mantello.

-E questo che c’entra con le radici di Mandragola, scusa?- rispose la ragazza, la voce leggermente incrinata.

-Niente..ma dai, rispondimi!- sorrise lui, e Rose non poté resistere.

-Beh..non c’è un modo preciso. È un insieme di tante piccole cose.

Quando, ad esempio, cominci ad ascoltare la musica che piace a lui, per fargli capire che in fondo non siete poi così diversi.

Quando ti vesti più accuratamente, e lo fai perché pensi che lui possa notarti di più. Quando cominci, involontariamente, a cambiare.

Anche se non si dovrebbe cambiare per nessuno, quando sei innamorata, è inevitabile. E quando poi scopri che non ne è valsa la pena, quei cambiamenti restano, come resta il ricordo di quel determinato ragazzo.- sospirò Rose, intenta a guardare il paesaggio innevato che stavano attraversando.

Lei aveva fatto tutte quelle cose.

Era cambiata, scoprendo che poi non era servito a nulla.

Perché lui aveva scelto Lily che, guarda caso, non era cambiata di nulla, per lui.

Scorpius la guardò stralunato, e poi le chiese –Fate davvero tutto questo?-

-Si, Scorp, facciamo davvero tutto questo. È solo che voi non ve ne accorgete mai-.

Continuarono a camminare in silenzio, ognuno perso nei proprio pensieri.

-E a te chi piace, Rosie?- gli chiese di nuovo, tutto ad un tratto, calmo.

-Nessuno, Scorp, nessuno-.

 

 

Rose Weasley non piangeva. Mai!

Eppure quella sera, avvolta tra le coperte nella sua stanza da Caposcuola, decise che qualche lacrima poteva anche farla scendere, per sentirsi meglio.

Per alleviare il dolore che ogni giorno la invadeva, mentre li vedeva insieme.

Per sorvolare sull’ignobile cecità del suo migliore amico di sempre, che la rendeva matta.

Per coprire quell’orribile sentimento che le faceva invidiare maledettamente la cugina.

Per sentirsi un po’ meglio, forse.

  
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